AirPods Pro 3: piccoli ritocchi, grandi risultati

gli AirPods restano saldi anche durante attività intense, senza bisogno di ricorrere a eartips aftermarket
Gli AirPods restano saldi anche durante attività intense, senza bisogno di ricorrere a eartips aftermarket

Apple non ha rivoluzionato i suoi auricolari di punta, ma li ha resi decisamente migliori. I nuovi AirPods Pro 3 mantengono lo stesso chip H2 dei predecessori, eppure qualche accorgimento di design e materiali riesce a fare la differenza.

Il recensore di Macworld osserva che “la vera novità, il monitoraggio della frequenza cardiaca, non riguarda affatto l’audio”. Tuttavia, grazie ai nuovi gommini “foam-infused” disponibili in cinque misure – compresa la taglia XXS – e a una diversa angolazione degli auricolari, la vestibilità è nettamente superiore. Per la prima volta, racconta, gli AirPods restano saldi anche durante attività intense, senza bisogno di ricorrere a eartips aftermarket.

Sul fronte sonoro il passo avanti c’è, seppure non rivoluzionario: bassi più definiti, scena più ampia e una cancellazione del rumore leggermente migliorata. L’autore ammette che “non c’è alcun nuovo chip audio, nessun codec lossless, nessuna svolta tecnologica”, ma la somma delle piccole modifiche rende l’esperienza più appagante.

Quanto alla batteria, si arriva a circa otto ore con cancellazione del rumore attiva e quasi sei ore con workout e rilevamento del battito attivo. Il case, però, garantisce meno ricariche rispetto al modello precedente (16 ore aggiuntive invece di 24).

La conclusione è chiara: chi possiede già gli AirPods Pro 2 e magari un Apple Watch può ottenere benefici simili con dei gommini in schiuma aftermarket. Per tutti gli altri, i Pro 3 rappresentano un acquisto facile da consigliare: stessi prezzi, maggiore comfort e una qualità audio leggermente superiore.

Fonte: Jason Cross, Macworld


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