Le parole che non ti ho detto..
Prendo in prestito il titolo di questo film per spiegare l'idea che ho in mente.. Vi è mai capitato di avere una voglia matta di dire qualcosa a qualcuno ma, per un motivo o per un altro non ci siete mai riusciti? Per pudore, per educazione, o semplicemente perché per pronunciare quelle parole si è aspettato un istante in più e il momento magico è svanito, lasciando al suo posto soltanto il rimpianto del silenzio.
Allora mi chiedevo: che ne pensate di fare di questo angolino una sorta di“diario di Mac Peer”? Un luogo dove è possibile dare libero sfogo alle proprie emozioni, dire finalmente quelle parole che ci sono rimaste nella testa e nel cuore..
Se l'idea non vi piace, cestinatemi pure ;-)
Comincio io..
Vorrei tanto poter dire a quella meravigliosa persona che ho conosciuto circa 10 mesi fa (la chiamerò D.) che non la dimenticherò mai. D., vorrei che tu sapessi che mi hai fatto il regalo più bello che, secondo me, sia possibile fare ad una persona: l'emozione di sorprendermi a pensare “mi fido di te”, completamente, senza riserve. Ti ammiro e ti rispetto dal più profondo del mio essere. Ti voglio un bene dell'anima! Ed è stupendo avere la consapevolezza che te ne vorrò sempre, qualunque cosa accada.
Re: Le parole che non ti ho detto..
Citazione:
Originariamente Scritto da il vento
Prendo in prestito il titolo di questo film.
Secondo me a partire da un libro, da un film o da una canzone si può fare il giro del mondo, si può discutere di tutto. Anzi, veramente lo si può fare anche a partire da una singola parola - penso alla "fuga degli interpretanti" teorizzata da Peirce e al fatto che adesso vi sto implicitamente segnalando un filosofo e una possibile lettura! ;) Estesie nasce anche per questo. Ma il gioco funziona ed è (più) interessante se quel "punto di partenza" è ben custodito e tenuto in bella vista. Un luogo da descrivere bene e da non abbandonare in fretta, in modo che sia da stimolo alla discussione oltre che punto di riferimento.