Apple Awards 2025: i trionfi e le cadute secondo Macworld

Apple Awards 2025: i trionfi e le cadute secondo Macworld

Con il 2025 ormai agli sgoccioli, Macworld tira le somme di un anno particolarmente denso per Apple, assegnando premi e (qualche) sonora bocciatura ai prodotti, ai sistemi operativi e ai servizi che hanno segnato — nel bene e nel male — gli ultimi dodici mesi. Il quadro che emerge è quello di un’azienda capace di colpi molto centrati, ma anche di scelte discutibili.

Sul fronte iPhone, il riconoscimento più pesante va all’iPhone 17, definito senza mezzi termini “il miglior iPhone degli ultimi cinque anni”. Secondo la redazione, Apple ha finalmente smesso di trattenere funzioni che dovrebbero essere scontate su uno smartphone da 800 dollari: più spazio di archiviazione, display ProMotion a 120 Hz, maggiore luminosità, always-on display e una combinazione di prestazioni e autonomia che supera perfino il Pro dell’anno precedente, senza aumenti di prezzo. In altre parole, “non c’è mai stato un anno migliore per non scegliere il modello Pro”.

Sempre in ambito iOS, Macworld premia la nuova strategia anti-spam di iOS 26. Il Call Screening che risponde automaticamente ai numeri sconosciuti e i nuovi filtri per Messaggi, Telefono e FaceTime vengono descritti come un primo, concreto passo contro una delle seccature più odiate dagli utenti. Non la soluzione definitiva, ma abbastanza efficace da ridurre sensibilmente le chiamate indesiderate quotidiane.

C’è spazio anche per un premio più leggero: il “Colore dell’anno” va al Cosmic Orange dell’iPhone 17 Pro, una scelta cromatica che, secondo Macworld, riporta Apple a una vena più audace, lontana dalla recente monotonia di grigi e blu scuri. All’estremo opposto, l’“Oggetto strano dell’anno” è l’iPhone Pocket: una sorta di tasca in maglia 3D, nata in collaborazione con lo studio Issey Miyake. Un accessorio accolto con ironia generale — “abbiamo riso tutti” — fino all’esaurimento delle scorte in pochi minuti.

Non tutte le novità software, però, convincono. Il titolo di flop dell’anno va a Liquid Glass, il nuovo linguaggio visivo che ha ridisegnato l’aspetto dei sistemi Apple. Descritto da Cupertino come “magico e divertente”, viene invece liquidato dalla redazione come un caso emblematico di estetica che sacrifica la funzionalità, tradendo lo spirito di semplicità associato all’era Jony Ive.

Passando al Mac, il 2025 viene definito un anno relativamente tranquillo, ma dominato da un vincitore chiaro: il Mac Studio con chip M3 Ultra. Arrivato fuori dalla consueta tabella di marcia, si è imposto come il Mac più veloce in assoluto, superando nettamente il Mac Pro e rendendo quest’ultimo, a fronte di un prezzo molto più alto, difficile da giustificare per la maggior parte degli utenti professionali. A completare il quadro, il chip M5 viene eletto “Chip dell’anno”, celebrato per l’equilibrio tra potenza, grafica ed efficienza energetica, tanto da consentire ad Apple di rimandare senza problemi le varianti Pro e Max.

La delusione, inevitabilmente, è proprio il Mac Pro: ancora fermo al chip M2 Ultra del 2023. Macworld si chiede apertamente come sia possibile chiedere oltre 10.000 dollari per una macchina con un processore di due generazioni fa, mentre un Mac Studio più potente costa sensibilmente meno.

Sul versante iPad, il premio principale va all’iPad Pro M5, l’unico vero aggiornamento percepibile in una gamma rinnovata soprattutto con semplici cambi di chip. Più RAM di base, Wi-Fi più veloce e ricarica rapida lo rendono, secondo Macworld, un upgrade finalmente “da Pro”. L’aggiornamento dell’anno è invece iPadOS 26, che introduce finestre ridimensionabili e un multitasking più vicino a macOS, rispondendo a richieste storiche degli utenti.

Tra gli indossabili, l’Apple Watch SE 3 viene incoronato come miglior Apple Watch dell’anno per rapporto qualità-prezzo: always-on display, batteria migliorata, nuove funzioni salute e persino il 5G a un prezzo considerato sorprendentemente competitivo.

Infine i servizi. Per la TV, Macworld sceglie Pluribus, una serie sci-fi firmata Vince Gilligan, elogiata per la capacità di alternare momenti intimi e improvvise svolte drammatiche. Anche se la stagione è ancora in corso, la redazione ammette che “forse potrebbe peggiorare, ma per ora vale la pena godersi il viaggio”. Il servizio dell’anno è Apple News+, che nel 2025 ha trovato nuova linfa grazie a puzzle originali come Emoji Game e a una gestione delle ricette pulita e integrata con Timer e Promemoria, lontana dal caos pubblicitario del web.

Il bilancio finale è chiaro: Apple nel 2025 ha dimostrato di saper ancora colpire nel segno — soprattutto con iPhone, chip e Mac Studio — ma anche di poter inciampare quando l’ambizione estetica prende il sopravvento sull’usabilità o quando un prodotto di punta viene lasciato indietro troppo a lungo.

Fonte: Macworld, 2025 Macworld Awards: Apple’s biggest wins and misses (Macworld Staff, 18 dicembre 2025).

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