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Risultati da 11 a 20 di 67

Discussione: Myazaki vs Disney

  1. #11

     

    A me non piacciono i manga e l'animazione giapponese in generale, probabilmente per ragioni generazionali.
    Non posso dire di averne una approfondita conoscenza, perché proprio non sono mai riuscita ad appassionarmi al genere, pur amando moltissimo il fumetto e il disegno d'autore, quindi esprimo sicuramente un giudizio parziale.
    Purtroppo quello che essenzialmente "passa" ad un pubblico piu' attento, é la disperata attitudine di una cultura al collasso nei suoi valori di base, che cerca disperatamente di scimmiottare modelli occidentali (concetto splendidamente espresso dal film Lost in Traslation, fra l'altro), anche quando racconta le cose giapponesi.
    I personaggi hanno tratti occidentali, vestono all'occidentale, parlano e si muovono ricalcando degli stereotipi, in genere.
    Il minestrone che ne consegue é tristemente avvilente, dal punto di vista artistico li trovo totalmente inadeguati, il tratto é povero senza essere essenziale e l'inchiostratura veramente insoddisfacente.
    E soprattutto manca completamente il sense of humor che pervade i lavori della Disney.
    Citando uno a caso, La spada nella Roccia, nella splendida scena del duello fra Merlino e Maga Mago'. Ma anche Dumbo, un capolavoro che supera i limiti imposti dal canovaccio sentimentale, e proprio edit : Alice (scusate :-) ), del quale anche Lewis Carrol andrebbe fiero, puro delirio creativo!
    Disegnatori come Carl Barks sono entrati giustamente nella leggenda, promuovendo il fumetto a espressione artistica completa, non posso proprio accettare di definirli con un termine tipo "cartoncini" ...
    Quanto all'educativo, non saprei esprimermi, gli input che ricevono i bambini di oggi sono assolutamente in continua evoluzione, ci sono aspetti positivi e negativi da considerare, ma é certo che le videocassette che ho dovuto buttare per usura sono tutte targate Disney, i manga sono li sullo scaffale pieni di polvere (e stiamo parlando delle preferenze del "target" a cui questi prodotti sono diretti :-) )
    IMHO ovviamente

  2. #12
    Citazione Originariamente Scritto da avrobay
    Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
    A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
    Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
    Comunque, riguardo al discorso specifico, ho equiparato i cartoni alle fiabe, ai racconti (che assolvono sicuramente meglio allo scopo, ma si può comprendere come e perchè molto più spesso si mette su un dvd, piuttosto che dedicarsi al raccontare qualcosa ai bambini): in questi il bambino trova facilmente una metafora del proprio vissuto, uno "specchio magico", dove i propri sogni, le proprie paure, ecc, possono essere rivisitate con la protezione, per così dire, della fantasia. Possono aiutare - e quindi in un certo senso "educano" - a trovare soluzioni a piccoli o grandi problemi. Argomenti difficili da trattare, possono essere affrontati meglio, attraverso le favole.
    Anche le esperienze più dure e complicate, trasportate in un mondo più vicino a quello del bambino, diventano meno spaventose, pur restando nella sostanza le stesse.
    Un altro esempio: i personaggi, nei quali i bambini si identificano, spesso provvengono da un luogo conosciuto e sicuro (casa, mamma e papà), a seguito di un avvenimento si ritrovano in un altro luogo, a volte un po' spaventoso, ma anche affascinante e divertente (soprattutto se si sanno trovare degli alleati) e risolti problemi e difficoltà, possono finalmente muoversi nel mondo con le proprie forze, sicuri di sé...
    Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne...

  3. #13
    Ecco, volendo considerare un'alternativa all'animazione americana, segnalo un prodotto europeo (Francia e Belgio) veramente affascinante.
    Si tratta di Kirikou et la Sorciére, in italiano Kiriku e la strega Karaba, film "povero" come realizzazione, ma di grande impatto emotivo, oltretutto molto ben doppiato nella versione italiana e con la colonna sonora di Youssou 'n Dour.

    una piccola recensione da Repubblica:

    "Grazie al simpatico Kiriku' potremo fare una salutare immersione totale in una cultura da riscoprire e salvare, dove il materialismo lascia il posto alla spiritualità, dove la frenetica corsa alla riccchezza e al potere si piegano di fronte alla semplicità e alla forza dell'animo, dove l'odio e la violenza si dissolvono nell'amore. Un amore assoluto che realizzerà il miracolo di affrancare Karabà dai poteri malefici e di trasformare il piccolo Kirikù in un adulto innamorato grazie a un bacio appassionato. E come in tutte le belle favole il finale è un miracolo dell'amore" (Magdi Allam, La Repubblica, 23.12.1999).


  4. #14
    .
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    Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato

    Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.

    Come dire... rasserenante!
    ehehe maligno...

    leggilo il fumetto, è davvero bello...
    in realtà per via della trasposizione in italiano il film animato fa un po pena... però il fumetto è talmente bello che non me la son sentita di escluderlo.

    i termini sono forti, ma se ci pensi non è molto dissimile da cose trattate in star trek (la serie animata) o anche altri come il signore degli anelli o chessò io...

    purtroppo bisogna prima vederli...
    in qello che hai citato, la guerra appare come cosa più che deprecabile e la tematica fondamentale trattata è il fatto che gli uomini si ostinano a commettere gli stessi errori perpetuandoli con i loro gravi effetti...
    solo chi ha il coraggio di vivere i propri sentimenti e battersi per essi, ripudiando la violenza, può migliorare il mondo e viverci in armonia, invece che cercare di controllarlo...

    quel che "arriva" subito ad un bimbo è la dolcezza della protagonista e le cose fantastiche che le capitano per il suo coraggio di difendere le cose belle della vita.

    le ambientazioni sono fantastiche, la foresta avvelenata è magistrale ed anche gli esseri che ci vivono...

    tra i temi affrontati ci sono i temi fondamentali della nostra esistenza, la crescita, l'affrontare ciò che ci aspetta senza aver paura del mondo e delle altre persone e , perchè no, la morte.

    (ghghgh mi sto divertendo)

    per quel che riguarda l'aspetto educativo, riporto quel che ho detto qui sopra...
    per la mia umile opinione bisogna mettere i bambini difronte alle tematiche essenziali dell'uomo, che son sempre le stesse e che incontreranno da subito nella loro vita.

    gente come il succitato Hayao, ci riesce molto bene... i cartoni della disney invece ci riescono a fatica e solo grazie alla solidità delle storie da cui sono presi, non per la cura loro riservata in questo senso dai maestri dell'animazione che li han prodotti...

    questo è ciò che dico sin dall'inizio... e che ribadisco :P
    adoro alice nel paese delle meraviglie, adoro anche molti altri, però , per la mia sensibilità, non rendono come dovrebbero...

  5. #15
    Portento di Mac Peer L'avatar di gripa
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    Citazione Originariamente Scritto da Kratork
    disney mi fa cacar... preferisco l'animazione giapponese...
    un qualsiasi film di animazione di Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney

    Myazaki/Disney.


    Paragone rischioso.

    - Ciao Kratork.
    Pur condividendo i tuoi gusti, devo anche ammettere che Disney ha avuto un ruolo fondamentale per il Cinema d'Animazione di tutto il mondo.

    - L'ossessione per il messaggio moralistico che prevale nei suoi Film d'Animazione e la classica divisione tra bene e male rispecchiano la nostra cultura in modo un po' superficiale, compromettendo la credibilità delle storie. Sopratutto per il pubblico adulto.
    Cose che non succedono con Myazaki, certo.

    -Però, sono innegabili comunque alcuni suoi capolavori. Sia dal punto di vista tecnico e narrativo.

    Giappone.

    - Certo Myazaki, ma anche Takahata e altri ancora, hanno portato il Cinema d'Animazione d'Autore in posti impensabili per noi occidentali.
    Però sai, da loro il discorso è molto diverso e meriterebbe un serio approfondimento.

    Conclusioni.

    Mi fà molto piacere sapere che anche tu conosca i lavori di Myazaki e che il tuo intervento mi abbia dato l'occasione di parlarne.
    Alla prossima.
    Ciao.
    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  6. #16
    .
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    forse superficiale ma realistico... e per me meglio così...
    le cose son quel che sono...

    se un tizio inquina mezzo mondo con le sue industrie, l'unica realtà degna di nota è quella, non i cavilli legali che cercherà di sfruttare per pararsi il c**o in tribunale
    ovvero, tutti gli strati aggiuntivi che permeano la realtà che viviamo ogni giorno, son meno di dettagli privi di rilevanza... anzi, sono praticamente "scorie" di cui si potrebbe fare a meno


    e comunque non è così semplice la divisione tra bene e male, anzi... molti personaggi o situazioni che sembrano appartenere ad una sfera negativa, spesso si rivelano semplicemente vittime (consapevoli e non) di situazioni più grandi di loro...

    anzi, direi che proprio su questo punto, Myazak cerca di far riflettere molto e di evitare i giudizi (sopratutto affrettati)...



    piacere mio

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da imattg5
    (cmq io regalai Akira alla mia cuginetta di 13 anni )
    Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato

    Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.

    Come dire... rasserenante!

    Fondamentali differenze.

    - La questione deve essere affrontata con cautela, senza galoppare calpestando fondamentali differenze tra i diversi generi dell'Animazione Giapponese.

    - Se ho capito bene è stato regalato il Film "Akira" ( di Katsuhiro Otomo ) ad una bambina di 13 anni.
    Questo piccolo aneddoto mi ricorda quello che fecero negli anni 80 molte emittenti televisive private in Italia.


    L'Errore Italiano.

    - Ci furono canali televisivi che inserirono nella loro programmazione della fascia pomeridiana "Cartoni Animati" seriali, dai contenuti inadatti all'utenza di quell'ora.

    - Era gente italiana.
    Poco esperta.
    Comprava sti prodotti a basso costo.
    E ignorava la cosa più importante...

    - ...che in Giappone i Film d'Animazione sono divisi in fascie d'età molto precise.
    Anzi, esistono anche storie che sono esclusivamente rivolte a categorie di pubblico specifico.


    Alcune Categorie

    Esistono storie per bambini,
    Esistono storie per adolescienti in generale ma anche storie solo per ragazzine o solo per ragazzini.
    Esistono storie per la famiglia e storie per adulti.
    Esistono storie per adulti dal contenuto erotico ma anche storico, culturale e autobiografico. ( Ma solo per adulti.)
    Poi c'è il Cinema d'Animazione d'Autore, quello da Festival del settore ma anche dai contenuti mistici e religiosi.
    E altro ancora...


    Ricapitolando:
    Regalare "Akira" ad una tredicenne è un po' fuoriluogo.
    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  8. #18
    Portento di Mac Peer L'avatar di gripa
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    Citazione Originariamente Scritto da Kratork
    forse superficiale ma realistico... e per me meglio così...
    le cose son quel che sono...

    Scusa?
    Non capisco?
    La mia era una critica ai lavori Disney.
    ...forse un po' troppo diplomatica, ma pur sempre una critica.
    Poi, certo, ho parlato anche di meriti.
    ...ma più in generale.
    Fupic : [URL="http://www.tuttologia.com/artlab/fupic/index.html"][COLOR="DarkRed"]Le prime 52 vignette.[/COLOR][/URL]

  9. #19
    .
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    era riferito alla prima stesura del tuo post... poi nel mentre è cascata la linea e prima che potessi rispondere tu avevi già cambiato il tuo... mentre io non avevo più voglia di cambiare il mio.

    quindi direi che i nostri punti di vista, non sono opposti, ma, al limite, complementari; diverse sfaccettature della stessa realtà

  10. #20
    Citazione Originariamente Scritto da gripa
    Citazione Originariamente Scritto da imattg5
    (cmq io regalai Akira alla mia cuginetta di 13 anni )

    - Se ho capito bene è stato regalato il Film "Akira" ad una bambina di 13 anni.
    Spero che tu abbia capito bene... l'ho scritto proprio poco sopra.


    Citazione Originariamente Scritto da gripa
    Ricapitolando:
    Regalare "Akira" ad una tredicenne è un po' fuoriluogo.
    Ma va??? Accidenti, mo me la segno!

    Per la cronaca, ero giovane quando feci quel regalo (anch'io lo sono stato!), e in realtà lo stavo regalando a me.
    Ormai sono anni che regalo libri

    A proposito delle fondamentali differenze tra i diversi generi dei cartoni giapponesi, l'analisi di pippi mi pare azzeccata. Almeno per ciò che li accomuna.

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