Old Boy, di Park Chan-wook
Oh Dae-su (Choi Min-sik) è su un tetto, coi capelli lunghi e scapigliati. Tiene per la cravatta un uomo con un cagnolino in braccio: prima che questi cada giù, vuole raccontargli la sua storia. Quindici anni prima, Oh Dae-su aveva una moglie, una figlia e un lavoro. Una sera si ritrova ubriaco fradicio in un commissariato. Viene a prenderlo un suo caro amico, Joo-hwan. Per strada si fermano per telefonare alla moglie di Dae-su. Dopo aver a sua volta salutato la donna, Joo-hwan esce dalla cabina ma Dae-su è scomparso. Rapito da un nemico sconosciuto, Dae-su rimane segregato in un appartamento per anni e anni, in esclusiva compagnia di un televisore. Viene a sapere che sua moglie è stata uccisa e che i sospetti ricadono su di lui. L'unico sentimento a tenerlo in vita è la vendetta, ma anche la necessità di sapere chi può odiarlo così tanto e perché. Inizia perciò ad allenarsi prendendo a pugni la parete, nell'attesa di trovare un modo per tornare libero.
.....fino a qui niente di particolare no?beh provate a proseguire la visione da questo punto in poi(direi che siamo a cira 50 minuti del film):credetemi se vi dico che una volta terminato il film ci metterete un pò a ritornare alla realtà:una sorta di LSD cinematografico.
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