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Risultati da 41 a 50 di 69

Discussione: Stasera cucino io...

  1. #41

     

    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    lasagne con pesto fagiolini e patate... yumm!
    Mia moglie è una grande estimatrice delle lasagne al pesto, ma con fagiolini e patate non li ho mai provati, patate a fettine tra uno strato e l'altro? Fagiolini interi? :P

    Citazione Originariamente Scritto da cla78
    Allora...mi viene già fame..... :P
    Si prende un bel pezzo di salsiccia fresca, la si sbriciola (togliendola dal suo "sacco") e la si fa rosolare con olio, cipolla tritata, uno spicchio d'aglio tagliato a metà, una foglia di alloro e un po' di zafferano....quando tutto è rosolato bene si aggiunge il passato di pomodoro o, se preferite la polpa a pezzi....la cottura poi procede come il normale sugo, aggiustandolo all'occorrenza di sale.... non so quanto sia facile trovare i malloreddus veri, ma se proprio non li trovate potete "accontentarvi" di quelli barilla....Se è possibile però è meglio utilizzare quelli ai 3 sapori...sono gialli, rossi e verdi...una squisitezza :P .Quando poi li condite abbondate col pecorino (sardo stagionato ) grattugiato...fate un po' stufare....e buon appetito! :P
    Domani sera provo! Tu cosa intendi per stufare? A pasta cotta e condita far saltare un pò in padella o una passatina in forno?

    :P

  2. #42
    Citazione Originariamente Scritto da eziardo
    lasagne al pesto, ma con fagiolini e patate non li ho mai provati, patate a fettine tra uno strato e l'altro? Fagiolini interi? :P
    Pippi che scrive una ricetta di cucina... mah!
    (detesto cucinare, non so se si era capito )
    Per questo piatto faro' uno strappo, perchè piu' che una ricetta, è una filosofia.

    Il pesto... non è quello che trovi nel barattolino al supermercato, il pesto per un ligure è l'essenza di un popolo
    Pochi ingredienti, e poveri, che rappresentano in tutto e per tutto l'arte di arrangiarsi di gente che sta aggrappata ad un territorio aspro e verticale, tra montagne e valli a strapiombo sul mare.
    Anche Calvino (ebbene si, lo facciamo entrare anche in cucina! ) diceva che la visione territoriale di un ligure, verticale e precaria, ne forgia carattere e sostanza, affatto diversi da chi nasce e vive in pianura.

    Si fa nel mortaio di marmo, ovviamente (mortaio rulez! altro che mixer ).
    Gli ingredienti verrano cosi pestati e sminuzzati, ma mai disintegrati dall'inopportuno intervento meccanico.
    Il basilico... beh, si dice in Liguria che il Basilico per il pesto deve vedere il mare, meglio se colto nella zona di Prà, ma non vogliamo fare i sofisti, ci accontenteremo del basilico che teniamo sul balcone (vista mare o meno), del quale coglieremo le punte tenere e profumate, mai troppo forti e intense come le foglie che stanno alla base.
    Col basilico il sale, che sia marino e soprattutto grosso, poi i pinoli che oggi sono diventati carissimi, ma che noi troviamo nelle pigne sotto i grandi e bellissimi pini ad ombrello che sono dappertutto qui.
    Infine aglio, olio d'oliva (ligure ovviamente).
    Un po' di lavoro col pestello di legno... per qualcuno una vera cerimonia zen e il pesto è pronto.

    .... una variante! Il pesto AVVANTAGGIATO! (si chiama proprio cosi )

    Si lessano le patate nell'acqua con la pasta e poi si aggiunge una manciata di fagiolini teneri e freschissimi, il tutto a tocchetti, si scola e si condisce con il pesto, meglio se sono troffie, trenette, eventualmente lasagne ... pecorino sardo (ora che anche i liguri hanno fatto palanche si usa il parmigiano) e....
    buon appetito!

    Ecco, voi forse ci vedete solo un piatto, ma mentre scrivevo pensavo a gesti e profumi familiari, l'odore del mortaio (ne ha uno!), le campane, mani di persone amate e gesti sapienti di generazioni ...
    a parte il pesto, un tempo perduto e per qualche minuto ritrovato, grazie!

  3. #43

    Grazie Pippi, ti ho chiesto una ricetta e ci hai regalato una poesia!

  4. #44
    Citazione Originariamente Scritto da eziardo

    Grazie Pippi, ti ho chiesto una ricetta e ci hai regalato una poesia!
    :smt058

  5. #45
    Quintessenza di Mac Peer L'avatar di meigel
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    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    il pesto per un ligure è l'essenza di un popolo

    Ecco, voi forse ci vedete solo un piatto, ma mentre scrivevo pensavo a gesti e profumi familiari, l'odore del mortaio (ne ha uno!), le campane, mani di persone amate e gesti sapienti di generazioni ...
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    Randy Pausch

  6. #46
    Ezi, per "stufare" intendo che, una volta conditi in una capiente terrina, prima di versarli nei rispettivi piatti è meglio se si aspetta 5/10 minuti, di modo che i malloreddus (pasta che impiega molto tempo a cuocere e speso rimane un po' al dente) assorbano il sapore del sugo e del mitico pecorino grattugiato....un po' come quando si fa mantecare il riso a fine cottura...Fammi sapere quando hai fatto la prova!
    @Pippi, hai proprio ragione, il pesto non è un piatto...è un pezzo di storia!

  7. #47
    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    Un po' di lavoro col pestello di legno... per qualcuno una vera cerimonia zen e il pesto è pronto.
    mi viene da vergognarmi di usare il pesto pronto barilla.................
    :

  8. #48
    Leggenda di Mac Peer
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    Questo lo faceva la mia mamma

    Polenta e osei

    Ingredienti:

    500 gr di farina gialla, 100 gr di lardo, 100 gr di burro, 16 uccellini (beccafichi, allodole, tordi…), foglie di salvia, sale.

    Preparazione:

    Porre a scaldare circa due litri di acqua salata; appena alzerà il bollore versarvi a pioggia, mescolando, la farina gialla e continuando a rimestare cuocerla per 40 min. Spennare gli uccellini e fiammeggiarli per togliere la peluria; non pulirli internamente ma levare solo gli occhi e le zampette. Poi lavarli, asciugarli e infilarli in spiedini, intervallandoli con pezzetti di lardo e foglie di salvia. Porre a fuoco una padella con il burro: appena sarà spumeggiante mettervi gli uccellini, salarli e lasciarli dorare.
    Capovolgere la polenta oramai cotta su un piatto, allargandola un poco, e collocarvi sopra gli uccelletti con il sugo.

    Chiedo scusa per chiunque si senta offeso dal discorso caccia agli uccelletti
    "Lontano Lontano
    - vicinissimo -
    Quel posto segreto
    dove i sogni
    esistono"


    Mirko/Melquiades

  9. #49
    Citazione Originariamente Scritto da Melquiades
    non pulirli internamente ma levare solo gli occhi e le zampette.
    non sono offesa, sono disperata! :smt009

  10. #50
    Mac Peer Aficionado
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    Citazione Originariamente Scritto da pippi
    Per questo piatto faro' uno strappo, perchè piu' che una ricetta, è una filosofia. Il pesto... non è quello che trovi nel barattolino al supermercato, il pesto per un ligure è l'essenza di un popolo
    Pochi ingredienti, e poveri, che rappresentano in tutto e per tutto l'arte di arrangiarsi di gente che sta aggrappata ad un territorio aspro e verticale, tra montagne e valli a strapiombo sul mare.... ...Ecco, voi forse ci vedete solo un piatto, ma mentre scrivevo pensavo a gesti e profumi familiari, l'odore del mortaio (ne ha uno!), le campane, mani di persone amate e gesti sapienti di generazioni ... a parte il pesto, un tempo perduto e per qualche minuto ritrovato, grazie!
    Grazie pippi... bella ricetta/storia la tua. Effettivamente i piatti tipici di ogni zona, senza nulla togliere alla tua liguria, rappresentano praticamente sempre l'essenza del popolo stesso e l'arte di arrangiarsi anche con ingredienti poveri; chi è fortemente legato alle proprie tradizioni e alla propria storia rivive in un "semplice" piatto tutta una serie di situazioni mai dimenticate fatte di gesti, di odori, di suoni e di paesaggi.
    Mi piace la piega che ha preso questo topic! ...c'è gente molto sensibile qui su macpeer!

    Sarde in saòr
    La storia vuole che questa ricetta sia molto antica. Un' invenzione dei pescatori/marinai Veneziani che, costretti a stare a lungo tempo in mare, avevano necessità di conservare più a lungo possibile le pietanze specie se a base di pesce. Le sarde in saor sono il piatto tipico della Festa del Redentore, che si svolge a Venezia la terza domenica di luglio di ogni anno (dalla fine del ‘500).

    Preparazione
    Pulite e private le sarde della testa e della spina, lavatele, asciugatele e infarinatele. Friggetele in strutto bollente (o olio) e lasciatele sgocciolare su carta assorbente. Nel fondo della frittura fate appassire delle cipolle tagliate a rondelle sottili, poi aggiungete due bicchieri di aceto (o vino bianco) e della scorza del limone. Spegnete dopo un paio di minuti. Sul fondo di una terrina disponete uno strato di pesce fritto, sale, pepe, uno strato di cipolle, foglie di alloro e uvetta: alternate gli strati terminando con la cipolla.
    Da mangiare almeno il giorno seguente alla sua preparazione.

    (in caso di relazioni sociali post-pasto ricordarsi di mantenere una distanza minima di sicurezza dall'interlocutore)
    [url=www.emergency.it]emergency[/url]

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