Preferenze di sistema, condivisione, nome computer.
BUONASERA.
Spero che il titolo sia chiaro.
Allora ho una cosetta che mi rompe un po' le palle, praticamente il classico sassolino nella scarpa, come sapete poco fa son passato ad un G5 e per non perdere tutto quello che avevo installato sul precedente G4 ne ho clonato il disco con CCC via target-mode apppunto sul G5.
Nessun problema è insorto tranne che il nome del G5 è divenuto quello del precedente G4(vedi istantanea) e questo... insomma mi da un po' fastidio.
Sapete se c'è un modo per modificarlo?
Ppc G5_1° disco 160GB+OsX 10.4.11_2° disco 160GB+OsX 10.5.8_2,5GB ram_scheda video 128Mb
Preferenze di sistema, condivisione, nome computer.
Nooooooh è davvero così semplice???
Mò provo subito...
... è vero, che xxxxx sono stato !!! :
Si vede che non utilizzo la condivisione eeehhhh
Grazie infinite PETERPAN
casomai ci si incontrasse ricordati che avanzi uno spritz!!!
e BUON ANNO.
edit by rob: eliminata parolaccia
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lucky6411,
ti abbiamo detto più volte che espressioni colorite (anche se rivolte a te stesso in questo caso) non sono gradite. Per favore cerca di evitarle; questo è l'ultimo avvertimento. Grazie per la comprensione.
"Gli uomini temono il pensiero più di ogni altra cosa al mondo, più della rovina e persino più della morte. Il pensiero è spietato nei confronti del privilegio, delle istituzioni e delle comode abitudini. Il pensiero è grande, acuto e libero, la luce del mondo e la più grande gloria dell'uomo."
Bertrand Russell, 1872-1970
faccio e farò del mio meglio, chi come me ha a che fare con dei colleghi che lavorano in officina capirà...Per favore cerca di evitarle
ci mancherebbe, capisco benissimo, a questo mondo giustamente ci sono 2 categorie, le matite e le gomme.Grazie per la comprensione.
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OT
Non importa dove o con chi si lavora. Un linguaggio privo di espressioni volgari lo può parlare chiunque, basta volontà, cura e rispetto.
Matite e gomme? Se ci sforzasse di scrivere come ho detto appena sopra, non esisterebbero le gomme.
E con questo finisco il mio OT e la discussione.
"Gli uomini temono il pensiero più di ogni altra cosa al mondo, più della rovina e persino più della morte. Il pensiero è spietato nei confronti del privilegio, delle istituzioni e delle comode abitudini. Il pensiero è grande, acuto e libero, la luce del mondo e la più grande gloria dell'uomo."
Bertrand Russell, 1872-1970
eeehhh influisce si l'ambiente di lavoro, come influisce quello in cui si vive ogni giorno, chi non ne risente anche in minima parte o all'opposto chi si scandalizza per certe parole oramai di uso comune additìrittura a teatro direi che può appartenere solo a 2 categorie: isanti o i bigotti.Non importa dove o con chi si lavora
E oltre a ciò non vedo perchè se una persona che ha sbagliato in ambito pubblico (come questo forum) non può di conseguenza darsi del deficente sempre in modo pubblico... urka... deficente si può usare?
sai che noia! tutti messaggi perfetti senza un qualcosa di colorito (caratteristica peculiare della lingua italiana) che li contraddistingue uno dall'altro.Se ci sforzasse di scrivere come ho detto appena sopra
e voi moderatori/amministratori cosa fareste? passereste tutto il giorno nell'oblio e nella noia segnalando solo argomenti già discussi o consigliando la lettura delle regole di ingresso, mi sembra un po' riduttivo o no?non esisterebbero le gomme
Oh via, un po' di elasticità mentale non guasta mai, mantiene giovani anche quando si ha la scorza dura e rugata dagli anni.
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Deficiente (tra l'altro si scrive con la "i") si può dire nel senso di deficere.
Se ti annoia questo forum, puoi tranquillamente rivolgerti altrove.
Passeremmo nell'oblio noi moderatori se non esistessero le gomme, non salutando i nuovi arrivati, suggerendo di cercare? Visto che non hai capito nulla, per qualche tempo nell'oblio finirai tu.
L'elasticità mentale non c'entra nulla con quanto ti abbiamo chiesto ripetutamente.
"Gli uomini temono il pensiero più di ogni altra cosa al mondo, più della rovina e persino più della morte. Il pensiero è spietato nei confronti del privilegio, delle istituzioni e delle comode abitudini. Il pensiero è grande, acuto e libero, la luce del mondo e la più grande gloria dell'uomo."
Bertrand Russell, 1872-1970
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