ADSL lenta o assente? La soluzione è mobile
Internet è il principale mezzo di comunicazione di massa ed il diritto di accesso ad internet è ormai un tema giuridico discusso a livello mondiale. Il concetto di digital divide (cioè il divario fra chi ha un effettivo accesso alle nuove tecnologie d’informazione e chi ne è ancora escluso) non è soltanto applicabile ai paesi in via di sviluppo (dove spesso la carenza delle infrastrutture e lo scarso utilizzo del computer rendono l’accesso ad internet molto difficile oppure addirittura impossibile), ma anche a paesi come l’Italia, dove in molti casi i costi per i consumatori e le reti di accesso non sufficienti o non al passo con i tempi non consentono a tutta la popolazione di poter accedere ad un servizio che, giustamente, viene sempre più considerato un diritto e non solo uno svago o uno strumento di lavoro. Nel nostro paese gli investimenti per l’ampliamento della rete che dovrebbe garantire l’accesso alla banda larga non sono sufficienti e per una considerevole fetta di popolazione è ancora impossibile usufruirne in maniera adeguata. Ed anche dove presente siamo purtroppo molto lontani dalla maggior parte degli altri paesi europei, sia per costi che per prestazioni. Interruzioni di connessione dovute a problemi tecnici di vario tipo, ADSL molto più lente delle teoriche velocità pubblicizzate, reti in fibra ottica ancora poco diffuse, costi elevati e penali in caso di cessazione del servizio sono purtroppo concetti noti. Anche soluzioni alternative come Satellitare e WiMax non sono ancora praticabili su larga scala, sempre a causa dei costi o della loro scarsa diffusione. Per molti utenti però la soluzione potrebbe essere quella di sfruttare le reti mobili, ormai molto performanti grazie all’ampliamento delle reti 3G e 4G. In particolare le reti LTE consentono di raggiungere ragguardevoli velocità, fino a 150Mbit/s in download ed a 50Mbit/s in upload (e le reti LTE Advanced velocità ancora superiori). Oltre ad aver bisogno di hardware in grado di raggiungere queste velocità (modem, router, smartphone o tablet), è comunque necessario che le infrastrutture presenti in una determinata zona forniscano questo tipo di servizio. In Italia ci sono tantissime zone dove la banda larga “terrestre” è ancora un lontano miraggio mentre le reti 3G e 4G sono già presenti ed in continuo sviluppo, diventando quindi una possibile alternativa (se non quando l’unica possibilità) per un accesso ad internet al passo con i tempi.
I principali operatori mobili presenti in Italia propongono svariate offerte di piani dati, sia in abbinamento al proprio piano voce, sia con SIM espressamente dedicate alla navigazione internet, fornite assieme ad un modem a noleggio o in comodato d’uso (chiavetta USB ed hotspot Wi-Fi), oppure sciolte per essere usate con modem e router non legati ad uno specifico operatore mobile. TIM, Vodafone, Tre e Wind offrono piani dati con ricaricabili o abbonamenti che nei tagli più elevati (di solito fra i 10GB ed i 30GB) costano all’utente fra i 20 ed i 30 Euro al mese oppure ogni 4 settimane. Chiavette USB ed hotspot Wi-Fi, molto comodi in mobilità, possono però essere poco pratici o poco performanti per un uso casalingo. Se questa è la nostra esigenza dovremmo mettere in conto di dotarci di un router wireless LTE “fisso”, in grado di sfruttare appieno sia le reti 3G che quelle 4G, ove presenti. Sul mercato ne esistono moltissimi, ecco un breve elenco di modelli che si distinguono per la qualità e le prestazioni: D-Link DWR-921 – Asus 4G-N12 – Tp-Link Archer MR200 – FRITZ!Box 6840 LTE – FRITZ!Box 6810 LTE – Huawei LTE CPE B315 – Huawei LTE Cube – Huawei B593S-22 – Huawei E5186S-22a. Si possono acquistare presso noti rivenditori online (ad esempio Amazon) per cifre che variano dai 140 ai 280 Euro circa. Si differenziano fra di loro per la massima velocità LTE raggiungibile (CAT. 4 o CAT. 6), per la tipologia di network wireless generato (n o ac, dual band, etc…), per la presenza di porte (LAN/WAN, USB, RJ11 per telefoni analogici o VoIP, etc…) e per la possibilità di collegarvi eventuali antenne esterne che ne migliorano le prestazioni quando il segnale 3G o 4G è debole all’interno delle mura domestiche. Questi router wireless sono ideali per un uso casalingo continuativo, contrariamente alle “saponette” che generano un hotspot Wi-Fi limitato e che avendo una batteria sono soggette a riscaldamento se tenute sempre collegate alla corrente elettrica e quindi più adatte ad un uso in mobilità. Possiamo anche collegarvi stampanti, hard disk esterni e NAS (nelle eventuali porte Ethernet e USB) ed ottenere una rete che non ha nulla da invidiare a quelle generate dai modem/router forniti dalle compagnie telefoniche quando ci abboniamo ad un servizio ADSL o in fibra ottica.
Se invece siamo già in possesso di una chiavetta USB, magari LTE, possiamo rivolgere la nostra attenzione anche ai router wireless che consentono di inserirla nella relativa porta. Citiamo ad esempio i modelli Tp-Link TL-MR3420 e D-Link DWR-116 (anch’essi disponibili su Amazon, fra i 30 ed i 40 Euro circa). In questo caso dobbiamo solo assicurarci che la chiavetta USB in nostro possesso sia compatibile con questi apparati. Fra gli hotspot Wi-Fi a saponetta meritano una menzione particolare i due modelli Netgear AirCard 785S e Netgear AirCard 790S (al momento disponibili su Amazon rispettivamente a 119,90 e 299,90 Euro): oltre a prestazioni degne di nota, sono compatibili con l’Ethernet and Antenna Charging Cradle e con l’AirCard Smart Cradle, che ne migliorano le prestazioni nella ricezione del segnale 3G/4G, ne amplificano il network wireless generato e che consentono di collegare altre periferiche nelle relative porte aggiuntive (oltre che eventualmente collegarvi delle antenne esterne). Purtroppo questi due ultimi articoli non sono al momento distribuiti in Italia ed è un peccato perché sarebbero la soluzione ideale per chi ha l’esigenza di avere ottime prestazioni sia in casa che in mobilità.
Tutti questi apparati hanno una semplice configurazione e gestione. Spesso non necessitano di alcuna configurazione ed è sufficiente inserire la SIM dati per iniziare a navigare. Per eventuali modifiche (admin e password del router, nome, crittografia e password del network wireless, etc…) è sufficiente aprire Safari o un altro browser web e digitare l’indirizzo IP del router, indicato nel manuale di istruzioni dello stesso. Se invece abbiamo a disposizione un dispositivo iOS come un iPhone o un iPad, possiamo usare anche le app dedicate, solitamente ancora più intuitive della gestione via browser. Non tutti i produttori hanno aggiornato le app di gestione dei router con gli ultimi modelli LTE (ma ad ogni aggiornamento aggiungono nuovi modelli ed è quindi solo questione di tempo), però alcune app (come MyFRITZ!App e NETGEAR AirCard) sono ben fatte e consentono anche di collegarsi da remoto al proprio router, ovviamente quando acceso e connesso ad internet.
La scelta dell’operatore mobile il cui piano dati andrà sfruttato con uno di questi router wireless LTE, prima ancora che dal punto di vista economico, deve basarsi sulla qualità del segnale 3G/4G presente nell’abitazione dove vogliamo installare gli apparati. L’ideale sarebbe poter avere a disposizione delle SIM dati o almeno degli smartphone con SIM dei vari operatori mobili. Oltre al nostro smartphone possiamo chiedere ad amici o familiari con SIM di altri operatori di aiutarci in questa ricerca: sarà sufficiente scaricare l’app Ookla Speedtest.net nei vari smartphone o tablet per effettuare test in vari punti della casa, in modo da verificare quale operatore abbia un miglior segnale nel punto dove si deciderà di posizionare il router (o per scegliere il miglior punto di posizionamento). Oppure si possono sfruttare servizi online come OpenSignal, utili per verificare se ci siano delle zone d’ombra nella propria area geografica. Nell’eventualità che nella propria abitazione ci sia un buon segnale Wind, si può prendere in considerazione anche l’offerta mobile dell’operatore Alternatyva, che si appoggia proprio alle reti Wind. Questo operatore virtuale è uno dei pochi ad offrire un’offerta mobile “quasi flat”, non avendo limiti di tempo e fornendo ben 1TB di traffico dati a bimestre al costo di 19,90 Euro al mese (con addebito bimestrale anticipato). Avere oltre 16GB al giorno significa non solo poter navigare in tranquillità ma anche poter sfruttare radio e tv online, eventuale telefonia VoIP, servizi cloud ed anche eseguire i tanti download ed aggiornamenti di applicazioni e sistemi operativi, che richiedono un consumo sempre maggiore di traffico e che diventerebbero un problema se gestiti con piani dati insufficienti. Al momento il traffico dati di Alternatyva è abilitato al solo 3G ma le SIM che vengono fornite sono già “4G ready” e lo sblocco al 4G dovrebbe avvenire ad inizio 2016.
Il panorama delle offerte dati, come dei dispositivi hardware, è ovviamente in continuo aggiornamento. Questo articolo non pretende di essere esaustivo ma vuole semplicemente servire come spunto per chi non può o non vuole sottoscrivere abbonamenti a reti “fisse” ed ha la necessità di orientarsi nel panorama delle offerte dati 3G e 4G (presto ci si augura anche 5G) e su come sfruttarle al meglio nell’ambiente domestico. Eventuali domande e segnalazioni possono essere poste in questo topic del forum Mac Peer, in modo da trovare rapidamente una risposta alle varie domande oppure per condividere con gli altri utenti di Mac Peer la propria esperienza.