Padmé Amidala
07-03-08, 09:54
Apple annuncia una vera svolta per
il suo iPhone, il cellulare-palmare-iPod, e svela i codici che
consentiranno ai programmatori esterni di sviluppare software
applicativi. Allo stesso tempo, la società lancia la sfida al
Blackberry, offrendo da giugno il servizio e-mail supportato da
Exchange di Microsoft e testato con clienti del calibro della Walt
Disney e Nike. L'obiettivo della società è rendere più appetibile
il prodotto Apple arricchendo la gamma di funzioni applicative.
«Il sogno di molti è mettere un programmatore di fronte al
proprio iPhone e farlo lavorare a soluzioni innovative», dice il
numero uno della compagnia di Cupertino, Steve Jobs, che conferma
il target di 10 milioni di pezzi venduti entro la fine del 2008.
Gli strumenti applicativi consentiranno nei piani ai programmatori
di elaborare programmi che lavorano in modo diretto sull'iPhone,
saltando il passaggio sul web che Apple aveva finora imposto.
La società di venture capital Kleiner Perkins ha messo a
disposizione 100 milioni di dollari per tutte quelle compagnie che
decideranno di sviluppare i programmi che saranno distribuiti in
esclusiva da Apple.
Quanto al servizio di posta elettronica, Jobs spiega in un
evento organizzato nel quartiere generale californiano che il
modello da tenere come riferimento non è quello del BlackBerry,
lanciato dalla canadese Research In Motion, ma uno innovativo.
«Ogni loro e-mail passa per il centro operativo di Waterloo, in
Ontario», dice Jobs. «E questo - aggiunge - pone non solo un grosso
problema di tenuta del sistema, ma anche diversi interrogativi
sotto il profilo della sicurezza».
il suo iPhone, il cellulare-palmare-iPod, e svela i codici che
consentiranno ai programmatori esterni di sviluppare software
applicativi. Allo stesso tempo, la società lancia la sfida al
Blackberry, offrendo da giugno il servizio e-mail supportato da
Exchange di Microsoft e testato con clienti del calibro della Walt
Disney e Nike. L'obiettivo della società è rendere più appetibile
il prodotto Apple arricchendo la gamma di funzioni applicative.
«Il sogno di molti è mettere un programmatore di fronte al
proprio iPhone e farlo lavorare a soluzioni innovative», dice il
numero uno della compagnia di Cupertino, Steve Jobs, che conferma
il target di 10 milioni di pezzi venduti entro la fine del 2008.
Gli strumenti applicativi consentiranno nei piani ai programmatori
di elaborare programmi che lavorano in modo diretto sull'iPhone,
saltando il passaggio sul web che Apple aveva finora imposto.
La società di venture capital Kleiner Perkins ha messo a
disposizione 100 milioni di dollari per tutte quelle compagnie che
decideranno di sviluppare i programmi che saranno distribuiti in
esclusiva da Apple.
Quanto al servizio di posta elettronica, Jobs spiega in un
evento organizzato nel quartiere generale californiano che il
modello da tenere come riferimento non è quello del BlackBerry,
lanciato dalla canadese Research In Motion, ma uno innovativo.
«Ogni loro e-mail passa per il centro operativo di Waterloo, in
Ontario», dice Jobs. «E questo - aggiunge - pone non solo un grosso
problema di tenuta del sistema, ma anche diversi interrogativi
sotto il profilo della sicurezza».