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Discussione: UN INCIPIT

  1. #31

    ..........ciao

     

    ...Era una notte incantevole, una di quelle notti,come ci possono forse capitare solo quando siamo giovani, caro lettore: Il cielo era un cielo così stellato, così luminoso che,guardandolo, non si poteva fare a meno di chiedersi: è mai possibile che esistano sotto un simile cielo persone irritate e capricciose ?....

    Le notti Bianche - ( F.M. Dostoevskij ).......

  2. #32
    Bello Sergio! Ottima scelta.

  3. #33
    "Si designa con il termine"schizoide"un individuo la cui totalità di esperienza persolnale è scissa a due livelli principali:nei rapporti con l'ambiente,e nei rapporti con se stesso.Da una parte questo individuo non è capace di sentirsi INSIEME con gli altri,nè di partecipare al mondo che lo circonda,ma,al contrario,si sente disperatamente solo e isolato;dall'altra non si sente una persona completa ed unitaria,bensì si sente "diviso" in vari modi:per esempio vive se stesso come una mente e un corpo uniti fra loro da legami incerti,oppure come due o più persone distinte"


    Da "L'io diviso"(studio di psichiatria esistenziale) di R.D.Laing

    A me è piaciuto un sacco...

  4. #34
    Quintessenza di Mac Peer
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    "Ora comu ora, i Zosimo se la passavano bona. Ma sidici anni avanti, quanno erano di frisco maritati, Gisuè e Filònia la fame nìvura avevano patito, quella che si fa agliuttiri macari il fumo della lampa. Erano figli e niputi di giornatanti e giornatanti essi stessi, braccianti agricoli stascionali che caminavano campagne campagne a la cerca di travaglio a sicondo del tempo dei raccolti e quanno lo trovavano, il travaglio, potevano aviri la fortuna di mangiare per qualiche simanata, pre sempio una scanata di pane con la calatina, il companaticu ca poteva essere un pezzo di cacio, una sarduzza salata, una caponatina di milanciani. La notte, se si era di stati, dormivano a sireno, a celu stiddrato; se si era di 'nvernu, s'arriparavano in quattro o cinco dintra a un pagliaro e si quadiavano a vicenda con il sciato... "

    (A. Camilleri - Il re di Girgenti)


    [COLOR="DarkGreen"][SIZE="2"][FONT="Georgia"]Se hai trovato [SIZE="2"]un cammino senza ostacoli, è probabile che non conduca a nulla.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/COLOR]

  5. #35
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    Citazione Originariamente Scritto da Ismene
    A. Camilleri - Il re di Girgenti
    Camilleri è geniale... per me è stata una scoperta tardiva e adesso provo a recuperare. L'ultimo che ho letto è "La bolla di componenda"... affascinante.
    "Il birraio di Preston" è il suo capolavoro, secondo me.
    [I]If your kids want to paint their bedrooms, as a favor to me, let ‘em do it.[/I]
    Randy Pausch

  6. #36
    Quintessenza di Mac Peer
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    Il re di Girgenti è un po' difficilino, perché è scritto tutto in dialetto... Ma tu, Meigel, qualcosa sicuramente afferrerai... Le nostre lingue non sono poi così distanti...
    Non tutto di Camilleri mi è piaciuto.. Anche se è sempre molto gradevole... Alcuni sono degli scritti facili, ma gradevoli.
    Questo che ho segnalato mi piace perché usa dei termini antichi e delle espressioni in dialetto che avevo dimenticato o che non avevo mai conosciuto... Ci sono delle immagini incredibilmente poetiche, come la descrizione degli odori di una donna, paragonati a vari tipi di spezie, aromi, fiori rari, frutti, da parte di un uomo innamorato e dolente di desiderio impossibile.. Le descrizioni dei cicli della terra e del lavoro dei contadini, in cui la Terra è prodigio.. E poi c'è la storia di un contadino che diventa Re.
    Forse è il libro più bello di Camilleri...

    [COLOR="DarkGreen"][SIZE="2"][FONT="Georgia"]Se hai trovato [SIZE="2"]un cammino senza ostacoli, è probabile che non conduca a nulla.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/COLOR]

  7. #37
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    Citazione Originariamente Scritto da Ismene
    Forse è il libro più bello di Camilleri...
    Allora ci devo provare senz'altro. L'uso del dialetto è un ostacolo soprattutto all'inizio, ma nelle mani di Camilleri è uno strumento irrinunciabile in ciò in cui lui è davvero maestro, cioè la rappresentazione dell'aspetto grottesco delle situazioni.


    "Ma voi che abitate proprio lì, com'è che non avete sentito sparare?"
    "Dormivo e ho 'u sonno pisanti. E po' chi lo dici che il picciotto è stato sparato vicino a la mè casa?".
    "Come chi lo dice? Questo signore che l'ha trovato lo dice!".
    "Nossignore, questo signore non lo dice! Questo signore l'ha solo attrovato e mi ha messo in mezzo!".
    "Secondo voi come è andata la cosa?".
    "Capace che gli hanno sparato se la fotte lui indovi, si è messo a camminare e doppo è vinuto a cadiri nella mè strata".
    "E secondo voi, uno con quella ferita in testa è in condizioni di camminare?".
    "E chinni sacciu? Nun sugnu medicu, iu".


    (Andrea Camilleri - Privo di titolo)



    E poi una cosa così
    Citazione Originariamente Scritto da Ismene
    "La notte, se si era di stati, dormivano a sireno, a celu stiddrato; se si era si 'nvernu, s'arriparavano in quattro o cinco dintra a un pagliaro e si quadiavano a vicenda con il sciato... "
    è impensabile in italiano
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    Randy Pausch

  8. #38
    Quintessenza di Mac Peer
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  9. #39
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    "Adam Appleby aveva la sfortuna, nel momento stesso in cui si svegliava dal sonno, di sentirsi inondare la coscienza da tutte quelle cose a cui meno desiderava pensare. Altri uomini, ragionava, accoglievano ogni nuova alba con la mente ed il cuore ristorati, pieni di ottimismo e determinazione, oppure si muovevano pigramente durante le prime ore del giorno in uno stato di beato intorpidimento, incapaci di qualsiasi pensiero sia piacevole sia spiacevole. Attorno al suo letto, invece, appollaiati come arpie, i pensieri spiacevoli aspettavano di balzargli addosso al primo sbatter di ciglia, e immediatamente lui si sentiva costretto, come un uomo sul punto di annegare, a rivedere in un istante la sua intera vita, diviso tra il rammarico per il passato e i timori per il futuro.
    Perciò accadde che, mentre apriva gli occhi in una mattina di novembre e metteva a fuoco confusamente la rosa sfiorita, la terza in verticale e la sesta in orizzontale, sulla tappezzeria di fronte al letto, Adam si ricordasse simultaneamente di avere venticinque anni, che ben presto sarebbero diventati ventisei, di essere un neolaureato alle prese con una tesi per il perfezionamento che difficilmente sarebbe riuscito a terminare in quell'ultimo e conclusivo anno della borsa di studio, ormai completamente esaurita, di essere sposato con tre figli piccoli, di aver notato la sera prima su uno di loro uno sfogo preoccupante, di avere un nome ridicolo, di avere male a una gamba, del suo decrepito motorino che non era partito il giorno precedente, e che senza dubbio non sarebbe partito neanche quel mattino, di non avere ottenuto la lode alla laurea per via di un saggio scadente sull'inglese medievale, di avere male a una gamba, di essersi dimostrato talmente bravo alle elementari nel gioco di "chi-piscia-più-in-alto" sul muro del gabinetto maschile esterno che aveva bagnato la berretta del parroco in visita occasionale al campo giochi sull'altro lato del muretto, di aver dimenticato di prenotare al British Museum i libri che doveva leggere quella mattina, di sentire male a una gamba, delle mestruazioni di sua moglie ormai in ritardo da tre giorni e della gamba che gli faceva male."

    David Lodge - E' crollato il British Museum


    Scusate la lunghezza... avrei volentieri postato tutto il primo capitolo di questo libro, che è irresistibile
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    Randy Pausch

  10. #40
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    Ecco un incipit notevole, scritto da un uomo al quale non faceva difetto l'ironia (oltre all'intelligenza, la profondità, la cultura ecc)


    “Io non credo che la scienza per sé sia fonte adeguata di felicità, né credo che la mia mentalità scientifica abbia contribuito gran che alla mia propria felicità, che io attribuisco al fatto che vado di corpo due volte al giorno, con immancabile regolarità.

    Bertrand Russell – “La visione scientifica del mondo”
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    Randy Pausch

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