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Myazaki vs Disney
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un qualsiasi film di animazione di Hayao Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
IMHO
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Nota di Avrobay: questo topic deriva da una segnalazione che non aveva a che fare con i temi trattati dall'intervento di Kratork in poi. Ho ritenuto la discussione particolarmente interessante per "Estesie". Eccola qui. Contiene preziose segnalazioni, tra le altre cose.
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
disney mi fa cacar... preferisco l'animazione giapponese...
un qualsiasi film di animazione di
Hayao Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
IMHO
io non sono daccordo per il semplice motivo che ttt i cartoni japponesi sono violenti (pokemon,...), invece la disney ha fatto cartoni che sono entrati nella storia (peterpan,...). La disney mi ha cresciuto quando ero piccolo
Ps non ricordimao che ci lavora anke jobs ;)
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Citazione:
Originariamente Scritto da gsaro
io non sono daccordo per il semplice motivo che ttt i cartoni japponesi sono violenti (pokemon,...)
Ah, i luoghi comuni...
Citazione:
Originariamente Scritto da gsaro
Ps non ricordimao che ci lavora anke jobs
E allora?
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Citazione:
Originariamente Scritto da gsaro
Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
disney mi fa cacar... preferisco l'animazione giapponese...
un qualsiasi film di animazione di
Hayao Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
IMHO
io non sono daccordo per il semplice motivo che ttt i cartoni japponesi sono violenti (pokemon,...), invece la disney ha fatto cartoni che sono entrati nella storia (peterpan,...). La disney mi ha cresciuto quando ero piccolo
Ps non ricordimao che ci lavora anke jobs ;)
clikka sul link e vatti a vedere i cartoni che ha fatto miyazaki... io quelli della disney li ho visti , prima di criticarli...
P.S. li trovi anche in affitto, così non devi spendere troppo ;)
P.P.S. peter pan dimmi che non è violento... oltre ad essere una checca isterica :lol: :lol: :lol:
P.P.S. la disney mi ha annoiato quando ero piccolo, io son stato cresciuto da Go Nagai e Goldrake :lol: :lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
disney mi fa cacar... preferisco l'animazione giapponese...
un qualsiasi film di animazione di
Hayao Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
IMHO
A me non dispiacciono alcuni cartoni giapponesi, certi li ho trovati davvero molto belli, ma devo dire che "educativo" forse è esagerato come termine. Tra i cartoni della disney (seppure non sia certo un'estimatore di questa multinazionale) ci sono lungometraggi davvero suggestivi, con possibilità di lettura in diverse chiavi, a cui il termine si addice molto di più. Sono fiabe classiche, con tutti i pregi che queste hanno sempre avuto.
I luoghi e i personaggi fanno parte di una dimensione consona al modo di pensare e immaginare dei bambini, la trama ha uno svolgimento semplice, i riferimenti alle esperienze quotidiane del bambino chiari ed efficaci... E si potrebbe continuare parecchio.
Radiazioni malefiche, mostri biomeccanici, divinità antiche e spiriti maligni, olocausti e paesaggi desolati, possono magari essere affascinanti, ma la loro funzione "educativa" - soprattutto per un bambino - ritengo sia difficile da trovare.
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non sto parlando di tutti i cartoni jappo...
in questo frangente (ed è la terza volta che lo scrivo) parlo di Hayao Miyazaki, cliccate sul suo nome nei post precedenti e guardate cosa ha fatto...
la città incantata è un film bellissimo e adattissimo ai bambini e vi assicuro che è anche molto più educativo di qualsiasi film disney sin ora prodotto.
lo stesso vale per la principessa mononoke.
ovviamente un cartone animato come urutsukidoji o .senza entrare nel porno splatter, anche solo cose semplici semplici tipo Goldrake o DevilMan non sono certo educative (ma infinitamente divertenti ghghh)...
ripeto ancora quotandomi
Citazione:
un qualsiasi film di animazione di Hayao Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
delle sue opere come regista, consiglio:
-Conan, il ragazzo del futuro
-Il castello di Cagliostro (Lupin)
-Nausicaä della Valle del Vento (il fumetto è moooolto meglio)
-Principessa Mononoke
-La città incantata
ripeto, a mio parere ciascuna di queste è qualitativamente superiore ai film di animazione della disney, a tutto tondo, compresi i contenuti.
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il fatto che le storie siano ambientate in un passato sconosciuto del giappone o chissà dove, in mezzo a esseri mitologici che non fan parte della nostra cultura, non cambia assolutamente nulla per la mente di un bimbo...
si adatta, proprio come si adatta a capire il coccodrillo di peter pan o la mela avvelenata, la strega ed i nani di biancaneve...
il fattore educativo sta nella capacità dell'autore e/o regista di far emergere alcune tematiche universali e renderle comprensibili attraverso i comportamenti dei personaggi.
non c'è nulla di particolarmente deviante nel far raccontare una storia agli spiriti dei cinghiali o degli alberi, puttosto che al passare la palla ad un bruco che fuma il narghilè (alice nel paese delle meraviglie).
Citazione:
I luoghi e i personaggi fanno parte di una dimensione consona al modo di pensare e immaginare dei bambini, la trama ha uno svolgimento semplice, i riferimenti alle esperienze quotidiane del bambino chiari ed efficaci... E si potrebbe continuare parecchio.
quanto ho scritto sopra pare essere in antitesi cocn queste affermazioni :lol:
mi spieghi chi ha definito il modo di pensare o di immaginare dei bambini?
a me sembra proprio che gli adulti non si ricordino proprio una cippa di quando erano bambini...
"la trama ha uno svolgimento semplice..." ma al bimbo non gliene frega nulla della trama :lol: :lol: non è quella a catturare la sua attenzione, anzi è nettamente in secondo piano... il bimbo è affascinato dalle movenze dei disegni dal modo in cui le cose interagiscono tra di loro (perchè è diverso dalla realtà che sperimenta ogni giorno).
Inoltre non vedo la differenza di complessità tra la trama di "la città incantata" rispetto ad "alice nel paese delle meraviglie"
in entrambi c'è una bambina, che finisce in un mondo fantastico e vive un'avventura per poi poter tornare alla normalità...
ed è solo un esempio, ma ... " e si potrebbe continuare parecchio" :lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
delle sue opere come regista, consiglio:
-Conan, il ragazzo del futuro
[OT]
Fantastico, quanto viaggiava la mia fantasia guardando questo cartone...
http://www.internationalcartoonclub.com/3dnan.jpg
Mi è piaciuto così tanto che mi sono pure comprato l'intera serie in DVD! 8)
[/OT]
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
mi spieghi chi ha definito il modo di pensare o di immaginare dei bambini?
a me sembra proprio che gli adulti non si ricordino proprio una cippa di quando erano bambini...
Beh, ci sono molti testi che potresti leggere se ti interessa l'argomento.
Ad ogni modo, stare a contatto con loro può aiutare a comprenderne la psicologia. Io per lavoro racconto favole ai bambini e insegno loro a inventarle e a raccontarle, li faccio divertire e apprendere attraverso il gioco, organizzo feste e spettacoli. Nel tempo libero faccio volontariato nei reparti pediatrici... Pur con tutti i limiti del caso, qualcosina credo di averla appresa. Inoltre, credo che il mio modo di pensare e rapportarmi al mondo non sia cambiato poi molto negli ultimi 30 anni... :)
Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
"la trama ha uno svolgimento semplice..." ma al bimbo non gliene frega nulla della trama :lol: :lol: non è quella a catturare la sua attenzione, anzi è nettamente in secondo piano...
Questo in parte è vero: in effetti il modo di narrare una storia è spesso molto più importante della trama stessa, almeno per quel che riguarda, come hai detto giustamente tu, il catturare l'attenzione e... il successo della narrazione ;) Che "non gliene freghi nulla" non è proprio vero e, comunque, bisogna distinguere tra le diverse fasce d'età (è consigliabile fare molta attenzione alla trama dello spettacolo che si presenta a un pubblico di 10 anni, e ad ogni possibile minima contraddizione, se non si vuole ritrovarsi da soli nel mezzo del racconto :lol: ).
Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
la città incantata è un film bellissimo e adattissimo ai bambini e vi assicuro che è anche molto più educativo di qualsiasi film disney sin ora prodotto.
Questa è un'opinione personale, perciò è difficile "assicurare" la maggiore efficacia educativa. Io per esempio trovo alice, che tu hai citato, un cartone animato eccezionale, tratto fra l'altro da un capolavoro della letteratura. Comunque, a questo punto non posso non noleggiare e guardare questa città incantata! :) Ti farò sapere appena visionato!
(cmq io regalai Akira alla mia cuginetta di 13 anni 8) :lol: )
Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato
Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.
Come dire... rasserenante! :lol: :lol:
:wink:
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Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato
Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.
Come dire... rasserenante! :lol: :lol:
:wink:
Brrrrr!!! W Disney!!! :(
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Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
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A me non piacciono i manga e l'animazione giapponese in generale, probabilmente per ragioni generazionali.
Non posso dire di averne una approfondita conoscenza, perché proprio non sono mai riuscita ad appassionarmi al genere, pur amando moltissimo il fumetto e il disegno d'autore, quindi esprimo sicuramente un giudizio parziale.
Purtroppo quello che essenzialmente "passa" ad un pubblico piu' attento, é la disperata attitudine di una cultura al collasso nei suoi valori di base, che cerca disperatamente di scimmiottare modelli occidentali (concetto splendidamente espresso dal film Lost in Traslation, fra l'altro), anche quando racconta le cose giapponesi.
I personaggi hanno tratti occidentali, vestono all'occidentale, parlano e si muovono ricalcando degli stereotipi, in genere.
Il minestrone che ne consegue é tristemente avvilente, dal punto di vista artistico li trovo totalmente inadeguati, il tratto é povero senza essere essenziale e l'inchiostratura veramente insoddisfacente.
E soprattutto manca completamente il sense of humor che pervade i lavori della Disney.
Citando uno a caso, La spada nella Roccia, nella splendida scena del duello fra Merlino e Maga Mago'. Ma anche Dumbo, un capolavoro che supera i limiti imposti dal canovaccio sentimentale, e proprio edit : Alice (scusate :-) ), del quale anche Lewis Carrol andrebbe fiero, puro delirio creativo!
Disegnatori come Carl Barks sono entrati giustamente nella leggenda, promuovendo il fumetto a espressione artistica completa, non posso proprio accettare di definirli con un termine tipo "cartoncini" ...
Quanto all'educativo, non saprei esprimermi, gli input che ricevono i bambini di oggi sono assolutamente in continua evoluzione, ci sono aspetti positivi e negativi da considerare, ma é certo che le videocassette che ho dovuto buttare per usura sono tutte targate Disney, i manga sono li sullo scaffale pieni di polvere (e stiamo parlando delle preferenze del "target" a cui questi prodotti sono diretti :-) )
IMHO ovviamente :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da avrobay
Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
Comunque, riguardo al discorso specifico, ho equiparato i cartoni alle fiabe, ai racconti (che assolvono sicuramente meglio allo scopo, ma si può comprendere come e perchè molto più spesso si mette su un dvd, piuttosto che dedicarsi al raccontare qualcosa ai bambini): in questi il bambino trova facilmente una metafora del proprio vissuto, uno "specchio magico", dove i propri sogni, le proprie paure, ecc, possono essere rivisitate con la protezione, per così dire, della fantasia. Possono aiutare - e quindi in un certo senso "educano" - a trovare soluzioni a piccoli o grandi problemi. Argomenti difficili da trattare, possono essere affrontati meglio, attraverso le favole.
Anche le esperienze più dure e complicate, trasportate in un mondo più vicino a quello del bambino, diventano meno spaventose, pur restando nella sostanza le stesse.
Un altro esempio: i personaggi, nei quali i bambini si identificano, spesso provvengono da un luogo conosciuto e sicuro (casa, mamma e papà), a seguito di un avvenimento si ritrovano in un altro luogo, a volte un po' spaventoso, ma anche affascinante e divertente (soprattutto se si sanno trovare degli alleati) e risolti problemi e difficoltà, possono finalmente muoversi nel mondo con le proprie forze, sicuri di sé...
Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne... :)
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Ecco, volendo considerare un'alternativa all'animazione americana, segnalo un prodotto europeo (Francia e Belgio) veramente affascinante.
Si tratta di Kirikou et la Sorciére, in italiano Kiriku e la strega Karaba, film "povero" come realizzazione, ma di grande impatto emotivo, oltretutto molto ben doppiato nella versione italiana e con la colonna sonora di Youssou 'n Dour.
una piccola recensione da Repubblica:
"Grazie al simpatico Kiriku' potremo fare una salutare immersione totale in una cultura da riscoprire e salvare, dove il materialismo lascia il posto alla spiritualità, dove la frenetica corsa alla riccchezza e al potere si piegano di fronte alla semplicità e alla forza dell'animo, dove l'odio e la violenza si dissolvono nell'amore. Un amore assoluto che realizzerà il miracolo di affrancare Karabà dai poteri malefici e di trasformare il piccolo Kirikù in un adulto innamorato grazie a un bacio appassionato. E come in tutte le belle favole il finale è un miracolo dell'amore" (Magdi Allam, La Repubblica, 23.12.1999).
http://img258.imageshack.us/img258/8841/images8oq.jpg
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Citazione:
Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato
Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.
Come dire... rasserenante! :lol: :lol:
:wink:
ehehe maligno...
leggilo il fumetto, è davvero bello...
in realtà per via della trasposizione in italiano il film animato fa un po pena... però il fumetto è talmente bello che non me la son sentita di escluderlo.
i termini sono forti, ma se ci pensi non è molto dissimile da cose trattate in star trek (la serie animata) o anche altri come il signore degli anelli o chessò io...
purtroppo bisogna prima vederli...
in qello che hai citato, la guerra appare come cosa più che deprecabile e la tematica fondamentale trattata è il fatto che gli uomini si ostinano a commettere gli stessi errori perpetuandoli con i loro gravi effetti...
solo chi ha il coraggio di vivere i propri sentimenti e battersi per essi, ripudiando la violenza, può migliorare il mondo e viverci in armonia, invece che cercare di controllarlo...
quel che "arriva" subito ad un bimbo è la dolcezza della protagonista e le cose fantastiche che le capitano per il suo coraggio di difendere le cose belle della vita.
le ambientazioni sono fantastiche, la foresta avvelenata è magistrale ed anche gli esseri che ci vivono...
tra i temi affrontati ci sono i temi fondamentali della nostra esistenza, la crescita, l'affrontare ciò che ci aspetta senza aver paura del mondo e delle altre persone e , perchè no, la morte.
(ghghgh mi sto divertendo)
per quel che riguarda l'aspetto educativo, riporto quel che ho detto qui sopra...
per la mia umile opinione bisogna mettere i bambini difronte alle tematiche essenziali dell'uomo, che son sempre le stesse e che incontreranno da subito nella loro vita.
gente come il succitato Hayao, ci riesce molto bene... i cartoni della disney invece ci riescono a fatica e solo grazie alla solidità delle storie da cui sono presi, non per la cura loro riservata in questo senso dai maestri dell'animazione che li han prodotti...
questo è ciò che dico sin dall'inizio... e che ribadisco :P
adoro alice nel paese delle meraviglie, adoro anche molti altri, però , per la mia sensibilità, non rendono come dovrebbero...
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
disney mi fa cacar... preferisco l'animazione giapponese...
un qualsiasi film di animazione di Miyazaki e 1000000000000 volte più bello ed educativo di qualsiasi cartoncino disney
Myazaki/Disney.
Paragone rischioso.
- Ciao Kratork.
Pur condividendo i tuoi gusti, devo anche ammettere che Disney ha avuto un ruolo fondamentale per il Cinema d'Animazione di tutto il mondo.
- L'ossessione per il messaggio moralistico che prevale nei suoi Film d'Animazione e la classica divisione tra bene e male rispecchiano la nostra cultura in modo un po' superficiale, compromettendo la credibilità delle storie. Sopratutto per il pubblico adulto.
Cose che non succedono con Myazaki, certo.
-Però, sono innegabili comunque alcuni suoi capolavori. Sia dal punto di vista tecnico e narrativo.
Giappone.
- Certo Myazaki, ma anche Takahata e altri ancora, hanno portato il Cinema d'Animazione d'Autore in posti impensabili per noi occidentali.
Però sai, da loro il discorso è molto diverso e meriterebbe un serio approfondimento.
Conclusioni.
Mi fà molto piacere sapere che anche tu conosca i lavori di Myazaki e che il tuo intervento mi abbia dato l'occasione di parlarne.
Alla prossima.
Ciao.
-
forse superficiale ma realistico... e per me meglio così...
le cose son quel che sono...
se un tizio inquina mezzo mondo con le sue industrie, l'unica realtà degna di nota è quella, non i cavilli legali che cercherà di sfruttare per pararsi il c**o in tribunale :wink:
ovvero, tutti gli strati aggiuntivi che permeano la realtà che viviamo ogni giorno, son meno di dettagli privi di rilevanza... anzi, sono praticamente "scorie" di cui si potrebbe fare a meno
:lol:
e comunque non è così semplice la divisione tra bene e male, anzi... molti personaggi o situazioni che sembrano appartenere ad una sfera negativa, spesso si rivelano semplicemente vittime (consapevoli e non) di situazioni più grandi di loro...
anzi, direi che proprio su questo punto, Myazak cerca di far riflettere molto e di evitare i giudizi (sopratutto affrettati)...
;) :lol: 8)
piacere mio 8) :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
(cmq io regalai Akira alla mia cuginetta di 13 anni 8) :lol: )
Malignamente, però, riporto la trama di uno dei cartoni che hai consigliato
Il pianeta, in seguito ad una catastrofica guerra, non è altro che una landa desolata, in gran parte desertica, un mondo contaminato, avvelenato ed in larga parte sterile a causa delle possenti radiazioni sprigionate dalle mostruose creature biomeccaniche partecipanti al conflitto bellico. I pochi superstiti dell’olocausto si sono riuniti in piccole e sparute comunità mentre la grande foresta tossica continua inarrestabile a cibarsi del poco terreno fertile rimasto.
Come dire... rasserenante!
Fondamentali differenze.
- La questione deve essere affrontata con cautela, senza galoppare calpestando fondamentali differenze tra i diversi generi dell'Animazione Giapponese.
- Se ho capito bene è stato regalato il Film "Akira" ( di Katsuhiro Otomo ) ad una bambina di 13 anni.
Questo piccolo aneddoto mi ricorda quello che fecero negli anni 80 molte emittenti televisive private in Italia.
L'Errore Italiano.
- Ci furono canali televisivi che inserirono nella loro programmazione della fascia pomeridiana "Cartoni Animati" seriali, dai contenuti inadatti all'utenza di quell'ora.
- Era gente italiana.
Poco esperta.
Comprava sti prodotti a basso costo.
E ignorava la cosa più importante...
- ...che in Giappone i Film d'Animazione sono divisi in fascie d'età molto precise.
Anzi, esistono anche storie che sono esclusivamente rivolte a categorie di pubblico specifico.
Alcune Categorie
Esistono storie per bambini,
Esistono storie per adolescienti in generale ma anche storie solo per ragazzine o solo per ragazzini.
Esistono storie per la famiglia e storie per adulti.
Esistono storie per adulti dal contenuto erotico ma anche storico, culturale e autobiografico. ( Ma solo per adulti.)
Poi c'è il Cinema d'Animazione d'Autore, quello da Festival del settore ma anche dai contenuti mistici e religiosi.
E altro ancora...
Ricapitolando:
Regalare "Akira" ad una tredicenne è un po' fuoriluogo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
forse superficiale ma realistico... e per me meglio così...
le cose son quel che sono...
:???:
Scusa?
Non capisco?
La mia era una critica ai lavori Disney.
...forse un po' troppo diplomatica, ma pur sempre una critica.
Poi, certo, ho parlato anche di meriti.
...ma più in generale.
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era riferito alla prima stesura del tuo post... poi nel mentre è cascata la linea e prima che potessi rispondere tu avevi già cambiato il tuo... mentre io non avevo più voglia di cambiare il mio.
quindi direi che i nostri punti di vista, non sono opposti, ma, al limite, complementari; diverse sfaccettature della stessa realtà :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
(cmq io regalai Akira alla mia cuginetta di 13 anni 8) :lol: )
- Se ho capito bene è stato regalato il Film "Akira" ad una bambina di 13 anni.
:???: Spero che tu abbia capito bene... l'ho scritto proprio poco sopra. :lol:
Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
Ricapitolando:
Regalare "Akira" ad una tredicenne è un po' fuoriluogo.
Ma va??? Accidenti, mo me la segno! :lol:
Per la cronaca, ero giovane quando feci quel regalo (anch'io lo sono stato!), e in realtà lo stavo regalando a me.
Ormai sono anni che regalo libri :wink:
A proposito delle fondamentali differenze tra i diversi generi dei cartoni giapponesi, l'analisi di pippi mi pare azzeccata. Almeno per ciò che li accomuna.
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Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
Citazione:
Originariamente Scritto da avrobay
Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
(...)
Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne... :)
Sei stato chiaro e ti ringrazio per avermi risposto. La mia domanda era sincera ma non innocente e mi è piaciuto sollecitare un chiarimento sul termine perché sono convinto che sia il perno intorno al quale gravita la discussione. La tua risposta ha poi reso problematico il termine e secondo me è giusto che sia così.
Ho cercato e ritrovato una frase di Bettelheim a proposito di Cappuccetto Rosso che lascia intendere come, quando si parla delle fiabe, morale e moralismo si possano nascondere proprio dove non avremmo mai pensato di trovarli, ingannandoci. Succede così che il "lieto fine" non abbia alcuna funzione moraleggiante e lo abbia invece la conclusione brutale e violenta di certi racconti apparentementi disincantati. La frase è questa: "Se non ci fosse qualcosa in noi che prova attrazione per il grosso lupo cattivo, egli non avrebbe alcun potere su di noi."
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Oltre al fumetto anche il Cinema d’Animazione è una forma narrativa che mi appassiona.
Ho consultato qualcosa sull’argomento che ho in casa e:
Nella Biografia di Marc Eliot, “Il Principe nero di Hollywood” ed. Bompiani, si parla meno dei suoi lavori e molto della sua vita.
Ho preferito dunque, citare alcune frasi dal saggio sul Cinema d’Animazione di Luca Raffaeli, a mio modesto parere molto interessanti.
Il Pensiero nel Cinema Disney.
Le anime disegnate. Luca Raffaeli. ed. Castelvecchi.
Il cattivo.
Il cattivo disneiano è evidentemente uno psicopatico, una persona che ha perso la capacità di confrontarsi con la realtà, di dialogare.
Il cattivo ha sempre un’idea fissa, un desiderio da soddisfare.
Non c’è tattica intelligente nel cattivo, la sua è una nevrosi da sfogare contro tutto e contro tutti.
Ordine e simmetria.
Quello che vuole Disney non è la costruzione del futuro, ma la ricostruzione del passato: vuole liberare i ricordi dalle stravaganze che hanno dolorosamente spezzato i suoi equilibri interiori. Vuole ricostruire questi equilibri attraverso un mondo diviso, un mondo simmetrico e ordinato.
Egocentrismo infantile.
Il cinema Disney è animista ed egocentrico, come un bambino. Infatti punta tutto sui personaggi principali, che tutto il mondo è pronto a festeggiare al termine delle loro disavventure e nell’inequivocabile felice finale.
Esaltazione dela povertà di spirito.
Sono le donne a puntare l’uomo, l’’uomo se ne accorge, distoglie lo sguardo, le gambe gli tremano mentre la donna, che tutto capisce e governa, ha già preso in mano la situazione. Così Disney esalta la povertà di spirito dei personaggi buoni, semplificandoli al massimo sotto l’aspetto sociale. ( Non psicologico )
Il dolore.
All’inizio del film qualche problema ci deve essere: Biancaneve, Cenerentola e Dumbo hanno problemi diversi, ma tutti coltivano una certa fiducia nel futuro. E se ci sarà qualcuno che vuole il loro male, prima o poi costui resterà sconfitto. Dopo il dolore c'è la gioia, il dolore è un passaggio.
Il modello americano.
E’ davvero miracoloso come il discorso disneiano riesca a fondersi con il modello americano. Sembra esserne l’ispiratore e allo stesso tempo il risultato. Permette l’esaltazione dell’individuo nell’apoteosi collettiva. Il sogno di Cenerentola è alto: ma tutto è permesso, tutto si può in America, purchè lo si voglia sognare, purchè non si buttino via le occasioni. ( Vedi festa da ballo )
Il padre.
Quella del padre, quando esiste, non è una figura morale. In Bambi è il mito, in Cenerentola è il buffone, ne La carica dei 101 un timido stravagante e in Pinocchio è un padre mancato. Dov’è nel cinema disneiano l’austera figura paterna? Non c’è manca. Anche perchè in Disney manca una precisa direttiva morale, e un’efficace figura positiva. I padri, infatti, non hanno quasi mai un ruolo determinante.
Il male e il bene.
Disney dice sempre dov’è il male, e il bene sta nell’assenza di quello.(una concezione piuttosto cristiana, peraltro )
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Citazione:
Originariamente Scritto da avrobay
Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
Citazione:
Originariamente Scritto da avrobay
Seguo con interesse la discussione ma ho bisogno di chiarirmi le idee. Quando usate il termine "educativo" che cosa intendete dire?
A che cosa dovrebbe "educare" il cartone animato?
Diciamo che ho dato al termine una valenza ampia... "educare" non mi piace nemmeno molto, ricorda "ammaestrare". Ma è solo questione di come le si prende le parole, forse.
(...)
Spero di essere stato chiaro: il discorso è molto ampio e complesso, oltre che affascinante, ma io purtroppo sono reduce da una notte insonne... :)
Sei stato chiaro e ti ringrazio per avermi risposto. La mia domanda era sincera ma non innocente e mi è piaciuto sollecitare un chiarimento sul termine perché sono convinto che sia il perno intorno al quale gravita la discussione. La tua risposta ha poi reso problematico il termine e secondo me è giusto che sia così.
Ho cercato e ritrovato una frase di Bettelheim a proposito di Cappuccetto Rosso che lascia intendere come, quando si parla delle fiabe, morale e moralismo si possano nascondere proprio dove non avremmo mai pensato di trovarli, ingannandoci. Succede così che il "lieto fine" non abbia alcuna funzione moraleggiante e lo abbia invece la conclusione brutale e violenta di certi racconti apparentementi disincantati. La frase è questa: "Se non ci fosse qualcosa in noi che prova attrazione per il grosso lupo cattivo, egli non avrebbe alcun potere su di noi."
lo sapete che nella versione originale di cappuccetto rosoo muoiono tutti?
tutti, nonna , cappuccetto, il lupo... forse solo il cacciatore si salva, ma non mi ricordo mica bene... forse non c'era nemmeno nell'originale
8)
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Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
A proposito delle fondamentali differenze tra i diversi generi dei cartoni giapponesi, l'analisi di pippi mi pare azzeccata. Almeno per ciò che li accomuna.
Ritengo che l'analisi di Pippi sia rivolta ad un genere specifico d'Animazione Giapponese, denominata "commerciale".
Quella delle Serie Animate che solitamente vengono trasmesse in televisione il pomeriggio e che in molti casi hanno giocattoli e prodotti vari al seguito.
Con precisi scopi commerciali.
Mancano invece, gli altri generi.
I generi che in televisione non vanno e che sono un'ampia fetta del settore.
Distribuito a livello internazionale.
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concordo...
fortunatamente non tutta l'animazione jappo è come i pokemon...
:lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da pippi
Ecco, volendo considerare un'alternativa all'animazione americana, segnalo un prodotto europeo (Francia e Belgio) veramente affascinante.
Si tratta di Kirikou et la Sorciére, in italiano Kiriku e la strega Karaba, film "povero" come realizzazione, ma di grande impatto emotivo, oltretutto molto ben doppiato nella versione italiana e con la colonna sonora di Youssou 'n Dour.
E' uscito da poco il sequel....
Segnalo anche "La Freccia Azzurra"
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Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
d’Animazione di Luca Raffaeli, a mio modesto parere molto interessanti.
Caro Gripa,
permettimi qualche piccola obiezione :-)
Premetto che tutta questa dietrologia e approfondimento di tipo sociologico e politico a mio parere lascia un po' il tempo che trova: la forza dell'arte in generale é la capacità di comunicare e di provocare emozioni di tipo primario, non necessariamente mediate da una preparazione specifica sull'argomento. E specialmente se parliamo di cartoni animati, che sono diretti ad un pubblico molto particolare, che se ne frega se Topolino é di destra o di sinistra e se Walt Disney era veramente un maccartista e un delatore oppure no.
Inoltre giudicare l'animazione disneiana in forma generale é un errore, stiamo parlando di un'opera che ha un excursus temporale di 78 anni!
Da Steamboat Willie fino a Nemo c'é stata tutta una evoluzione e maturazione tecnica e di contenuti che non permette generalizzazioni.
La forza di Disney (e forse il suo limite in un certo senso) é quella di mettere in scena la nostra cultura, i nostri valori in modo coerente e consono al tempo che stiamo vivendo e contemporaneamente recuperare le origini archetipiche dell'uomo occidentale attraverso l'elaborazione della fiaba, che é il modo piu' antico di rappresentare la realtà, ancora quando l'uomo tramandava la propria conoscenza attraverso la parola e non la scrittura.
La fiaba realizza la propria tensione attraverso due poli opposti, ed é in questo rappresentazione dell'essenza della vita stessa. Il bene e il male non sono concetti "morali" fini a se stessi, ma sono le forze opposte che generano l'energia in cui l'uomo nasce, si realizza e muore.
Che poi gli americani molto ingenuamente come é loro consuetudine, si siano appropriati di questi concetti e li abbiano fatti aderire all'American Way of Life é pura coincidenza, che nulla toglie al valore della rappresentazione in sé.
L'ordine e simmetria che questo signore critica apertamente, sono il raggiungimento di uno stato di equilibrio e un ritorno all'unità di cui ogni essere umano ha necessità. Il lieto fine é necessario come catarsi liberatoria e come segno di speranza, concetto quest'ultimo decisamente cristiano, concordo con te, ma non esclusivamente e non necessariamente inteso in senso negativo. Non dimentichiamo poi che la sceneggiatura delle storie ricalca fedelmente il testo di favole antiche e moderne, Cenerentola l'ha scritta Perrault, mica Disney.
Infine, la figura paterna non é assente, quando la storia lo consente.
Bambi... Pocahontas.... il Re Leone! (il padre qui é assolutamente centrale e diventa nume tutelare della storia) ... fino ad arrivare a Nemo, dove la figura paterna mi sembra tutt'altro che ininfluente e il viaggio di Marlin é anche simbolo di ricerca e di approfondimento del rapporto personale con la paura di vivere.
Alla fine... cosa ha importanza davvero?
Potremmo parlare per ore, ma é senz'altro piu' eloquente l'espressione del viso dei nostri bambini davanti alla capacità di rappresentare e comunicare le emozioni in modo cosi divertente e con una perfezione tecnica che eleva il cartoon ad "arte" nel senso piu' profondo della parola.
Perdona la prolissità, ma le tue parole mi hanno stimolato queste riflessioni, del tutto personali e quindi senza nessuna pretesa di autorità.
:-)
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ma appunto... io da bimbo con i film della disney mi facevo due maroni così... invece con goldrake saltavo di gioia... viva i robottoni :lol: :lol: :lol:
(vabbè, si scherza, eh? )
:lol: :lol: :P
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Citazione:
Originariamente Scritto da pippi
Caro Gripa,
permettimi qualche piccola obiezione :-)
Premetto che tutta questa dietrologia e approfondimento di tipo sociologico e politico a mio parere lascia un po' il tempo che trova: la forza dell'arte in generale é la capacità di comunicare e di provocare emozioni di tipo primario, non necessariamente mediate da una preparazione specifica sull'argomento. ?
- Mi piace quello che hai scritto.
Condivido la tua idea sulla "forza dell'arte".
- Il mio approfondimento è nato dalla necessità d'insinuare almeno il dubbio, che le fiabe raccontate dal cinema Disney possono avere contenuti poco rassicuranti.
- Quell'aura d'intoccabile buonismo che avvolge tutto il mondo Disney e che incanta i benpensanti, credo vada un po' scrollata.
- Una provocazione insomma.
Tanto per insinuare un'opinione diversa su temi solidificati intorno al consenso generale.
- Che poi, ci si faccia prendere troppo la mano da questo tipo di approfondimenti, non è un bene.
Anzi, è un rischio che allontana dall'autentico piacere di godersi la visione di una storia animata.
- Disney, Pixar, Ghibli, Aardman, e qualsiasi altro studio di produzione sia interessato a raccontare una bella storia, sarà sempre il benvenuto tra le mie emozioni.
:)
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Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
[- Il mio approfondimento è nato dalla necessità d'insinuare almeno il dubbio
Lo avevo capito, mi é piaciuto rifletterci su e quoto in toto il tuo post.
Solo, per piacere, scegli un altro orario per lanciare i sassi, perché succede sovente che io di notte non dorma per pensare a quello che hai scritto (e pure mi piace, pensa te!) :-)
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ahò , sfittinzia... pigliati na camomilla e dormi tranquilla :P :lol: :lol: :lol:
(questo però è colpa del drive-in di greggio e d'angelo)
:lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da Kratork
ahò , sfittinzia... pigliati na camomilla e dormi tranquilla :P :lol: :lol: :lol:
(questo però è colpa del drive-in di greggio e d'angelo)
:lol: :lol:
:lol: :lol: :lol:
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era meglio "camomillati" :roll:
perdo colpi... sarà la fame... :lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da pippi
Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
- Il mio approfondimento è nato dalla necessità d'insinuare almeno il dubbio
Lo avevo capito, mi é piaciuto rifletterci su e quoto in toto il tuo post.
Solo, per piacere, scegli un altro orario per lanciare i sassi, perché succede sovente che io di notte non dorma per pensare a quello che hai scritto (e pure mi piace, pensa te!) :-)
Grazie Pippi.
Per l'orario purtroppo, son messo un po' male.
Sai com'è...
...priorità dei ritmi famigliari.
;)notte.
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io non sono daccordo per il semplice motivo che ttt i cartoni japponesi sono violenti (pokemon,...), invece la disney ha fatto cartoni che sono entrati nella storia (peterpan,...). La disney mi ha cresciuto quando ero piccolo
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La disney aveva costruito un piano perfetto per entrare in più cinema possibili e accontentare più persone possibili
per farlo ha dovuto censunrare evitare certi comportamenti argomenti
infatti tutti i cartoni disney si svolgono allo stesso modo con gli stessi ruoli non ci sono problemi nè mezze misure
Buoni vs Cattivi
invece i manga parlano di tutte quelle altre sottigliezze
anke io sn cresicuta con disney ke adoro ma informandomi ho capito molte cose
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e poi, poveri pokemon... accusati di essere violenti...
ma dove?
ci sono solo sgorbi che vanno in giro facendo versi come "pika pika" "jiiiigliii puuuuffff"
se son violenti quelli :lol: :lol: :lol:
c'è più violenza nei TG o sui giornali e anche nelle pubblicità...
per non parlare della continua violenza psicologica che viene fatta sui più piccoli in TV per obbligarli a diventare il "consumatore perfetto" proprio durante le ore di "fascia protetta"
poi mi censurano cartoni animati tipo Ranma, dove al massimo si intravedono un paio di capezzoli di striscio... che son cose perfettamente naturali.
per fortuna mi son potuto godere alla grande gigi la trottola e le sue ossessioni divertentissime per le mutandine bianche
:lol: :lol:
poveri bimbi d'oggi... solo esserini obrobriosi (pokemon e simili) che fan versi strani e "maghette" imbecilli di ogni tipo... (da notare che in giappone son fatti per bimbi tra i tre e i cinque anni e qui son visti e "goduti" ben oltre tale età...)
così, tanto per andare sempre più OT :lol: :lol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da Nadiuccia
beh il lavoro di animazione non è di certo facile
io perdonerei delle copiature xkè disegnare 1000 volte la stessa cosa è difficile
...a volte poi, per mantanere la fluidità nei movimenti dei personaggi, la "montagna" di disegni era veramente enorme.
Citazione:
Originariamente Scritto da Nadiuccia
e poi hanno degli skemi
i disehgantori disney erano così
poco spazio alla creatività le storie si evolvono sempre allo stesso modo cm anke i personaggi quindi questo è x me il meno grave dei difetti della disney
...veniva applicato un vero e proprio metodo di lavoro industriale.
Riduzione dei tempi.
Ottimizzazione dei metodi.
Come in una fabbrica.
Citazione:
Originariamente Scritto da Nadiuccia
ma spesso si riprendevano scene già fatte x fare prima...io parlerei di senso del lavoro!
chi di noi non trova il modo + veloce di arrivare a un risultato?
...tra l'altro le due scene al centro della questione in oggetto, sono dello stesso regista.
Wolfang Reitherman.
Regista che diresse "La spada nella roccia" nel 1963, e "Il libro della giungla" nel 1967.
...e poi altri ancora.
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http://img460.imageshack.us/img460/9164/lucciole5re.jpg
Violenza in tutti i "cartoni" Giapponesi? ...in tutti?
- Isao Takahata è uno tra i più grandi autori del Cinema d'Animazione Giapponese.
Tra i suoi lavori più conosciuti, porto alla vostra attenzione la serie per la televisione "Heidi".
Storia ispirata al romanzo della svizzera Johanna Spyri.
...con aspetti a volte drammatici, ma di violenza, niente.
- Poi ha realizzato anche lungometraggi per il cinema.
Tutte storie attraversate da una rara poesia narrativa.
- Qui sopra ho citato la "Tomba delle lucciole", che racconta la storia di due bambini sopravvissuti ai bombardamenti aerei degli americani durante la seconda guerra mondiale.
...violenza?
No! Solo una "difficile" storia dal finale commovente.
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http://img503.imageshack.us/img503/2539/kiki5zn.jpg
Kiki. Consegne a domicilio.
Regia di Hayao Miyazaki.
( Premio oscar nel 2003 come miglior Film d'Animazione per "La Città Incantata". )
( Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2005. )
- Storia di una giovane e gentile strega, che lascia casa e famiglia per un anno di pratica in arti magiche.
Con lei a bordo della sua scopa il fedele gatto Jiji, che l'accompagnerà alla scoperta dell'indipendenza e delle responsabilità della vita quotidiana.
La storia si svolge in un pittoresco villaggio sul mare, dove inizia il suo servizio "volante" di pronta consegna a domicilio.
Ps: Niente violenza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da gripa
Questo non lo conoscevo. Interessante. Credo che lo comprerò per mio figlio che mostra di apprezzare Miyazaki. :)
Mentre per quanto riguarda l'altro film "Una Tomba Per Le Lucciole" mi permetto di segnalare questa pagina:
http://www.wangazine.it/anime/VR_TombaLucciole.php