Sisma in Giappone, doni via iTunes, gli Apple store diventano rifugio

Apple, come già fatto sull’iTunes store statunitense, ha attivato anche su quello italiano una pagina che permette di aiutare le vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone. Tramite la carta di credito registrata nel proprio account iTunes si possono versare 5, 10, 25, 50, 100 o 150 euro alla Croce rossa americana, che li impiegherà per fornire aiuto (“un tetto, del cibo e conforto psicologico”) alla popolazione nipponica colpita dal sisma.

Da notare inoltre che gli Apple Store giapponesi in questo momento stanno svolgendo un ruolo importante, permettendo alle persone bloccate nel centro di Tokyo di ottenere informazioni sulla situazione e comunicare con i loro familiari e amici in tutto il paese.

Infatti non solo i mezzi di trasporto pubblici sono paralizzati e la circolazione difficoltosa, ma anche le linee telefoniche non funzionano e la televisione ai più non è accessibile.

I possessori di iPhone e iPad si recano quindi nei negozi Apple per utilizzare i Mac in esposizione, ricaricare i loro dispositivi (il personale mette a disposizione adattatori, prese elettriche antitensione e cavi) e approfittare quindi del wifi gratuito per contattare il mondo esterno e informarsi. Anche dopo la chiusura degli Apple Store, la gente si raduna all’entrata per poter usufruire degli hotspot, che non sono numerosi.

Il manager di uno di questi store, che ha trasmesso queste informazioni tramite email, ha paragonato gli Apple Store ai negozi di apparecchi TV, le cui vetrine nei film-catastrofe sono prese d’assalto dai sopravvissuti per guardare i notiziari e tenersi al corrente su cosa stia succedendo.

Gli Apple store stessi sono diventati rifugio per i dipendenti e i loro familiari (dato che gli hotel sono pieni molte persone devono dormire in strada). Il personale anche dopo l’orario di chiusura aiuta a rimettere in funzione gli iDevice dei clienti e spiega ai loro proprietari come fare e che cosa usare per contattare i loro cari. Tra le applicazioni, mezzi e servizi citati vi sono email, Facebook, Twitter, Google, Skype, FaceTime e Ustream.

Padmé Amidala