Visualizzazione Stampabile
-
Bene, qualche tempo fa qualcuno mi ha esortato a presentare un disco, lo faccio adesso, sperando che non passi inosservato.
Vorrei consigliarvi un album dei Bad Religion, noto gruppo americano (californiano per la precisione) punk-hardcore con una spiccata tendenza melodica: No Control, che si pone al vertice della loro lunga carriera (1981-oggi).
http://img70.imageshack.us/img70/966...zzzzzzz0fc.jpg
La voce di Graffin ha un tono tragico pieno di epos e più basso del classico urlo hardcore, come la musica stessa è piena di epos senza per questo rinunciare alla potenza e alla velocità del sound. Le liriche, che narano perfettamente la tragicità del concept del disco (il decadimento dell'uomo moderno), sono notevolmente colte, quasi in contraddizione con lo spirito punk, merito di Graffin che attualmente insegna biologia evolutiva alla prestigiosa Cornell University oltre che continuare a cantare nei Bad Religion.
I due chitarristi di questo disco, Gurewitz e Hetson, due mostri sacri dell'hardcore americano, intrecciano con grande maestri velocità, potenza e melodia come pochi gruppi sono riusciti a fare nella storia del rock.
"he's the latest super hero with powers so profound/he can leap a dotted line in just a single bound/I know you must have seen him in books and magazines/he's the quintessential, mindless, modern epicene/his life is meaningful because he get things done/(bang bang) he's dead/chalk up another triumph for our hero/the automatic man"
(The automatic man)
and progress is not intelligently planned
it's the facade of our heritage
the odor of our land
they speak of progress
in red, white and blue
it's the structure of the future
as demise comes seething through
it's progress 'til there's nothing left to gain
as the dearth of new ideas
makes us wallow in our shame
so before you go to contribute more
to the destruction of this world you adore
remember life on earth is but a flash of dawn
and we're all part of it as the day rolls on
and progress is a message that we send
one step closer to the future
one inch closer to the end
I say progress is a synonym of time
we are all aware of it but it's nothing we refine
and progress is a debt we all must pay
it's convenience we all cherish
it's pollution we disdain
and the cutting edge is dulling
too many people to plow through
just keep your fuckin' distance
and it can't include you!
It's progress...'til there's nothing left to gain
It's progress...it's a message that we send
And progress...is a debt we all must pay
(Progress)
-
gran disco Iperione :smt023
-
Citazione:
Originariamente Scritto da Iperione
Bene, qualche tempo fa qualcuno mi ha esortato a presentare un disco, lo faccio adesso, sperando che non passi inosservato.
Quel 'qualcuno' ti ringrazia, e prende nota... :smt024
:smt039
-
E' da un po' di tempo che non segnalo niente, e soprattutto che non segnalo un disco di jazz... Forse mi sono lasciata un po' condizionare da alcuni pareri? Forse.
Comunque possiamo dire che in questo thread si spazia davvero un po' per tutti i generi musicali. Se lo si spulcia bene, ce n'è per tutti i gusti, e, se non ce ne fosse, basterebbe contribuire!! :)
Il mio disco di oggi è di un giovane e talentuoso pianista, Benny Green, che ho avuto anche l'onore e la fortuna di sentire suonare dal vivo qui a Roma. Il disco s'intitola The place to be (Blue Note Records).
http://img222.imageshack.us/img222/3...zzzzzzz8rx.jpg
In questo disco Green ci dà dimostrazione di tutte le sue possibilità compositive ed esecutive, del suo eclettismo e del suo indubbio buon gusto.
Pianista molto preparato (suona da quando aveva 7 anni), deve al padre la passione per i giganti del jazz.
Particolarmente bella "Pensativa", un tributo alla bossa nova del grande Jobim; ma io amo molto anche il brano che apre l'album, "Nice pants", un bellissimo tema, ottimo swing con lo splendido assolo del contrabassista Christian McBride... Ma non voglio dilungarmi, magari vi annoiate...
Se potete, invece, ascoltatelo: le mie sono solo parole, ma la musica è MUSICA e parla molto meglio di me. 12 brani bellissimi!!
Buon ascolto!! :smt039
-
Citazione:
Originariamente Scritto da Ismene
Il mio disco di oggi è di un giovane e talentuoso pianista, Benny Green, che ho avuto anche l'onore e la fortuna di sentire suonare dal vivo qui a Roma. Il disco s'intitola The place to be (Blue Note Records).
Grazie mille per questa segnalazione! Conosco Benny Green (ma non questo disco...), possiede una tecnica sbalorditiva. Ascoltandolo il pensiero corre ad Oscar Peterson, del quale Green ha raccolto tutto l'insegnamento... ma forse anche con qualche marcia in più...
Certo dal vivo deve essere davvero uno spettacolo, mi immagino un'esibizione piuttosto... pirotecnica :-)
-
dico solo
Vanessa Mae - Storm
un cd bellissimo
musica da emozionarsi tantissimo, da vedersi e sentire ballare dentro l'anima
carina energica grande
anche i grandi classici nelle sue versioni sono bellissime
consigliato se vi piace la musica classica contemporanea
-
Citazione:
Originariamente Scritto da meigel
Grazie mille per questa segnalazione! Conosco Benny Green (ma non questo disco...), possiede una tecnica sbalorditiva. Ascoltandolo il pensiero corre ad Oscar Peterson, del quale Green ha raccolto tutto l'insegnamento... ma forse anche con qualche marcia in più...
Certo dal vivo deve essere davvero uno spettacolo, mi immagino un'esibizione piuttosto... pirotecnica :-)
Beh, sì, è stato davvero emozionante. Sentire uno così improvvisare dal vivo fa proprio un certo effetto. Non delude per niente...
Grazie a te per l'attenzione. :)
-
Ismene, se mai ascolterai l'album che ho consigliato fammi sapere che ne pensi.
:)
-
Ciao, Iperione,
ho ascoltato il "tuo" disco parecchie volte... anche perché non è proprio tra i generi che prediligo...
Ho prestato attenzione ai testi, che effettivamente hanno qualcosa da dire, e spesso la dicono pure bene ("Sanity", la "Progress" che hai riportato, per citarne alcuni)...
Ciò che trovo stancante, davvero, ma è un parere del tutto personale e che riguarda il mio gusto, è la ritmica dei brani, sempre uguale, con questa accentuazione in due che non cambia mai...
Sarà perché non ho mai considerato il punk (e la sua derivazione hardcore) come genere musicale "innovativo", ma invece piuttosto come movimento underground, come stile di vita... Il fatto è che musicalmente non mi emoziona. E ribadisco "musicalmente"... Sono certa che questa musica di emozioni ne dà, a te come ad altri che prediligono il genere.
Una buona voce, secondo me, quella di Graffin, purtroppo mortificata da una musica - a mio avviso - troppo monotona.
Bisogna per forza attaccarsi al testo...
Non me ne voglia nessuno, mi è stato chiesto un parere ed io, con tutto il rispetto possibile, l'ho dato. :)
-
Ciao Ismene,
la tua critica al disco è azzeccata, specialmente per chi non è appassionato di questo genere.
Eviterò inutili questioni pseudo-filosofico-filologico-ermeneutico sulla differenza che, secondo me, intercorre fra hardcore e punk, sia perchè ne ho parlato abbondantemente con diversi miei amici (mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose :P), sia perchè sarebbero futili in questo frangente, quindi passerò direttamente a commentare il tuo intervento che, come ti ho detto, è interessante e azzeccato.
Citazione:
Ciò che trovo stancante, davvero, ma è un parere del tutto personale e che riguarda il mio gusto, è la ritmica dei brani, sempre uguale, con questa accentuazione in due che non cambia mai...
La ritmica di questo disco non è varia come può essere quella di un disco prog-rock, hai perfettamente ragione; certo, al contempo non è il classico "tupa-tupa" di molti gruppi hardcore, ma non è molto varia. Il problema sta nel definirlo un difetto o un pregio: per il tuo gusto musicale questo è inequivocabilmente un difetto, per me è, invece, un pregio: rende tutto più diretto, incisivo, immediato, pieno di epos.
Non voglio convincerti che sia un pregio, ma solo spiegarti il mio punto di vista. :)
Citazione:
Sarà perché non ho mai considerato il punk (e la sua derivazione hardcore) come genere musicale "innovativo", ma invece piuttosto come movimento underground, come stile di vita...
Vero, l'hardcore prima di essere un genere musicale è "attitudine". Però, permettimi, affermare che il punk e l'hardcore non siano stati innovativi è una boutade; basti pensare a quanto è cambiato il rock dopo il '77, dopo i Ramones e i Sex Pistols; basti pensare a quello che è nato a partire dall'hardcore: il post-hardcore di band come i Fugazi, il grunge, l'alternative-rock in alcune sue sfaccettature. Mi permetto di dire che il rock dagli anni '80 in poi deve tantissimo all'hardcore.
Infine ho proposto questo album e questo gruppo proprio per la sua spiccata tendenza melodica e per la sua semplicità, pensando che potesse andare bene per qualsiasi orecchio. Magari la prossima volta consiglierò un disco più complesso e articolato, qualcosa degli Husker Du (questi i padri di gran parte del rock degli anni '90) col loro misto di hardcore, psichedelia, raga, folk, o dei Dead Kennedys con i loro exploit funky, i loro valzer, le loro melodie ricercate, i vocalizzi teatrali.
Alla prossima, dunque, magari proporrò prima o poi un disco che piace senza riserve, ma, anche se così non fosse, vi avrei fatto conoscere un genere che, forse, non avreste conosciuto.
:)