e come si fa? :-oCitazione:
Originariamente Scritto da imattg5
io cambio idea ogni tre per due ... dipende da come mi sveglio :)
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e come si fa? :-oCitazione:
Originariamente Scritto da imattg5
io cambio idea ogni tre per due ... dipende da come mi sveglio :)
Il Libro, il mio Libro, è, come fa ben immaginare la citazione di cui si compone la mia firma, "Ask the dust", "Chiedi alla polvere", di John Fante, del grande John Fante, del mio Maestro John Fante.Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
Davvero un libro eccezionale, iperione, scritto in maniera eccezionale, da un uomo eccezionale! Come ho detto più sopra, finito di leggere Fante ho faticato a trovare qualcosa che mi emozionasse e stimolasse altrettanto. :)
Sto solo facendo passare il tempo necessario ad una rilettura di tutti i suoi libri. ;)
Dire quale sia il libro più bello che uno abbia mai letto è, secondo me, praticamente impossibile.
Posso, con sforzi notevoli, limitarmi a due nomi: il Chisciotte ed il capolavoro di Marquez.
http://www.liberliber.it/biblioteca/...i/donchisc.gif http://www.libreriauniversitaria.it/...807830094g.jpg
Rilettura per i più, vanno comunque ripresi periodicamente, secondo me.
Come tutti i capolavori ogni volta che si rileggono lasciano qualcosa di nuovo.
Anzi, ora li riprendo in mano anch'io... :smt002
indimenticabile Macondo, Melquiadés e la pioggia .... si, forse sull'isola ci porterei quello anch'io :wink:Citazione:
Originariamente Scritto da gabod3
Spero di non far inorridire nessuno e so di essere in minoranza ma confesso che la storia di macondo e le avventure del capitano aureliano buendia secondo presunto ecc.. mi hanno mortalmente annoiato; sono arrivato sfinito all'ultima pagina e ho capito che marquez non fa per me..Citazione:
Originariamente Scritto da pippi
OT
Marquez ha un figlio, non ricordo il nome di battesimo ma ricordo che ha eliminato il "marquez" dal cognome lasciando solo il "garcia"... comunque qualche anno fa ha scritto e diretto un film bellissimo che si chiama "Le cose che so di lei"... consiglio a tutti di vederlo..
fine OT
Tornando al libro da portare sull'isola io propongo "Lolita" di Nabokov;
http://img146.imageshack.us/img146/1...pljcasp3tm.jpg
l'ho letto un paio di anni fa e lo lascio sedimentare e crescere e cambiare dentro di me, in attesa di rileggerlo. E' un romanzo intrigante, ironico e grottesco, ma anche dolcissimo e straziante, e soprattutto scritto con una tale eleganza da costringere il lettore a interrompere e ripetere la lettura in continuazione.
ciao
Beh... in attesa di qualche novità, ho deciso le prossime letture. Non so come mi fosse passato di testa dopo aver letto Cane mangia cane questa estate! Cmq, oggi ho rimediato, ed ecco i prossimi due libri in cui mi tufferò libidinoso: "Come una bestia feroce" e "Little Boy Blue" di Edward Bunker.
Consiglio io, questa volta. ;)
Stupendi li ho divorati entrambi.Citazione:
Originariamente Scritto da imattg5
Bene :)
Sono contento che il mio consiglio sia stato gradito!
Estratto da "La fine è il mio inizio" di Terzani.
"L'organizzazione"
"[...]Mi sono spesso chiesto, strada facendo, da dove sarebbe arrivata la soluzione al problema che affrontiamo, quello dell'umanità che mi sembra stia annaspando nella sua ricerca di una soluzione a quello che non va.
Una volta, attraversando in nave lo stretto di Malacca, in una di quelle belle serate in cui si stava sulla tolda della nave a guardare il tramonto, vidi all'orizzonte decine di splendide isolette e mi venne la divertente idea che la soluzione sarebbe arrivata da una congiura di poeti.
Perchè soltanto la poesia mi pareva potesse ridarci una spinta di speranza.
Identificai un'isola lontanssima, insignificante, che non era segnata su nessuna carta, ma in cui immaginavo crescesse una generazione di giovani poeti che aspettavano il momento di prendere in mano le sorti del mondo.
Avevo in qualche modo il sentimento che non c'era una soluzione nei partiti, nelle istituzioni, nelle chiese, dove tutti ripetono le stesse cose, oggi per giunta senza neanche più quella carica ideologica che c'era stata nel passato.
Finchè venisti tu a dire una cosa che mi colpi'.
Dicesti che vivendo in India o in California o viaggiando ti capitava di incontrare gente nuova, mai vista, e di renderti conto, nel mezzo del discorso, che usava un linguaggio in cui ricorrevano parole che vi legavano.
Allora venisti fuori con un'idea che trovai brillante: che esiste nel mondo quella che tu chiamavi l'Organizzazione.
Ma il bello è che non è una organizzazione.
E' la cosa piu' disorganizzata, più informale, più inesistente che ci sia, che però attraverso strane vie lega tutta una serie di persone a delle stesse idee, delle stesse intenzioni, delle stesse aspirazioni.
E questo mi pareva coincidesse anche con la mia congiura dei poeti.
Un gesto, un darsi la mano in un certo modo, una sorta di mistica massoneria, nel mondo dei giovani in particolare, in cui in qualche modo si trovano nuove vie o si sente che c'è qualcosa di nuovo nell'aria.
L'Organizzazione è anche una bella chiave, perchè spiega la fine della politica, cioè spiega perchè la politica non risponde più ai problemi e perchè si sta andando verso altre soluzioni: la religione, la spiritualità, eccetera.
Infatti non c'è piu' un partito a cui uno va e dice: "Eccomi! Voglio la tessera, voglio lavorare con voi. Ditemi cosa posso fare. Devo attaccare i volantini per le prossime elezioni?"
Questo non c'è più.
Ma c'è la sensazione che tutti partecipano a una cosa misteriosa di cui ci sono i fili, ci sono i capi, ci sono i coetanei, gli amici.
Lo trovo molto bello e fa parte di una visione positiva che voglio lasciare ai giovani. [...]
C'è questa voglia di appartenere a qualcosa che valga la pena.
A una cosa grande.
E che esprima una volontà di migliorare, di agire, di fare quel che è giusto.
E' molto difficile sentire che, da soli, si possono cambiare le cose.
Sai, a cosa serve consumare di meno e non creare più spazzatura se gli altri fanno il contrario?
Sembra un po' inutile, no?
Se invece si crea un grande movimento che dice "Via, oggi si parte!" tutto diventa possibile.
Non si va alle riunioni, non si parla.
Non c'è da parlare, è tutto istintivo.
C'è qualcosa che ci lega perchè insieme si ritorni al giusto.
Perchè il giusto c'è e la gente lo sente.
Sente dove c'è il bene, dove c'è il male, di chi si può fidare, di chi non si può fidare.
Sente che cosa è giusto, giusto nella vita di tutti i giorni; cosa vale la pena e cosa non vale la pena; dove sei preso per il culo dal sistema e dove invece ti puoi salvare.[...]
E il bello è che questa Organizzazione non c'è.
E' buffo, no?
Ma è bella la storia, la trovo bella.
E' il segno forte, di un'aspirazione, della speranza che da qualche parte ci sia la soluzione; che esiste un legame segreto, non fondato su regole, che c'è gente che non ha rinunciato agli ideali, che non ha rinunciato a qualcosa di più grande della vita quotidiana e che improvvisamente sente che non è sola.
Questa è la cosa importante.
Io l'ho trovato esilarante proprio.
E' in queste piccole cose che ci sono i segnali di qualcosa di nuovo."
ciao a tutti.
WYLDE