La deframmentazione del disco e le ansie informatiche

Mac e deframmentazione del disco rigido

Chi arriva al Mac da Windows spesso si porta dietro un piccolo bagaglio di ansie informatiche. Ottimizzare, pulire, deframmentare: operazioni che nel mondo PC erano quasi un gesto scaramantico, ripetuto a ogni rallentamento o clic sospetto. E così, anche su macOS, molti cercano utility miracolose o si chiedono: “Ma devo deframmentare il Mac?”

La risposta breve? No.

La risposta completa è ancora più interessante — ed è una delle tante piccole battaglie che Mac Peer ha portato avanti da anni, tra forum, tutorial e articoli come questo. Perché il Mac funziona in modo diverso, e spesso fa da solo quello che su altri sistemi va fatto a mano. Ma capirne il perché (e quando invece un intervento ha senso) può fare davvero la differenza.

Deframmentare il Mac? Nel 2025 è (quasi sempre) inutile. Ecco perché

Nel mondo PC, la deframmentazione è stata per decenni una sorta di rito obbligato: un’operazione da eseguire periodicamente per rimettere ordine nei file e velocizzare il sistema. Ma se usi un Mac, soprattutto uno aggiornato a macOS Sequoia o dotato di dischi recenti, la situazione è molto diversa.

Cosa significa deframmentare?

La frammentazione si verifica quando i file, invece di essere scritti in blocchi contigui sul disco, vengono suddivisi in pezzi sparsi. Col tempo, ciò può rallentare l’accesso ai dati. Nei vecchi hard disk meccanici (HDD), questo significava testine che saltavano avanti e indietro per ricostruire i file, con un impatto tangibile sulle prestazioni.

Perché non serve più (quasi) a nulla su Mac

Apple ha previsto tutto. Il file system usato da macOS — prima HFS+, ora APFS (Apple File System) — include meccanismi intelligenti che prevengono e correggono la frammentazione in automatico. Già da macOS Tiger (2005!), il sistema esegue una sorta di “deframmentazione al volo” per i file piccoli. Con APFS, introdotto nel 2017 e ormai standard su tutti i Mac, l’approccio è ancora più evoluto.

Inoltre, la maggior parte dei Mac moderni usa unità SSD (Solid State Drive). Questi dischi non soffrono della frammentazione come gli HDD: accedono ai dati in modo istantaneo, ovunque si trovino. Anzi, la deframmentazione di un SSD può persino ridurne la durata, scrivendo inutilmente dati più volte.

Quando ha ancora senso?

Ci sono rare eccezioni:

  • Mac con HDD tradizionali, magari usati come dischi esterni o di backup.
  • File molto grandi e modificati spesso (come progetti video non lineari).
  • Sistemi molto vecchi, non aggiornati e con HFS+.

In questi casi, si può valutare un software di terze parti per la deframmentazione. Ma va fatto con consapevolezza e sempre con un backup aggiornato.

Meglio una buona manutenzione che la deframmentazione

Se il tuo obiettivo è “velocizzare il Mac”, la deframmentazione non è la strada giusta. Ha molto più senso dedicarsi alla pulizia dello spazio disco: eliminare file inutili, svuotare il Cestino, rimuovere app che non usi più e dare un’occhiata ai file che occupano più spazio.

macOS offre strumenti integrati per farlo: vai su  > Informazioni su questo Mac > Spazio di archiviazione > Gestisci per avere una panoramica chiara e consigli automatici. Per chi ha più dimestichezza, utility come GrandPerspective o OmniDiskSweeper permettono di esplorare visivamente lo spazio occupato, senza intervenire in modo aggressivo o automatizzato.

Evita invece i software che promettono “ottimizzazioni” miracolose con un clic: spesso cancellano file sensibili, modificano il sistema senza criterio o rallentano invece di velocizzare. In molti casi, creano più problemi di quanti ne risolvano.

E i software di deframmentazione per Mac?

Esistono, ma vanno usati con cautela. Alcuni strumenti affidabili come iDefrag sono stati abbandonati e non funzionano più con i Mac moderni o con APFS. Altri promettono “ottimizzazioni” che in realtà non apportano benefici misurabili. Apple stessa non fornisce strumenti ufficiali di deframmentazione: un chiaro segnale del fatto che, oggi, non servono.

In conclusione

Se hai un Mac moderno, con SSD e macOS Sequoia, dimentica la deframmentazione: è una pratica del passato. Il sistema operativo e l’hardware fanno già tutto il necessario per mantenere le prestazioni al top. Meglio investire il tempo in un backup regolare e in una manutenzione semplice ma consapevole.

Avatar photo

Mac Peer