Si, era un po' *understatement* come recensione, a me è piaciuto tantissimo La fotografia è stupenda, la scena della patata è da Groucho MarxOriginariamente Scritto da Gran Maestro
Shyamalan mi piace
Spielberg..no..odioso a parte duel e lo squalo
Ha sempre quel buonismo che mi fa girar le palle...Diciamo che fa film per bambini, nel senso di quelli che si aspettano il lieto fine e la favolina
Shindler list è un discorso a parte...a me non è piaciuto per niente, tirar sempre in ballo i buoni sentimenti...buah.
And all the corny tricks you tried
Will not forestall the rising tide of hungry freaks daddy!
Si, era un po' *understatement* come recensione, a me è piaciuto tantissimo La fotografia è stupenda, la scena della patata è da Groucho MarxOriginariamente Scritto da Gran Maestro
Considera però che in fondo è stato lui ad aprire il filone Shoà, almeno al grande pubblico (P. Levi prima di lui). A parte la storia raccontata, la regia in B/N e le performance degli attori sono notevoli. IMHOOriginariamente Scritto da navarf
Mac Mini M2 - OSX 13.3.1
MacPro Quad-Core Intel Xeon E5 3,7 GHz - RAM 32 GB • MAC OSX 12.X.X
Monitor Eizo 27 pollici (2560 x 1440) Scheda grafica AMD FirePro D300
Non sono d'accordo.Originariamente Scritto da Fede
Sulla Shoah cito, a caso, uno dei miei film preferiti "Il Giardino dei Finzi Contini" di De Sica, 1970, ma ce ne sono stati molti altri a partire dall'immediato dopoguerra.
E come dimenticare Chaplin con "Il grande dittatore", addirittura 1940, se non sbaglio.
Volevo anche precisare che Schindler's List è una storia vera, non mi pare un film buonista, piuttosto una mera trasposizione di fatti accaduti.
Mi sono espresso male.Originariamente Scritto da pippi
La lista di Schindler racconta l'olocausto nel suo contesto più ampio possibile, attraverso una storia vera.
"Il grande dittatore" (bellissimo film) è un film paradosso con cui Chaplin esprimeva il suo dissenso politico. "Il giardino dei Finzi contini" è la storia di una famiglia ebrea. Non fa vedere gli orrendi processi con cui i nazisti avevano organizzato meticolosamente l'eliminazione sistematica della vita. Anche "il Pianista", film a me piaciuto particolarmente. E' il racconto attraverso la visione di un singolo. Schindler's list ci fa vedere l'organizzatissima macchina di morte dei campi di concentramento. Una sorta di grottesco "piano industriale" con la "catena" progressiva in tutti i suoi passaggi.
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Bombòn El Perro è un film del 2004, del regista argentino Carlos Sorin.
L'ho scovato "per caso" durante la mia perenne ricerca su tutto quello che è Patagonia, e in effetti la Patagonia è il teatro della storia, che racconta l'amicizia fra Juan, disoccupato, e questo bellissimo esemplare di dogo argentino.
E' ancora "il caso" che guida l'incontro fra i due e le vicende che da questo incontro si sviluppano, sullo sfondo di un'Argentina minore, afflitta da problemi sociali ed economici che pure non vengono mai usati come propaganda politica, ma piuttosto utilizzati per delineare un ritratto assolutamente realista dove lo spettatore è libero di seguire piu' chiavi di lettura.
Anche l'amicizia fra l'uomo e il cane non è enfatizzata come si potrebbe pensare di un film su un rapporto fra uomo e animale in stile hollivùd, piuttosto l'accento è posto sul rapporto col proprio "doppio" e ben testimoniato dall'intrecciarsi degli avvenimenti che l'incontro casuale ha provocato.
Il cast è rigorosamente composto da attori non professionisti, eccellente dimostrazione di quanto non sia necessario disporre di budget elevati per produrre pellicole di qualità.
La scena in cui Juan tenta inutilmente di vendere stupendi coltelli, fabbricati da lui stesso, ad altri operai che non avranno mai i soldi per comperarli e dove poi è costretto a cedere il piu' bello al guardiano dell'impianto industriale, è da antologia del cinema e di una tenerezza struggente.
Emozioni delicate raccontate in un registro sottotono, se non vi spaventa la lentezza dello svolgimento questo film merita di essere visto.
Ottima fotografia e meravigliosa Patagonia, territorio dove l'uomo è ancora un intruso e non riesce con tutta la sua invadenza a vincere la battaglia contro la vastità e la desolazione del paesaggio e dove il vento che soffia incessante sembra al tempo stesso negare ogni possibilità di categorica affermazione e sottolineare l'ineluttabilità delle cose e delle vicende umane.
Bello!
Bella recensione pippi, complimentiOriginariamente Scritto da pippi
Dove lo hai trovato? da Blockbuster o dove?
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ehm.... abbiamo una domanda di riserva?Originariamente Scritto da Fede
Grazie Fede!
Veramente stavo cercando, sempre di Sorin, "Fergus O'Donnell, dentista in Patagonia", che non ho trovato, e cosi mi sono buttata sul perro.
Anzi, se i cinefili di MacPeer ne sanno qualcosa...
no no, nessuna domanda di riservaOriginariamente Scritto da pippi
Confesso che non conosco Sorin, almeno non mi pare
Comunque ne ho preso buona nota
grazie 1000
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http://www.iif-online.it/lordofwar/
http://www.lordofwarthemovie.com/
Regia di Andrew Niccol, con Nicolas Cage (uno dei miei attori preferiti).
Il film inizia con il "viaggio" di un proiettile a caso fra i milioni in circolazione, dal produttore al "consumatore finale".
Anche il protagonista chiarisce subito il tema del film: "Ci sono più di 550 milioni di armi da fuoco in circolazione nel mondo. Questo significa che sul pianeta c'è un arma da fuoco ogni 12 persone. La domanda è: Come armiamo le altre 11?"
A tratti troppo cinematografico, ha però il merito di parlare di un argomento giornalmente sotto gli occhi di tutti (basta leggere i giornali o guardare un TG), ma quasi sempre non esaminato in profondità.
Non tutte le scene sono verosimili, ma la crudezza e il cinismo di alcune immagini, unite alla bravura di Nicolas Cage (praticamente sempre presente in tutte le inquadrature) e, ovviamente, al tema trattato, meritano la visione di questo film.
Mostra una piaga orrenda della nostra società. Forse una delle peggiori.
"... come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, io mi chiamo... Nessuno!"
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