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Risultati da 121 a 130 di 180

Discussione: UN INCIPIT

  1. #121
    Quintessenza di Mac Peer
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    Grazie, Duccio.

    Fiori anche per te
    [COLOR="DarkGreen"][SIZE="2"][FONT="Georgia"]Se hai trovato [SIZE="2"]un cammino senza ostacoli, è probabile che non conduca a nulla.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/COLOR]

  2. #122
    Se si eccettuano alcuni casi aberranti, l'uomo non è propenso al bene: quale dio ve lo spingerebbe? E' costretto a vincersi, a farsi violenza, per poter compiere il sia pur minimo atto non inquinato dal male. Quando vi riesce, ogni volta egli provoca, umilia il suo creatore. E se gli succede d'essere buono non più per calcolo o sforzo, bensì per natura, lo deve a una inavvertenza dall'alto: va a situarsi fuori dall'ordine universale, nessun progetto divino lo aveva previsto. Non si capisce che posto occupi fra gli esseri, e nemmeno se ne sia uno. Sarà un fantasma?
    Il bene è ciò che fu o sarà, ciò che mai è. [...]

    E.M. Cioran - "Il demiurgo cattivo"
    "... come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, io mi chiamo... Nessuno!"

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  3. #123
    Mac Peer Aficionado L'avatar di JaCk
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    Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginia si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perchè.

    Alessandro Baricco - Novecento
    ...un libro, un capolavoro...

    JaCk
    ""DE LIBERTATE DECERNERE""

  4. #124
    Mac Peer Aficionado L'avatar di JaCk
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    Questo è un thriller di 409 pagine che si fa leggere in 2 ore...molto appassionante.

    08:55
    Il becchino è in città.
    Il becchino assomiglia a te, assomiglia a me.
    Cammina lungo le strade fredde e tristi proprio come camminerebbe chiunque altro, le spalle strette a difendersi dall'aria umida di dicembre.
    Non è alto e non è basso, non è grasso e non è magro...
    Se lo guardassi negli occhi, non ne noteresti la forma e il colore, ma ti accorgeresti solo che non sembrano del tutto umani...
    Indossa un lungo impermeabile nero, oppure blu scuro, e nemmeno un'anima per la strada lo nota nonostante ci siano molti testimoni - le strade di Washington D.C., sono affollate perchè è l'ora di punta del mattino.
    Il becchino è in città ed è l'ultimo dell'anno.


    Jeffery Deaver - La lacrima del diavolo

    JaCk
    ""DE LIBERTATE DECERNERE""

  5. #125
    Mac Peer Aficionado L'avatar di JaCk
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    Questo invece è un libro che mi accompagna da quando avevo 9-10 anni...l'avrò riletto una 30ina di volte...

    Nei giorni come quello, in cui il cielo era coperto di nuvole, Robert Neville non era mai sicuro di quanto mancava al tramonto e a volte li trovava già nelle strade, prima di riuscire a rientrare in casa.
    Se non avesse avuto tanta avversione per la matematica, avrebbe potuto calcolare l'ora approssimativa del loro arrivo; invece, si atteneva ancora all'antica abitudine di regolarsi sul colore del cielo per stabilire la fine del giorno,e, nei pomeriggi senza sole, quel sistema non funzionava. Perciò, quando il cielo era grigio, non osava allontanarsi troppo dala sua abitazione.


    Richard Matheson - Io sono leggenda
    Stephen King ha detto di lui: "Lo scrittore che mi ha influenzato più di ogni altro".

    JaCk
    ""DE LIBERTATE DECERNERE""

  6. #126
    non c'è due senza tre si suol dire:



    L'incipit
    L'unico suono della città era il fischio del treno.
    Da sempre, sulla ferrovia che tagliava in due Flagstaff col suo colpo di scimitarra, passavano diverse volte al giorno i treni merci della Amtrak. Le locomotive sfioravano la stazione in mattoni rossi con il loro cauto passo di rotaia e nella fatica del viaggio sembravano animali in ansia solo per la strada da fare, senza nessuna cura per quello che si trascinavano dietro. Erano lunghe litanie di vagoni, che parevano arrivare dal niente e che nello stesso posto sembravano diretti, con il loro carico di container dai colori slavati e coperti di scritte bianche.

    A volte tutti portavano il logo della China Shipping.

    Quella scritta esotica creava allo sguardo e alla mente l'immagine di posti altrove, di gente al di là del mare che in quella cittadina nel centro dell'Arizona, sole rosso d'estate e freddo bianco di neve l'inverno, erano parte della conoscenza di tutti e dell'esperienza di nessuno.

    Il tempo di capire che era soltanto un'illusione e i treni già se ne andavano con la sequenza di un rosario. Sferragliavano lenti e indolenti verso Est, si perdevano alla vista costeggiando per un tratto la vecchia Route 66 e lasciandosi alle spalle solo quel fischio acuto come saluto e avvertimento.

  7. #127
    Amico di Mac Peer L'avatar di kdreamer73
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    Citazione Originariamente Scritto da JaCk
    Questo invece è un libro che mi accompagna da quando avevo 9-10 anni...l'avrò riletto una 30ina di volte...

    Nei giorni come quello, in cui il cielo era coperto di nuvole, Robert Neville non era mai sicuro di quanto mancava al tramonto e a volte li trovava già nelle strade, prima di riuscire a rientrare in casa.
    Se non avesse avuto tanta avversione per la matematica, avrebbe potuto calcolare l'ora approssimativa del loro arrivo; invece, si atteneva ancora all'antica abitudine di regolarsi sul colore del cielo per stabilire la fine del giorno,e, nei pomeriggi senza sole, quel sistema non funzionava. Perciò, quando il cielo era grigio, non osava allontanarsi troppo dala sua abitazione.


    Richard Matheson - Io sono leggenda
    Stephen King ha detto di lui: "Lo scrittore che mi ha influenzato più di ogni altro".

    JaCk
    Straconsigliato
    iMac 20" Intel Core 2 Duo 2.16 - OS X 10.6

  8. #128
    Mac Peer Aficionado L'avatar di JaCk
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    Very nice

    JaCk
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  9. #129
    "Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i mei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie!
    Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezi! Non fate potacci!
    Sbrodeghezi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.
    Diceva: Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi!
    E diceva: Voialtri che fate tanti sbrodeghezi, se foste a una table d'hôte in Inghilterra, vi manderebbero subito via.
    Aveva, dell'Inghilterra, la più alta stima. Trovava che era, nel mondo, il più grande esempio di civiltà."

    Lessico Famigliare - Natalia Ginzburg


  10. #130
    Quintessenza di Mac Peer
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    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    "Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i mei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie!
    Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezi! Non fate potacci!
    Sbrodeghezi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.
    Diceva: Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi!
    E diceva: Voialtri che fate tanti sbrodeghezi, se foste a una table d'hôte in Inghilterra, vi manderebbero subito via.
    Aveva, dell'Inghilterra, la più alta stima. Trovava che era, nel mondo, il più grande esempio di civiltà."

    Lessico Famigliare - Natalia Ginzburg



    :smt007 :smt007 :smt007
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