Oltre la Contesa: come Epic e Apple stanno plasmando il futuro del 3D su Mac

C’è un’immagine che pare quasi un paradosso: da un lato Silicon Valley in tribunale, con Epic Games che sfida Apple accusandola di monopolio sull’App Store; dall’altro, gli stessi reparti tecnici di Cupertino e di Epic che lavorano fianco a fianco per portare l’ultima incarnazione di Unreal Engine sui Mac con chip M1 e M2. Questo dualismo – battaglie legali da una parte e cooperazione tecnologica dall’altra – potrebbe raccontare qualcosa di nuovo nel mondo dell’informatica 3D.
Da un lato, Epic Games ha forzato la mano nel luglio 2020 introducendo in Fortnite un sistema di pagamento diretto per aggirare la commissione del 30 % dell’App Store, provocando la rimozione del gioco e l’avvio di una causa antitrust (come ricorda Reuters, 30 aprile 2025). Dopo la sentenza di primo grado del settembre 2021, che ha rigettato gran parte delle accuse di Epic ma ha imposto ad Apple di permettere agli sviluppatori di linkare sistemi di pagamento alternativi, la tensione non si è mai placata. Anzi, il 5 maggio 2025 un giudice federale ha giudicato Apple “in contempt” per non aver rispettato quell’ingiunzione, rinviando la compagnia ai procuratori per possibili accuse penali (Reuters, 5 maggio 2025). Eppure, mentre nei tribunali volano le carte bollate, i team di sviluppo battono un altro ritmo: Unreal Engine 5.2 è oggi un’applicazione universale, capace di girare nativamente su Intel e Apple Silicon, sfruttando Metal per offrire Nanite e Lumen anche sui nuovi Mac (Epic Games Tech Blog, luglio 2023).
Questa parità di esperienza è fondamentale. Per Apple significa non perdere l’appeal di una delle piattaforme più amate dai creativi; per Epic, un veicolo per diffondere il proprio motore grafico a un pubblico più vasto, dai game developer alle agenzie di architettura. In questo senso, le build distribuite tramite l’Epic Games Launcher arrivano come “universal binary” con slice x86-64 e arm64, eliminando incompatibilità e semplificando la vita a chi sviluppa o modifica progetti complessi.
Nel frattempo, Twinmotion ha fatto tesoro di questa base tecnica, offrendo all’utente Mac un workflow che trasforma in pochi minuti un modello CAD in un render fotorealistico. L’interfaccia drag-and-drop e il DirectLink con SketchUp, Revit e Rhino rendono quasi magica la fase di allestimento della scena, anche se la feature di path tracing – cuore pulsante dei riflessi e delle ombre più verosimili – non è ancora supportata su macOS per limiti del motore Unreal (avevano spiegato gli ingegneri Twinmotion su Reddit, ottobre 2024).
E poi c’è Omniverse, la piattaforma NVIDIA che punta a rivoluzionare la collaborazione sui progetti 3D: pur non potendo girare in locale sui Mac — dato che dipende da GPU RTX non gestite da Metal — offre sull’App Store un “Streaming Client” che trasforma il Mac in un terminale di visualizzazione remota. In questo modo, architetti e visual artist su macOS possono partecipare in tempo reale a sessioni gestite da workstation Windows potenziate da schede NVIDIA, senza rinunciare a schermi e ridotti tempi di latenza.
A tenere insieme queste spinte tecnologiche, c’è un modello di licensing ideato da Epic per rendere irresistibile l’adozione di Unreal Engine. Finché il tuo progetto non supera il milione di dollari di ricavi, usi il motore gratis; oltre quella soglia entri in un sistema royalty-based al 5 % sul guadagno eccedente, che può scendere al 3,5 % se pubblichi in esclusiva sull’Epic Games Store (FAQ Unreal Engine, gennaio 2025).
In questo ecosistema, gli sviluppatori Mac non sono semplici spettatori. Le case di produzione indie, i piccoli studi e persino artisti solisti usano M1 e M2 per prototipare level design, simulazioni architettoniche o effetti speciali che fino a pochi anni fa richiedevano costose workstation Windows. Secondo un’analisi di CG Channel (ottobre 2024), la riduzione delle barriere tecniche e di costo rende oggi plausibile persino portare un titolo Tripla A su macOS, rafforzando la posizione di Apple nel gaming.
Tra sentenze e feature parity, “peace proposal” e streaming remoto, il mondo del 3D su Mac sembra muoversi su due binari: quello legale, pieno di insidie e di schermaglie, e quello tecnologico, ricco di sinergie e innovazioni. Se da una parte il fondatore di Epic, Tim Sweeney, ha perfino offerto un patto di pace per riportare Fortnite sull’App Store (MacRumors, 30 aprile 2025) , dall’altra i team di sviluppo di Apple e di Epic non perdono un minuto per assicurarsi che ogni ombra, ogni riflesso, garantire che ogni dettaglio 3D possa mostrarsi al meglio sui nostri Mac.
In fondo, più che una contrapposizione, questa è la storia di un’alleanza forzata e produttiva: battaglie legali su un fronte, visioni grafiche rivoluzionarie sull’altro, e al centro sempre un dispositivo versatile come il Mac, pronto a trasformare conflitto e cooperazione in soluzioni grafiche all’avanguardia.