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Discussione: Myazaki vs Disney

  1. #21
    Amministratore Gianni Cresci L'avatar di avrobay
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    Citazione Originariamente Scritto da imattg5
    Citazione Originariamente Scritto da avrobay
    Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
    A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
    Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
    (...)
    Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne...
    Sei stato chiaro e ti ringrazio per avermi risposto. La mia domanda era sincera ma non innocente e mi è piaciuto sollecitare un chiarimento sul termine perché sono convinto che sia il perno intorno al quale gravita la discussione. La tua risposta ha poi reso problematico il termine e secondo me è giusto che sia così.
    Ho cercato e ritrovato una frase di Bettelheim a proposito di Cappuccetto Rosso che lascia intendere come, quando si parla delle fiabe, morale e moralismo si possano nascondere proprio dove non avremmo mai pensato di trovarli, ingannandoci. Succede così che il "lieto fine" non abbia alcuna funzione moraleggiante e lo abbia invece la conclusione brutale e violenta di certi racconti apparentementi disincantati. La frase è questa: "Se non ci fosse qualcosa in noi che prova attrazione per il grosso lupo cattivo, egli non avrebbe alcun potere su di noi."
    Chi copia è un cialtrone. Digli di smettere! - Gianni Cresci

  2. #22
    Portento di Mac Peer L'avatar di gripa
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    Oltre al fumetto anche il Cinema d’Animazione è una forma narrativa che mi appassiona.
    Ho consultato qualcosa sull’argomento che ho in casa e:
    Nella Biografia di Marc Eliot, “Il Principe nero di Hollywood” ed. Bompiani, si parla meno dei suoi lavori e molto della sua vita.
    Ho preferito dunque, citare alcune frasi dal saggio sul Cinema d’Animazione di Luca Raffaeli, a mio modesto parere molto interessanti.


    Il Pensiero nel Cinema Disney.
    Le anime disegnate. Luca Raffaeli. ed. Castelvecchi.



    Il cattivo.
    Il cattivo disneiano è evidentemente uno psicopatico, una persona che ha perso la capacità di confrontarsi con la realtà, di dialogare.
    Il cattivo ha sempre un’idea fissa, un desiderio da soddisfare.
    Non c’è tattica intelligente nel cattivo, la sua è una nevrosi da sfogare contro tutto e contro tutti.


    Ordine e simmetria.
    Quello che vuole Disney non è la costruzione del futuro, ma la ricostruzione del passato: vuole liberare i ricordi dalle stravaganze che hanno dolorosamente spezzato i suoi equilibri interiori. Vuole ricostruire questi equilibri attraverso un mondo diviso, un mondo simmetrico e ordinato.


    Egocentrismo infantile.
    Il cinema Disney è animista ed egocentrico, come un bambino. Infatti punta tutto sui personaggi principali, che tutto il mondo è pronto a festeggiare al termine delle loro disavventure e nell’inequivocabile felice finale.


    Esaltazione dela povertà di spirito.
    Sono le donne a puntare l’uomo, l’’uomo se ne accorge, distoglie lo sguardo, le gambe gli tremano mentre la donna, che tutto capisce e governa, ha già preso in mano la situazione. Così Disney esalta la povertà di spirito dei personaggi buoni, semplificandoli al massimo sotto l’aspetto sociale. ( Non psicologico )


    Il dolore.
    All’inizio del film qualche problema ci deve essere: Biancaneve, Cenerentola e Dumbo hanno problemi diversi, ma tutti coltivano una certa fiducia nel futuro. E se ci sarà qualcuno che vuole il loro male, prima o poi costui resterà sconfitto. Dopo il dolore c'è la gioia, il dolore è un passaggio.


    Il modello americano.
    E’ davvero miracoloso come il discorso disneiano riesca a fondersi con il modello americano. Sembra esserne l’ispiratore e allo stesso tempo il risultato. Permette l’esaltazione dell’individuo nell’apoteosi collettiva. Il sogno di Cenerentola è alto: ma tutto è permesso, tutto si può in America, purchè lo si voglia sognare, purchè non si buttino via le occasioni. ( Vedi festa da ballo )


    Il padre.
    Quella del padre, quando esiste, non è una figura morale. In Bambi è il mito, in Cenerentola è il buffone, ne La carica dei 101 un timido stravagante e in Pinocchio è un padre mancato. Dov’è nel cinema disneiano l’austera figura paterna? Non c’è manca. Anche perchè in Disney manca una precisa direttiva morale, e un’efficace figura positiva. I padri, infatti, non hanno quasi mai un ruolo determinante.


    Il male e il bene.
    Disney dice sempre dov’è il male, e il bene sta nell’assenza di quello.(una concezione piuttosto cristiana, peraltro )
    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  3. #23
    .
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    Citazione Originariamente Scritto da avrobay
    Citazione Originariamente Scritto da imattg5
    Citazione Originariamente Scritto da avrobay
    Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
    A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
    Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
    (...)
    Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne...
    Sei stato chiaro e ti ringrazio per avermi risposto. La mia domanda era sincera ma non innocente e mi è piaciuto sollecitare un chiarimento sul termine perché sono convinto che sia il perno intorno al quale gravita la discussione. La tua risposta ha poi reso problematico il termine e secondo me è giusto che sia così.
    Ho cercato e ritrovato una frase di Bettelheim a proposito di Cappuccetto Rosso che lascia intendere come, quando si parla delle fiabe, morale e moralismo si possano nascondere proprio dove non avremmo mai pensato di trovarli, ingannandoci. Succede così che il "lieto fine" non abbia alcuna funzione moraleggiante e lo abbia invece la conclusione brutale e violenta di certi racconti apparentementi disincantati. La frase è questa: "Se non ci fosse qualcosa in noi che prova attrazione per il grosso lupo cattivo, egli non avrebbe alcun potere su di noi."
    lo sapete che nella versione originale di cappuccetto rosoo muoiono tutti?
    tutti, nonna , cappuccetto, il lupo... forse solo il cacciatore si salva, ma non mi ricordo mica bene... forse non c'era nemmeno nell'originale

  4. #24
    Portento di Mac Peer L'avatar di gripa
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    Citazione Originariamente Scritto da imattg5
    A proposito delle fondamentali differenze tra i diversi generi dei cartoni giapponesi, l'analisi di pippi mi pare azzeccata. Almeno per ciò che li accomuna.
    Ritengo che l'analisi di Pippi sia rivolta ad un genere specifico d'Animazione Giapponese, denominata "commerciale".
    Quella delle Serie Animate che solitamente vengono trasmesse in televisione il pomeriggio e che in molti casi hanno giocattoli e prodotti vari al seguito.
    Con precisi scopi commerciali.

    Mancano invece, gli altri generi.
    I generi che in televisione non vanno e che sono un'ampia fetta del settore.
    Distribuito a livello internazionale.
    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  5. #25
    .
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    concordo...
    fortunatamente non tutta l'animazione jappo è come i pokemon...

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    Ecco, volendo considerare un'alternativa all'animazione americana, segnalo un prodotto europeo (Francia e Belgio) veramente affascinante.
    Si tratta di Kirikou et la Sorciére, in italiano Kiriku e la strega Karaba, film "povero" come realizzazione, ma di grande impatto emotivo, oltretutto molto ben doppiato nella versione italiana e con la colonna sonora di Youssou 'n Dour.
    E' uscito da poco il sequel....
    Segnalo anche "La Freccia Azzurra"
    Luca Ghedini
    (Rollei)

  7. #27
    Citazione Originariamente Scritto da gripa
    d’Animazione di Luca Raffaeli, a mio modesto parere molto interessanti.
    Caro Gripa,
    permettimi qualche piccola obiezione :-)

    Premetto che tutta questa dietrologia e approfondimento di tipo sociologico e politico a mio parere lascia un po' il tempo che trova: la forza dell'arte in generale é la capacità di comunicare e di provocare emozioni di tipo primario, non necessariamente mediate da una preparazione specifica sull'argomento. E specialmente se parliamo di cartoni animati, che sono diretti ad un pubblico molto particolare, che se ne frega se Topolino é di destra o di sinistra e se Walt Disney era veramente un maccartista e un delatore oppure no.
    Inoltre giudicare l'animazione disneiana in forma generale é un errore, stiamo parlando di un'opera che ha un excursus temporale di 78 anni!
    Da Steamboat Willie fino a Nemo c'é stata tutta una evoluzione e maturazione tecnica e di contenuti che non permette generalizzazioni.
    La forza di Disney (e forse il suo limite in un certo senso) é quella di mettere in scena la nostra cultura, i nostri valori in modo coerente e consono al tempo che stiamo vivendo e contemporaneamente recuperare le origini archetipiche dell'uomo occidentale attraverso l'elaborazione della fiaba, che é il modo piu' antico di rappresentare la realtà, ancora quando l'uomo tramandava la propria conoscenza attraverso la parola e non la scrittura.
    La fiaba realizza la propria tensione attraverso due poli opposti, ed é in questo rappresentazione dell'essenza della vita stessa. Il bene e il male non sono concetti "morali" fini a se stessi, ma sono le forze opposte che generano l'energia in cui l'uomo nasce, si realizza e muore.
    Che poi gli americani molto ingenuamente come é loro consuetudine, si siano appropriati di questi concetti e li abbiano fatti aderire all'American Way of Life é pura coincidenza, che nulla toglie al valore della rappresentazione in sé.
    L'ordine e simmetria che questo signore critica apertamente, sono il raggiungimento di uno stato di equilibrio e un ritorno all'unità di cui ogni essere umano ha necessità. Il lieto fine é necessario come catarsi liberatoria e come segno di speranza, concetto quest'ultimo decisamente cristiano, concordo con te, ma non esclusivamente e non necessariamente inteso in senso negativo. Non dimentichiamo poi che la sceneggiatura delle storie ricalca fedelmente il testo di favole antiche e moderne, Cenerentola l'ha scritta Perrault, mica Disney.
    Infine, la figura paterna non é assente, quando la storia lo consente.
    Bambi... Pocahontas.... il Re Leone! (il padre qui é assolutamente centrale e diventa nume tutelare della storia) ... fino ad arrivare a Nemo, dove la figura paterna mi sembra tutt'altro che ininfluente e il viaggio di Marlin é anche simbolo di ricerca e di approfondimento del rapporto personale con la paura di vivere.
    Alla fine... cosa ha importanza davvero?
    Potremmo parlare per ore, ma é senz'altro piu' eloquente l'espressione del viso dei nostri bambini davanti alla capacità di rappresentare e comunicare le emozioni in modo cosi divertente e con una perfezione tecnica che eleva il cartoon ad "arte" nel senso piu' profondo della parola.
    Perdona la prolissità, ma le tue parole mi hanno stimolato queste riflessioni, del tutto personali e quindi senza nessuna pretesa di autorità.
    :-)

  8. #28
    .
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    ma appunto... io da bimbo con i film della disney mi facevo due maroni così... invece con goldrake saltavo di gioia... viva i robottoni

    (vabbè, si scherza, eh? )

    :P

  9. #29
    Portento di Mac Peer L'avatar di gripa
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    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    Caro Gripa,
    permettimi qualche piccola obiezione :-)

    Premetto che tutta questa dietrologia e approfondimento di tipo sociologico e politico a mio parere lascia un po' il tempo che trova: la forza dell'arte in generale é la capacità di comunicare e di provocare emozioni di tipo primario, non necessariamente mediate da una preparazione specifica sull'argomento. ?
    - Mi piace quello che hai scritto.
    Condivido la tua idea sulla "forza dell'arte".

    - Il mio approfondimento è nato dalla necessità d'insinuare almeno il dubbio, che le fiabe raccontate dal cinema Disney possono avere contenuti poco rassicuranti.

    - Quell'aura d'intoccabile buonismo che avvolge tutto il mondo Disney e che incanta i benpensanti, credo vada un po' scrollata.

    - Una provocazione insomma.
    Tanto per insinuare un'opinione diversa su temi solidificati intorno al consenso generale.

    - Che poi, ci si faccia prendere troppo la mano da questo tipo di approfondimenti, non è un bene.
    Anzi, è un rischio che allontana dall'autentico piacere di godersi la visione di una storia animata.

    - Disney, Pixar, Ghibli, Aardman, e qualsiasi altro studio di produzione sia interessato a raccontare una bella storia, sarà sempre il benvenuto tra le mie emozioni.

    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  10. #30
    Citazione Originariamente Scritto da gripa
    [- Il mio approfondimento è nato dalla necessità d'insinuare almeno il dubbio
    Lo avevo capito, mi é piaciuto rifletterci su e quoto in toto il tuo post.
    Solo, per piacere, scegli un altro orario per lanciare i sassi, perché succede sovente che io di notte non dorma per pensare a quello che hai scritto (e pure mi piace, pensa te!) :-)

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