
Originariamente Scritto da
Kratork
non sto parlando di tutti i cartoni jappo...
in questo frangente (ed è la terza volta che lo scrivo) parlo di Hayao Miyazaki, cliccate sul suo nome nei post precedenti e guardate cosa ha fatto...
la città incantata è un film bellissimo e adattissimo ai bambini e vi assicuro che è anche molto più educativo di qualsiasi film disney sin ora prodotto.
lo stesso vale per la principessa mononoke.
ovviamente un cartone animato come urutsukidoji o .senza entrare nel porno splatter, anche solo cose semplici semplici tipo Goldrake o DevilMan non sono certo educative (ma infinitamente divertenti ghghh)...
ripeto ancora quotandomi
delle sue opere come regista, consiglio:
-Conan, il ragazzo del futuro
-Il castello di Cagliostro (Lupin)
-Nausicaä della Valle del Vento (il fumetto è moooolto meglio)
-Principessa Mononoke
-La città incantata
ripeto, a mio parere ciascuna di queste è qualitativamente superiore ai film di animazione della disney, a tutto tondo, compresi i contenuti.
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il fatto che le storie siano ambientate in un passato sconosciuto del giappone o chissà dove, in mezzo a esseri mitologici che non fan parte della nostra cultura, non cambia assolutamente nulla per la mente di un bimbo...
si adatta, proprio come si adatta a capire il coccodrillo di peter pan o la mela avvelenata, la strega ed i nani di biancaneve...
il fattore educativo sta nella capacità dell'autore e/o regista di far emergere alcune tematiche universali e renderle comprensibili attraverso i comportamenti dei personaggi.
non c'è nulla di particolarmente deviante nel far raccontare una storia agli spiriti dei cinghiali o degli alberi, puttosto che al passare la palla ad un bruco che fuma il narghilè (alice nel paese delle meraviglie).
quanto ho scritto sopra pare essere in antitesi cocn queste affermazioni
mi spieghi chi ha definito il modo di pensare o di immaginare dei bambini?
a me sembra proprio che gli adulti non si ricordino proprio una cippa di quando erano bambini...
"la trama ha uno svolgimento semplice..." ma al bimbo non gliene frega nulla della trama

non è quella a catturare la sua attenzione, anzi è nettamente in secondo piano... il bimbo è affascinato dalle movenze dei disegni dal modo in cui le cose interagiscono tra di loro (perchè è diverso dalla realtà che sperimenta ogni giorno).
Inoltre non vedo la differenza di complessità tra la trama di "la città incantata" rispetto ad "alice nel paese delle meraviglie"
in entrambi c'è una bambina, che finisce in un mondo fantastico e vive un'avventura per poi poter tornare alla normalità...
ed è solo un esempio, ma ... " e si potrebbe continuare parecchio"

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