Anthropic lancia Haiku 4.5: stesso livello di Sonnet, ma a doppia velocità
Non serve essere ingegneri per capire la portata di questo annuncio: Haiku 4.5 è il nuovo modello di intelligenza artificiale di Anthropic, una delle aziende rivali di OpenAI. È una versione “leggera” del più potente Claude Sonnet 4.5, ma così ottimizzata da offrire quasi le stesse capacità a metà del prezzo e doppia velocità.
In pratica, significa che i bot, gli assistenti intelligenti e le app che usano l’IA potranno rispondere più in fretta e con meno risorse, aprendo la strada a un’IA sempre più integrata nei dispositivi quotidiani – dal Mac alle app di produttività. (Mac Peer)

Anthropic ha annunciato Haiku 4.5, la nuova versione del suo modello “piccolo e veloce”, capace di eguagliare le prestazioni di Claude Sonnet 4 – uscito solo cinque mesi fa – ma con costi inferiori e tempi di risposta dimezzati. L’azienda riassume così il salto di qualità: “Quello che fino a poco tempo fa era il confine della ricerca, oggi è più economico e più rapido.”
Secondo il comunicato ufficiale, Claude Haiku 4.5 offre livelli di performance simili per la programmazione, ma a un terzo del costo e oltre il doppio della velocità. Il fratello maggiore, Sonnet 4.5, rimane il modello di punta “e il miglior modello di coding al mondo”, ma ora gli utenti possono combinare i due: Sonnet per la pianificazione complessa, Haiku per l’esecuzione parallela dei sotto-task.
Federico Viticci, che ha testato il nuovo modello su AppStories, spiega che nonostante non sia un programmatore, è affascinato dai modelli leggeri “che riducono drasticamente i tempi di inferenza e rendono più fluido il dialogo con l’IA”. Dopo aver sperimentato velocità superiori a mille token al secondo con Cerebras e Bolt for Mac, Viticci ha deciso di mettere alla prova anche Haiku 4.5.
Il suo test personale consiste in un’operazione semplice ma rivelatrice: vedere quanto impiega un modello a scrivere la parola “Test” nella sua nota quotidiana su Notion, tramite connettori MCP. I risultati parlano chiaro:
- Mistral: 37 secondi
- Claude Sonnet 4.5: 47 secondi
- Claude Haiku 4.5: appena 18 secondi
Una riduzione di latenza impressionante, osserva Viticci, “specie considerando che Mistral utilizza Flash Answers, l’inferenza rapida di Cerebras”. L’esperimento sembra confermare che si può avere “velocità e affidabilità nel tool-calling agentico senza ricorrere a modelli di grandi dimensioni”.
Anche nei test con Todoist MCP, Haiku 4.5 si è dimostrato più reattivo nel completare o riprogrammare attività, eliminando i ritardi riscontrati con Sonnet 4.5 e Opus 4.1. In sintesi, conclude Viticci, chi vuole integrare i modelli linguistici nelle proprie app “senza dover aspettare troppo tra un comando e l’altro” dovrebbe provare Haiku 4.5.
Fonte: Federico Viticci, Anthropic Releases Haiku 4.5: Sonnet 4 Performance, Twice as Fast, MacStories, 15 ottobre 2025.
In prospettiva, il balzo in avanti di Haiku 4.5 indica una tendenza che interessa da vicino anche Apple. Con il progetto Apple Intelligence, Cupertino sta puntando su modelli più compatti, capaci di girare in locale su Mac, iPhone e iPad, senza dover sempre passare dal cloud. L’obiettivo è lo stesso: offrire tempi di risposta istantanei e una gestione più efficiente delle risorse. Se Anthropic dimostra che un modello “piccolo” può lavorare con la velocità e la precisione di uno “grande”, il confine tra IA remota e IA integrata nei dispositivi personali si fa sempre più sottile — e il Mac, ancora una volta, potrebbe diventare il laboratorio ideale per questa nuova generazione di intelligenze artificiali. (Mac Peer)