Cara TV ti Amo, Cara TV ti Odio.
C'è chi nemmeno ce l'ha e chi ne fa oggetto "centrale" del proprio "focolare". Home theatre - Payparview - Decoder - Plasma e una mezza dozzina di telecomandi.
E' da tempo che volevo "lanciare" quest'argomento, non in termini di arredo-tecnologico, ma di contenuti. Mi rendo conto che parlare di televisione, oggi come oggi, è un po come sparare sulla crocerossa. Scontato postare l'equazione trash=audience=sponsor=soldi. Credo di essere uno attento alle evoluzioni e mi chiedo dove stiamo andando.
Mi sento come l'ultimo di Mojcani, perchè appartengo all'ultima generazione che ricorderà il bianco e nero, il Carosello, La Tv dei Ragazzi, Belfagor, (Marrachesh Express n.d.r.), la straordinaria Mina che conduceva trasmissioni del sabato sera fatte di "nulla" (si fa per dire) solo grandi artisti e grande qualità. Tanto bastava! Oggi anche l'ultima delle ninfette che fa vedere una 1/2 tettina in TV si atteggia da star sulle riviste di gossip, vera e propria conferma di un punto d'arrivo. Anche i telegiornali hanno un target. "Studio aperto" strizza l'occhio agli interessi dei più piccoli. I promo-TG "strillano" per elevare al giusto patos la drammaticità della notizia imminente.
Personalmente non mi interessa l'aspetto politico, (TV pubblica e TV privata) benchè sia cosciente che ci sia un peso legato alle scelte editoriali. Cio su cui mi piacerebbe un confronto è sull'evoluzione della TV da un punto di vista sociale. Conscio del potere mediatico che ne deriva, perchè ciò che passa in TV diventa "verità assoluta". Non tenete conto di chi siete Voi, ma tenete conto di coloro che per mezzo esclusivo della TV si creano un'opinione spesso non del tutto corrispondente alla realtà.
Oltre 50 anni fa esisteva la censura (per carità) non era ammissibile far vedere le gambe, fino all'arrivo delle gemelle Kessler al quale fu concessa la calza color carne. Tassativamente "coprente". Di che poi...? Una rivoluzione, legata forse anche agli anni dell'emancipazione femminile. Nei Caroselli erano rigorosamente vietate barbe e baffi considerate accessorio poco consono all'austerità del messaggio veicolato. Forse era "troppo".
Ci sono stati anni che considero "terra di mezzo", fino ad arrivare ad oggi. Risparmio gli esempi che sono sotto gli occhi di tutti, almeno di quelli che la guardano. Salvo diversi programmi televisivi, ci sono molte cose buone, non parlo solo di televisione utile, anche di intrattenimento, ma "tirata la riga" la TV di oggi non mi piace granchè.
Credo di essere una persona positiva, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Devo quindi aspettare il tempo in cui si celebri la televisione che fu, così come oggi si celebrano i film Trash-Cult della Fenec, Alvaro Vitali e di Nadia Cassini?! La TV l'amo e la odio. E' come fossi stato povero, poi ricco e ancora povero. Aspetterò con fiducia. Per ora in tasca non mi balla proprio nulla.
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