WWDC 2025 secondo Macworld: sette desideri (più uno) per la conferenza Apple

Non sarà un anno memorabile, mette subito le mani avanti David Price su Macworld, ma “anche l’evento più noioso di Apple riesce a riservare qualche gemma”. Ecco dunque i sette annunci che l’editor della storica testata dice di attendere con maggiore impazienza in vista della WWDC 2025, in programma il prossimo 9 giugno.
Il primo punto tocca da vicino la vita quotidiana: una funzione AI per iPhone che serva davvero. Non Genmoji o fronzoli generativi, ma qualcosa come il nuovo “battery preservation mode” di iOS 19: un sistema che usa l’intelligenza artificiale per prolungare la durata della batteria analizzando l’uso e riducendo il consumo nei momenti meno impattanti. E, finalmente, anche la schermata di blocco indicherà quanto manca alla carica completa. “Questo sì che è un uso intelligente dell’AI”.
Secondo desiderio: Apple Intelligence lì dove dovrebbe essere da sempre, ovvero sull’Apple Watch. “Lo schermo ridotto del Watch rende fondamentali controllo vocale e messaggistica evoluta”, osserva Price, che spera nella svolta promessa da watchOS 12: secondo le indiscrezioni, il calcolo AI verrebbe affidato all’iPhone, aggirando i limiti hardware del dispositivo da polso.
La terza attesa è quella che più fa sognare gli appassionati di fantascienza: la “Babel fish”, ovvero una funzione di traduzione in tempo reale via AirPods. Apple sarebbe pronta a sfidare Google su questo terreno con un sistema integrato in iOS 19, anche se non è chiaro se sarà disponibile fin da subito. Ma il solo fatto che se ne parli a WWDC fa già notizia.
Sul fronte hardware, Price spera nella rinascita del Mac Pro: un modello equipaggiato con il chip M4 Ultra (o superiore) che torni a primeggiare per potenza. “Se arriverà, sarà il protagonista assoluto della conferenza”.
E poi c’è il Mac in versione Vision Pro. Con macOS 16, secondo le fonti citate, l’interfaccia grafica prenderà ispirazione dal visore AR/VR di Apple, puntando a una coerenza visiva tra piattaforme. Una mossa ambiziosa che fonde il passato glorioso del Mac con la visione futura di Cupertino.
Immancabile, al sesto posto, il tormentone Siri. “Il più grande fallimento del sistema Apple”, scrive senza mezzi termini Price. Apple avrebbe promesso una nuova versione basata su AI, ma continua a rinviarla. “Vorremmo sapere almeno a che punto siamo. E anche quando arriverà la Siri realmente moderna, quella conversazionale alimentata da LLM”.
Infine, l’ultimo auspicio non è una funzione, ma un atteggiamento: l’onestà. “Apple dovrebbe spiegare cosa non ha funzionato, perché certi progetti sono in ritardo, e fare chiarezza su cosa sarà davvero pronto per l’iPhone 17”. Perché l’unico antidoto alla delusione, conclude, è la trasparenza.
Fonte: David Price, Macworld, “7 announcements I can’t wait to see at WWDC 2025”