MacBook Air M4: la recensione definitiva secondo le fonti più autorevoli

MacBook Air M4: la recensione definitiva

Quando Apple ha presentato il MacBook Air con chip M4, molti si aspettavano un semplice aggiornamento incrementale. E in parte è vero: nulla, nel design, suggerisce un cambio di paradigma. Eppure, leggendo con attenzione le recensioni internazionali più autorevoli, si coglie come questo modello sia riuscito a ridefinire, quasi senza clamore, ciò che oggi può e deve essere un portatile “generalista” Apple.

MacBook Air M4: la recensione definitiva

MacRumors, una delle testate più ascoltate dagli utenti Mac, osserva che il salto prestazionale rispetto all’M3 raggiunge in alcuni casi un miglioramento del 30% in multi-core. È un avanzamento non banale in un computer senza ventole, sottile come sempre e ancora più orientato all’efficienza. Chi ha provato veramente la macchina si è trovato davanti a un paradosso positivo: un portatile che sembra leggero come un iPad, ma si comporta — nelle attività quotidiane — come un piccolo Pro. Un equilibrio raro da trovare, e che torna costantemente nelle recensioni.

The Guardian, che non indulge facilmente in entusiasmi tecnologici, definisce l’Air M4 “the laptop to beat”. Una frase che difficilmente si associa ai laptop Apple consumer, soprattutto in un periodo in cui i modelli Pro attirano l’attenzione con schermi mini-LED, prestazioni elevate e prezzi sempre più alti. Eppure la redazione britannica nota ciò che molti utenti Mac percepiscono subito: nell’uso reale, l’Air M4 rappresenta la sintesi di ciò che un portatile dovrebbe essere. Parte rapido, è immediato, resta freddo, non fa rumore, gestisce lunghe sessioni di lavoro senza scaldarsi e garantisce un’autonomia tale da poter dimenticare il caricatore a casa.

MacBook Air M4: la recensione definitiva

9to5Mac, che ha pubblicato una recensione particolarmente ricca, arriva a definirlo “il miglior rapporto qualità/prezzo della tecnologia attuale”. Un’affermazione impegnativa, motivata da un insieme di fattori: prezzi più competitivi rispetto al passato, sconti frequenti, performance elevate anche nei lavori creativi “leggeri”, un equilibrio generale che rende difficile consigliare altro nella fascia di prezzo compresa tra un Air e un Pro. Nelle loro prove, l’Air M4 ha affrontato editing video 4K con più livelli, rendering moderati e carichi di lavoro che fino a qualche anno fa richiedevano ventole e alimentatori massicci.

È interessante leggere come Forbes affronti il tema. La testata sottolinea che l’Air M4 “migliora leggermente il miglior laptop esistente”. L’espressione può sembrare poco entusiasmante, ma traduce un giudizio molto preciso: Apple non ha stravolto nulla perché già aveva tra le mani un prodotto di grande equilibrio. L’M4 rende tutto più semplice, fluido, solido. Nell’uso quotidiano, come ricordano più recensioni, ciò che conta non è la potenza massima, ma la coerenza tra hardware e software: l’Air M4 è uno dei rari computer che non ti fa pensare mai al computer, ma solo a ciò che stai facendo.

Un capitolo a parte merita la questione estetica. Gizmodo, sempre attenta agli aspetti “di colore”, ha trovato piuttosto curiosa la nuova finitura “Sky Blue”. Non perché sia brutta, anzi, ma perché sembra “meno blu” del previsto. Un dettaglio che torna anche in alcune recensioni indipendenti americane: non è un colore vistoso, è più un accenno, una sfumatura sobria. Nel panorama delle recensioni internazionali è un dettaglio irrilevante, ma interessante come sintomo del fatto che Apple non ha voluto stravolgere la formula estetica.

MacBook Air M4: la recensione definitiva

Molto più rilevante è la discussione sulle porte. Qui le recensioni sono compatte: due Thunderbolt/USB-C sono poche per alcuni scenari professionali. Non è un limite nuovo, ma nel 2025 diventa più evidente, soprattutto ora che la linea Pro si distingue anche per una dotazione più generosa. Chi acquista un Air, secondo Forbes e MacRumors, deve essere consapevole che la mobilità estrema comporta qualche compromesso. Tuttavia, per l’uso quotidiano, la maggior parte dei recensori considera la dotazione sufficiente.

Dal punto di vista della qualità costruttiva, l’Air M4 conferma ciò che Apple sa già fare bene: materiali ottimi, un trackpad tra i migliori sul mercato, una tastiera che ormai ha raggiunto una maturità indiscutibile. Alcuni commenti della community internazionale parlano di una sensazione di “fragilità” dovuta alla leggerezza estrema. In realtà non c’è alcuna prova di debolezza strutturale significativa: è sottile, e quindi sembra delicato. È una percezione, non un difetto reale.

Sul fronte batteria le recensioni sono straordinariamente allineate. Le misurazioni di MacRumors e 9to5Mac oscillano tra 12 e 15 ore di autonomia a seconda del tipo di uso, con punte superiori in compiti più leggeri. Significa una giornata di lavoro piena e disinvolta. Chi proveniva da un Mac con Intel — lo conferma più di un blog americano — avverte un salto praticamente epocale.

MacBook Air M4: la recensione definitiva

Rimane la domanda che più spesso si pone chi scrive per una rivista come Mac Peer: chi dovrebbe davvero scegliere il MacBook Air M4? Le recensioni concordano nel dire che è la scelta ideale per il “Mac user medio”. Chi lavora con testi, fogli di calcolo, strumenti di scrittura, browser con tante tab aperte, gestione foto, editing leggero, didattica, comunicazione, mobilità. È meno indicato per chi lavora con Final Cut o Logic in modo intensivo, ma va detto che anche in quei contesti si difende sorprendentemente bene, almeno entro limiti ragionevoli.

L’unico vero nodo critico che emerge è la questione dell’upgrade: se si possiede un MacBook Air M2 o M3, la differenza c’è, ma non è “obbligatoria”. Le recensioni sono coerenti nel dire che il miglior motivo per acquistare l’Air M4 è possedere un portatile più vecchio o desiderarne uno davvero moderno, leggero, efficiente e longevo.

E questo ci porta alla conclusione implicita delle recensioni più autorevoli: il MacBook Air M4 non è un computer appariscente, ma è uno dei migliori computer Apple mai realizzati; forse, come scrive The Guardian, “il laptop da battere”.

Punti di forza principali: prestazioni elevate del chip M4; efficienza termica; autonomia eccezionale; design leggero; qualità costruttiva elevata; rapporto qualità/prezzo molto favorevole nelle configurazioni base.

Punti critici evidenziati dalle recensioni: poche porte; design invariato rispetto alle generazioni precedenti; upgrade non indispensabile per chi ha già un M2/M3; colorazione “Sky Blue” poco incisiva; prezzo che cresce rapidamente con RAM e SSD più capienti.

A chi è consigliato: studenti, professionisti in mobilità, insegnanti, utenti che cercano un Mac leggero, affidabile, capace di durare nel tempo senza diventare mai rumoroso o complicato.

A chi è sconsigliato: chi lavora regolarmente con video 4K complessi, modellazione 3D, rendering intensivo o ha necessità di molte porte fisiche.

Insomma: secondo la critica internazionale il MacBook Air M4 è il miglior portatile Apple “per la maggior parte degli utenti”, un modello che unisce prestazioni elevate ed efficienza estrema in un formato che resta imbattibile per valore complessivo.


Avatar photo

Mac Peer

×