Si, io il primo effettivamente l'ho visto in bianco e nero :)
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Si, io il primo effettivamente l'ho visto in bianco e nero :)
Mancavo da molto su questo topic, e con piacere almio ritorno trovo due bei film che mi preparo a vedere, appena comprati, li vedrò entranbi, mi avete proprio motivato...
Sono riuscito a recuperare Wonder boys quindi le dico che concordo pienamente. Se io fossi napoletano lo definirei "apucundrioso". Intelligente e inaspettato. Grazie Meigel: una bella dritta. E mi piacerebbe, se ti capitasse di vederlo, sapere che ne pensi de Il Compromesso; Douglas senior, il Kirk, diretto da uno dei registi più discussi del cinema americano: Elia Kazan. Pare sia addirittura stato uno dei delatori nel periodo McCarthy, il che ne fa oggi un nome sottaciuto e quasi dimenticato; eppure La valle dell'Eden, Splendore nell'erba, Viva Zapata, Baby Doll, una filmografia ricca e varia.Citazione:
Originariamente Scritto da meigel
Più andavo avanti con Wonder boys" più mi veniva in mente quel movie della fine anni 60.
Chissà che quel "Compromesso" del vecchio Kirk abbia a che fare con la scelta di Michael di interpretare tale personaggio che, anche se come ho detto non sono un suo fan, non mi sembra essere in linea con il suo abituale target di caratterizzazioni.
e...PS: ho pescato "La casa dei matti" . Niente male. Raccoglie lo squallore e la disperazione di una guerra come quella cecena, scorticando sorrisi e impotenza.
Se riesci a vederti quel gioiellino francese anni 60, ne riparleremo. Può anche avergli offerto lo spunto, ma è assolutamente un altro pianeta. Forse datato, ma il filo conduttore ben scoperto, lì era la poesia.
Ciao
e...altro PS: ma non è piuttosto il topic dei film del cuore? Quelli che ci hanno dato qualcosa, come certi libri, e che viaggiano per sempre con noi?
Allora non posso perdermelo :)... anche perchè di Kazan non so assolutamente nulla, tranne appunto la faccenda della sua attività con la commissione MacCarthy (se non ricordo male qualche anno fa fu anche contestato durante la consegna dell'oscar alla carriera)... ma pur non avendoli mai visti, so che alcuni suoi film sono nella storia del cinema (oltre quelli da te citati, "Fronte del porto", "Un tram chiamato desiderio"...).Citazione:
Originariamente Scritto da hellare
...si :) ...anche se non sono più tanto sicuro che siano loro a dare qualcosa a noi, piuttosto che il contrario. Voglio dire... comincio a pensare che spesso siamo noi che dentro ai film, ai libri, alle storie e ai personaggi, ci mettiamo dei pezzi nostri... ci sembra di ritrovarci in loro... magari pezzi importanti, che il regista (lo scrittore, lo sceneggiatore ecc) neanche avevano concepito... e allora questi film e questi libri, queste storie cominciano a viaggiare con noi...Citazione:
Originariamente Scritto da hellare
:)
Citazione:
Originariamente Scritto da hellare
Finalmente l'ho visto :)Citazione:
Originariamente Scritto da hellare
E' stata un po' dura perchè l'ho visto in lingua originale e gran parte dei dialoghi l'ho persa (a parte Adolfo Celi che recita in inglese nel ruolo del comandante degli scozzesi... lui è comprensibilissimo :)).
Ma la poesia l'ho colta... e il messaggio di feroce antimilitarismo pure. Grandiose le scene finali, quando un gruppo di "pazzi" si sveste dei costumi colorati, e torna a rinchiudersi... scavalcando cadaveri di soldati.
http://img128.imageshack.us/img128/3...8106kr8.th.jpg
Chi sono i matti veri? Quelli che stanno in manicomio? Oppure quelli che si sparano addosso?
Andrebbe proprio visto in italiano :)
Ciao ;)
Il grande freddo di Lawrence Kasdan
Con Tom Berenger, Glenn Close, Jeff Goldblum, William Hurt, Kevin Kline, Mary Kay Place, Meg Tilly, JoBeth Williams
USA, 1983
Un gruppo di amici, ex compagni dell'Università del Michigan ai tempi della contestazione, si ritrova in occasione del suicidio di uno di loro.
"Il Grande Freddo" è un bellissimo film sull'amicizia, ma non solo; è anche una storia sui temi del rimpianto, della disillusione, dell'identità e della difficoltà di vivere. Straordinario William Hurt nel cui sguardo triste sono come condensate le contraddizioni e le sofferenze degli altri personaggi.
Questo film fu un trampolino di lancio per la carriera di tutti i suoi interpreti, allora semi sconosciuti. Tutti tranne Kevin Costner, nei panni del suicida in alcuni flashback, che vennero poi eliminati durante il montaggio. Della sua interpretazione restano soltanto, sui titoli di testa, i primissimi piani di parti del suo corpo, che non lo ritraggono mai in viso.
http://img171.imageshack.us/img171/6777/49587061cc4.jpg
Grande meigel! :DCitazione:
Originariamente Scritto da meigel
Lo avevo dimenticato, eppure lo adoravo!
Di William Hurt hai già detto tu....magistrale!
Di Kevin Kostner, se non ricordo male, rivedo l'immagine delle sue scarpe... :lol:.
E Tom Berenger che sale in auto saltando sulla leva del cambio...? :barella:
E che dire di Jeff Goldblum? E' il film che lo ha reso noto al pubblico ma rimane anche la sua più grande interpretazione.
Ne sono stati fatti innumerevoli remake (tra cui "Compagni di scuola", con Verdone), ma nessuno gli si è mai neanche lontanamente avvicinato, per spessore e profondità.
Aggiungiamo anche che ti lascia una certa amarezza di fondo... bello il film, meno lo stato d'animo che ti resta dopo averlo visto. :cry:Citazione:
Originariamente Scritto da Truzzo
Posterò in futuro scusate!
Idem!
Vorrei ricordare - perché a questa sezione ci tengo molto - che questi topics di Estesie vanno utilizzati in modo personale e originale. La scelta che in questo forum si è determinata da sé, e che poi è diventata una "regola", è che il libro consigliato, il cd recensito, il film, la ricetta proposta, etc... etc..., siano descritti con parole, emozioni, "percezioni", sentimenti e opinioni proprie. Offriamo tutto questo, quando ne abbiamo voglia: è un modo per comunicare anche qualcosa di noi stessi, attraverso qualcosa che ci è piaciuto o ci ha fatti riflettere. È molto più interessante leggere cosa ne pensa uno di noi, anche se non scriverà un giudizio da "esperto", piuttosto che leggere qualcosa che chiunque potrà trovare facendo una banale ricerca.
Non serve scrivere tanto, bastano anche due righe: una motivazione, un ricordo, un aneddoto, un commento. Che magari possano invogliare anche qualcun altro a cercare quell'esperienza. Tutto qui.
Mi auguro che Estesie accolga presto altri contributi. :)
Va bene. Visto il recente riferimento all'accoppiata Lawrence Kasdan + William Hurt (nel Grande Freddo), vorrei ricordare Turista per caso del 1988 (Forse avrei dovuto dire il trio LK + WH + Kathleen Turner, come in Brivido Caldo).
http://img482.imageshack.us/img482/7...percasovh6.jpg
Riporto sotto la trama per pigrizia, ma, a mio giudizio, il film (e forse ancor più il libro da cui è tratto) affronta con grande maestria i temi fondamentali dell'attaccamento a basi sicure, della paura della vulnerabilità, dell'elaborazione del lutto e, non ultimo, del problema quotidiano di cosa effettivamente si vuole portar con sé. Già, perché è una scelta dolorosa riconoscere che certe parti di sé possono essere un fardello, o quanto meno bisogna trovare un modo meno faticoso di conservarle. La scena di William Hurt che lascia la sua preziosissima borsa sul muretto mi ha sempre ricordato la disarmante semplicità di Thoreau (Walden, la vita nei boschi) quando dice che ereditare un podere è facile; il difficile è liberarsene.
Citazione:
Trama: Macon e Sara Leary hanno perso il filglio di dieci anni nel corso di una sparatoria. Un anno dopo Sara decide di divorziare e così Macon resta solo. Scrittore, continua a viaggiare per documentarsi e scrivere le sue guide turistiche, finchè non resta vittima di un incidente domestico e si rifugia nella vecchia casa dei suoi genitori, dove vivono i suoi tre fratelli (Charles, Porter e Rose) tipi un po' stravaganti ma che gli vogliono bene. Rimessosi e di nuovo in partenza è costretto a lasciare il suo amato cagnolino Edward ad una ammaestratrice di cani, Muriel, divorziata con un figlio malaticcio, Alexander. La vitalità della donna ridona a Macon la voglia di vivere, finchè al matrimonio della sorella con il suo editore, reincontra Sarah e il passato ritorna. Non sapendo che fare si butta a capo fitto nel lavoro e parte per Parigi. Sull' aereo incontra Muriel, mentre nell' albergo incontra Sarah, decisa a riconquistarlo. Ma ormai è tardi.
Ottimo... a me piacciono molto Lawrence Kasdan, William Hurt, Kathleen Turner e Anne Tyler (ho molto apprezzato "Se mai verrà il mattino")... quindi per me questo dovrebbe essere il film perfetto; lo metto in lista d'attesa... grazie per la segnalazione :)Citazione:
Originariamente Scritto da Lester
Citazione:
Originariamente Scritto da palique
Se non fosse stato per la tua segnalazione, il forte pregiuduzio che ho per i "sequel" avrebbe sicuramente prevalso.Citazione:
Originariamente Scritto da palique
Grazie Palique.
...grazie Mac Peer.
( Quasi quasi salgo in macchina, guido per quattro chilometri, parcheggio di fronte al passo carrabile per tre minuti, attraverso la minacciosa "pista" d'asfalto che mi separa dal piccolo e automatizzato paradiso del cinema, do' una strisciata alla tessera del videonoleggio e me lo riguardo. )
Scusate se mi permetto,ma ieri ho rivisto per l'ennesima volta questo film cult,che io trovo a dir poco fantastico...non credo che abbia bisogno di commenti particolari :D Troppo bello
http://img509.imageshack.us/img509/2338/immrk5.jpg
non poteva mancare :lol:
mi associo!Citazione:
Originariamente Scritto da fiore
un capolavoro di regia e recitazione!!!
Bellissima la Melato e grandissimo Giannini.
E' uno dei miei film preferiti; sceneggiatura, regia, cast, davvero indimenticabili.
"Le ali della libertà"
di Frank Darabont
Cast: Tim Robbins; Morgan Freeman.
E' la storia di un bancario - Andy Dufresne - che viene ingiustamente accusato del brutale omicidio di sua moglie e del suo amante e, di conseguenza, condannato alla pena dell'ergastolo da scontare nel penitenziario di Shawshank.
La vita in quel carcere si rivela da subito estremamente dura e Andy si trova a dover sopportare ogni sorta di violenza fisica e psicologica. Unico conforto l'amicizia con il detenuto Red.
Fremo dalla voglia di raccontarvi il finale ma, se per caso doveste decidere di vederlo non voglio rovinarvi la sorpresa. ;-)
Di film dello stile "innocente in prigione" ne ho vosti diversi, ma questo è davvero unico nel suo genere; qui non ci sono uomini "duri" o eroi dai muscoli d'acciaio che compiono imprese ai limiti dell'inverosimile; solo un uomo comune vittima di una profonda ingiustizia alla quale riesce a sopravvivere grazie alla sua forza interiore ed alla sua incrollabile speranza.
Straordinario Robbins nel ruolo di un uomo apparentemente fragile, remissivo e dall'aria un pò stralunata, ma tanto forte da non permettere agli orrori vissuti in carcere di distruggere la propria forza spirituale.
Un film di straordinaria bellezza che riesce a contornare di poesia la descrizione di una delle esperienze più orribili che un essere umano possa vivere; un film che trasmette allo spettatore un messaggio importante: per quanto difficili e disperate possano essere alcune esperienze che la vita può riservare, non bisogna mai perdere la forza di sperare né la voglia di lottare. Per quanto buio ci possa essere intorno, prima o poi si riuscirà nuovamente a vedere un raggio di sole. :-)
http://img157.imageshack.us/img157/6...ery6632fn0.jpg
Grazie vento, condivido: straordinario Robbins e film indimenticabile. Lo rivedo sempre volentieri. E trovo interessanti le tue osservazioni che, a mio avviso, colpiscono nel segno :)
Idem :)Citazione:
Originariamente Scritto da avrobay
In effetti ieri sera l'ho rivisto e mi è venuta una gran voglia di parlarvene :)
Siete sempre nei miei pensieri :) :fioriperte:
Qui a Graz c´é un cinema che ogni tanto organizza settimane a tema, e proprio in questi giorni c´é la settimana dedicata al cinema italiano!!!
L´altra sera ho visto
Le chiavi di casa!
http://img518.imageshack.us/img518/7...casarz1.th.jpg
Un film di Gianni Amelio,
Racconta la storia di un padre che incontra per la prima volta il figlio,con handicap,dopo 15 anni.
Il racconto é uno spaziare tra i sentimenti e le scoperte tra i due che si ritrovano, ma soprattutto,secondo me, la scoperta da parte del padre di un mondo che non porta solo dolori, ma anche gioie e spenseriatezze...
Bello e intenso come tutti i film di Amelio.Molto commovente!
Ho scoperto che Kim Rossi Stuart puó fare piú di Fantagiró.....
Un bellissimo film realizzato con grande sensibilità... tratto da un libro altrettanto bello, che tratta un tema davvero difficile.Citazione:
Originariamente Scritto da picodm
Entrambi vanno affrontati con un po' di forza...
Sono d'accordo su Kim Rossi Stuart... molto bravo in questo film. Ancora più brava Charlotte Rampling.
:)
Daccordo con te!Citazione:
Originariamente Scritto da meigel
Non ho letto il libro...mi sa che finirá nella mia lista....Aspetto il titolo... :) Grazie della segnalazione.
Citazione:
Originariamente Scritto da picodm
Nati Due Volte di Giuseppe Pontiggia.... grazie a te, pic... ciao ;)
Volevo ringraziare Lester per aver segnalato questo film molto bello che, per una serie di spiacevoli vicende, a suo tempo avevo dovuto lasciare a metà al cinema... Non lo avevo più rivisto, poi. Chissà perché...Citazione:
Originariamente Scritto da Lester
L'ho finalmente visto per intero due sere fa e mi è piaciuto molto. Non meritava di essere ancora ignorato :)
Fuori Orario, di Martin Scorsese.
G. Dunne (Paul Hackett)
R. Arquette (Marcy Franklin)
V. Bloom (June)
T. Chong (Pepe)
L. Fiorentino (Kiki Bridges)
Un film visto per caso, uno delle rare volte in cui facendo zapping scopri qualcosa e butti il telecomando.
La storia di un semplice impiegato che per una serie di ragioni, a cominciare da un presunto 'rimorchio' al bar di una bella bionda, passa una notte intera fuori casa, catturato da situazioni paradossali, difficili, pericolose.
Un susseguirsi di personaggi ambigui e di circostanze rischiose da cui il protagonista, pesce fuor d'acqua si tira fuori con sempre maggior difficolta', invischiato in un mondo che non gli appartiene, con le sue angosce, pericoli, disillusione e violenza.
Avvincente ben fatto con un ritmo scandito alla perfezione.
Chi puo' se lo (ri)veda.
Gran film :) Secondo me ti cattura perché è costruito esattamente come un sogno. Rivedendolo più volte è sorprendente la quantità di dettagli in una scena del film che rimandano ad altre scene, sia precedenti che successive e che puoi scoprire appunto solo vedendolo più volte.Citazione:
Originariamente Scritto da Peterpan
Potrei dirvi la mia,ma andrei molto O.T., è senz'altro commuovente,il film,...il librò è un po' più duro e noioso, ma niente a che fare con la vera e dura realtà quotidianaCitazione:
Originariamente Scritto da picodm
8) 8)
è del 2005,non sò se è abbastanza non recente :???:
comunque io lo trovo uno dei pochissimi film,imprevedibile e non scontato nel finale...lo consiglio a tutti :) è veramente molto bello,poi la Morante è bravissima...
questo il sito
tutti film molto belli e intensi come le chiavi di casa che per chi vive situazioni simili ti riportano si al problema ma ti mettono anche in sintonia con un mondo che induce a riflettere chi problemi non ne ha.
vi segnalo un film appena uscito da "ragazzi"che è Transformer visto ieri sera con il mio boy.ironico spettaolare adolescenziale .E devo dire che ogni tanto una storia che finisce bene e che il bene vince...fa bene!!! (non vorrei sembrare troppo buonista ma ogni tanto..)ciao a presto.
per chi non l'avesse letto invece segnalo "il cacciatore di aquiloni"struggente storia di amicizia nell'afghanistan della rivoluzione...leggere e piangeere
baci gabris
p.s. e poi una visione dopo l'altra da macbook a quelli pro a quelli mega ..insomma tutta una mela!!! ciao
Da Morire (To Die For)
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Ho visto questo film al cinema, molti anni fa, e poi mai più, quindi il mio ricordo non è freschissimo.... ma lo consiglio senz'altro.
Si tratta di un "Noir" (ma la definizione, ammesso che sia esatta, è riduttiva) che racconta la storia di una giovane di una desolata provincia americana, ferocemente determinata a raggiungere il successo televisivo; per raggiungere questo obiettivo non esiterà a commettere azioni terribili.
Gus Van Sant racconta il Male nella sua banalità e semplicità (un po' come in un altro capolavoro, "Fargo" dei fratelli Cohen) e lo fa con una tecnica impeccabile, ma non si limita a questo e si spinge in una feroce critica sociale; la protagonista della sua storia è certamente cattiva, ma anche e soprattutto irrimediabilmente stupida e vuota, perchè del Nulla è permeata la società che l'ha prodotta.
Il tema era dunque decisamente attuale in America 10 anni fa.... purtroppo lo è ancora di più per noi, oggi
Nicole Kidman perfetta nel suo personaggio.
;)
Tolte le parole di bocca ;)Citazione:
Originariamente Scritto da meigel
Sia pure in tono minore e a metà strada con "Fuori Orario" di Scorsese citato sopra, viene in mente 11.14 - Destino Fatale (2003) con Hilary Swank, passato di recente in tv. Forse troppo recente per il topic?
E' un'avvincente raccolta di coincidenze tragiche tra le vicende di diversi personaggi, concentrate in meno di un'ora della loro vita. Ed è uno spaccato crudele e ironico al tempo stesso della desolazione e del vuoto cui si riferiva meigel. Il ritmo è incalzante: la storia inizia alle 11:14 della sera quando un giovane di nome Jack che ha un appuntamento con la sua ragazza si rende conto di aver investito qualcuno con la sua macchina... Il resto è da vedere.
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Continuo il monologo...
Messaggero d'Amore di Joseph Losey
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Questo film recente non è davvero: 1970... Ma mi spiace che non sia mai stato segnalato (almeno io non l'ho trovato). Ai tempi in cui molti utenti del forum erano piccoli (o non erano manco nati) la RAI dedicava abitualmente delle ampie rassegne ai film di registi ritenuti fondamentali, quali appunto Joseph Losey (scheda biografica qui), regista americano che ha fatto film molto inglesi, tra i quali questo, Palma d'Oro a Cannes.
La trama suggerisce parecchio, ma la sensibilità con la quale viene trattato il tema del "triangolo" (edipico) e dei suoi esiti per il tredicenne Leo può essere apprezzata solo vedendo il film. Probabilmente vi sono riferimenti autobiografici (Losey perse il padre a 16 anni). Il titolo originale ("The Go-Between") è assai più immediato e crudo del titolo italiano.Citazione:
Trama Agli inizi del secolo, il tredicenne Leo, orfano di padre e di modesta condizione sociale, viene ospitato, in una sontuosa villa del Norfolk, dalla ricca famiglia del suo amico Marcus. Rimasto affascinato dalla bella Marian - la sorella maggiore del suo anfitrione - che è la sola a trattarlo con affettuosa gentilezza, e, forse, inconsciamente innamorato di lei, Leo accetta di portare, segretamente, le missive che la giovane si scambia con l'uomo - di ben diversa classe sociale - del quale è innamorata, il fattore Ted Burgess. Il piccolo - che un giorno s'accorge con dolore di cosa significhino quei messaggi - non ne fa parola con nessuno, tanto piu' che Marian è ufficialmente fidanzata con Lord Trimingham; la relazione viene pero' ugualmente scoperta, con tragiche conseguenze: Ted, infatti, si uccide. Molti anni dopo, la vedova Lady Marian Trimingham chiederà al poco meno anziano Leo - cui l'esperienza avuta da adolescente ha inaridito affetti ed emozioni - di farle ancora una volta da intermediario per convincere il nipote, discendente dalla sua relazione con Ted Burgess, a non sacrificare come lei gli istinti del cuore a vantaggio delle convenienze sociali.
Una pietra miliare, a mio modestissimo avviso.
Grazie, Lester. :)
Ho messo in lista questo film tra quelli da vedere; non mi ricordo più se lo avevo già visto...
Ma mi ricordo delle rassegne sulla Rai di molto tempo fa, per esempio di una su Fassbinder.. mi sa che siamo discretamente vecchietti... :lol:
Comunque era molto bello poter conoscere un regista pienamente, vedendo in tempi ravvicinati quasi tutte le sue opere.
non é vecchissimo ma so che é un remake....
Amityville Horror
http://www.mymovies.it/poster/0/?id=35933 qui c´é anche un trailer...
non so se vi piace il genere Horror, comunque non é fatto male.
Sullo stile de Il sesto senso, con un pizzico di splatter, ma secondo me non guasta...
Lo consiglio anche a chi non ama il genere.
Buona visione:lol::lol:
Magari vi sembrerà una segnalazione un po' stravagante (o peggio...), ma è ripassato di recente in TV il classico western di Robert Aldrich "Nessuna Pietà per Ulzana" del 1972 (titolo tragicamente italiota per il sobrio originale "Ulzana's Raid").
http://tinyurl.com/24mfl3
Pur dovendo necessariamente concedere molto al "romanzo", penso che il film abbia ottime qualità e dia un'idea non troppo lontana dalla verità storica della cultura Apache, di come vennero condotte le campagne militari contro di loro, dei rapporti estremamente difficili tra le opposte culture, del rispetto e dell'ammirazione nutrita da molti ufficiali e scout per un nemico così ragguardevole (senza l'utilizzo di guide Apache, che spesso erano in numero assai maggiore dei militari, la guerriglia sarebbe durata qualche decennio in più: gli ultimi Apache che vivevano liberi e isolati in Messico furono eliminati ad uno ad uno negli anni '20 e '30. Vedi l'altro film di Aldrich "Apache" del 1954, pure ispirato a un fatto vero). Quanto meno, molti film più recenti "politicamente corretti" sono agiografici rispetto a questo.
La trama in sintesi è qui. Ma mi piace citare una serie di riferimenti intriganti che non si trovano nemmeno su Imdb.
Già il titolo originale fa riferimento alla distinzione precisa che gli Apache facevano tra "razzia" e "guerra". La razzia di Ulzana fu veramente un episodio famoso del 1885, i guerrieri erano davvero una decina, ma venivano dal Messico per procurare munizioni al gruppo di ostili con cui erano e non ne venne ucciso dai soldati nemmeno uno (i soldati non li videro proprio). Un guerriero cadde fratturandosi una gamba e gli altri dovettero abbandonarlo. Precisiamo anche che non violentarono nessuna donna.
Burt Lancaster interpreta Archie McIntosh, storico scout di discendenza mista scozzese-chippewa. Il personaggio della guida indiana si richiama anch'esso a una figura importante, prima ostile e poi, dopo alcuni anni ad Alcatraz, guida per il Generale Crook.
L'episodio dell'assalto al calesse con la donna e il bambino allude all'uccisione del Giudice McComas e di sua moglie ed al rapimento del piccolo Charlie, nel 1883. Il fatto ebbe grandissima eco e la sorte di Charlie fu rivelata solo negli anni '40 a una donna incredibile Eve Ball dai discendenti degli Apache reduci dalla deportazione in Florida.
Non volendo sproloquiare oltre, mi limito a segnalare la bizzarria per cui i DVD in circolazione, per quanto ho potuto accertare, sono tutti privi di alcune scene ritenute troppo violente, sia nei riguardi dei cavalli che degli uomini. Nella nostra era in cui ti mostrano letteralmente tutto e in diretta, considero questo un omaggio al film. Evidentemente riusciva ad essere inquietante in maniera troppo intelligente...
L'articolo di Wikipedia sugli Apache non è male.
non ricordo chi di voi ha segnalato Fuori orario...aggiungo: se leggete dylan dog la trama di questo film è stata ripresa nella storia "Dopo Mezzanotte"...
come filmone invece segnalo "Parola ai giurati" di Sydney Lumet con HenrY Fonda, del 1957...praticamente girato in un'unica stanza è un capolavoro di regia e recitazione....da non perdere!
L'ha segnalato Peterpan, qui: http://www.tuttologia.com/macp2p/sho...d.php?p=213679 ;)
Molto bello :)
Il titolo originale, 12 Angry Men, era molto più azzeccato, come succede spesso ;)