BBRRRRR!!
Pensate, per esempio, al trovarsi trasformati in una cavalletta!!
:pauuura:
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BBRRRRR!!
Pensate, per esempio, al trovarsi trasformati in una cavalletta!!
:pauuura:
Salvatore Niffoi La vedova scalza
Me lo portarono a casa un mattino di giugno, spoiolato e smembrato a colpi di scure come un maiale. Neanche una goccia di sangue gli era rimasta. Lo stesi sul tavolo di granito del cortile, quello che usavamo per le feste grandi, e lo lavai col getto della pompa. Le pispiriste incollate, grumi scuri nel concale, terra e paglia nelle costole, nella vrissura, mosche verdi dappertutto. Pthù! Maledetti siano quelli che gli hanno squarciato il petto per strappargli il cuore con le mani..."
Un po' fortino... se vi viene voglia il libro é memorabile! Personaggi difficili da dimenticare.
"La mia storia si svolse in giorni ormai lontani, in una terra chiamata Britannia. Il mio vescovo Sansum, che Dio l'abbia in gloria più di ogni altro santo di ieri e di ogi, pensa che questi ricordi dovrebbero bruciare all'inferno, come ogni altra opera dei pagani, perchè sono la storia della tenebra venuta a spegnere la luce di nostro Signore Gesù Cristo. Sono infatti la storia delle terre Perdute, i regni che un tempo erano nostri e che oggi sono chiamati Inghilterra dai nostri nemici. E sono soprattutto la storia di Artù il guerriero, il sovrano che non fu mai re, il nemico di dio e, che Cristo e il vescovo Sansum mi perdonino, l'uomo più saggio che io abbia mai conosciuto. Quanto ho rimpianto la sua morte."
Poi vorrei mettere ciò che è scritto dietro al libro
"Fu nel cuore dell'inverno che la storia di artù ebbe inizio. Io la ricordo.
Io ero là! "
(Bernard Cornwell - "Il Re d'Inverno")
È bellissimo, e lo sono anche i libri che seguono, in quanto è il primo di una pentalogia!
Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa - non importa esattamente quanti -
avendo in tasca poco denaro, o forse non avendone affatto, e non
avendo nulla di particolare che mi trattenesse a terra, pensai di andarmene
un poco per mare, a vedere la parte del mondo coperta dalle acque. È il
sistema che uso per scacciare la tristezza e tenere sotto controllo la circolazione.
Ogni qualvolta m'accorgo che mi si va formando intorno alla bocca una
piega arcigna; quando sulla mia anima scende un umido, piovigginoso novembre;
quando mi sorprendo a sostare involontariamente davanti ai negozi di casse da morto
e a seguire ogni funerale che incontro; e specialmente quando l'ipocondria prende
il sopravvento su di me a un punto tale da far sì che debba ricorrere a un
forte principio morale per impedirmi di scendere deliberatamente in strada
a far saltar via il cappello dalla testa della gente...
allora giudico che sia giunto il momento di andare per mare il più presto possibile.
È il mio surrogato della pistola e della pallottola. Catone, compiendo un bel gesto filosofico,
si getta sulla sua spada; io, tranquillamente, m'imbarco. In questo non c'è nulla di strano.
Se solo lo sapessero, quasi tutti gli uomini, ognuno a proprio modo,
prima o poi nutrirebbero per l'oceano più o meno gli stessi sentimenti che provo io.
Herman Melville - Moby Dick
“Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell’amore, del destino, e delle scelte che si fanno nella vita. Per capire l’essenziale però, mi è bastato un istante, mentre mi torturavano legato a un muro. Tra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscì a comprendere che nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli. Non sembra granché, me ne rendo conto.
Ma quando non hai altro (…) una libertà del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilità. E la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita”
Contenuto rimosso (Lo staff di MacPeer)
Gregory David Roberts, Shantaram, Neri Pozza,
Maccontento,
a parte l'incipit di per se', che ovviamente e' tratto dal libro, osserviamo purtroppo che anche il resto e' preso pari pari da un altro blog. Passi, se sei tu l'autore, altrimenti per correttezza sarebbe stato opportuno indicare chi ha realmente recensito questo libro. Lascio l'incipit e rimuovo il resto, in attesa di chiarimenti.
Faccio notare inoltre che in genere cerchiamo di mantere l'originalita' dei contributi, ben vengano recensioni e segnalazioni PERSONALI, in cui ci si metta qualcosa di se'...
beh, certo che non è farina del mio sacco! volevo farvi partecipi di una bella recensione trovata su Sottotomo.com:smt023
è un romanzo autobiografico di 1200 pagine ambientato in india e afganistan che parla di un evaso ritrovatosi "dottore" in una baraccopoli
certo che una mia recensione fa passare la voglia di leggerlo:zzz
bello bello, buona lettura:smt039
Cito questo lontano messaggio, oggi Salinger è morto a 91 anni. Uno dei più grandi scrittori contemporanei.
Se non lo avete letto, correte a comprare "Il giovane Holden" (The Catcher in the Rye) e poi finito quello, correrete a cercare anche gli altri racconti.
Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo: cosi' diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce andandomene a letto.
Al mattino mi svegliai, decisi che avevo bisogno di un po' di esercizio fisico e cominciai subito. Feci parecchie flessioni, poi mi lavai i denti. Sentii in bocca il sapore del sangue, vidi che lo spazzolino era colorato di rosa, mi ricordai cosa diceva la pubblicita', e decisi di uscire a prendermi un caffe'.
Andai al solito ristorante, mi sedetti su uno sgabello davanti al bancone e ordinai un caffe'.
John Fante, Chiedi alla polvere
Mi costò un'ustione (ero al mare e dimenticai di girarmi e 'grigliarmi' ambo i lati) : come staccare la mente da Arturo Bandini? Pieno di talento e di rabbia perchè nessuno sembra accorgersene; bello, povero, bugiardo, beffardo, spregiudicato, infantile, maledetto, insomma... uno di quelli che nessuna madre vorrebbe per le proprie figlie ma che tanto piacciono alle donne che amano rovinarsi la vita . E in tanti ameranno questo ragazzaccio perchè, diciamo la verità, quanti vorrebbero poter essere come lui, 'sciupafemmene', capace di mandare all'aria tutto, di poter dire sempre quello che si pensa e percorrere strade illuminate dalla fioca luce dei propri sogni?
Le pagine vi scorreranno fra le dita e, come per pochi libri accade, non rimpiangerete le ore di sonno saltate senza accorgervene.
No, non credo di averlo, altrimenti me ne ricorderei (il che, non è una certezza). :)
Dammi un incipit che ritieni che meriti...
L'incipit di quello che mi ha più 'rapita' non merita, ma tutto il libro sì
Ne muoiono più di crepacuore.
te lo consiglio vivamente
(Vado a godermi il filmato che sono riuscita a trasferire su pendrive dopo
- aver cercato tanto sulla ricerca
-aver letto tanti post senza trovare le indicazioni necessarie resistendo alla tentazione di chiedere aiuto per evitare cazziatoni :angioletto
-aver trasferito il filmato su pendrive per puro caso (ho copiato il filmato, trovato un'icona 'no name' -era del pendrive riconosciuta perchè apparivano delle foto-, col dx del mouse ho cliccato su incolla e ... vualà!!).
- essermi dannata perchè il lettore non lo leggeva
-essermi accorta che il lettore era scollegato dalla tv
continua la saga della fortuna del principiante :oops )
Donne che amano troppo
di Robin Notrhwood, Ed. Feltrinelli
purtroppo il mio disordine cronico mi impedisce di trovare subito i libri che mi sono più cari e ... l'incipit va a farsi friggere. però non posso mancare di raccomandare questo libro di cui ho regalato, non a caso, tante copie.
dipendesse da me lo inserirei, obbligatorio, tra i testi di studio/riflessione di ogni scuola superiore.
tratta, appunto, di donne (ma anche tanti uomini sono interessati al fenomeno) la cui relazione d'amore è caratterizzata da sofferenza ed insegna a riconoscere i sintomi di un rapporto che sfocerà, fatalmente, nel dolore.
quanti rapporti 'malati' conosciamo/abbiamo vissuto ? cosa spinge donne e uomini ad intrappolarsi in legami soffocanti, problematici, troppo spesso pericolosi?
come riconoscere questo tipo d'amore malato? come prenderne coscienza? come scampare il pericolo?
leggetelo con attenzione, regalatelo alle vostre figlie (la sindrome della crocerossina sta sempre dietro l'angolo), alle vostre amiche, ai vostri compagni di vita.
L'ho letto. Tutto, e anche bene. Poi, dopo qualche anno, confesso di averlo buttato via, perché ha cominciato a darmi l'idea del "manuale", ed è la cosa che odio di più... Una mia insofferenza soggettiva, per carità... Questo per dire che avrei scritto volentieri io l'incipit, ma non ho più il libro... Però TROVALO, perché l'incipit ci vuole, altrimenti hai sbagliato sezione :)
Attenzione al cognome: Norwood. :smt039
:)
ho svuotato 2 settori della libreria per cercarlo. nutrirò speranza fino al trentaquattresimo (sono un'ottimista accanita ).
Un manuale? Forse. 'Come riconoscere di essere una vittima predestinata e scampare il pericolo', ma magari qualche ragazza di mia conoscenza l'avesse letto prima....
Norwood, è vero (l'età fa brutti scherzi :x )
"Saranno in molti a biasimarmi. Che posso farci? È colpa mia se pochi mesi prima della dichiarazione di guerra avevo solo dodici anni? Forse le emozioni scatenate da quell'evento straordinario appartengono a un genere che l'infanzia non sperimenta mai. Ma, poiché è difficile invecchiarsi in maniera efficace, in barba alle apparenze, proprio in quell'età acerba mi capitò d'impegnarmi in un'avventura che metterebbe in imbarazzo persino un adulto. E non sono stato l'unico. Di quel periodo, i miei coetanei conserveranno ricordi assai diversi da quelli dei compagni più anziani. Quanto a coloro che già adesso me ne vogliono, li esorto a raffigurarsi ciò che la guerra rappresentò per molti giovanissimi: quattro lunghi anni di vacanze..."
(Raymond Radiguet - Il diavolo in corpo)
" fotografare e disegnare - visti in parallelo -
La fotografia è per me l'impulso spontaneo di un'attenzione visiva perpetua che capta l'istante e la sua eternità.
Il disegno, per la sua grafologia, elabora quello che la nostra coscienza ha colto di quell'istante.
La fotografia è un'azione immediata, il disegno una meditazione "
tratto da L'immaginario dal vero di Henri Cartier-Bresson
non è proprio l'incipit ma sono alcune righe che mi hanno colpito in modo particolare, chiedo scusa
bell'idea una discussione sugli incipit preferiti :smt023
"Alice Della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche
nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la
gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che la pungeva sulle
cosce, le moffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e
puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre troppo stretti, che la facevano
camminare come un gorilla."
(La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano)
"Da piccolo passavo spesso il fine settimana da mia nonna.
Quando arrivavo, il venerdì sera, lei mi sollevava in uno dei suoi abbracci soffocanti.
E quando me ne andavo, la domenica pomeriggio, mi alzava di nuovo per aria.
Solo molti anni dopo ho capito che mi stava pesando."
SE NIENTE IMPORTA Jonathan Safran Foer