L'ho assaggiato oggi. Fantastico. Non mi erano mai piaciuti i Rapitalà. Ma questo è veramente speciale, ci si sono impegnati davvero... "Inebriante" è proprio il termine giusto!
E bravi i figli di Rabidh-Allah!!
:smt038
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Ciao Ismene,
non ho ancora assaggiato il SireNero per lo stesso tuo motivo......l'ho snobbato forse anche per il prezzo e la sua disponibilità in tante catene di supermercati.
Ora però mi fate venire una certa curiosità.
Proverò.
Se potete provate il Don Antonio di Morgante e il Chiaramonte di Firriato ....... prodotti di nicchia ad un prezzo accettabile.
Per eventuali suggerimenti sui vini sardi ......avanti con le richieste.
PS:Anche Gabod penso che possa dire la sua.
Qui non si fanno richieste.
Fatti avanti con una bella recensione/descrizione del vino che vuoi consigliarci. Magari quello che ami di più. E con parole tue, mi raccomando. E magari, nei limiti della decenza, raccontandoci le tue reazioni dopo l'esperienza dell'assaggio... :)
:D
E' sempre un piacere quando questo topic viene riesumato.:)
Tra l'altro noto che ci sono molte coincidenze.
Anche io in questi giorni ho stappato vino di Sicilia: un Benuara delle cantine Cusumano.
E' un assemblaggio di Nero d'avola e Sirah.(Non mi ricordo quali sono le proporzioni nell'assemblaggio tra Nero e Shiraz nel Benuara, ma così ad occhio direi che quest'ultimo è decismante in quotra minore.)
Molto buono ed elegante.
Bacche rosse e soprattutto lampone, con una leggera acidità che rende il tutto più beverino.
Non c'è secondo me quella che chiamo "marmellosità" (???) che si trova in tanti vini siculi.
-Lo shiraz mi piace fuori pasto (come vino da meditazione, diciamo). E' un vino le cui venature speziate mi sembrano difficili da coniugare con il cibo...se proprio un quadretto di cioccolato fondente.-
Approfito per porre un quesito: un carisssimo amico mi ha regalato una bottiglia di un vino Siciliano che si chiama Traimari.
é un bianco frizzantino molto leggero (credo 11,5 gradi).
Come gusto sembrava un po' una Malvasia secca.non so che uvaggio fosse però, forse qualche vitigno autoctono...nessuna indicazione sull'etichetta, tuttavia veramente godibile.
Deve essere delle parti di Mazara, ma non sono sicuro: qualcuno - Ismene??- lo conosce? o lo ha bevuto?
Ok.....farò come suggerito da Ismene.
Anzi l'ho già fatto con il Morgante e Firriato.
Per Moon ti posso confermare che anche a me il Benuara sembra un vino molto equilibrato e rientra alla grande nella fascia dei migliori rapporto qualità-prezzo; tieni conto che Cusumano comunque è un professionista serio.....più di altri blasonati commercianti che badano all'utile e basta (leggi Planeta e altri).
Prova comunque i due precedentemente segnalati.....ottimi....per non dire pregevoli.
Un altro vino da provare assolutamente (può competere con i Passiti di Pantelleria) è il Vendemmia Tardiva di Mandrarossa - Cantina Settesoli....13 euro ben spesi.Anche se meno zuccherino (e per questo ancor più gradevole IMO) può competere con il Ben Ryè ad un prezzo notevolmente inferiore.
Per quel bianco di Mazara provo a cercare e ti faccio sapere.
Cin cin a tutti.
E' vero, non si può dire che siano vini eccezionali, ma è indubbio che abbiano un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Per tornare all'origine del topic, in cui si parlava di "morellino", vorrei segnalare questo prodotto:
[B]Elisabetta Geppetti - Fattoria Le Pupille - Morellino di Scansano[/B]
http://img299.imageshack.us/img299/8...magine2ob1.png
Cuvée predominata dal Sangiovese cui si aggiungono anche Alicante e Malvasia Nera.
La casa vinicola, relativamente giovane, fa sì che i sui prodotti mantengano un prezzo assolutamente competitivo.
Lo scorso anno anno, nel corso della quarta edizione del Wine Awards, Elisabetta Geppetti è stata insignita del riconoscimento di Produttrice dell'anno 2006.
Dimenticavo,
http://www.sensonline.com/
questo è il sito di luca maroni che forse qualcuno di voi già conosce......allievo di Veronelli.
lo trovo un po' fazioso in certe sue recensioni però guardatelo perchè vale una visita.
per Moon
http://www.sensonline.com/4DCGI/Rec03_15028
Per tornare ai vini siciliani, uno di quelli che amo di più, in assoluto:
[B]Planeta - Chardonnay[/B]
http://img299.imageshack.us/img299/7...magine3ij6.png
Cito dal sito Planeta: Colore giallo dorato con vivacità di riflessi verdi. Ricco, intenso, fruttato. Mousse alla pesca, fichi neri, rose, crema di vaniglia. Note di nocciola richiamano fragranze di miele di zagara. Il legno è timido e coperto dal frutto.
Morbido, energico, pieno. L’alto profilo del suo equilibrio è governato da un potente nerbo acido, dalla ricchezza di sali minerali e dai consistenti estratti.
Un grande vino, la cui produzione limitata mi costringe, ogni anno, ad un pellegrinaggio tra le enoteche di Roma per fare incetta di bottiglie.
Mai bevuto. Duca di Castelmonte lo produce, ma anche altri. Non è una casa vinicola particolarmente prestigiosa. In genere viene usato come aperitivo o sul pesce, si fa con uve muller thurgau e damaschino. Mi pare strano che ti ricordasse la Malvasia.. Ma può essere.
Bisogna vedere qual era la marca...
Non ti sono stata molto utile. :(
Sottoscrivo a pieno la citazione dello chardonnay di Planeta da parte di Truzzo.
Eccezionale anche secondo me.
Segnalo a tutti voi un vermentino sardo, secondo me tra i migliori.....in assoluto il miglior qalità prezzo: Is Argiolas delle cantine Argiolas (veri professionisti del settore).
C'è poi un sublime vermentino di Cherchi ......barricato: Boghes.
Provare per credere
Ciao Ismene..
guarda...questo mio amico mi ha portato una bottiglia sola...che poi non ho bevuto con lui ed essendo la prima volta che lo assaggiavo non so..a me sembrava avesse quella vena un po' dolce tipo malvasia. impressioni così.
Magari (e non sarebbe strano) era un po' andata la bottiglia se non era stata conservata bene...il viaggio, il caldo..
Pur essendo certamente un vino senza grandi pretese si è fatto apprezzare...l'ho aperto come aperitivo con stuzzichini di pesce ad un pranzo con i miei ed è piaciuto.
ieri sull'onda del Topic ho aperto un Lamuri di Tasca d'Almerita.
E' un Nero d'avola in purezza.era del 2003.
Buono!
Grande Papero: anche a me piacciono molto i vini della Mandrarossa: concordo sulla validità del loro rapporto qualità -prezzo...ma purtoppo il passito di cui parli non ho mai avuto modo di assaggiarlo. Lo cercherò in giro....soprattutto se mi dici che può giocarsela con il Ben Rye che mi piace tantissimo.
Comunque stasera credo verrà un amico a trovarmi: spero di stappare una bottiglia...ne Sono incerto tra un paio di quelle che ho in cantina che mi incuriosiscono perchè non le ho mai assaggiate e potrebbe essere l'occasione buona.
Vii posterò le impressioni...ovviamente.
Ps..
pare non manchino gli appassionati.
A proposito di vini siciliani: qualcuno conosce la cantina COS ?
leggevo della particolarità dei loro vini ( agricoltura biodinamica, fermentazione in giare di terracotta sotto terra...) e mi sono un po' incuriosito....
Ciao Moon,
spero tu abbia avuto modo di vedere i due link postati ieri del sito di Luca Maroni.
Uno di questi due link parla proprio del tuo vino bianco. Vedi se dice qualcosa che già non sapevi.
L'azienda Cos la conosco solo ed unicamente per aver bevuto due bottiglie di quella casa, un o charrdonnay
ed un cerasuolo di vittoria
fantastici entrambi.
L'azienda è sicuramente di nicchia e serissima.....peccato che abbia una produzione limitata visto che nenache in sicilia riesco a trovare agevolmente le sue bottiglie.
Se ti capita di trovare il vendemmia tardiva provalo perchè ne vale veramente la pena (annata permettendo ovvio).
Mi autocito: alla fine quella sera ho bevuto uno sherry.era da tanto che non lo bevevo ed è andata così.
Bhe normale bottiglia acquistata al supermercato per circa 10 euri.
Buono! caramelloso, con tanti profumi di frutta secca e una nota di fichi secchi molto preminente, forse anche troppo.
Comunque per la cronaca la marca esatta è questa:
Nectar Gonzalez Byass
Ciao Moon
non conosco il Nectar.......ma già il nome è estremamente invitante.
Poi Gonzalez Byass è un marchio serio in spagna.Anni fa andai a fare visita all'azienda di Gonzales Byass.....dove fanno il Tio Pepe.....il Lepanto e altri ancora che ora non ricordo ......beh devo dire che vale la pena di fare un viaggio in spagna per vedere quelle cantine.....anche se a distanza di anni li ho traditi abbandonando il lepanto e sono passato al Cardenal Mendoza.
:)
Io resto comunque ancora sul vino, più che sui superalcolici.
A mio padre invece i Brandy piacciono molto e la scelta è sempre su questi due (anche se forse anchelui è + estimatore del Cardinale..( un adepto? :) )
Giri enologici...non proprio ma il tuo racconto mi ha fatto venire in mente quando in gita di 5liceo siamo andati in Portogallo e la mattina del volo di ritorno in Italia
siamo andati alle cantine di Porto.
Chiaramente poche compagne bevevano gli assaggi e io e miei amici (e pure il profe di mate) abbiamo sbevazzato.Il ritorno ti garantisco è stato molto divertente :)).
Ps. caspita no trovo più il pannello delle emoticons!...e alcune di loro tipo quella con Mutley e quella col morellino ci sarebbero state a pennello
Visto che Moon vuole fare il bravo ragazzo :lol: che non consuma superalcolici....preferibilmente (scherzi a parte condivido) ..... ti frego subito citando, ammesso che non l'abbia già fatto per eccesso di innamoramento, l'Angialis (Cantine Argiolas) che è un vino dolce tipo passito di pantelleria...... (uve nasco se non ricordo male).
Anzi visto il prezzo intorno ai 20 euro per 0.5 L suggerisco di farvelo regalare da Gabod che è Sardo:D
A proposito di Gabod...... grazie per la citazione sulle emoticons......PREZIOSA. La pigrizia e il poco tempo a volte non ti permette di cercare le cose.:angioletto
Olà...
Dopo un po' di assenza dal topic:
Moscato rosa delle cantine FRANZ HAAS:
Chi bazzica per enoteche sicuramente conosce la casa: una delle più famose del Trentino.
Il loro moscato rosa è ottimo. E' un vino fermo,delicato ma allo stesso tempo intenso, profumatissimo e soave senza essere eccessivamente dolce.
Ottimo da solo, fresco di frigo (non troppo!! )oppure con qualche bel dolce di frutti di bosco al cucchiaio, tipo una bavarese ai lamponi o una meringata.
Mi entusiasma!...peccato x il prezzo (o forse dovrei dire perfortuna, sennò .... :) ) : la bottiglia da 375cl qui a BS viene circa 17 euri!!
approfitto:
qualcuno conosce o ha mai bevuto il barolo della cantina CROTA ED MICHEL?
Ho visto che lo si può trovare a prezzi contenuti.
Quasi quasi arrischio e ne compro una bottiglia.
(il barolo per una serie di motivi, non ultimo il prezzo altissimo, è un vino che non conosco)
Eccoci qui,
:smt039 ancora una volta a parlare di BERE BENE.....
caro Moon, grazie per la citazione di questo Franz Haas.Non lo conosco pur essendo nordico ma cercherò di provarlo alla prima occasione.
Crota ed Michel non lo conosco perchè sui "baroli" e piemontesi in genere sono poco informato.
Passo invece a segnalare due nuovi siciliani di tutto rispetto:
1 Nero di Lupo, Cantine COS di comiso....nero d'avola di grande equilibrio e molto raffinato ad un prezzo secondo me giusto.....11 euro.Non è esageratamente profumato e legnoso come tendono a fare ultimamente parecchi enologi pur di dare un tono ai loro vini, ma proprio per questo lo trovo elegante e raffinato come la maggior parte dei vini, sia bianchi che rossi, di questa cantina.Da provare!
2 Zisola, cantine Mazzei di Noto....nero d'avola con passaggio in barrique (almeno mi è sembrato nel berlo) non troppo ostentato e quindi gradevole. Il sito della cantina mazzei mi ha dato un'impressione di grande serietà e il vino è decisamente un ottimo rapporto qualità/prezzo.....13 euro.
:morellino:
I conti Mazzei, oltre allo Zisola prodotto nelle loro tenute siciliane, sono soprattutto gli artefici di uno dei migliori chianti in assoluto: il Castello di Fonterutoli.
Anche se da più parti viene criticato per l'uso una piccola percentuale di merlot (se non ricordo male), uva non autoctona toscana, il risultato è davvero di altissimo livello, come d'altra parte viene puntualmente riconosciuto dalla critica internazionale.
Il prezzo non è popolarissimo (siamo intorno a 35€), ma se volete togliervi uno sfizio una volta ogni tanto, con questo andrete sul sicuro.
Un altro consiglio abbastanza classico nell'ambiente degli intenditori è quello di evitare come la peste le grandi riserve (che spesso non vengono nemmeno prodotte) nelle annate mediocri, ad esempio il 2002, e rivolgersi ai "modelli" inferiori delle suddette annate.
E' consuetudine fra i grandi marchi di non produrre le riserve nelle annate cattive, utilizzando le uve delle migliori vigne per i "modelli" standard o addirittura bassi.
Per fare un esempio, se vi capita fra le mani un Rosso di Montalcino Biondi Santi 2002 con la striscia rossa sull'etichetta (purtroppo sempre più difficile da reperire), avrete una bottiglia prodotta con le stesse identiche uve che, nelle annate giuste, compongono il Brunello Riserva (bottiglia che supera agevolmente i 150€), con la differenza che vi costerà 30/40€.
La qualità ovviamente non sarà la stessa del Brunello Riserva (altrimenti avrebbero prodotto quello...), ma berrete comunque un grandissimo vino ad un prezzo non esagerato.
Passando invece a prodotti di prezzo inferiore consiglio caldamente il Cannonau Costera di Argiolas (<10€), "fratello minore" di uno dei più grandi vini italiani in assoluto, il sommo Turriga.
Certo, se avrete occasione di assaggiare il Turriga (>50€), non mi pare ci siano state cattive annate ultimamente per cui andate comunque sul velluto, non fatevelo scappare.
Esperienza mistica assicurata :sbav
grazie il Carletto, vai avanti così che è molto interessante. :smt023
Grazie Flash.
Sarà solo la mia esperienza, ma non conosco nemmeno un Mac-user a cui non piaccia il buon vino... :smt023
E bravo il Carletto....vedo che anche tu ne mastichi di vino......pardon...ne bevi.
Del Costera avevo già fatto accenno anche io perché assolutamente è tra i migliori rapporto qualità prezzo, assieme al fratello Perdera (uvaggio Monica al 90% con aggiunta, come molti altri vini della stessa casa, di 5% di Bovale e 5% di Carignano ),a livello nazionale IMHO.
Ti ringrazio per la citazione sul Castello di Fonterutoli.....se conferma la serietà che mi è parso di vedere nella produzione dello Zisola, ci sarà da bere veramente bene.
Visto che amo la Sardegna e mi piace parlare di tutto ciò che la riguarda....consiglio a tutti di provare il Rocca Rubia circa 13 eurini (Cantina Santadi), fratello minore del "competitor" numero uno in Sardegna del Turriga, ovvero il Terre Brune.
Per il resto che dire.......vorrei citare una frase dell'Avvocato......Agnelli:
...l'acquisto di vini è sempre un investimento azzeccato.....se il mercato va male e le tue azioni perdono.......al limite te lo bevi.....
Nulla da eccepire.....non credete?
Saluti a tutti e Benvenuto al Carletto.:benvenuto:
Ehehehe... l'Avvocato probabilmente disse questo dopo aver acquisito il 75% di Chateau Margaux !!!
C'è anche chi beve quello tutti i giorni... :x
Grande vino il Terre Brune, ma personalmente lo reputo un mezzo gradino sotto il Turriga.
Sono pari ad eleganza, ma il Turriga ha una marcia in più come potenza e complessità.
Stiamo parlando di due pesi massimi, comunque. Peccato siano poco conosciuti.
Per rimanere sull'Isola (sono sardo al 50%), sto aspettando un evento, probabilmente maggio con la nascita del mio primo figlio, per stappare un altro grande sardo: Marchese Villamarina 1989, a detta degli enologi Sella & Mosca la migliore annata prodotta.
Avrei anche da stappare alcune bottiglie di Barolo Serafino 1968, ma purtroppo quella fu una pessima annata e probabilmente non avranno retto il lungo invecchiamento.
Vi terrò informati :)
non dimentichiamoci che si può imbottiglire da se, l'ultimo barbera
che ho messo in bottiglia del 2006 gia fornitomi fermo e senza
difetti l'ho pagato 1,3 al litro in damigiana da 54 litri abbiamo
diviso in 3 sono venute fuori 24 bottiglie a testa ed una l'abbiamo
bevuta nella mia cantina, le bottiglie si riciclano, tappo di sughero
0,125 cad ed ecco che ogni bottiglia ci costa 1,084 di sti tempi :smt039
come mai é finita con il mio intervento?
Vi siete scandalizzati perché bere mi costa poco?
ieri ho bevuto con amici il barbera di cui ho
scritto, grande approvazione, dallo stesso fornitore
sto per prenotare del barbera superiore a euro 4
al litro, la gradazione é 14 e +, l'ho assaggiato é otiimo
e da ragione ad un'articolo di Sbastiano Vassalli su un
quotidiano, l'argomento era il Barbera perduto,
se lo ritrovolo posso mettere a disposizione per la lettura.
:smt023:smt039
Ogni tanto sulla mia barca a vela bevo anche succhi di frutta,
nella cambusa ci metto anche del buon vino.
intanto io risparmio e Voi a quanto leggo siete disposti a
spendere grandi cifre per bere, Vi prendono per i fondelli
e tanti ci cascano e pagano, l'importante é saper dove
andare a comprare e saper imbottigliare ed avere una buona
cantina.
Ma flashcream vuol dire che........non lo posso scrivere se no
mi censurano.
:smt039
la mia era solo un battuta senza entrare nel merito della "questione" economica. figurati che da piccolo accompagnavo sempre il nonno a comprare il vino... e poi regolarmente imbottigliavo! bei tempi. :D
ok, devi ammettere però che certi prezzi sono esagerati, in fondo
anche se in modo più elaborato il vino é comunque un "succo di frutta".
Perché non imbottigli più? é un peccato perche da molte soddisfazioni.
Ai miei Clienti a natale porto il biglietto d'auguri attaccato alle mie
bottiglie, e si raccomandano che la tradizione continui.
Non pensare che io beva del vino cattivo, ho allenato bene i sensi
per riconoscerlo, perché:
- La vita é troppo breve per bere del vino cattivo -
:smt023
Ciao, finalmente, per la prima volta, in un forum di "tecnologia" (dove quasi tutti sono devoti alla signora Madre dell'era Modernissima: Tecne) si trova una discussione (mi piace troppo l'italiano, così che poco mi diletto nell'usare termini anglosassoni) che riguarda qualcosa di "umanistico": la convivialità!
Andare oltre le barriere del "virtuale" e del "sintetico", incontrarsi, con l'innovazione, per scambiare pareri e sensazioni (il vino, nettare di-vino, come fa a non emozionare?), emozioni su quello che è il simbolo della terra, di una terra come la nostra... e quanto c'è da scoprire, quanto da sapere, quanto da indagare per conoscere una cosa così semplice (almeno sembra) e così quotidiana: il nettare d'uva.
Arrivo a discussione "avanzata", ma sono da pochissimo su questo forum...
Volevo segnalarvi, dopo aver letto qualche risposta qui e lì, un vino che per me è stato un capolavoro, un assaggio paradisiaco ed estasiante, davvero così coinvolgente da farmi tremare le papille gustative.
[B]Passito Muffato (da uve Verdicchio)[/B]
[I]San Sisto[/I]
Un vino da scoprire, dico davvero.
Non sapevo, onestamente parlando, dell'esistenza dei vini muffati. Anche perchè, a sentirne il nome: Muffato; non è che poi vien voglia di scoprire cos'è! Eppure...
Eppure si parte male ad esser "prevenuti"!
Ho iniziato ad addentrarmi nel mondo enologico, o meglio dell'assaggio... enologico è troppo professionale come termine, e mi fa pensare al produrre invece che al consumare questo prodotto favoloso!
Insomma, non appena ho visto scorrere questo dorato liquido nel mio calice ho pensato si trattasse di un comune vino bianco, ma... (c'è sempre un ma!) c'era una strana brillantezza nel suo colore...
Portandolo al naso, uno strano odore... molto strano... forse di primo impatto, con un naso poco allenato, mi è sembrato di sentire idrocarburi! Che errore... bastava fargli prendere un pò di ossigeno... ed ecco sprigionarsi un ventaglio favoloso di profumi:
[I]Spezie, Vaniglia, sentori erbacei, financo aromatici, minerali, un profumo fruttato (albicocca matura, pesca gialla matura, agrumi) e poi, infine, un ultimo "alito" fragrante, come il lievito, la crosta del pane...[/I]
Potevo mai immaginare tanto in un vino bianco? Un vino che, anche dal colore, sembrava tutto tranne che un passito? Non ci credo ancora oggi, è stato meraviglioso quell'incontro di profumi!
E infine, sorpreso e ancora un pò scettico, mi sono buttato all'assaggio...
E la bocca s'è innamorata...
[I]Dolce, lo zucchero modellato sulla lingua... un calore tiepido nell'interno delle labbra, la salivazione partita subito e subito asciugata dal vino stesso... un'intensità unica, non solo per vigore, ma soprattutto per ampiezza dei sapori.[/I] Poi ho deglutito...e l'aroma è rimasto lì... respirando... prima nel naso, poi ancora sulla lingua, poi... impresso nella mente!
Dove l'ho assaggiato? A una lezione del corso di Sommelier A.I.S., e ancora oggi sono grato al "maestro" per averci somministrato una prelibatezza unica nel suo genere!
Il prezzo, da come ho capito, gira intorno ai 20-25 euro a bottiglia per un Vino Muffato, poi, come sempre, dipende molto dal produttore e dall'annata... ma, a mio parere, per una delizia del genere vale la pena spenderli (almeno una volta nella vita)
Spero di non esser finito fuori-topic... spero poi, magari, di scoprire qualcosa di "favoloso" insieme a voi...
e... a presto! Cin-Cin!
Come una bella bottiglia che invecchia in cantina, ogni tanto bisogna rimuovere la polvere per vedere l'etichetta :)
Hai fatto bene a rispolverare il topic ! :smt023
[CENTER][B][U]Il Bianco e il Rosso: Freddo e Calore[/U][/B][/CENTER]
Appena tornato dalla lezione sui paesi Europei, posso raccontarvi tre assaggi: due bianchi (figli del ghiaccio) e uno rosso (figlio del sole e dell'aridità). Una contrapposizione incredibile della bellezza che scaturisce dal freddo, con l'esaltazione dell'eleganza e della potenza vigorosa che il sole profonde all'uva. Germania, Austria e Spagna: questi gli assaggi che vorrei condividere con voi. :morellino:
Prendiamoli uno per uno, bicchiere per bicchiere e godiamoceli insieme; sperando di riuscire a trasmettervi anche solo un po' delle mie sensazioni (provate durante la degustazione...).
[COLOR="SeaGreen"][B][I]FrEdDo: Germania e Austria.[/I][/B][/COLOR]
[I]Riesling-Kabinett[/I] produzione in [I]Rheingau 2006[/I] con gradazione alcolica di 9,5%.
L'assaggio tedesco, bianco e cristallino, è stato "sorprendente". Il suo colore dorato, dotato soprattutto di una luminosità e di una vivacità incredibile, sembra un lingotto d'oro al sole... Quasi brillante. Osservarlo emoziona dal primo momento, poi, al naso ecco aprirsi le porte di un mondo sconosciuto: d'impatto, intenso e ampio nei profumi. Forte la mineralità: zolfo (leggero), grafite e quel caratteristico profumo che si sente annusando un selciato, la frutta matura (ananas, mela, o comunque a polpa bianca) e un delicato sentore floreale (soprattutto la ginestra). La finezza è evidente e particolare, soprattutto data dalla Muffa Nobile (Botrytis cinerea). Quando entra in bocca risalta immediatamente la dolcezza (impensabile per un vino che nasce nel freddo, ma ad esso infusa dall'appassimento dovuto alla Botrytis): è poca e colpisce solo nel primo momento in cui il vino entra nel cavo orale, poi svanisce immediatamente (questo ci fa anche pensare al fatto che sia un effetto dell'eccesso di sostanze gliceriche nel vino). Non dotato affatto di alcool resta morbido sulla lingua, avvolge la bocca come una pallina di burro e, grazie alla freschezza naturale che lo caratterizza permette una pulitissima salivazione che ci pulisce subito la bocca. L'equilibrio in questo vino è discreto (soprattutto perchè le freschezze sono ancora più forti della morbidezza - soprattutto dovuta al poco titolo alcolometrico). Questo, però, è un vino che ancora qualche tempo potrebbe esser conservato e quindi smussare le freschezze in favore del tocco vellutato. La cosa più bella di questo vino è il sapore paradisiaco donatogli dalla muffa (vedi anche un precedente post su un passito muffato).
[I]Gruner Veltriner (dovrebbe scriversi cosi! non sono ferrato in tedesco)[/I] di [I]Domane Wachau[/I] del 2007
Questo secondo bicchiere, guardandolo sembra poco differire dall'altro. Giallo dorato, carico di riflessi, è meno lucente del primo. Colpisce in maniera discreta l'occhio, non lo consideremmo sicuramente paragonabile a un favoloso Greco di Tufo! Portandocelo al naso l'impatto è subito gradevole, essendo semplice negli odori è di facile impatto nonostante la potenza al naso. Molto fruttato, acerbo (agrumi, pesche acerbe, mele verdi). Quando l'assaggiamo ci secca la bocca, privo di zuccheri, immediatamente caldo e morbido (come il velluto, la seta sulla lingua). Eppure saliviamo, ma di una saliva diversa dal primo: è salmastra, pastosa (e ci fa pensare a un terreno ricco di minerali, allo iodio...). Nonostante sia un bianco la cosa che colpisce subitissimo è la struttura dell'assaggio: corposo, quasi masticabile! Quando passa un po' di tempo ce l'abbiamo ancora sulla lingua, nel naso, sul palato (dono notevole per un bianco del nord europa: la persistenza non è affatto semplice da ottenere in vini che, per loro natura, sono devoti all'eleganza e all'esaltazione dei profumi più che all'impatto e alla durata). Mi ha lasciato col sorriso sulle labbra il sapore di nespola sul retro della lingua, sapore che è rimasto li per un sacco di tempo. Anche questo bianco potrebbe ancora per un bel po' di tempo restare in cantina, migliorare e offrire ulteriori profumi e sapori... perchè non aspettare ancora un po'? O, forse, aprirlo subito, mettere sul fornello uno spaghettino o una linguina con le cozze, le vongole e un po' di pomodorini, qualche fasolara, prezzemolo e tanto appetito!
[B][I][COLOR="Red"]CaLdo: Spagna.[/COLOR][/I][/B]
Il nostro rosso, quello di stasera, nato in terreni aridi, assolati e con temperature di anche 45°, su terra costituita di gesso, calcare è un vino "antico". L'immagine che mi appare non appena ne ricordo il sapore, ne immagino la produzione, è la storia della Spagna: la famiglia reale, cattolica, rigida, colletti bianchi, vesti ricamate e austere. Questo vino, a mio avviso, racchiude la storia della cultura enologica dell'antica Spagna.
[I]Marquès de Rascal - Reserva[/I], tipologia [I]Rioja 2003[/I] (che dovrebbe avere base di Tempranillo, il vitigno simbolo della Spagna).
Nel bicchiere, denso e quasi nero se visto dall'alto, gode di un importante color granato (quindi ci fa pensare a un vino che ha fatto tanto invecchiamento, dopotutto in Spagna ogni vino fa tanti anni di botte prima di essere posto sul mercato). Tanto è la consistenza di questo vino che il bicchiere pesa, sembra colmo d'olio! Portandolo al naso spicca tutto tranne che il profumo dell'uva, del vitigno. Forte il tocco etereo: legno bagnato, polvere, terra umida, cromatina, mischio e finanche di Curry (la spezia). All'odore, forse un po' simile a quello dei vecchi vini importanti italiani (assaggiai anni fa un Barbera con un profumo simile, ricordante il Vecchio). Tutt'altro che scoraggiato da questi profumi, anche perchè col tempo il vino ha iniziato ad aprirsi, smorzarli e a rilasciare un, seppure lievissimo, profumo di frutti e confetture (ma davvero poco e poco duraturo), ho assaggiato questo prodotto "nuovo". Secco, privo di zuccheri, e si sente immediatamente, lascia un forte senso alcolico, morbidezze evidentissime (sembrava velluto), la freschezza smorzata dall'acool, il tannino elegantissimo (da legno) e una sapidità quasi inesistente. Non si può affatto dire che si sia davanti a un vino equilibrato, il tocco morbidissimo, infatti lo inclina in una sola direzione (dato soprattutto dall'alcool presente in modo esagerato). Il vino entra con una violenza incredibile e resta in bocca con un sapore di Ciliegie mature, amarene sotto spirito, ma a me ha ricordato subito le prugne, quelle nere, grandi e succose. La liquirizia e il caramello, alla fine saltano fuori lasciando un piacevole senso di "botte" in bocca. Un vino che non potrebbe affatto ancora invecchiare (andrebbe in declino) ma che, ora, sarebbe favoloso su un cosciotto d'agnello al forno... con le patate di contorno, tanto rosmarino, l'aglio e la cipolla, il timo, l'olio e un po' di quei forti sapori che si trovano nella carne ovina.
A presto, compagni di-vini ... che mi piacerebbe raccontarvi uno dei vini della mia TERRA: il TAURASI DOCG
'Grüner Veltliner' conosco e apprezzo :)
Grazie !
P.S. Il Taurasi e' stato per me una bellissima scoperta, regalato da un amico che viene da quelle terre, che mi voleva far conoscere questo piccolo tesoro :)
Grazie!
Prendo nota e ne approfitto alla prima occasione! :)