L’importanza del backup
Cosa succederebbe se dovessimo accidentalmente perdere i dati presenti nell’hard disk del nostro Mac? Come qualsiasi altro oggetto elettronico, un hard disk si può rompere, a prescindere che il nostro Mac sia nuovo fiammante oppure ormai “vintage”. Vi è poi anche la possibilità di furti, smarrimenti o magari la necessità di doverlo portare in assistenza ma non volere che i nostri dati sensibili o privati siano facilmente accessibili da terzi (e di voler quindi inizializzare il Mac per poi ripristinarlo da backup una volta rientrato dall’assistenza). Che il nostro Mac sia privato o di lavoro, è di fondamentale importanza avere sempre regolari e frequenti backup a disposizione. Ma che cosa si intende con il termine backup?
In campo informatico un backup è una copia di riserva di quanto memorizzato nel disco interno di un computer, salvata anche su di un supporto esterno (CD, DVD, memorie USB, hard disk esterni, NAS, servizi cloud, etc…). Si può decidere di effettuare il backup solo di alcuni documenti o file che riteniamo importanti oppure dell’intero computer, incluse applicazioni ed impostazioni. Il costo degli hard disk esterni si è abbassato nel corso degli anni e vista l’importanza sempre maggiore dei nostri file digitali il consiglio è quello di effettuare il backup di tutte le memorie, interne ed esterne al computer, in cui siano conservati i nostri file. Spesso infatti si spostano semplicemente file, magari di grosse dimensioni, su memorie esterne (ad esempio per liberare spazio nel computer). In questo caso abbiamo però creato un archivio, non un backup, e di fronte alla rottura o lo smarrimento di quelle memorie esterne, quei dati risulterebbero irrimediabilmente persi. La regola da seguire è di salvare in almeno due diversi supporti qualsiasi file che non vogliamo correre il rischio di perdere.
E’ possibile effettuare backup manuali, semplicemente copiando su di un hard disk esterno i documenti che ci interessano. Ma spesso ci si dimentica di farlo con regolarità e/o si perdono per strada file importanti, per cui il suggerimento è quello di automatizzare il processo. Le soluzioni software sono diverse. La prima, gratuita e già integrata nei nostri Mac, è usare Time Machine. I vantaggi sono molteplici: oltre ad effettuare il backup del disco interno del nostro Mac e di eventuali altre memorie esterne ad esso collegate, verranno salvate anche le modifiche che andremo via via ad eseguire, effettuando dunque un backup incrementale che ci consentirà sia di ripristinare l’intero sistema esattamente come lo avevamo, sia di andare a recuperare una vecchia versione di un file oppure un documento che avevamo inavvertitamente eliminato. Ma sono tanti i software che possono rendere agevole ed affidabile un backup, fra i più diffusi segnaliamo iBackup e CarbonCopyCloner (ancora disponibile l’ultima versione gratuita).
Ma dove andremo ad effettuare questi backup? Come detto la soluzione più semplice è quella di usare hard disk esterni (da evitare CD/DVD per la loro scarsa durata e chiavette USB per le loro scarse capacità di memoria). Se decideremo di usare Time Machine il suggerimento è quello di scegliere un hard disk esterno che sia almeno il doppio di quello interno al Mac e di eventuali altri dischi esterni ad esso collegati. In questo modo potremo sfruttare la caratteristica peculiare di Time Machine e cioè di poter andare “indietro nel tempo”. In commercio ci sono tantissime marche fra cui scegliere, fra le più note ed affidabili segnaliamo Western Digital, LaCie, Iomega (ora nel gruppo Lenovo), G-Technology e la stessa Time Capsule di Apple. E’ importante anche la scelta di dove conservare gli hard disk di backup. E’ assolutamente da evitare ad esempio di portare nello stesso zaino il proprio Mac portatile e l’hard disk esterno con il backup: in caso di furto o smarrimento dello zaino avremo infatti perso tutto. Se invece abbiamo una postazione fissa il consiglio è quello di munirsi anche di un gruppo di continuità (UPS), in modo che eventuali sbalzi di tensione e/o cali di corrente non danneggino contemporaneamente il disco del Mac e quello del backup. In generale l’ideale sarebbe tenere in luoghi separati Mac e disco di backup. Se poi il disco su cui andremo ad effettuare i backup è di rete (wireless come la Time Capsule o hard disk collegato ad un router Wi-Fi, oppure ethernet, ove presente) non ci dovremo nemmeno ricordare di collegare fisicamente l’hard disk esterno al Mac, evitando di ritrovarci sì con un backup, ma magari non aggiornato e quindi privo di documenti recenti ma comunque importanti. Ultimo suggerimento: se possibile cerchiamo di dedicare gli hard disk dei backup solo a quello scopo, evitando di archiviarvi altri file di cui non abbiamo copia oppure di partizionare il disco, magari con file system diversi (che possono aumentare i rischi di perdita dei dati).
Come detto tutti i dati sono importanti, che si tratti di foto delle vacanze o di preziosi documenti aziendali. Ma in quest’ultimo caso gli accorgimenti devono essere maggiori, per cui è consigliabile dotarsi di un backup centralizzato con un NAS, meglio ancora se configurato in RAID. Questo sistema consente di avere un’ulteriore ridondanza dei dati e dei tempi certi in caso di “disaster recovery” (cosa fondamentale per chi conserva dati sensibili e/o per chi è tenuto a farlo per legge). Anche in questo caso le soluzioni hardware sono molteplici, fra le più note ed affidabili segnaliamo Promise Technology, Qnap e Drobo. Anche l’utenza privata può prendere in considerazione la configurazione in RAID, in quanto ormai tutte le maggiori marche di hard disk hanno modelli con 2 dischi o più e che possono essere configurati in tale modo.
La sempre maggior diffusione dei servizi cloud comincia a rendere interessante anche questa soluzione ai fini di backup. Però i costi ancora alti dei piani a pagamento e le problematiche legate alla sicurezza non li rendono ancora sostitutivi degli hard disk e certamente non li si può prendere in considerazione per effettuare backup e ripristini dell’intero hard disk di un computer. Ma per selezionati documenti e soprattutto per la condivisione, la sincronizzazione fra più computer e l’accesso online ai file, hanno sicuramente una grande utilità. Fra i servizi più noti segnaliamo iCloud, Dropbox, Google Drive, SugarSync ed il nuovo Doo.
Bisogna infine sottolineare che oltre ai nostri Mac è di fondamentale importanza effettuare regolari backup anche dei nostri dispositivi mobili, dove sempre più spesso conserviamo le cose più importanti della nostra vita digitale. Scegliamo dunque se effettuare i backup dei nostri iPhone ed iPad con iTunes o iCloud, ma se non lo stiamo già facendo cominciamo subito.
Il consiglio, anche se a questo punto appare evidente, è quello di cominciare subito ad effettuare il backup dei nostri Mac se non lo stiamo già facendo o di verificare se il sistema che abbiamo scelto sia efficace, pratico ed affidabile. La sicurezza non è mai troppa e con semplici accorgimenti ci metteremo al riparo da spiacevoli perdite di dati e dalla fastidiosa domanda “ma non hai un backup?”, a cui è sempre amarissimo dover rispondere, a danno avvenuto, con un no.
Il 31 marzo è il World Backup Day.