Il titolo? Un link?
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Il titolo? Un link?
Oops...scusate mi ero dimenticato questo piccolo dettaglio. :oops:
Il titolo è "Lo spechio nello specchio."
e su questo link troverete una recenzione veramente carina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_specchio_nello_specchio
:)
Ho fatto una rapida ricerca sul forum e mi sembra che nessuno abbia mai parlato di Kureishi e di questo libro, per cui lo faccio io...
Il buddha delle periferie - Hanif Kureishi - Bompiani tascabili
Bompiani ripresenta, in una nuova traduzione di Ivan Cotroneo, un romanzo che forse qualcuno di noi si era perso, e che è senza dubbio degno di far parte della nostra libreria.
Il Buddha delle periferie è la storia della formazione di Karim, giovane figlio di madre inglese e padre indiano, un musulmano senza dubbio atipico, dal momento che all’inizio del libro apprendiamo della sua conversione al buddhismo!
Karim vive sulla propria pelle i mutamenti che la società inglese e quella occidentale attraversano in più o meno un decennio, dalla metà degli anni ‘70, alla metà degli anni ’80, all’incirca.
Karim è sveglio, ironico, sensibile, molto confuso su chi sia e cosa voglia dalla sua vita; e il modo in cui osserva il mondo è fresco e disincantato al tempo stesso, eppure mai banale.
Dalla periferia degradata di Londra si fa lentamente strada verso il centro della città, e poi verso l'altra sponda dell'oceano, alla ricerca della sua identità, del suo posto nel mondo.
Lo circondano una serie di personaggi che difficilmente si possono dire secondari, ciascuno con una personalità così ben definita che gli permetterebbe di essere a sua volta protagonista di un altro romanzo: come Haroon, il padre di Karim, figlio di una ricca famiglia di Bombay che dopo anni di umile lavoro per le ferrovie inglesi si re-inventa un presente di guru; o il suo amico di gioventù Anwar e la moglie Jeeta, principessa, con il loro negozio di alimentari Magazzini Paradiso e la ribelle figlia Jamila; o ancora gli zii materni di Karim, Ted e Jean, piccolo-borghesi e arrampicatori sociali la cui vita sarà cambiata dalla svolta ‘spirituale’ del cognato...
Nel corso del romanzo partecipiamo alle storie di immigrati la cui vita si è fermata agli anni difficili dell’immigrazione, incontriamo adulti sessantottini e giovani hippies; riconosciamo i primi albori del movimento punk nonchè del rampantismo yuppie degli anni '80, per rimanere, infine, con l'immagine mentale di un mosaico estremamente composito eppure mai dissonante.
Tutto questo condito da una scrittura vivace, a tratti esilarante, che adotta un registro volutamente ‘disinvolto’, se così si può dire...
Le situazioni comiche (ma davvero comiche!) si susseguono una dopo l'altra, soprattutto nella prima parte del romanzo, consegnandoci, nella seconda parte, un Karim più maturo, la cui vita e le cui riflessioni si vanno facendo più serie senza perdere, mai, l’originale freschezza.
Un romanzo che ci consegna lo spirito di un decennio che molti hanno visto solo al cinema, o hanno ascoltato nei racconti di zii o fratelli maggiori.
Un tuffo nel passato recente.
Consigliato specialmente a chi riesce a provare un po’ di nostalgia per le cose che non ha vissuto.
Buona lettura a tutti!
postato originariamente sul forum di BC-Italy
Mi piacerebbe tanto parlarvi di un libro che ho amato e che amo molto.. l'ho letto per la prima volta quando ero al secondo anno delle superiori; da allora ad oggi non saprei dire quante altre volte la mia mente ed il mio cuore si sono nuovamente immersi in quelle parole..
“L'amico ritrovato” di Fred Uhlman
E' la storia di una intensa, profonda amicizia nata tra due ragazzi sedicenni che frequentavano lo stesso liceo nella città di Stoccarda.
Erano gli anni in cui la Germania stava andando inesorabilmente incontro a quello che poi sarebbe diventato uno tra i periodi più bui e folli nella storia dell'umanità: il nazismo.
L'importanza di non dimenticare; il valore ed il calore di un'amicizia sincera; la forza degli ideali e la loro assoluta indipendenza da ogni sorta di fede politica o ceto sociale sono i valori di cui è permeato questo piccolo gioiello della letteratura contemporanea.
Un libro da leggere in un sol fiato :-)
http://img509.imageshack.us/img509/8...trovatowf3.jpg
Grazie, vento, per questa segnalazione.... amo moltissimo questo piccolo libro e mi ritrovo perfettamente nelle tue parole. :)Citazione:
Originariamente Scritto da il vento
Caso più unico che raro, dopo aver letto il libro ho amato moltissimo anche il relativo film
non trovate che miss piggott e il vento, nonostante abbiamo pochissimi post, siano più "presenti" di tanti altri? certo, lo ammetto, non è una gran scoperta affermare che la qualità di un post vinca sulla quantità.... però è utile sottolinearlo in questa occasione. ci sono utenti con 1.000 post che non hanno mai attirato la mia attenzione, ne dato nulla...
ok... vado a dormire... notteeee :D
Sono tanto contenta che sia piaciuto anche a te meigel!!
Per me è una gioia enorme condividere con qualcuno l'amore per un libro
che ho tanto apprezzato..
Grazie anche per la segnalazione del film! Non avevo idea che esistesse!!
Adesso devo assolutamente trovarlo!!
Un libro che ho amato e che avevo dimenticato. Grazie vento! :)Citazione:
Originariamente Scritto da il vento
Trovo, trovo.... :)Citazione:
Originariamente Scritto da flashcream
flashcream, per quanto mi riguarda è una questione di "fasi".. io in questo periodo non scrivo quasi più sul primo forum a cui mi sono iscritta (nel 2002); però continuo a visitarlo varie volte al giorno, andare tutti i mesi ai raduni, considerare molti degli iscritti miei amici (amici veri intendo).Citazione:
Originariamente Scritto da flashcream
E' solo una fase, passerà.
E poi i nuovi utenti sono sempre un po' più "carichi", no? Soprattutto se incontrano persone gentili e intelligenti come voi! 8)
Eccomi qui con un'altra recensione.
Si tratta della mia scrittrice preferita, che leggo rigorosamente in originale (sono un po' maniaca, se ve lo stavate chiedendo.. :oops: )
Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
Ponte alle grazie (dovrebbe esserci anche un'edizione economica della TEA se non sbaglio...)
Margaret Atwood, per chi non la conoscesse, è una delle più importanti scrittrici e poetesse di lingua inglese viventi. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui il meraviglioso L’assassino cieco che le è valso un meritatissmo Booker Prize.
Il racconto dell’ancella è il suo libro più famoso e controverso.
Per iniziare, Il racconto dell’ancella è un libro agghiacciante, nel senso che fa proprio venire i brividi, dal momento che quello che descrive possiede una verosimiglianza sorprendente, e certamente trova ispirazione in certe pulsioni puritane che animano la società nordamericana (non a caso il romanzo – di un’autrice non americana, ma canadese - ha suscitato fortissime polemiche negli Stati Uniti e non vorrei sbagliarmi ma è stato messo all’indice come libro bandito o comunque challenged)
Allora, il romanzo potrebbe essere superficialmente definito “di fantascienza”, dal momento che è ambientato in un mondo post-atomico, e precisamente nella Repubblica di Galaad, territorio comprendente una vasta parte della costa occidentale degli Stati Uniti.
La Repubblica è uno stato cristiano teocratico basato sul controllo – e di conseguenza lo sfruttamento – del corpo femminile. In un territorio sconvolto dalle radiazioni le ancelle sono le uniche donne che non hanno perso la fertilità, e hanno il compito di garantire una discendenza alla élite dominante. Nel caso non riescano nel loro compito, nel caso cioè in cui non riescano a portare a termine la gravidanza, vengono mandate ai lavori forzati nelle colonie infestate dalle radiazioni, il che equivale ad una morte certa.
Perché nella Repubblica di Galaad l’infertilità è – come dicono le Scritture -una colpa delle donne. L’infertilità maschile semplicemente non esiste.
Le ancelle ricevono un nome diverso in ogni casa in cui vengono mandate, così che Difred è l’ancella che appartiene a Fred, ma diventerà Diwarren o di chiunque altro verrà dopo di lui. Perché qualcun altro verrà sicuramente, dopo di lui. Di questo si assicurano i Custodi e le spie (gli Occhi) e a monte le Zie, donne di una certa età che non potendo servire la Repubblica come ancelle, addestrano le stesse all’obbedienza alle leggi dello stato e ai suoi padroni.
"Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell’anarchia c’era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo. (...) Siete una generazione di transizione, diceva Zia Lydia. Per voi è più difficile. Per quelle che verranno dopo, sarà più facile, perché accetteranno il loro dovere con cuore volenteroso.
Non diceva: perché non avranno ricordi.
Diceva: perché non vorranno cose che non possono avere"
Le ancelle vestono sempre e solo di rosso, e con un copricapo che ne occulti i capelli, di modo che tutti sappiano sempre chi sono e qual è il loro compito.
"Loro non devono vedere altro che le alette bianche, un tratto del viso, il mento e parte della bocca. Gli occhi no. "
Le ancelle non possono parlare con gli uomini, se non con il loro padrone; hanno il permesso di uscire, ma devono scambiare il numero minimo di parole con i negozianti e le forze dell’ordine che presidiano le città. Le ancelle non devono nemmeno parlare tra di loro, se non il minimo indispensabile.
Le Marta, ovvero le governanti, le disprezzano.
Le Mogli le tollerano a malapena, costrette come sono a sopportarle nel loro letto e a partecipare all’umiliante rituale di fecondazione stabilito dalle leggi della Repubblica.
Non tutti gli uomini hanno il permesso di avere una donna, e così in molti le desiderano e, talvolta, le violano.
Questo è il mondo in cui vive Difred, strappata alla sua vita di moglie, madre e lavoratrice e costretta a diventare un’ancella.
Agli albori della Repubblica infatti, quando nessuno credeva che le cose sarebbero sul serio cambiate, alle donne viene revocato prima il permesso di lavorare, in seguito quello di essere titolari di conti in banca, poi quello di possedere qualunque cosa, infine di lasciare il paese. Ed è proprio durante un tentativo di fuga oltreconfine che Difred, di cui non scopriremo mai il vero nome, perde la sua famiglia per divenire una serva della Repubblica.
Giunta nella sua nuova casa e divenuta Difred, la donna scopre molto lentamente l’esistenza di un movimento di Resistenza all’oppressione della Repubblica. E scopre anche che le leggi che il popolo deve rispettare, pena la condanna alla pubblica lapidazione (e la macabra esposizione pubblica dei cadaveri), non valgono invece per i Comandanti, per coloro cioè che dovrebbero essere i custodi della morale dello stato.
Della fine di Difred il lettore non saprà nulla di certo, essendo il finale aperto a due interpretazioni entrambe verosimili. Verrà la protagonista salvata dalla sua capacità di sperare e di amare, oppure l’umanità che in lei la Repubblica non è riuscita a sopprimere rappresenterà la sua rovina?
Qualche altro lettore della Atwood qui tra noi? 8)
Come sapete si è accumulato un certo ritardo nell'aggiornamento delle pagine del sito. Ma stiamo recuperando...
Questa è la pagina 2 (incompleta):
http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture-2.html
;)
Da come la racconti, mi sembra davvero una storia più che agghiacciante, angosciante...Citazione:
Originariamente Scritto da Miss Piggott
Ma sai qual è la cosa più strana? Che, man mano che leggevo la tua recensione, sempre più mi dava la sensazione che stessi parlando di un libro scritto da un uomo!!
Strano, eh? O forse no??
:???:
Beh, in effetti è anche piuttosto angosciante, hai ragione Ismene...
Solo che l'angoscia non inizia subito, o almeno per me all'inizio c'è stato un po' di distacco.
Mi sono detta, ecco il mondo a immagine e somiglianza dei new-born christians... E quello che leggevo mi raggelava.
Non leggo fantascienza, quindi non sapevo nemmeno se il libro avrebbe finito per catturarmi. Poi entri nella storia della protagonista e cominci a vivere passo passo con lei tutte le sue angosce, le sue paure...
Per quanto riguarda la tua seconda osservazione... non saprei.
Forse però in questo libro si nota molto di meno il "tocco" femminile di M. Atwood. Immagino che sia per via del tema scelto, così politico, che la Atwood abbia fatto una scelta di neutralità espressiva più marcata rispetto ai suoi altri libri.
D'altro canto è anche vero che i romanzi della Atwood non sono libri scritti da una donna e pensati esclusivamente per le donne, come capita in molti casi. I suoi personaggi - uomini e donne - sono magnificamente delineati, le dinamiche dei rapporti interpersonali (uomo-donna e, ancora più interessanti in moltissimi casi, donna-donna) rese con una lucidità sorprendente... Io ho un ricordo molto intenso di The Robber Bride - La donna che rubava i mariti che non è il suo libro migliore ma i cui personaggi mi hanno tenuta incollata ad ogni pagina...
Tra l'altro in Canada e USA i suoi testi si studiano a scuola e all'università, ha vinto un meritatissimo Booker Prize con The Blind Assassin - L'assasino cieco e ogni anno viene data in lista per il Nobel...
Spero che qualcuno la legga, in Italia il mercato editoriale è tragicamente dominato da molti autori uomini, alcuni bravi molti altri mediocri, con uno spazietto ricavatosi da poche autrici - ahimè - mediocri, sia italiane che di importazione. I grandi nomi di autrici straniere qui sono tristemente sconosciuti, e mentre qui pubblichiamo la Santacroce e la sua omonima spagnola Extebarrìa o Sophie Kinsella, scrittrici come Penelope Lively, Margaret Atwood, Alice Munro, Anita Brookner sono praticamente sconosciute...
Va beh ora la pianto col pippone ché mi sono già fatta prendere la mano... :oops:
Sorry! :(
Era da un pò che volevo postarvi questo titolo. Lo avevo letto un pò di mesi fa e non riuscivo più a trovarlo (cosa assai rara, vista la mia gelosia per i libri). Oggi mi è ricapitato per le mani.
Può sembrare un libro dedicato a chi si interessa esclusivamente di temi economici ma, credetemi, non è così:
Il mondo è piatto. Breve storia del ventunesimo secolo - di Thomas L. Friedman
Mondadori - 2006
http://www.libreriauniversitaria.it/...804553281g.jpg
Thomas L. Friedman, giornalista e vincitore di due premi Pulitzer, ha pubblicato questo saggio lo scorso anno, conquistando con esso il primo premio del concorso letterario annualmente indetto dal Financial Times e da Goldman Sachs.
Dopo un lungo viaggio intrapreso in quelle aree del mondo a più elevato tasso di crescita (India e Cina, soprattutto), Friedman ha cercato di comprendere e illustrare le cause e gli effetti dei cambiamenti prodotti dal nuovo mondo globalizzato.
Nel suo procedere didascalico, l'autore ci mostra una serie di esempi - inquietanti e illuminanti, al tempo stesso, per la loro attualità ai nostri comportamenti quotidiani - con cui illustra quelli che lui chiama i "dieci processi chiave (o "flattener", livellatori) che stanno cambiando il mondo":
Flattener 1: la caduta del muro di Berlino e la fine dei blocchi politico-ideologici.
Flattener 2: il boom di Netscape in borsa che ha dato l'avvio all'innovazione tecnologica e ad investimenti in fibra ottica da un trilione di dollari nel mondo e che è la rete autostradale del futuro.
Flattener 3 e 4: l'affermazione del free software, di sistemi e programmi compatibili, intercomunicanti e interoperabili. Il successo di Linux e dell'Open source, come elemento propulsore della collaborazione globale.
Flattener 5-8: Outsourcing, Offshoring, Insourcing, Supply-Chain. Sono i processi che hanno reso possibile il più grande fenomeno di distribuzione geografica delle attività economiche e della diffusione di merci e servizi, che hanno cambiato dal di dentro aziende e attività economiche.
Flattener 9-10: Informing: Yahoo, Google e il mondo della ricerca stanno cambiando dal profondo il modo di pensare, produrre, comunicare.
Durante questo pecorso, Friedman tiene conto delle differenze culturali, religiose e linguistiche delle diverse aree del mondo, sorpendendosi egli stesso di come tali barriere siano state abbattute dall'internettizzazione della società globale, come riorganizzazione dei processi consentita dalla tecnologia.
Ma anche il mondo del lavoro, i giovani, la flessibilità, la sfida in tema di educazione e formazione di nuove figure professionali. Il terrorismo, le guerre, la paura, le minacce. E nonostante tutto l'autore sembra non aver paura del futuro ed assume una visione coraggiosa e positiva, direi quasi travolgente.
In un pianeta dove il cambiamento avviene ogni giorno, dove denaro e informazione viaggiano sullo stesso canale e la capitale del mondo è Bangalore più che Manhattan o Londra, la globalizzazione non sembra più un incubo se non si lasciano da parte temi importantissimi, quali educazione, formazione, ambiente, diritti umani,....
Eppoi, in fondo, avete mai riflettuto sul fatto che, quando scrivete all'assistenza Apple voi state inviando la vostra e-mail in India?
E' un libro, per certi versi, geniale! :)
Ieri sera ho frugato tra i libri di mia madre; ne carcavo uno che potesse "dirmi" le parole che volevo "sentire". Ne trovo uno che avevo già visto altre volte, ma che non mi aveva mai attirato particolarmente.
Stavolta, però, nel leggerne il titolo e la breve descrizione della trama sul retro della copertina ho deciso di leggerlo.
Perché questa introduzione? Perché leggerlo è stato come un "incontro" tra me ed i miei pensieri. Nonostante abbia trovato la trama piuttosto surreale, è sicuramente un libro che ho molto apprezzato.
Il segreto di Luca - di Ignazio Silone
http://img373.imageshack.us/img373/6...lucagb2.th.jpg
E' la storia di Luca, un uomo condannato alla pena dell'ergastolo per un crimine in realtà mai commesso. Dopo aver scontato un periodo di detenzione di quarant'anni ottiene la grazia e può ritornare al suo paese dove,però, la gente del luogo non fa che mostrargli ostilità e pregiudizi di ogni sorta. Le uniche due persone che gli restano accanto sono il vecchio parroco del paese e Andrea, figlio di un suo amico di infanzia. Andrea, sebbene avesse conosciuto personalmente Luca solo dopo la scarcerazione di questi, aveva sempre creduto fermamente nella sua innocenza; sin da piccolo era stato infatti, suo malgrado, partecipe del dramma occorso all'amico di suo padre. Tuttavia troppe erano state, ed erano tutt'ora, le domande relative a quella vicenda giudiziaria cui non aveva ancora saputo darsi risposta, né Luca sembrava intenzionato a placare quel suo bisogno di "sapere", di "capire".
Andrea decide così di scoprire da solo cosa fosse realmente accaduto quella notte che aveva cambiato per sempre il destino di Luca.
Una storia intensa. Il lettore si trova immerso e coinvolto nei sentimenti e nelle emozioni più diversi.
Ipocrisia, dolore, indifferenza, amore; un amore assoluto che dona la vita ma che, allo stesso tempo, la distrugge.
Più ci si addentra nella vicenda, più si notano nuove sfumature dei diversi personaggi che portano a considerarli ora dei "carnefici", ora delle "vittime".
Una volta una persona che stimo molto mi ha detto: "la verità ha sempre due facce". Beh, ogni pagina di questo libro non fa che dargli ragione.
L'unico messaggio "costante" che arriva al lettore è che non ci sono distanze temporali o spaziali che tengano: l'amore, in ogni sua manifestazione, quando è vero, intenso, resta tale per tutta la vita.
a tutte le persone interessate alla pubblicità consiglio, per chi non lo avesse già letto, "lire 26.900" di frédéric beigbeder un piccolo gioiello di narrativa applicata ad una professione.
vediamo le vicisitudini di un professionista alle corde fra rimorso piacere e privilegi senza dimenticare il suo scopo fare persuasione.
IL LIBERISMO E' DI SINISTRA
Alberto Alesina - Francesco Giavazzi
http://www.hoepli.it/copertine/big/9...8842814580.jpg
Secondo me è un libro da leggere e da far leggere. Da regalare a parenti e amici, anche e soprattutto se veterocomunisti o elettori della destra corporativa. Non cambieranno idea ma avranno la possibilità di giudicare senza ricorrere a slogan e ad atteggiamenti ideologici. Il libro è breve e scritto con grande chiarezza. Costa solo 12 Euro e si legge, volendo, anche in una sola serata. Ottimo investimento :)
Viaggio al termine di una stanza
Tibor Fischer
Non troverete niente di scontato. Ironico, surreale, stupido e sottile allo stesso tempo. I personaggi sono così pittoreschi che è impossibile non affezionarsi a loro. La protagonista è una ragazza che vive il mondo attraverso internet perchè ha paura ad uscire di casa. Quando inizia a ricevere lettere dal suo ex fidanzato, morto 10 anni prima, ricorre all'aiuto di un addetto al recupero crediti, capitato per caso nella sua vita. Non vi sto a fare il resoconto di tutta la storia, vi racconto solo che per me leggerlo è stato come quando bevi un buon vino o mangi un buon piatto: scopri diversi sapori e alla fine ne trovi uno che non ti aspettavi e anche se può sembrare strano che ci sia, poi ti accorgi che non poteva essere nient'altro che così.
Per chi ama le sfumature dell'ironia.
E' da un pò che non si scrive qui. E, allora, mi assumo l'onere di riportare su questo topic.
Ho appena finito di leggere:
Mario Vargas Llosa
Avventure della ragazza cattiva
Einaudi
http://www.lafeltrinelli.it/static/i...77/2318077.jpg
Ricardo conosce la "niña mala" da adolescente, a Lima, e per trent'anni la rincorre e la fugge in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. Lei si nasconde a se stessa sotto false identità, è sempre in fuga da qualcosa, alla ricerca di libertà, ma anche di rivalsa e affermazione sociale. Ricardo proviene dalla borghesia peruviana, quella di Miraflores, ma il suo sogno è di vivere una vita normale a Parigi. Lì si rincontrano: lei è di passaggio, destinata all'addestramento a Cuba per la guerriglia MIR. Sull'isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Sposa poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla, finchè non si convince che deve, invece, proteggersi lui da lei. Ma lei riappare ogni volta, con improvvisi e intensi colpi di scena, per poi riprendere nuovamente la via di fuga.
Odio et amo, quare id faciam, fortasse requiris. Questo libro potrebbe essere la traduzione commentata della più bella poesia di Catullo. Quare id faciam.... non c'è nemmeno da chiederselo. Perchè l'amore che pervade Ricardo è più forte delle umiliazioni, delle sofferenze, del tempo che scorre in un vivido affresco del Perù degli anni '40, della Parigi ancora bohemién degli anni '50, nella swinging London degli anni '60, sino alla più recente Madrid.
Un libro che ho letto tutto d'un fiato. :)
Oggi é il giorno del rispolvero delle sezioni dormienti, e svegliamo anche questa (non si vive di solo Mac...)
Allora La leggenda di Redenta Tiria Di Salvatore Niffoi, 2005 ed. Adelphi.
162 pagine di pura poesia della vita e della morte, e delle possibilità di riscatto dal male di vivere. Piccole magiche storie di rinascite, un inno alle opportunità nascoste dietro le pieghe di esistenze distrutte e infelici. Linguaggio asciutto ed efficace, con il ritmo tagliente del dialetto sardo (solo il ritmo, il testo é tutto in italiano).
L'ho finito la scorsa notte, e sono ancora commossa e colpita. Se a qualcuno capita di leggerlo mi piacerebbe conoscere le impressioni.
r.
Mi aggiungo ai ringraziamenti. Ho finito di leggere da poco "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.
Racconta di una portiera di Parigi, autodidatta e coltissima, che si nasconde nel suo ruolo da portiera, sforzandosi di rispettare tutti i clichees legati a quel ruolo, per non voler apparire più intelligente e più colta di quanto tutti i suoi inquilini (per la maggior parte ricchissimi e antipaticissimi) non pensino.
Interessante e divertente ispira qualche meditazione sulle ragioni che portano un personaggio così a nascondersi al mondo.
La trama include altri personaggi altrettanto interessanti e particolari, ma evito di svelare oltre. :smt039
"L'invasione degli Ultragay - Una sotria politicamente scorretta" Corrado Farina - zero91 edizioni
Questo libro parla di un mondo invaso dagli omosessuali in cui gli etero non sono più liberi di fare nulla: non possono frequentare locali pubblici, non possono guidare macchine oltre ad una certa cilindrata e devono trasferirsi in quartieri appositi riservati a loro.
E' praticamente un mondo in cui gli omossessuali hanno il 'potere', in quanto anche il capo della repubblica diventa omossessuale.
E' una critica, è un romanzo molto interessante e carino.. sinceramente mi ha preso molto e non vedevo l'ora di finirlo!
Lo consiglio a tutti.
Qualunque cosa succeda di Umberto Ambrosoli, Sironi Editore, 18 euro
È un libro scritto da Umberto Ambrosoli terzogenito di Giorgio Ambrosoli, un "santo laico".
"(...) Questa è la storia di Giorgio Ambrosoli, per cinque anni commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un killer tra l'11 e il 12 luglio 1979. (...) Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia straordinariamente attuale".
Uomini come Giorgio Ambrosoli mi fanno ancora sperare in un'Italia migliore.
Come non essere d'accordo. Grazie per la segnalazione :)
Ecco la celebre lettera che Ambrosoli scrisse a sua moglie
"È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese"
La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi di Mario Calabresi, Mondadori, collana Strade Blu, 16,50 euro.
Mario Calabresi, giornalista – figlio di Luigi Calabresi, commissario ucciso a Milano negli anni '70 durante il terrorismo –, racconta le storie – raccolte nel suo viaggio durato due anni in tutta l'America – di persone che sono riuscite a rialzarzi nonostante i durissimi eventi, sia economici sia personali, che hanno distrutto le loro vite.
Come hanno fatto a reagire e a trovare la forza, nonostante il dolore, senza aspettare la fortuna? Qual è il segreto di una nazione e della sua gente di reinventarsi da zero, di darsi una seconda, una terza chance?
Una lettura che consiglio per chi ha deciso di arrendersi e ha perso i sogni o la speranza e si lascia sprofondare nella depressione, subendo gli eventi.
"Non esiste la fortuna, esiste il momento il cui talento incontra l'occasione". (Seneca)
"La differenza tra un disastro e un'avventura è solo la tua attitudine".
"Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi".
Aggiungo una breve riflessione e segnalazione continuando questo topic interessante.
Da mesi ormai in rete si odorano discussioni sull’immaginario dei tempi moderni ed attuali impoverito di contenuti e valori. Le donne sono obbligate a una bella presenza stereotipata, il concetto di seduzione ha raggiunto limiti grotteschi e la cronaca quotidiana lo testimonia abbondantemente. Sul filo di questo pensiero che raccolgo nel mio navigare mi sono imbattuta nel libro 'Le donne non invecchiano mai' di Iaia Caputo. Prezioso regalo di un amico che senza parlarne e all'insaputa dei miei percorsi ha indovinato alcune mie (e non solo) meditazioni.
Che significa invecchiare nell'epoca del mito dell'eterna giovinezza? Occorre ridisegnare la propria identità di donne e il rapporto distorto tra i generi? Ma soprattutto come creare un nuovo immaginario di riferimento?
Sembrano esse stesse domande stereotipate inserite in un argomento vacuo, ma è proprio così?
Grazie Luthien. Davvero interessante. :)
Divagazioni sul tema :
Libri da NON acquistare, ovvero Come impiegare meglio i propri soldi
Ritorno a Ford County. Storie del Mississippi
by Grisham John
Poichè non si vive di solo Dostojevski o Bellow, di tanto in tanto (molto tanto) mi abbandono a letture più 'mondane'.
Questi racconti di Grisham sono stati un po' faticosi da mandar giù. E' evidente che la sua vena si è parecchio prosciugata e pare abbia utilizzato , adattandole come 'storie', vecchi idee per nuovi libri che non hanno e non vedranno mai la luce.
Insomma, sono finiti i tempi de Il socio, o de Il testimone...
A mio modestissimo parere, ovviamente.
Grazie, maccheè. Interessante la recensione in negativo. :)
"Trattato di Funambolismo" di Philippe Petit:
Un libro capitato per caso nella mia libreria, un regalo.
L'autore è un funambolo, famoso per camminate sul filo nei luoghi più noti del pianeta (Cascate del Niagara, Le Torri Gemelle, Notre Dame...). E' un vero manuale per il funambolo, nel senso che parla solo e soltanto di questo, ma fra le righe si legge molto di più, serietà e leggerezza nell'affrontare la vita, come la camminata sulla corda. A me è piaciuto molto.