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Visualizza Versione Completa : RACCONTI DI VIAGGIO



Truzzo
17-04-07, 12:20
Allora. Raccolgo l'invito di Ismene e, con la benedizione di Avro, mi faccio piacevolmente carico di aprire questo topic sui viaggi... fatti, vissuti, sognati o semplicemnte immaginati da ognuno di noi.

Dovranno essere racconti brevi, storie e schizzi di viaggio alla scoperta di luoghi che in qualche modo ci sono rimasti dentro, scansioni di viaggiatori animati dal desiderio di vedere davvero.

Mi viene in mente una frase di Bruce Chatwin, che più o meno diceva: "Tutte le nostre attività sono legate all'idea di viaggio. E a me piace pensare che il nostro cervello abbia un sistema informativo (operativo? :D ) che ci dà ordini per il cammino, e che qui sta la molla della nostra irrequietezza".

Ecco, viaggiare non è solo partenze, e quindi poi speranze e curiosità, paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni. Si può viaggiare anche imparando ad osservare tutti giorni, anche nei luoghi che abitiamo e che forse non siamo mai stati capaci di guardare (senza alterare la chimica del cervello, però, mi raccomando :lol: :lol: ).

Ciò detto, mi impegno a postare un racconto appena possibile (ora, purtroppo ho altre responsabilità che mi richiamano all'ordine). Se qualcuno avesse voglia di iniziare prima di me, è il benvenuto!

theBlack
17-04-07, 13:53
Bèh, mi avete buttato in pista, ora mica mi lascerete solo, vero? :D

che dire.. questo topic mi attira molto... non ti lascerò solo.. presto sarò qui a raccontare i viaggi vissuti ma soprattutto quelli che sogno...

un pò effettivamente ti invidio se dici di aver avuto la fortuna di viaggiare spesso nella tua vita... spero di poterlo fare anch'io...

a presto con il primo racconto:
Mallorca 2004 - Wanted: can't come back to the isle!

:D

Ismene
17-04-07, 17:05
Truzzo, sono proprio contenta di questo topic!! :D
Ne sarò più che altro un'affamata lettrice, perché nella mia vita non ho viaggiato molto, visto che per circa 15 anni ho lavorato con la musica nei periodi in cui gli altri facevano le vacanze... e anche nei periodi in cui non le facevano...

Qualche giretto sono comunque riuscita a farlo, e ve ne parlerò.
Sono assolutamente d'accordo su quanto dici, cioè che non è necessario andare dall'altra parte del mondo per "viaggiare". Dipende dalla nostra curiosità e dalla nostra capacità di cambiare punto di vista. Dalla velocità con la quale riusciamo a smettere le nostre solite abitudini non appena ci troviamo "fuori". Già soltanto lo "spostamento", l'"essere in cammino", è viaggio.

Raccontiamo l'andatura, l'altrove, l'emozione, lo stupore, la gente, l'ispirazione, gli incontri, le immagini... E, con questa scusa, raccontiamo indirettamente di noi.

Buon viaggio a tutti! :ciaociao:

Truzzo
17-04-07, 17:28
Allora, comincio io con il racconto del viaggio di cui vi ho già dato un'anteprima.

POLINESIA: SOGNO O REALTA?

Avevo sempre immaginato la Polinesia come un posto irragiungibile, da sogno. Una cartolina reale ma, al tempo stesso, diafana per la distanza che la separa dal nostro continente.
Finalmente nel dicembre del 2001, un pò di tempo a disposizione e un evento speciale da celebrare, mi danno l'occasione da non perdere: si parte per la Polinesia.
La distanza che ci separa da quelle splendide isole del Pacifico è di circa 22 ore di aereo. Così decisi di spezzare il viaggio con un tappa di un paio di giorni, sia all'andata che al ritorno, a Los Angeles. LA è una città che mi è sempre depresso al momento dell'arrivo (di un grigio piattume) ma da dove sono sempre ripartito non pago del divertimento e della gente che ho incontrato.
Da lì, riprendo un volo per Thaiti, la capitale della Polinesia Francese, e inizia il mio viaggio vero e proprio.
Non vi farò la cronaca del viaggio. Vi racconterò semplicemente le impressioni che ho tratto di quei luoghi, sempre sognati e ora finalmente reali ai miei occhi.
Una premessa è dovuta. Amo immensamente il mare e la natura. Amo i luoghi da vivere e non semplicemente da guardare.
Thaiti è una cittadina viva, intensa, dove è percebibile il ruolo che ha assunto il turismo per l'economia del Paese, ma dove si trovano ancora luoghi e angoli suggestivi di vita vera. Un fiorire di culture diverse fuse fra loro e divinamente amalgamate.
Immaginate che sia esistito un genio della genetica e che questi abbia deciso di condurre in gran segreto i suoi esperimenti e li abbia tramandati nel corso delle generazioni. Ogni volto è un incanto, ogni corpo fa da polidedro ai colori della natura, che si riversa nelle piante, nei tessuti, nelle pareti delle case, nel colore della terra.
Non solo i corpi, ma anche l'anima di quella gente ispira commozione al cuore. Sarà stata la relativa assenza di dominazioni opprimenti, l'isolamento, o l'indole di un popolo, ma la disponibilià e la gentilezza, la nobiltà di ognuno di coloro che ho incontrato andavano al di là del nostro comune sentire.
Ho visitato diverse isole. La più bella in assoluto: Rangiroa. La più deludente è la più conosciuta: Bora Bora.
La prima è un atollo circolare, la cui maggior parte del territorio si eleva a non più di 10 metri sul livello del mare. Il suo piccolo paese è un incanto, sembra di essere fuori dal mondo. In tutta l'isola, allora, solo 2 alberghi. Un mare come non l'ho mai più visto in vita mia e sarà impossibile dimenticare. E' il paradiso della pesca (sportiva!). Nelle sue due passe, le correnti accompagnano le più infinite varietà di pesci.
Avete mai preso un piccolo di squalo in mano? Bèh, io sì. Non dimenticherò mai la sensazione delle mie dita a contatto con la sua pelle, dura e ruvida.
Bora Bora è l'isola mondana. Bella, senza dubbio, ma devastata dal turismo. Divertente e ben frequentata, ma non più incontaminata. Non vi è più un angolo senza un albergo. Si è spento lo spirito del luogo.
Vi racconto un episodio divertente. Alloggiavo in una di quelle palafitte sull'acqua, col pavimento trasparente e i coralli messi a bella posta lì sotto per attirare i pesci (che in realtà erano più intressati al mangiare che gli davamo noi), il letto cosparso di petali di tiarè e un bagno grande come il salotto di casa mia. Tutte le mattine arrivava una coppia di polinesini in pareo su di una piroga a portarti la colazione. Una mattina mi sveglio e....la colazione non c'era. Mi alzo, dalla finestra uno splendido sole, come sempre, un cielo turchese, uccelli in volo. Contrariato, mi dirigo in veranda per tuffarmi in quello splendido mare che ti chiama dal sonno e spegnere le maledizioni che dentro di me rivolgevo ai due polinesiani per il mancato caffè mattutino. Guardo in basso e.... Oddio! Sotto la mia palafitta galleggiava, gonfio e rosa, un maiale. Sì, avete capito bene, un maiale morto; costellato da centinaia di pesci stecchiti ench'essi.
Quella notte c'era stato un temporale (voi l'avete sentito?) e un improvviso abbassamento della marea aveva provocato quella morìa. Va bene i pesci, direte voi. Ma il maiale che c'entra? Boh, so solo che ha spezzato d'incanto il sogno che stavo vivendo.
Ma almeno mi hanno rimborsato il soggiorno.
Delle altre isole che ho visitato, che dire? Vi ho descritto la più bella; tutto il resto, come ha gia detto un Poeta, è noia.
Mi preme solo citare le isole Fiji, che in un'ottica di economia di scala ho visitato nella stessa occasione. Bellissime anch'esse. Sono morfologiamente diverse, e più del mare, è la natura a farla da padrona. Ma questo, magari, ve lo racconterò una prossima volta.

Ciò che più temo è che, col passare degli anni, quei luoghi cessino di essere quello che sono stati sinora... che i nostri figli vedano un mondo diverso, non solo nei costumi ma anche nelle forme. Quello che abbiamo visto o anche solo immaginato, serbiamolo nell'animo e difendiamolo.

Spero di non avervi tediato con il mio racconto e che, magari, sia da apripista per i molti altri che vorrete far seguire.

Ciao a tutti.

PS. Posto quattro foto. Non sono un granchè, ma mi sembrava inutile mandarvi delle "cartoline" di spiagge assolate e mare turchese. Scusatemi anche per il format, ma sono poco pratico. Inoltre, suggerisco di darci una regola per eventuali documentazioni fotografiche (a beneficio della leggibilità del topic). Non vorrei far danni a macpeer :lol: :lol:

Il coloratissimo mercato coperto di Thaiti
http://img378.imageshack.us/img378/1315/thaitimercatoyl9.jpg

Il mare di Rangiroa senza sole
http://img257.imageshack.us/img257/9130/rangiroawb4.jpg


Il piccolo squalo (poi tornato in mare)
http://img54.imageshack.us/img54/1446/squalobc6.jpg

Matrimonio in stile polinesiano
http://img145.imageshack.us/img145/5761/matrimoniole1.jpg


EDIT by gabod3: ho ordinato l'impaginazione delle immagini e dei loro titoli...
EDIT by Truzzo: grazie, gabod3

fiore
17-04-07, 21:28
Va bene i pesci, direte voi. Ma il maiale che c'entra? Boh, so solo che ha spezzato d'incanto il sogno che stavo vivendo.
Ma almeno mi hanno rimborsato il soggiorno.


gli è costato caro quel maiale :lol:

Bellissimo racconto,vissuto parola per parola....
ne aspetto altri volentieri, l'ultimo mio viaggio è stato a Creta,ma ero rinchiusa in un villaggio,niente di più brutto :evil:
il villagio turistico credo sia la morte di qualsiasi vacanza
:roll:

Truzzo
17-04-07, 21:41
Bellissimo racconto,vissuto parola per parola....
Grazie, Fiore. Sono lusingato e onorato http://www.forumeconomia.com/images/smiles/sun.gif

l'ultimo mio viaggio è stato a Creta,ma ero rinchiusa in un villaggio,niente di più brutto :evil:
il villagio turistico credo sia la morte di qualsiasi vacanza
:roll:
Dai, non ci credo che non hai nulla da raccontare. Anzi, le esperienze da villaggio, molte volte, contengono aneddoti mooolto divententi http://www.forumeconomia.com/images/smiles/w00t1.gif.

fiore
17-04-07, 21:56
Ti posso dire che è stato un viaggio di lavoro organizzato,quindi compagnia obbligata,e vita sociale a pieno....quindi per me che sono anti vita sociale,una vacanza da incubo....lascio parola agli altri :P

Ismene
18-04-07, 21:53
Allora, comincio io con il racconto del viaggio di cui vi ho già dato un'anteprima.

POLINESIA: SOGNO O REALTA?


Il piccolo squalo (poi tornato in mare)
http://img54.imageshack.us/img54/1446/squalobc6.jpg


Certo che l'espressione dello squaletto è davvero buffissima... Con quell'occhio tra il perplesso e l'incazzato... Fa proprio tenerezza :)

burt61
18-04-07, 22:55
Allora inizio con un episodio successo durante il viaggio che abbiamo fatto in Vietnam nel 2003. Si tratta di uno dei tipici imprevisti o incidenti che succedono ai "viaggiatori fai da te". Premetto che noi viaggiamo sempre con almeno due guide, una è "Le guide du rutard" e l'altra è "LonelyPlanet". Dunque, all'arrivo a Hanoi prendiamo un taxi collettivo per raggiungere la città, avevamo scelto di andare in una pensione dal prezzo medio però vicino al centro in modo da spostarsi facilmente. Seconda premessa, viaggiamo sempre senza nessuna prenotazione in hotels o pensioni. Dopo circa quaranta minuti di percorso sul taxi iniziano le soste per far scendere gli altri viaggiatori, noi rimaniamo gli ultimi....Diciamo all'autista il nome della pensione che abbiamo letto sulle nostre guide, ma a volte la pronuncia nelle lingue asiatiche è difficile da interpretare, così ci porta davanti a una pensione che aveva "più o meno il nome" di quella che avevamo in mente. Subito due ragazze si precipitano a prendere i nostri zaini salutandoci rumorosamente...il che ci impedì di capire bene dove eravamo....Visitammo la camera ed era passabile e quindi ci "registrammo". Una volta in camera guardando bene la piantina di Hanoi ci rendemmo conto che non eravamo dove avremmo voluto....Poco male, il prezzo era medio, quindi un inconveniente ridicolo, questo però è il risultato della stanchezza dopo un lungo volo che ti impedisce di concentrarti bene, è il momento in cui molti viaggiatori subiscono furti o truffe....
In ogni caso poi iniziammo la visita alla città sperimentando cosa significa "il traffico perpetuo", proprio così, ad Hanoi negli incroci non regolati da semafori nessuno si ferma!!! tutti rallentano anche a passo d'uomo ma il flusso incredibilmente prosegue senza sosta. Macchine e camion che si sfiorano girando oguno per la propria strada, nessuno si arrabbia:-) proprio nella perfetta filosofia orientale. Affittammo poi due biciclette, e li successe l'incredibile, il flusso di gente praticamente ti avvolgeva come u fiume in piena "portandoti" avanti rendendo veramente difficile girare dove si era deciso:-)))))))














Truzzo, sono proprio contenta di questo topic!! :D
Ne sarò più che altro un'affamata lettrice, perché nella mia vita non ho viaggiato molto, visto che per circa 15 anni ho lavorato con la musica nei periodi in cui gli altri facevano le vacanze... e anche nei periodi in cui non le facevano...

Qualche giretto sono comunque riuscita a farlo, e ve ne parlerò.
Sono assolutamente d'accordo su quanto dici, cioè che non è necessario andare dall'altra parte del mondo per "viaggiare". Dipende dalla nostra curiosità e dalla nostra capacità di cambiare punto di vista. Dalla velocità con la quale riusciamo a smettere le nostre solite abitudini non appena ci troviamo "fuori". Già soltanto lo "spostamento", l'"essere in cammino", è viaggio.

Raccontiamo l'andatura, l'altrove, l'emozione, lo stupore, la gente, l'ispirazione, gli incontri, le immagini... E, con questa scusa, raccontiamo indirettamente di noi.

Buon viaggio a tutti! :ciaociao:

theBlack
19-04-07, 13:22
a presto con il primo racconto:
Mallorca 2004 - Wanted: can't come back to the isle!


Ecco la storia di uno dei miei viaggi: mi sono inventato scrittore per l'occasione, ovviamente solo per divertirmi. :)

Oramai è l'alba. Le onde del quiete Mediterraneo si infrangono sulle rocce proprio sotto di noi. Una scogliera ci fa da panorama. L'estate ci circonda nel suo splendore eppure scorre un brivido di freddo lungo le nostre schiene a tratti inzuppate, come d'altronde il resto del corpo.
Assieme all'estate il silenzio. Solo il mare si fa sentire perché non c'è un'anima in giro, nonostante quelle statue umane che sembrano vigilare su tutto e su tutti. Una sigaretta accesa a fatica può allungare l'attesa: quella più brutta in assoluto quando non sai cosa dopo ti aspetta. Il porto dorme. Il rombo di accensione della moto lo sveglia e ci dirigiamo verso la speranza.

The isle
Ogni notte a Mallorca è diversa da quella che hai trascorso il giorno prima. L'isola di Mallorca è un splendido posto turistico forse non conosciuto al pari di Ibiza e della costosissima Formentera, ma ricco di vita e divertimento. Splendido il mare, splendidi i posti che offre. Tutto l'ambiente, riempito dalle nazioni di tutto il mondo, è affascinante e confortevole.
La notte si inserisce in questo splendido background come la piacevole conclusione di una tipica giornata di vacanza.


La giornata è finita. Sveglia a metà mattina, colazione abbondante, bagno rapido in piscina e poi via a prendere il sole. I quaranta gradi quotidiani sono incredibilmente piacevoli e la pelle accompagna il repentino cambiamento di colore giorno dopo giorno senza alcun fastidio. La platia naturista è la meta divertente della seconda parte del giorno. Immersi nelle strade della costa, tra il mare e la campagna, ci facciamo trasportare dal vento lungo sessanta km, senza badare a segnali e indicazioni.
Il tempo non sa aspettare e la cena arriva presto, e presto segue il biliardo giù nella hall tra mille amici sconosciuti. La festa non finisce mai.
La notte deve ancora iniziare.

El Arenal - Palma de Mallorca - Magaluf
Camicia hawaiana, bermuda americano, un pizzico di profumo e fuori sulle moto a cavalcare il buio verso Magaluf, dove ci accoglierà il BCM (bi-si-em) con un programmato schiuma-party a movimentare la già brillante nottata. Sarà la più lunga, appassionante, divertente, adrenalinica, sconvolgente notte della mia vita.
Le strade a Mallorca sono incomprensibili. Nel senso che sei convinto di avere imboccato un'autostrada a tre corsie laddove non potevi e invece scopri all'uscita che si tratta di semplice urbana. Purtroppo lo scopri quando arrivi a Palma, quando ti ferma la polizia, quando cerchi di far finta di niente perché in fondo, nonostante i tuoi splendidi capelli, il casco bisognava indossarlo, quando accosti e pensi: "Vabbè, tanto sono un Italiano in vacanza!".
L'unica soluzione per uscire da una situazione del genere è creare confusione e noi ci siamo riusciti. Il primo chiede indicazioni sulla strada, il secondo spiega la nazionalità, il terzo vuole farsi una foto con un agente, il quarto entra nel bar a prendere da bere. Alla fine la "sancion" scampata risultava semplicemente un alibi per noi stranieri a Mallorca che ci sentivamo di poter fare qualsiasi cosa.

fine prima parte...

fiore
19-04-07, 13:29
x fortuna che ti ci sei improvvisato "Scrittore" complimenti :)

Truzzo
19-04-07, 16:46
In ogni caso poi iniziammo la visita alla città sperimentando cosa significa "il traffico perpetuo", proprio così, ad Hanoi negli incroci non regolati da semafori nessuno si ferma!!! tutti rallentano anche a passo d'uomo ma il flusso incredibilmente prosegue senza sosta. Macchine e camion che si sfiorano girando oguno per la propria strada, nessuno si arrabbia:-) proprio nella perfetta filosofia orientale. Affittammo poi due biciclette, e li successe l'incredibile, il flusso di gente praticamente ti avvolgeva come u fiume in piena "portandoti" avanti rendendo veramente difficile girare dove si era deciso:-)))))))
E c'era bisogno di andare fino ad Hanoi? :lol: :lol:
Scherzo, eh.... :)
Dai, ragazzi, continuiamo così.