Microfoni spenti, tracker accesi: la guida definitiva per blindare la tua privacy su Mac, iPhone e iPad
Il sospetto che Mac, iPad e iPhone «ascoltino» le nostre chiacchierate resta vivo, ma in realtà le tecniche di profilazione pubblicitaria non passano per l’ascolto indiscriminato. Ecco come difendersi concretamente sui dispositivi Apple.
1. Controllare l’accesso al microfono su Mac
- Apri Apple menu > System Settings > Privacy & Security.
- Seleziona Microphone e disattiva l’accesso per le app non fidate .
- In System Settings > Privacy & Security, abilita Prevent cross-site tracking e Block All Cookies per limitare il tracciamento via browser .
2. Proteggere la navigazione con Safari
- In Safari, vai su Safari > Settings > Privacy & Security e attiva:
- Prevent cross-site tracking
- Ask websites not to track me
- Block All Cookies
- Gestisci i permessi per il microfono sito-per-sito in Settings > Websites > Microphone, impostando su Deny per i domini sospetti .
3. Attivare iCloud Private Relay
Parte della sottoscrizione iCloud+, Private Relay instrada il traffico Safari attraverso due nodi separati, nascondendo IP e DNS a ciascuna parte:
- Primo relay (gestito da Apple): conosce IP, non conosce sito.
- Secondo relay (terzo partner): conosce sito, non conosce IP.Attiva in System Settings > [tuo nome] > iCloud > Private Relay .
4. Consigli per iPhone e iPad
- iPhone/iPad: apri Settings > Privacy & Security > Microphone, disattiva le app non necessarie .
- Abilita iCloud Private Relay in Settings > [tuo nome] > iCloud > Private Relay .
- Usa la navigazione privata di Safari e, se disponibile, Limit IP Address Tracking per ogni rete Wi-Fi .
5. Strumenti aggiuntivi
- Ad-blocker (1Blocker, AdGuard) per bloccare tracker e banner invasivi.
- VPN di qualità per cifrare tutto il traffico e mascherare l’IP.
- Modalità Reader di Safari per eliminare elementi di distrazione e potenziali tracker.
Con pochi aggiustamenti nelle impostazioni Apple e l’uso di strumenti di terze parti, è possibile ridurre drasticamente il tracciamento digitale. In questo modo, si abbandona il mito dell’«ascolto segreto» per concentrarsi su misure concrete di protezione dei dati personali.
