il bambino
Racconto di Señor Alec Thompson

Eppure martedi' se l'era mangiata la mela. Tutta. Tritata fina certo, ma se l'era mangiata. Oggi toccava allo yogurt e formaggio.
Bene, guarda come gli piace, come se lo gusta. Yogurt alla pera con dentro il formaggino. Sono riusciti a omogeneizzare anche i proverbi. Ma a lui non interessa.
Apre la bocca come un passerotto, e invoca il prossimo cucchiaio. Non so chi faccia più smorfie in questo momento. Lui attinge al suo micro vocabolario di mezze verità ta da-da ma da ecc.ecc. Io che voglio far passare dolcemente questi venti minuti della merenda.
Che mangi tutto. Che non si annoi e si distragga con la musica degli spot tv (tenuta bassa).
Rifaccio pari pari come un buon imitatore tutti i suoi versi/suoni meraviglia curiosita'-pa -da da ecc ecc.
Pare che funzioni. Pero', il fatto che preferisca 'sti vasetti a una buona mela cotta, naturale, senza conservanti. Non apprezza le cose buone della vita, sto pargolo.
Mara e' in ritardo, come sempre. Quando esce al pomeriggio ritarda.
No, non e' che non riesco a tenerlo. No, ce la faccio, anche come cambio pannolini. Oramai sono piu' veloce di Fregoli; Mara non conosce. Vabbe'. Prima che rientri decido di dargli un po' di sana mela delicio. Taglio a tochetti, trito fine fine. Passo in microonde un minuto, che non gli scotti la boccuccia. E' li che scalpita, le braccia a mulinello, e una serie di oh! Secchi, tipo tosse.
Arrivo arrivo piccolo, guarda che bella la tua mela. Blocco dello scalpitio /mulinello. Restano qualche oh!, pero' meno secchi, piu' panterosi. Al primo boccone, mi guarda con occhi da martire. La mela perde. Non regge il confronto con il pluri premiato yogurt/formaggino. Errore mio. Adesso azzarda anche qualche conato di vomito. Spero non entri Mara in questo momento; oh Dio! Bevi cucciolo, un po' d'acqua ti toglie questo gusto cattivo da mela merdosa. Cattiva mela cattiva. Butto l'occhio alla tv. Che non voglio mancare un'altra volta il notiziario. Ecco la chiave che gira. Ecco Mara. Ha fatto scorta di scatolette, pannolini, roba per il piccolo. E' anche incazzata perche' non l'ho aiutata a fare le scale con le borse.
Come se non avessi il mio bel daffare con sto frugolo della madonna. Che ci stesse lei qualche ora a casa, che riscopra il senso materno, istinto di madre. Certo allattarlo non puo'; ma cristo santo, spalare un po' di cacca farebbe bene anche a te, capito!? Si ho telefonato ma non rispondeva nessuno... Due volte... sempre libero. Due volte ho chiamato!!!
Si accende una sigaretta in cucina. Mille volte le ho detto di non farlo vicino al bambino. Intanto lui sta provando a sedurmi con il suo temibile sorriso. Sapete quel sorriso da bambini piccoli. Che potrebbero smontare a pezzi un carro armato in un minuto, solamente battendo le ciglia. Che belli i bambini piccoli. Piccoli si, che quando cominciano ad avere due o tre anni, gia' vorrebbero rompere i coglioni, e papa' qua e perche' questo e voglio ecc ecc.Gia' vorrebbero fare i padroni del vapore! Mara alza il volume che comincia il notiziario. Si vede che anche lei vuole stare al corrente della situazione. Fa tanto la calmona, la fredda. Niente di niente. Novita' nessuna. Meglio cosi'. Sistemo il bambino sul tappeto. Non l'ho piu' passato con l'aspirapolvere, ma, diamine, dovra' farsi anche lui i suoi ultracorpi...le sue difese ; si sa che i bambini devono farsi le difese corporee...
Che dopo quando torna a scuola non si becchi tutte le sue malattie dei bambini piccoli. Infettive. Gioca volentieri, anche se il tappeto non e' pulito. Gli importa assai.
Ma quando comincia a gattonare? Eh Mara? Non dovrebbe cominciare verso gli otto mesi? Striscia perlopiu'. Butta fuori un po' di urletti, che abbiam paura che ci senta quella di sotto. Non si sa mai, che i muri son sottili.
Do un ultima occhiata al pupo. Gli faccio un sorriso a bocca piena e mi risponde.
Mara mi guarda e mi indica il telefono. Non so perche' devo farlo io, ma abbiamo gia'discusso della cosa. Infatti tergiverso, prendo tempo, butto la palla fuori campo ecco. Telefona lei. Mentre improvviso un trenino per il pupo, mi giunge la voce di Mara.
Come sa essere impersonale, gelida. Sento qualche parola, miste agli urletti del bambino. Da da da ma. oh! bubububu baaaaaah! .BEEE bEEE! Brava Mara. Concisa e professionale.
Anche per lei e' la prima volta. Fila tutto liscio Mara! Appena questi sganciano la grana, gli ridiamo il piccolo e tanti saluti a tutti, tempo tre giorni siamo in Brasile.
Mara mi da un bacio.Le ho sempre detto che tutto filera' liscio. Intanto il bambino mi guarda. Da-da--da-bamama-dapa'pa'... PAPA' MARA! HA DETTO PAPA'!!

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