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Risultati da 141 a 150 di 180

Discussione: UN INCIPIT

  1. #141

     

    Io cito la fine, invece che l'incipit, ma questo è un libro che si può cominciare da qualsiasi punto, leggere a ritroso, a salti... insomma, leggete e godete:

    L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.


    Italo Calvino - Le città invisibili
    Visita la mia galleria fotografica all'indirizzo
    [url]http://xoomer.alice.it/davidesommovigo/index.htm[/url]

    ultimo aggiornamento 02/07/07 venite numerosi! :-)

  2. #142
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    Citazione Originariamente Scritto da Gugnihr
    Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
    Bellissimo.... grazie
    [I]If your kids want to paint their bedrooms, as a favor to me, let ‘em do it.[/I]
    Randy Pausch

  3. #143
    Quintessenza di Mac Peer
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    "Avrei desiderato che mio padre o mia madre, o meglio tutti e due, giacché entrambi vi erano egualmente tenuti, avessero badato a quello che facevano, quando mi generarono. Se avessero debitamente considerato tutto quanto dipendeva da ciò che stavano facendo in quel momento: - che non solo stavano per dar la vita ad un essere ragionevole, ma che per avventura la felice costituzione e temperie del suo corpo, forse il suo genio e la forma stessa del suo spirito, e, checché ne sapessero in contrario, fin le fortune di tutta la sua casa avrebbero potuto subir l'influsso degli umori e delle disposizioni prevalenti in quell'istante; - se essi avessero debitamente soppesato e valutato tutto ciò, ed agito in conseguenza, sono fermamente persuaso che io avrei fatto al mondo una ben diversa figura da quella in cui forse apparirò al lettore."

    Laurence Sterne - La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo

  4. #144
    Quintessenza di Mac Peer
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    Ma anche:

    "Venne arrisbigliato, a notti funna, da un gran catunio di vociate e di chianti che veniva dalla càmmara di mangiari. Ma era cosa stramma assà pirchì tanto le vociate quanto i chianti erano assufficati, squasiche chi stava facendo catunio non vulisse fari sentiri il catunio che stava facendo.
    Michilino, che era un picciliddro vicino a se' anni ma sperto, di subito, dal lettino dove stava corcato, taliò nel letto granni indovi dormivano sò patre e sò matre. Non c'erano, si erano susuti e quindi dovevano essere loro a catuniare: infatti, appizzate le grecchie, sentì distintamente che a fare vociate che non si capivano e a chiangiri era 'a mamà, mentre inveci 'u papà ogni tanto interveniva a mezza voce:
    "Basta, Ernestì! Basta che stai arrisbigliando 'u paìsi! Accura, Ernestì, che se m'incazzo io finisce a schifìo!"."

    Anrea Camilleri - La presa di Macallé

  5. #145
    Quintessenza di Mac Peer
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    Citazione Originariamente Scritto da Lester
    Andrea Camilleri - La presa di Macallé
    Se non sbaglio questo libro ha un finale veramente terribile, ed è tutto un crescendo, reso maledettamente bene, che si sviluppa sulla pelle di questo povero bambino. È una storia che deve essere terribile, perché è la storia di un'infanzia negata e violata da un'ideologia fanatica.
    L'assurda ingenuità del modo di pensare di Michilino, reso un piccolo mostro dagli adulti, forse è paragonabile a quella di un bambino palestinese di oggi, che sogna di farsi esplodere in nome di Dio
    Un bambino ingannato. Una storia molto triste. Un libro molto bello. Ma con Camilleri non aspettativi di ridere, questa volta.
    [COLOR="DarkGreen"][SIZE="2"][FONT="Georgia"]Se hai trovato [SIZE="2"]un cammino senza ostacoli, è probabile che non conduca a nulla.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/COLOR]

  6. #146
    Quintessenza di Mac Peer
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    Citazione Originariamente Scritto da Ismene
    Ma con Camilleri non aspettativi di ridere, questa volta.
    Non del tutto, secondo me. E' un riso amaro, certo, ma anche in una storia così terribile Camilleri non perde l'ironia che sa mantenere i mostri ancorati alle mille contingenze e debolezze umane. In un mondo dominato dalle semplificazioni mediatiche che ci subissano di rappresentazioni schematiche, primitive e finte (Buoni e Malvagi, in sintesi), penso sia un modo intelligente, sofferto e umano di guardare alla realtà. Un modo per evitare i moralismi rassicuranti quanto monodimensionali (idioti, detto in parole povere).

    In fondo, cose altrettanto terribili (fatte le debite proporzioni con l'epoca in cui è stato scritto) sono dette con estrema leggerezza nel Tristram Shandy che ho citato sopra.

  7. #147
    Citerò anch'io un finale, per chi volesse trascorrere un po' di tempo con l'affascinante Will Savage, tra le droghe, le filosofie orientali e la meravigliosa musica del Delta...

    "Ci sono i giganti... e ci siamo tutti noi, che ci muoviamo in banchi, sospinti dalle correnti oscure del mare. Superando lo spartiacque di una vita fatta di minuscoli trionfi e piccoli fallimenti, di ricerca di falsi idoli e di ordinarie virtù, so che la mia lealtà a Will è l'unico gesto coraggioso e imprevedibile che mi sia concesso nel corso degli anni. Se poi questa è stata la storia della vita di Will, è solo perchè lui ha vissuto davvero.
    Will voleva liberarci, tutti; senza dubbio, aveva ereditato il gusto per le cause perse. Eppure certe volte - mentre dondolavo al suo fianco dietro le quinte di un palcoscenico a Boston, o quando correvo contromano all'alba per una strada di Memphis, o mentre peregrinavo sulla decappottabile per il torrido Delta in cerca di blues - ho capito, almeno per un momento, che cosa vuol dire sentirsi liberi".

    L'ULTIMO DEI SAVAGE - Jay McInerney

  8. #148
    Amico di Mac Peer L'avatar di il vento
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    Innanzitutto vorrei tanto ringraziare l'autore di questo topic così bello!!!!

    Quello che sto per scrivere non è esattamente l'inizio del libro ma uno dei passi di esso che preferisco:

    - Non ho bisogno del tuo permesso, per farlo: io lo sposerò. Ma non mi hai detto ancora se faccio bene.
    - Benissimo, dato che si faccia bene a sposarsi solo per il presente. Ed ora vediamo cos'ha da essere infelice. Suo fratello sarà contento; i vecchi signori Linton non avranno certo nulla in contrario; lei abbandonerà una casa malinconica e disordinata per entrare in un'altra rispettabile; lei ama Edgar, Edgar ama lei... Tutto appare semplice e facile: dove sono, dunque, le contrarietà?
    - Qui e qui, - rispose Catherine battendosi con una mano la fronte, e con l'altra il petto. - Dappertutto, dove c'è l'anima: perché nell'anima e nel cuore, sento che faccio male!
    - Ecco una cosa stranissima: non riesco proprio a capire.
    - E' il mio segreto. Ma se prometti di non canzonarmi, ti spiegherò
    .............................
    Se fosi in cielo, Nelly, sarei ben infelice.
    - Perché non è degna di andarvi. Tutti i peccatori sarebbero infelici in cielo.
    - Non è per questo. Una volta ho sognato di esservi.
    - Le ho già detto che non voglio ascoltare i suoi sogni, signorina Catherine. Io vado a letto, - l'interruppi di nuovo.
    Si mise a ridere e mi costrinse a stare seduta: giacché m'ero mossa come per andarmene.
    - Ma non è niente, - esclamò - volevo solo dirti che il cielo non mi era sembrato il mio regno, ed io piangevo da spezzarmi il cuore per tornare indietro sulla terra: allora gli angeli furon così indignati che mi scaraventarono fuori in mazzo alla landa, sulla cima della Tempestosa dove mi svegliai singhiozzando di gioia. Questo sogno servirà a spiegarti il mio segreto. Non è affar mio sposare Linton, come non lo è andare in paradiso: e se quel maledetto uomo che c'è qui non avesse ridotto Heathcliff in quello stato così giù, giù, io non avrei neppure pensato a ciò. Ma ora sarebbe una degradazione per me sposare Heathcliff: e così egli non saprà mai quanto io lo ami; e ciò non perché sia bello, Nelly, ma perché lui è più me di me stessa. Di qualunque cosa cosa siano fatte le anime, certo la sua e la mia sono simili.


    Emily Bronte "Cime Tempestose"
    ...spiegandomi perché c'è in me una condanna a forma di spirale e vortice che fa della mia vita sempre e solo un se ("SE" Le Vibrazioni)

  9. #149
    Oracolo di Mac Peer
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    Mi sono letto tutte e 15 le pagine del topic....di fila!
    I miei autori preferiti ci sono già tutti: Yourcenar, Bulgakov, Salinger, Chatwin, Blisset, Suskind....
    Allora, per essere arrivato tardi, ve ne aggiungo di seguito altri che, secondo il mio umilissimo parere, meritano di comparire in questo elenco:

    ________
    "Amico mio! Quello che ti ho già detto tante volte, te lo ripeto, anzi te lo grido: o questo, o quello, aut-aut!"

    Soren Kiekegaard, Aut-Aut

    ________
    "Tutta colpa di Tery. E' lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata"

    Mordecai Richler, La versione di Barney

    ________
    "Era inevitabile: l'odore delle mardorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori incontrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì appena entrato nela casa ancora in penombra, dove era accorso d'urgenza per occuparsi di una caso per lui aveva cessato di essere urgente da molti anni".

    Gabriel Garcìa Màrquez, L'amore ai tempi del colera

    ________
    "Le storie d'amore catastrofiche contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da anni. Si tratta di relazioni la cui durata e la cui intensità differiscono sensibilmente, ma che tendono ad attraversare fasi molto simili: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione, e così via."

    Patrick McGrath, Follia

    ________
    "Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue. Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentatao per la prima volta a corte il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo deisderio. Questi chiese per se un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semlice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquatro caselle, due chicci sulla seconda, quattro sulla terza, e così via...."

    Paolo Maurensig, La variante di Luneburg


    E' solo una piccola personale selezione. Ce ne sarebbero molti altri che, al solo ricordo, solleticano sensazioni ed episodi a me cari. Proprio come è successo leggendo alcuni dei titoli citati in questo topic.
    Non è detto che non ci risentiremo in seguito.
    Grazie Ismene!
    [B][COLOR=grey][SIZE=2]Memento [/SIZE][/COLOR][COLOR=grey][SIZE=2]gAude[/SIZE][/COLOR][COLOR=grey][SIZE=2]re Semper[/SIZE][/COLOR][/B]
    [COLOR=Silver]---------------------------------------[/COLOR]
    [SIZE=1][COLOR=Gray]Ciò che nella vita reale mi ha sempre e ovunque ostacolato è stata la mia incapacità di farmi un'idea autentica della meschinità e della bassezza degli uomini.[/COLOR][I][COLOR=Silver] (A. Schopenhauer)
    [/COLOR][/I][/SIZE]

  10. #150
    Quintessenza di Mac Peer
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    Citazione Originariamente Scritto da Truzzo
    E' solo una piccola personale selezione. Ce ne sarebbero molti altri che, al solo ricordo, solleticano sensazioni ed episodi a me cari. Proprio come è successo leggendo alcuni dei titoli citati in questo topic.
    Non è detto che non ci risentiremo in seguito.
    Grazie Ismene!
    Grazie a te!

    Aspettiamo altri contributi, magari qui, con un libro alla volta!!


    [COLOR="DarkGreen"][SIZE="2"][FONT="Georgia"]Se hai trovato [SIZE="2"]un cammino senza ostacoli, è probabile che non conduca a nulla.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/COLOR]

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