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Visualizza Versione Completa : [ ESTESIE ] - La biblioteca di Mac Peer



avrobay
19-11-06, 17:36
La biblioteca di Mac Peer
(classici esclusi...)

http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture.html

_______________


Ripartiamo da qui.
Le nuove mini-recensioni si pubblicano in questo nuovo topic.

Nota: perché il consiglio alla lettura sia pubblicato deve essere accompagnato da qualche riga di presentazione, scritta di proprio pugno. ;) Evitiamo poi i classici della letteratura, perché già fanno la loro comparsa nella affollata sezione Incipit (http://artlab.tuttologia.com/estesie/incipit.html)!

Ismene
19-11-06, 18:51
:) Mi piace. Molto utile!

Melquiades
21-11-06, 12:54
Un consiglio da Melquiades

"Il seminatore" di MArio Cavatore, ci racconta la storia di uno zingaro ROM in Svizzera.

C’era un’organizzazione, nel 1939 in Svizzera, Kinder der Landstrasse, Bambini della Strada, che portava via i bambini zingari ai loro genitori, perché crescessero in condizioni igieniche e morali adeguate. IL vero intento era debellare il nomadismo e le conseguenze per le tradizioni di un popolo furono devastanti. Lubo Reinhardt, il protagonista de “Il seminatore”, non aveva mai capito bene perché suo nonno avesse preso la cittadinanza svizzera. Certo il vantaggio era stato che non potevano essere più espulsi, e tutto sommato gli faceva piacere di aver imparato a leggere e scrivere. Ma c’era anche il servizio militare obbligatorio- e mentre lui portava la divisa, era successo il fatto che doveva cambiargli la vita. La polizia era andata a prelevare i suoi due bambini, sua moglie si era ribellata ed era stata uccisa.
Così il nostro protagonista medita la sua vendetta, una vendetta che nasce nel modo più naturale e insospettabile del mondo. A voi scoprire come.

Melquiades :)

avrobay
28-11-06, 16:16
Allora. Nessuna recensione nuova? Si avvicina Natale e, sarà pure banale, ma io continuo a credere che un libro sia un bellissimo regalo :)

Melquiades
28-11-06, 16:22
Ce ne sarebbe una sopra di te ;)

avrobay
28-11-06, 16:28
Ce ne sarebbe una sopra di te ;)

Ma quella è già pubblicata :)

Melquiades
28-11-06, 16:31
Io ho proprio questo problema cavolicchio e scusa se posto qui:devo fare mille peripezie per vedere gli aggiornamenti di Estesie:svuotare cache, chiudere e riavviare FireFox boh :roll:

avrobay
28-11-06, 16:33
Io ho proprio questo problema cavolicchio e scusa se posto qui:devo fare mille peripezie per vedere gli aggiornamenti di Estesie:svuotare cache, chiudere e riavviare FireFox boh :roll:

:lol: No, dai, scherzavo. La verità è che la pagina era pronta ma l'upload l'ho fatto solo due secondi fa!

Melquiades
28-11-06, 16:36
Io ho proprio questo problema cavolicchio e scusa se posto qui:devo fare mille peripezie per vedere gli aggiornamenti di Estesie:svuotare cache, chiudere e riavviare FireFox boh :roll:

:lol: No, dai, scherzavo. La verità è che la pagina era pronta ma l'upload l'ho fatto solo due secondi fa!

:lol: :lol: :lol: Grande Avro:tra un pochetto ti soccorro con un'altra recensione, grazie Capo :)

Melquiades
28-11-06, 16:47
Macaronì: Romanzo di santi e delinquenti di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli

Un romanzo giallo ambientato in un paesino rinchiuso tra le aspre balze degli Appennini. La storia si basa su una leggenda cara a Guccini, che dice che la neve non ricopre mai il corpo di un ubriaco perchè respinta dal calore e dal profumo del vino. é quello che succede al povero Don Quinto Magnanelli, al suo corpo reso di aver riconosciuto un paio di occhi gelidi, azzurri come il ghiaccio.
Stimolante e coinvolgente, pregevole la soluzione adottata nel racconto dei due piani temporali di scrittura.

Melquiades :)

http://img354.imageshack.us/img354/4876/207075101501aa240sclzzzql0.th.jpg (http://img354.imageshack.us/my.php?image=207075101501aa240sclzzzql0.jpg)

Ismene
28-11-06, 17:19
Questo libro lo avevo già consigliato da qualche parte, ma senza recensione.

Giacomo Pilati - Minchia di Re - Mursia Editore

http://img140.imageshack.us/img140/1589/minchiabb5.gif

La protagonista è una donna realmente esistita.
Romanzo ambientato nell'isola di Favignana, in un Ottocento in cui la Sicilia, e un'isoletta della Sicilia in particolar modo, erano - ancor più di adesso - luoghi di complessa drammaticità.
Non vi mandi fuori strada il titolo, nella sua irriverenza: non è così scontato come sembra.
Io non vorrei dirvi di più, vorrei lasciarvi la sorpresa assoluta riguardo a ciò che leggerete, così come, a suo tempo, chi mi ha consigliato questo libro ha fatto con me :)
E a me è piaciuto tantissimo... :smt039

Melquiades
30-11-06, 16:50
L' Aleph- Jorge Luis Borges

Dal maestro dei racconti visionari, un ricettacolo di visioni e mondi possibili, di universi e spazi paralleli, dove tutto può essere e non essere nel medesimo istante. Dietro quella cecità, quali universi mai sognava questo matto di un argentino. Spiccano due racconti, La Casa di Asterione e Lo Zahir. Da non perdere La Città degli Immortali.

http://img245.imageshack.us/img245/8631/207029666001aa240sclzzzcy8.th.jpg (http://img245.imageshack.us/my.php?image=207029666001aa240sclzzzcy8.jpg)

sergiomac
30-11-06, 21:05
:) ..vero Mel hai ragione, da non perdere , ed aggiungerei "Elogio dell'Ombra " ...

meigel
03-12-06, 16:26
Norman Lewis - "Napoli '44"

http://img376.imageshack.us/img376/4567/zz0eefb83bhl0.jpg (http://imageshack.us)

"Napoli '44" è il diario scritto dall'ufficiale inglese Norman Lewis all'epoca del suo ingresso in città al seguito delle truppe alleate.
Dopo anni di guerra e all'indomani della fuga dei nazisti le condizioni di vita dei napoletani sono ripiombate in pieno medioevo. L'intera città è dominata dal bisogno e dalla fame poichè manca tutto, e la proverbiale "arte di arrangiarsi" dei napoletani è praticata quotidianamente da donne, uomini e bambini indistintamente. Il più delle volte Norman Lewis riporta fatti terribili, inumani, agghiaccianti, e in questo risiede il valore di testimonianza del libro.
Non mancano però le situazioni grottesche, spassose:

15 marzo
Hanno distribuito alla truppa un volantino scritto in italiano da mostrare a ogni magnaccia che avvicini un soldato per offrirgli i servigi di una prostituta. Comincia così: "la tua sifilitica sorella non mi interessa". È evidente che l'autore di questa bella pensata non aveva idea delle connotazioni della frase, né delle sue possibili conseguenze. Gli apprezzamenti sulle sorelle sono rigorosamente tabù per gli italiani del Sud, e "soreta" è un insulto irreparabile, che provoca all'istante un duello o una vendetta. Parecchi soldati hanno già mostrato questo pericoloso volantino a gente che li aveva avvicinati per altri motivi. Si prevedono vittime.



E' davvero difficile immaginare due tipi umani più distanti di Inglesi e Napoletani, ed è curioso che proprio un inglese sia riuscito a cogliere tanto bene l'essenza di questa città e dei suoi abitanti. E' evidente la sua simpatia umana e la sua ammirazione per i napoletani.

24 luglio
Napoli è straordinaria sotto tutti i punti di vista. La settimana scorsa, nella nostra strada, un nobiluomo è stato aiutato dai domestici ad alzarsi dal letto di morte, vestito con l'abito da cerimonia, quindi sollevato di peso e deposto in cima alla scala che domina in cortile del suo palazzo. Qui, ritto in piedi con un fascio di rose sistemato tra le braccia, si è trattenuto qualche attimo a prendere commiato da amici e vicini, raccolti nel cortile sottostante, prima di venire riportato indietro per ricevere i sacramenti. Dove, se non a Napoli, in senso della circostanza può arrivare a tanto?


Consigliato a tutti ed in particolare agli appassonati di storia della seconda guerra mondiale. ;)

Melquiades
07-12-06, 12:14
Daniel Pennac-La fata carabina


Ancora una volta tocca al capro rispondere alle più inquietanti domande;gli anziani di Belleville sono tossici?come mai un'anziana signora impugna una P38 e fa secca una persona?come mai è proprio Benjamine a dovere far ancora una volta luce su queste cose?perchè mai lui ama così tanto fare il capro?
Lo scoprirete emozionandovi in questo turbinio di bambini, in questa famiglia piena di guai ma così felice

Consigliatissimi comunque tutti i suoi romanzi :)

http://img132.imageshack.us/img132/452/880781257601a1y1i442b26uz6.th.jpg (http://img132.imageshack.us/my.php?image=880781257601a1y1i442b26uz6.jpg)

Melquiades
10-12-06, 12:45
De Andrè-Gennari "Un destino ridicolo"

Un libro splendido e molto particolare, lo definirei il tenativo di mettere in prosa la poesia di Fabrizio. Un libro che non rientra in alcuno schema narrativo ma che riesca in taluni passi a elevarsi in punte di armonica scrittura veramente pregevoli.
Questo è l'unico romanzo di Faber, vi convivono santi, vagabondi e mascalzoni, paralleli di vite che tante volte chi conosce le sue canzoni ha ascoltato nei suoi testi.


Ve lo consiglio, io l'ho letto in due ore. http://img294.imageshack.us/img294/4237/8806175912gic4.th.jpg (http://img294.imageshack.us/my.php?image=8806175912gic4.jpg)

Mel :)

Melquiades
12-12-06, 11:21
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanote-Mark Haddon

Lo strano caso di uno strano omicidio con uno strano ragazzo che si sente in dovere di indagare. Uno strano ragazzo costretto a vivere una strana vita e purtroppo non per sua scelta. Uno strano libro che ci permette di capire come anche la più strana e dolorosa delle vite può avere, nelle sue stranezze, il più ricco dei significati.
Abbattiamo l'indifferenza per chi è semplicemnte diverso, perchè essere malati non significa essere inferiori

http://img155.imageshack.us/img155/6143/stranocasoxk5.th.jpg (http://img155.imageshack.us/my.php?image=stranocasoxk5.jpg)

Melquiades :)

avrobay
13-12-06, 03:42
Aggiornarmenti anche sul sito...
http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture.html

Piano piano :)

Melquiades
13-12-06, 08:32
Chiedo scusa se ho postato un pò troppi topic...... :oops:

avrobay
13-12-06, 11:00
Chiedo scusa se ho postato un pò troppi topic...... :oops:

No Mel. Siamo all'inizio ed è normale che le segnalazioni siano un po' meno in numero di quelle che potrebbero essere. Ma non ha importanza: io per esempio ho letto molto volentieri le vostre recensioni scoprendo anche delle cose interessanti come "Napoli '44" di Norman Lewis che non conoscevo e che un bel giorno mi comprerò. :)

cla78
15-12-06, 13:59
L'arte di Amare - Erich Fromm

Il saggio di Fromm è noto perché l'autore mette in chiaro subito che il suo non vuole essere un manuale con "istruzioni per l'uso", ma una riflessione prima teorica, e poi, in qualche modo, pratica per spiegare come l'amore sia un'arte, e come tutte le arti ha bisogno di essere conosciuta prima ancora che praticata. Le sue, pertanto, sono una serie di indicazioni, per comprendere anzitutto la natura di questo "sentire", e le espone analizzando alxuni comportamenti dell'uomo sin dalla culla, riallacciandosi alla psicanalisi. Ed è chiaro che essendo un'arte ha particolari esigenze: disciplina, concentrazione, pazienza e il «supremo interesse» che è peculiare per la padronanza di ogni tipo di arte appunto.

L'amore, infatti, viene descritto come una sensazione attiva, e concepito come un «dare». Ma non si tratta del classico «cedere», come spesso si fraintende, o dell'«essere privati, sacrificare». La concezione del «dare» viene analizzata da Fromm come la più alta espressione di potenza poiché, appunto, in quest'azione si prova forza, ricchezza, potere. E parecchi sono gli esempi per spiegare questo momento.

Purtroppo però l'uomo moderno sembra essersi staccato da se stesso e dall'intero universo che lo attornia, apparendo così come un oggetto.
In questo modo la routine, ovvero l'abitudine del lavoro meccanico, burocratico che uccide la voglia di fare, di creare, nonché la «consumazione passiva dei suoni e delle immagini offerti dall'industria del divertimento» – leggiamo – rendono vittima l'uomo che diventa, così, passivo.

Fromm concentra il discorso sull'uomo: nella sua solitudine. Teme quasi che si ami per compensare se stessi e la solitudine che si autoproduce. Infatti a tal proposito afferma: «Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare». Il saggio, nel complesso, è un mix di piacevolezza che si legge tutto d'un fiato, ma soprattutto è un invito a vivere il cosiddetto "vero amore" che ognuno, a quanto pare, può far proprio.

Io l'ho dovuto leggere come compito per la scuola (tanto tanto tanto tempo fa.... :lol: ) ma devo dire che è stata una piacevole sorpresa.... porta a fare tante riflessioni sugli altri e su se stessi....da leggere ;)

Fede
15-12-06, 15:16
Gianrico Carofiglio - Ragionevoli dubbi
http://www.imagestime.com/uploads/c7b577d65f.jpg
Ambientato nella Bari dei giorni nostri è la storia di un avvocato che si trova, in età adulta, nella situazione di dover difendere chi nell'infanzia gli fece un torto che lo segnò per parecchio tempo. L'accusato per traffico di droga, non ricorda affatto chi sia l'avvocato che lo stà difendendo. Ma lui sì. Le prove sono schiaccianti e si discute per un patteggiamento.
Molto bella la figura dell'avvocato che vive molteplici conflitti interiori. Quello di una rivalsa tardiva che si scontra contro l'etica e la morale della professione. La moglie del trafficante è una donna bella e affascinante!! 200 pag. circa (12 €)

Fede
15-12-06, 17:26
Cody McFadyen - L'OMBRA
http://www.imagestime.com/uploads/b3e5887c77.jpg

Opera prima di Cody McFadyen. Per gli appassionati di Psico-Thriller.
Un killer seriale si dichiara discendente di Jack Lo Squartatore. Ovviamente la protagonista, Direttore del SERMIC, sezione speciale dell'FBI, sottovaluta la situazione. Con il volto sfigurato dalle cicatrici provocate da un precedente folle, si allontana dal suo incarico soprattutto perchè il marito e la figlia ne sono rimasti vittime. Jack Jr. la riporta a dedicarsi alla caccia del cruento assassino di giovani donne. Ne ho letti molti del genere, ma questo ha un'architettura del racconto piuttosto singolare. Scritto molto bene. Sconsigliato ai deboli di stomaco
400 pag. circa (18,90 €)

pokkio
15-12-06, 17:48
Grazie fede..Dalla tua descrizione deve essere un libro da leggere tutto d'un fiato e che ti rimane con il "sudetto" sopseso..! Sarà la mia prossima lettura.. ;)

cla78
15-12-06, 18:20
E sì, Fede, questo libro "solletica" pure me.... 8)
Poi ti farò sapere se l'ho letto.....

Fede
15-12-06, 18:32
Ho letto tutti i Thriller di K. Follet, J. Grisham, J. Deaver e parenti vari e francamente mi hanno un po stufato. Questo mi è piacuto particolarmente. Non voglio dire altro per non rovinare l'eventuale lettura. Questo libro squote gli animi, non solo per l'efferatezza dei delitti. :pauuura:

Melquiades
15-12-06, 18:34
Ho letto tutti i Thriller di K. Follet, J. Grisham, J. Deaver e parenti vari e francamente mi hanno un po stufato. Questo mi è piacuto particolarmente. Non voglio dire altro per non rovinare l'eventuale lettura. Questo libro squote gli animi, non solo per l'efferatezza dei delitti. :pauuura:

Non mi sono mai piaciuti gli psyco thriller ma ti ringrazio per la segnalazione Fede

Mel :)

Fede
15-12-06, 18:45
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanote-Mark Haddon

http://img155.imageshack.us/img155/6143/stranocasoxk5.th.jpg (http://img155.imageshack.us/my.php?image=stranocasoxk5.jpg)

Melquiades :)

Leggo un po di tutto, ma i thriller mi divertono un sacco.
Quoto la tua recensione Mel. Molto bello :smt023 . Mi sai dire se Mark Haddon ne ha scritti altri? :)

EDIT fede/ ho scoperto, è tornato a Londra a scrivere racconti per bambini :)

Fede
16-12-06, 03:30
David B. Ford - Il Biglietto Vincente

http://img360.imageshack.us/img360/4687/8804463333gbx5.jpg

Se qualcuno di voi ha mai pensato cosa farebbe di una formidabile vincita alla lotteria, allora questo è un libro da non perdere.
Una giovane madre sola, intelligente e senza un soldo, protagonista del libro, incontra uno strano personaggio. Quest'uomo non è come gli altri e da lei vuole una cosa semplicissima: le chiede di alzarsi, una mattina come le altre, andare in una ricevitoria, comprare un biglietto della lotteria e aspettare. Ambientato nell'america contemporanea, la protagonista si ritrova a disposizione una cifra astronomica, sproporzionata anche per esaudire i desideri più ambiti. Impossibile da spendere in una sola vita.
500 pag circa (...)
P.S. La copertina non è uguale alla copia che ho io

Fede
16-12-06, 03:53
Jeffery Deaver - Profondo Blu

http://img224.imageshack.us/img224/5600/tornaimmaginejspng8.jpg

CyberThriller. L'Unità Crimine Informatico è alle prese con un Hacker formidabile. Grazie a un programma da lui stesso concepito è in grado di pentrare in qualsiasi sistema, impadronirsi di dati personali, leggere la posta elettronica, e molto di più... - L'U.C.I. si sente impotente e decide di far intervenire un "ex collega" di scorribande informatiche. Detenuto in un carcere di massima sicurezza, gli viene proposto di uscire e rimettere le mani su una tastiera. La partita ha inizio: un hacker idealista contro un hacker assassino. I 2 si inseguono nei labirinti della rete. Assolutamente avvincente, svela anche ai profani del web, quanto la nostra vita quotidiana sia controllato dai computer.
NB: leggo e sintetizzo una nota dell'autore a fine libro. Dice di essersi preso delle libertà nelle procedure investigative utilizzate nel racconto, ma tutto il resto è reale!! :smt024
P.S. Dai Mel, se non l'hai ancora letto, questo lo puoi prendere :)

pokkio
16-12-06, 11:08
Hullallà..! Fede, mi stai invitando a nozze (per modo di dire..non che le nozze mi entusiasmano tanto :lol:) con queste tue recensioni..! ho trovato qualcosa da fare oggi..andara da feltrinelli a toccare con mano ciò che hai recensito..! Comunque, visto che si è aperto un nuovo genere sulla biblioteca, non tarderò, anche io, a recensire qualche mia lettura..! :)
Grazie Fede

Melquiades
16-12-06, 14:54
Jeffery Deaver - Profondo Blu

http://img224.imageshack.us/img224/5600/tornaimmaginejspng8.jpg

CyberThriller. L'Unità Crimine Informatico è alle prese con un Hacker formidabile. Grazie a un programma da lui stesso concepito è in grado di pentrare in qualsiasi sistema, impadronirsi di dati personali, leggere la posta elettronica, e molto di più... - L'U.C.I. si sente impotente e decide di far intervenire un "ex collega" di scorribande informatiche. Detenuto in un carcere di massima sicurezza, gli viene proposto di uscire e rimettere le mani su una tastiera. La partita ha inizio: un hacker idealista contro un hacker assassino. I 2 si inseguono nei labirinti della rete. Assolutamente avvincente, svela anche ai profani del web, quanto la nostra vita quotidiana sia controllato dai computer.
NB: leggo e sintetizzo una nota dell'autore a fine libro. Dice di essersi preso delle libertà nelle procedure investigative utilizzate nel racconto, ma tutto il resto è reale!! :smt024
P.S. Dai Mel, se non l'hai ancora letto, questo lo puoi prendere :)

Beh Fede per chi mi hai preso?un libro sugli Hacker come questo l'ho già letto(tre anni fa) :)

avrobay
16-12-06, 16:31
Aggiornamenti in corso... http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture.html

Fede
16-12-06, 18:02
Beh Fede per chi mi hai preso?un libro sugli Hacker come questo l'ho già letto(tre anni fa) :) lo immaginavo... :D

Melquiades
18-12-06, 14:45
A sangue freddo, di Truman Capote

Un libro documentario, reportage, secco e spietato in cui il mitico autore di Colazione da Tiffany spiega la vicenda di questo assassinio dopo aver lungamente intervistato in carecere i colpevoli.
Da leggere tutto in un fiato:si fa per dire dato che saranno 700/800 pagine.

ATTENZIONE:lasciate perdere il film che recentemente è stato tratto dal romanzo.

Mel :)

Fede
18-12-06, 15:02
A sangue freddo, di Truman Capote

Un libro documentario, reportage, secco e spietato in cui il mitico autore di Colazione da Tiffany spiega la vicenda di questo assassinio dopo aver lungamente intervistato in carecere i colpevoli.
Da leggere tutto in un fiato:si fa per dire dato che saranno 700/800 pagine.

ATTENZIONE:lasciate perdere il film che recentemente è stato tratto dal romanzo.

Mel :)

OT/... caro Mel, come la legge di Murphy impone, il film l'ho visto ieri sera... :( a parte l'interpretazione del protagonista (bravo, ma non ricordo il nome). Il libro non l'avevo letto

duccio
18-12-06, 17:56
http://img81.imageshack.us/img81/5320/5018mp9.jpg

Heinrich Boll io lo adoro. E' stato anche l'oggetto della mia tesi di diploma all'accademia di belle arti.
Uno dei suoi libri più famosi è senza dubbio "opinioni di un clown".
Per la trama se vi interessa vi rimando ad un link (http://www.piazzaliberazione.it/la%20storia/pagine/letteratura/boll.htm) dove è ben riassunta. ma in realtà credo che dirvi la trama sarebbe poco carino e ancor meno interessante. i libri vanno sempre "scoperti" secodo me.
Preferisco inserire a seguito un pezzettino della mia tesi, dove ho cercato di rendere con poche immagini la scrittura di questo grande autore.
Vi consiglierei se vi va anche "racconti umoristici e satirici". Boll è un maestro del racconto breve.

"In tutta la sua opera, l'occhio di Böll da prova di una forza icastica incredibile e si rivela molto sensibile a colori e forme ma certo non nel senso di un colorito pittoricismo. Innanzitutto lo scrittore sceglie come materia da contemplare non le belle forme di sete, broccati lame luccicanti ecc…, ma le facce stanche e rugose , sporche e sudate, le case in rovina che restano in piedi per un misterioso coraggio, le pentole sfondate, gli abiti consumati e rattoppati, i manifesti sbiaditi e strappati sui muri che fanno riecheggiare le immagini di un passato decisamente prossimo che sembra tuttavia lontanissimo. E ancora visi segnati profondamente dalla guerra, dentro e fuori, piccoli oggetti quotidiani che al pari delle persone portano con se una storia personale e una "propria visione del conflitto", mani che stringono con disperazione un oggetto necessario o che scavano per trovare la tenerezza necessaria per accarezzare la testa di un bambino, bocche unte che ingurgitano cibo, i piedi che cercano un appoggio per riposarsi, le stanze d'affitto o per appuntamenti con le tappezzerie che si scollano e i mobili gonfi di umidità, e così via… In tutto questo Böll raramente prova "piacere" in senso estetico-edonistico. Tutto ciò lo ferisce, lo offende, suscita in lui una pietà non di matrice cristiana ( Böll era molto cattolico), ma piuttosto una pietà più umana, universale, una compassione partecipe e coinvolta. A volte con il suo occhio, Böll capta una serie di particolari che sembrano inutili, anche se fortemente caratterizzanti, che tuttavia si rivelano necessari e indispensabili per individuare la psicologia del personaggio o per il costume storico di un certo momento. Egli, attraverso il veicolo eminentemente sintetico delle immagini, ci offre quello che altrimenti avrebbe dovuto darci( ma non con pari efficacia) attraverso una lunga analisi psicologica e ambientale. La sua scrittura è scarna ed essenziale, direi assolutamente visiva, e il lettore facilmente la traspone in immagini. Non a caso per sua stessa ammissione si dichiarò più volte influenzato più dalle arti figurative, dalla musica e dal cinema che dalla letteratura. Sempre non a caso, egli era tutt'altro fuorché lo stereotipo dell'intellettuale."

Melquiades
19-12-06, 08:43
L'Arpa d'erba, di Truman Capote

L'arpa d'erba ha tante storie da raccontare e solo un animo sensibile come quello del piccolo Truman può raccoglierle. Un diario?non so se possa essere definito così, delle sensazioni, delle emozioni e delle strie che una piccola mano ha raccolto da una piccola arpa.

http://img223.imageshack.us/img223/2293/copljcasptu7.th.jpg (http://img223.imageshack.us/my.php?image=copljcasptu7.jpg)

Ismene
19-12-06, 10:38
Heinrich Boll io lo adoro. E' stato anche l'oggetto della mia tesi di diploma all'accademia di belle arti.
Uno dei suoi libri più famosi è senza dubbio "opinioni di un clown".
Preferisco inserire a seguito un pezzettino della mia tesi, dove ho cercato di rendere con poche immagini la scrittura di questo grande autore.
Vi consiglierei se vi va anche "racconti umoristici e satirici". Boll è un maestro del racconto breve.


Grazie di averci fatto leggere un po' della tua tesi! Anch'io amo molto Heinrich Böll. E "racconti umoristici e satirici" è il mio preferito. L'ho letto molti anni fa, ma lo avevo avuto in prestito da mia sorella, e adesso l'ho cercato, ma non sono riuscita a trovarlo :( Devo insistere!!
Mi è rimasta impressa la storia di quel tizio che registrava i silenzi.. Fantastica. Se hai il libro sottomano, non è che magari, nella sezione apposita ci scrivi l'incipit di questo racconto?
A gentile richiesta!! :smt026

duccio
19-12-06, 10:49
La raccolta di silenzi del dottor Murke ;)
dammi un attimo :)

Ismene
19-12-06, 10:53
:)

duccio
19-12-06, 10:56
fatto! nell'apposita sezione ovviamente ;)

Frejya
19-12-06, 12:21
Uno scrittore contemporaneo che io AMO è Irvine Welsh,da due dei suoi libri sono stati tratti i films Trainspotting e Acid House...
Quello che voglio segnalarvi però è un'altro dei suoi romanzi : "I segreti erotici dei grandi chef"
http://img205.imageshack.us/img205/7100/8882469751is9.jpg (http://imageshack.us)
Due giovani protagonisti, o per meglio dire due antagonisti, si fronteggiano nella Edimburgo del romanzo di Irvine Welsh. Danny Skinner è un giovane edonista che lavora lo stretto indispensabile e preferisce di gran lunga divertirsi. L’ha cresciuto la madre, un’ex punk, e a Danny il fatto di non aver mai conosciuto suo padre pare motivo sufficiente per vivere alla giornata. Brian Kibby rappresenta invece tutto ciò che Danny Skinner non è (e si guarda bene dall’essere): un bravo ragazzo di buona famiglia, serio, che non ha mai avuto una ragazza che è una. Un tipo mortalmente noioso, insomma. Per di più, da bravo figlio qual è, Brian si prende cura del padre in fin di vita, una situazione che acuisce in Danny il bisogno di sapere di chi è figlio. L’unica pista lo porta nel dorato mondo degli chef di grido: prima in città e poi nella California dei suoi sogni. Il tutto senza smettere di pensare ossessivamente a Brian, il quale nel frattempo ha contratto una malattia misteriosa e molto debilitante...

Mi rimane solo da dire che Irvine Welsh usa un linguaggio molto crudo,mia madre l'altro giorno ha aperto a caso il libro in questione e leggendone poche righe mi è rimasta shoccata,ancora non so quando si riprenderà! :lol:

avrobay
20-12-06, 12:38
Aggiornamenti sul sito... un po' lenti... :)

http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture.html

Melquiades
20-12-06, 12:47
IMHO Estesie sta crescendo, crescendo sempre di più:una sezione di grande qualità. Grazie Avro e grazie ragazzi per le vostre stupende segnalazioni.

Mel :)

Fede
20-12-06, 13:59
IMHO Estesie sta crescendo, crescendo sempre di più:una sezione di grande qualità. Grazie Avro e grazie ragazzi per le vostre stupende segnalazioni.

Mel :)

concordo al 100% (grazie anche a te Mel) :smt023

macric
21-12-06, 18:17
"Gomorra" di Roberto Saviano Ed. Mondadori

( se l'immagine è troppo grande fate pure )


http://img144.imageshack.us/img144/7296/gomorravp7.jpg


Un libro che racconta l'affermazione economica e finanziaria della camorra, la sua potenza militare, il suo sapersi adeguare ai cambiamenti nel corso degli anni... fino a superare silenziosamente anche Cosa Nostra per numero di affiliati e giri d'affari.
Una narrazione-reportage che mette a nudo i misteri del "Sistema" ( il termine "camorra" non si usa più...), un romanzo in cui il giovane scrittore è sempre presente in prima persona, un romanzo brutale sotto molti aspetti, di indagine meticolosa, di ricerca del dettaglio.
Il riferimento a Pasolini in alcune pagine del libro, la visita al cimitero di Casarsa, quelle parole... : "Io so. E ho le prove" suonano più come una condanna a morte per lo scrittore stesso che come tributo al grande Autore.


Ric



ho vissuto a Napoli fino ai trent'anni, conosco i posti, i quartieri descritti dal Saviano, le situazioni... la camorra si sentiva nell'aria, si annusava, ed era un odore dal quale tutti avremmo voluto liberarci... ma Napoli è così e non cambierà mai.

Fede
21-12-06, 18:27
"Gomorra" di Roberto Saviano Ed. Mondadori


http://img144.imageshack.us/img144/7296/gomorravp7.jpg



è il mio ultimo acquisto..., pronto per le feste di natale.
Grazie macric

JaCk
21-12-06, 19:09
ho vissuto a Napoli fino ai trent'anni, conosco i posti, i quartieri descritti dal Saviano, le situazioni... la camorra si sentiva nell'aria, si annusava, ed era un odore dal quale tutti avremmo voluto liberarci... ma Napoli è così e non cambierà mai.

Hai vissuto a Napoli fino ai trent'anni e dici che la camorra si respira nell'aria? A me personalmente sembra un pò eccessivo...e comunque dipende dalla zona in qui ti trovi. E poi il vero problema a Napoli non è la camorra, si fanno i fatti loro zitti zitti. Quella che scatena la guerra tra i clan è la delinquenza minore...
E poi dire che Napoli è così e non cambierà mai...mi sembra altrettanto eccessivo...

JaCk

macric
21-12-06, 21:59
ho vissuto a Napoli fino ai trent'anni, conosco i posti, i quartieri descritti dal Saviano, le situazioni... la camorra si sentiva nell'aria, si annusava, ed era un odore dal quale tutti avremmo voluto liberarci... ma Napoli è così e non cambierà mai.

Hai vissuto a Napoli fino ai trent'anni e dici che la camorra si respira nell'aria? A me personalmente sembra un pò eccessivo...e comunque dipende dalla zona in qui ti trovi. E poi il vero problema a Napoli non è la camorra, si fanno i fatti loro zitti zitti. Quella che scatena la guerra tra i clan è la delinquenza minore...
E poi dire che Napoli è così e non cambierà mai...mi sembra altrettanto eccessivo...

JaCk


non mi sembra eccessivo ciò che ho detto... per niente affatto!



non so tu dove sia nato o vissuto o cresciuto : personalmente l'esperienza di vita al Centro Storico, ai "Tribunali", P.zza San Gaetano, Forcella, San Biagio dei Librai, via Foria, il "Cavone", la "Stella", Quartieri Spagnoli e via dicendo... mi ha fatto comprendere e conoscere questa realtà, prima da studente e in seguito da lavoratore - ricordo quando in una pizzeria, poco distante dal Vecchio Policlinico ( vicino al Conservatorio ), la padrona ci fece alzare perchè il locale serviva immediatamente per una "riunione" dei capi zona - ci fù rimborsata la pizza ma dovemmo uscire tutti dal locale, e non fù un episodio isolato - ricordo anche i volti di queste persone ( erano appartenenti alla famiglia Giuliano, erano... )

padri di miei compagni di scuola hanno dovuto chiudere l'esercizio a causa della camorra, vetrine rotte o negozio mandato a fuoco... ( magari prima la macchina sotto casa, che come avvertimento non è male... )
il padre di una mia compagna di scuola fatto fuori, proprietario di una pizzeria a Port'Alba
un mio amico non è riuscito a far durare più di un anno la sua trattoria...
una palestra di amici è dovuta scendere a compromessi pur di lavorare...
il mio prof. di religione del liceo è stato rovinato dalla camorra perchè ad essa dava fastidio, guarda il film : Pianese Nunzio 14 anni a maggio

http://www.imdb.com/title/tt0117336/

http://it.wikipedia.org/wiki/Pianese_Nunzio,_14_anni_a_maggio

sì è proprio il mio prof del Liceo Statale "Antonio Genovesi" di P.zza del Gesù ... e t'assicuro che tutto era fuorchè "ricchione".

poi c'è, Capodimonte, Miano, Secondigliano, Piscinola, Mugnano, Marano... tanto per rimanere vicino Napoli...

tu dove vivi? al Vomero o a Posillipo?

mai stato a Scampia? mai stato ad Arzano o a Melito? una passeggiata alla "Vele" ( da solo e non in compagnia ) magari rinfresca le idee...


parliamo anche del Pallonetto a Santa Lucia, della Pignasecca, di Montesanto, del Rione Sanità... quello sotto il "ponte" per intenderci ( l'ascensore esiste ancora o si và per quello stradone in discesa a destra venendo da Capodimonte? ) e mi vieni a dire che lì non si "respira" aria di camorra?

sì è vero... a me la camorra non ha mai dato fastidi ( almeno non direttamente ), ma per il semplice motivo che io per loro non ero nulla, e per nulla intendo il nulla.

sottolineo : la microcriminalità è cmq legata alla camorra e non indipendente come si vorrebbe credere... nulla si muove senza consenso, per cui non ci sono giustificazioni di sorta...

tornando a me, quando dopo qualche anno, stanco del centro storico, andai ad abitare ai Camaldoli ( quasi sotto l'Eremo ) ebbi a toccarla di nuovo la camorra - per un "equivoco" fra il proprietario di casa e i palazzinari cammoriisti abusivi della zona, ci "fecero" due vesponi 125 e 3 macchine con le ruote tagliate ( tutte e 4 ) nel giro di pochi giorni - andammo noi inquilini da uno dei capi zona, che stava a capo di una fiorente allora attività alimentare ( un supermercato ), a lamentare la cosa - morale : non ci venne rimborsato nulla, ma a capo di un mese fù montata una cancellata a chiudere il giardino condominiale e da allora nessuno più ha subito danni... di alcun tipo - ci vennero però detratti i danni avuti dall'affitto... cosa a cui ancora penso.



se abiti a Napoli devi comunque, direttamente o indirettamente fare i conti con la camorra, per questo me ne sono andato... - amo Napoli e mi manca da morire tutti i giorni, ma mai e poi mai tornerei a viverci...



potrei continuare ancora, ma non è il caso... se ti và leggiti il libro, altrimenti amen e la finiamo quà.



Ric

JaCk
22-12-06, 11:44
Credo che manchi da parecchio tempo...
OGGI la microcriminalità si fa sentire più della camorra...e non appartiene per niente ad essa...
Non abito a Posillipo nè tantomeno al Vomero (che pure sta diventando una schifezza) ma vicino ai Quartieri Spagnoli. Tutte le mattine passo per i Quartieri, la Pignasecca e Montesanto, e non si respira aria di Camorra...
Per ora la città è invivibile (tranne alcune zone, come ho detto prima) ma nessuno può dire che sarà così per sempre....

Comunque tanto per esser chiari, l'anno prossimo me ne vado a vivere e studiare in America, e quando tornerò in Italia, se le cose non saranno cambiate, andrò a vivere in Sicilia con i miei dai miei parenti...

P.S. stai sicuro che OGGI la camorra fa meno rumore della microcriminalità...

JaCk

Fede
30-12-06, 02:44
Rientro nel tema del topic. Perdonate, benchè la vostra disserzione sia interessante, torno sulla tematica libri.

Improbable di Adam Fawer

http://img295.imageshack.us/img295/8240/copljcaspxi6.jpg

Interessante mix fra il thriller e le teorie sulla fisica quantistica. L'ho letto appena uscito (2004).
David Caine, il protagonista del romanzo, scopre di avere un dono speciale: può vedere contemporaneamente nel passato nel presente e nel futuro grazie ad alcune visioni inspiegabili e misteriose che si formano nella sua mente. Sulle prime Caine teme di essere vittima di un grave disturbo psicotico ma ben presto comincia a sospettare che ciò che vede sia tutto vero e si avventura in un pericoloso viaggio nel mondo dell’ignoto e dei misteri della mente umana. Scopre che le sue straordinarie capacità sono dovute alla cura sperimentale contro l’epilessia a cui si è sottoposto volontariamente, riesce persino ad affinarle e ampliarle, ricorrendo alle sue conoscenze di statistica e di fisica dei quanti abbinate alle teorie junghiane.
Interessante tentare di capire se tutte le teorie legate al racconto possano avere un senso. Pare che il destino di ogni singolo sia legato e possa essere determinato anche da un piccolo gesto di chi ci vive vicino.

alex
03-01-07, 12:53
Cuori neri
di Luca Telese

http://www.pariopportunita.antoniodipietro.it/CdD/edit/immagini/cuori.jpg

Sito (http://www.cuorineri.it/main.php)

Ventuno ragazzi freddati nella guerra spietata degli anni di piombo: mitizzati dai loro camerati, demonizzati dai loro nemici, dimenticati da tutti gli altri.

Il libro dedica un capitolo a ciascuna vittima, ricostruendo tutti gli episodi e i loro percorsi giudiziari, e corredandolo con articoli e testi dell'epoca più interviste ai protagonisti e testimoni di allora.

Telese parte dalla memoria, la sua prima intenzione è quella di documentare e restituire al presente il ricordo di queste vittime.
Ci riesce benissimo, perchè il suo libro è completo: ci racconta il clima dell'epoca, i sentimenti e gli odi furiosi che percorrevano la lotta politica di un decennio.

La documentazione è vastissima e spazia dai pamphlet e dai manifesti, fino alle sentenze e ai libri scritti dagli stessi protagonisti.
A tal punto che, in pratica, il libro diventa quasi un documento storico esso stesso.

Il contenuto è scottante per la sinistra italiana nel suo complesso, perchè, come scrive "il manifesto", negare che l'establishment culturale dell'epoca fosse pronto ad assolvere sempre e comunque la sinistra è in effetti impossibile e, più avanti, inutile proseguire nella lista, tanto interminabile quanto imbarazzante.

Rimuovere dalla memoria i propri errori culturali, pur se commessi in buona fede, trascinati dalla furia devastatrice della guerra civile di allora, penso che sarebbe un errore ancora più grande di quelli che si commisero negli anni di piombo.

Ma l'intento del libro non è quello di scatenare il solito "dibattito a sinistra".

Vale la pena, secondo me, segnalare anche l'attenzione attenta e quasi commossa che l'autore dedica ai familiari delle vittime: orfani, vedove, sorelle e fratelli...
Alcuni hanno pagato duramente i loro lutti, altri sono riusciti a ricostruirsi una vita, ma in tutti rimane ancora forte il senso di isolamento storico nel quale sono stati buttati dalla perdita della memoria collettiva, perchè si trattava di morti di serie B.

Penso che questa frase, che ho trovato nel libro, esprima bene il senso dell'opera:Quando ti ammazzano ti cancellano il futuro. E spesso ti riscrivono anche il passato.
Credo che restituire alle vittime la loro storia, e superare quella ereditata dalle varie "controinformazioni" dell'epoca, sia un atto di giustizia in se.

meigel
04-01-07, 03:00
Rimuovere dalla memoria i propri errori culturali, pur se commessi in buona fede, trascinati dalla furia devastatrice della guerra civile di allora, penso che sarebbe un errore ancora più grande di quelli che si commisero negli anni di piombo.

Penso che tu abbia perfettamente ragione... purtroppo la rimozione è stata largamente praticata in passato... a tal punto che oggi non sembra neanche più necessaria...

Quando ti ammazzano ti cancellano il futuro. E spesso ti riscrivono anche il passato.

Grazie della segnalazione ;)

Frejya
09-01-07, 02:11
I QUATTRO ACCORDI,guida pratica alla libertà personale,un libro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz

http://img159.imageshack.us/img159/1271/quattroaccordikp0.jpg (http://imageshack.us)

L'autore è un discendente diretto dei toltechi,un Nagual...IQUATTRO ACCORDI è un piccolo libro,che con semplici parole prova ad aiutare l'uomo "moderno" a riappropriarsi della libertà emotiva...
I concetti,su cui si basa la saggezza tolteca,sono semplicissimi e proprio per questo strabilianti...
Credo sinceramente che sia un libro da leggere,costa pochissimo,scorre via in un attimo e credo anche che possa aiutare a migliorare la propria vita (questo però è un parere personale!),io ne sono rimasta estasiata! :)

Alkampfer
26-01-07, 06:27
I concetti,su cui si basa la saggezza tolteca,sono semplicissimi e proprio per questo strabilianti... :)

ti va di citarne un paio? :)

ciao

Alkampfer
26-01-07, 06:37
UN POSTO NEL MONDO - FABIO VOLO

volevo consigliare questo bel libro...

è un romanzo leggero, spigliato, con un humor intelligente, non volgare, con spunti di riflessione interessanti e introspettivi

vorrei raccontarvi la storia, ma ci sarebbero troppi spoiler...
si legge in un w-end e lascia una bella sensazione di leggerezza

ciao

Frejya
26-01-07, 12:52
I concetti,su cui si basa la saggezza tolteca,sono semplicissimi e proprio per questo strabilianti... :)

ti va di citarne un paio? :)

ciao

Ciao Alka! :)
Non è facile come credevo spiegarlo...ma ci provo!
Per i Toltechi noi viviamo tutti in un sogno che però non ci appartiene individualmente...fin da bambini infatti ci viene detto come ci dobbiamo comportare e cosa dobbiamo pensare dai genitori,dalla scuola,dalla chiesa che addomesticandoci con le loro regole non ci permettono di esprimerci liberamente...il risultato è sprecare energie ad inseguire i sogni di altre persone,ma non i nostri...e percepire il mondo in base ad aspettative altrui.
Per i Toltechi,gli accordi altro non sono che le scelte che compiamo ogni giorno,che per la maggior parte sono dettate dalla paura (paura di non piacere se diciamo la cosa sbagliata,paura di non compiacere se diciamo ciò che pensiamo ) e cosa più importante...le convinzioni degli altri sono così radicate nell'individuo adulto che diventa difficilissimo che non si auto-punisca nel momento in cui pensa con la propria testa nel caso in cui vada contro alle rigide regole dettate dalla società...
Questo libro ci propone 4 semplici accordi da prendere con noi stessi per spezzare questa catena di "sudditanza",per amarci di più e per incominciare ad inseguire il sogno che vogliamo noi...per diventare individui liberi...
La padronanza dell'intento,la padronanza dello spirito,la padronanza dell'amore,della gratitudine e della vita...questa è la mete dei Toltechi,la via verso la libertà personale... :)

Fede
26-01-07, 13:43
Ciao Alka! :)
Non è facile come credevo spiegarlo...ma ci provo!
Per i Toltechi noi viviamo tutti in un sogno che però non ci appartiene individualmente...fin da bambini infatti ci viene detto come ci dobbiamo comportare e cosa dobbiamo pensare dai genitori,dalla scuola,dalla chiesa che addomesticandoci con le loro regole non ci permettono di esprimerci liberamente...il risultato è sprecare energie ad inseguire i sogni di altre persone,ma non i nostri...e percepire il mondo in base ad aspettative altrui.
Per i Toltechi,gli accordi altro non sono che le scelte che compiamo ogni giorno,che per la maggior parte sono dettate dalla paura (paura di non piacere se diciamo la cosa sbagliata,paura di non compiacere se diciamo ciò che pensiamo ) e cosa più importante...le convinzioni degli altri sono così radicate nell'individuo adulto che diventa difficilissimo che non si auto-punisca nel momento in cui pensa con la propria testa nel caso in cui vada contro alle rigide regole dettate dalla società...
Questo libro ci propone 4 semplici accordi da prendere con noi stessi per spezzare questa catena di "sudditanza",per amarci di più e per incominciare ad inseguire il sogno che vogliamo noi...per diventare individui liberi...
La padronanza dell'intento,la padronanza dello spirito,la padronanza dell'amore,della gratitudine e della vita...questa è la mete dei Toltechi,la via verso la libertà personale... :)

Ho scoperto che vorrei essere un Tolteco! :D
Grazie Frejya (..e grazie Alka!)
EDIT/il libro lo prendo sicuramente, ti farò sapere

Alkampfer
26-01-07, 14:25
wow...

grazie Fre...
vado di corsa in rete a reperire un bel po' di informazioni!!! ;)

Frejya
26-01-07, 15:10
Ottimo,poi mi dite! :D

meigel
07-02-07, 01:53
Non sono un appassionato nè tantomeno un esperto di fantascienza ma, leggendo questo topic (http://www.tuttologia.com/macp2p/viewtopic.php?t=17638), mi sono ricordato di un libro che ho letto qualche anno fa...

Le Meraviglie del Possibile - Antologia della Fantascienza. A cura di Sergio Olmi e Carlo Fruttero

http://img462.imageshack.us/img462/2942/30258500un7.jpg (http://imageshack.us)

Si tratta di una raccolta di brevi racconti di fantascienza, alcuni brevissimi; uno in particolare è il racconto più breve che abbia mai letto, lo straordinario "Sentinella" di Frederic Brown che inizia e finisce in una sola bellissima paginetta (è anche l'unico che conoscessi già prima di leggere questo libro, essendo riportato da Primo Levi nel suo "La ricerca delle radici").

Quasi tutti i racconti di questa raccolta sono belli, alcuni sono bellissimi.... uno in particolare, secondo me, è un capolavoro assoluto: "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes; da solo vale l'acquisto del libro.
Impossibile descrivere la geniale intuizione che è alla base del racconto e soprattutto il sottilissimo "espediente" stilistico utilizzato dall'autore (e riprodotto fedelmente dalla traduzione); si tratta fondamentalmente di un viaggio nella mente del protagonista, vissuto attraverso le sue percezioni, una "parabola" dal primo all'ultimo rigo, che ci costringe ad interrogarci sul significato della parola "intelligenza".
Consiglio questo libro e in particolare questo racconto a chi, come me, non ha mai letto nulla di fantascienza prima.

avrobay
07-02-07, 12:08
Meigel, ci troviamo perfettamente d'accordo: "Fiori per Algernon" è il più bel racconto di fantascienza che io abbia mai letto :)

alex
07-02-07, 12:50
Meigel, ci troviamo perfettamente d'accordo: "Fiori per Algernon" è il più bel racconto di fantascienza che io abbia mai letto :)
Struggente e poetico.

Un capolavoro assoluto.

Peterpan
07-02-07, 12:59
Non sono un appassionato nè tantomeno un esperto di fantascienza ma, leggendo questo topic (http://www.tuttologia.com/macp2p/viewtopic.php?t=17638), mi sono ricordato di un libro che ho letto qualche anno fa...

Le Meraviglie del Possibile - Antologia della Fantascienza. A cura di Sergio Olmi e Carlo Fruttero

Grandissimo libro e i racconti citati sono vere perle. Io sono tiepido con la fantascienza, ma questo libro e' davvero di un altro livello.

Consigliatissimo.

Peterpan
07-02-07, 13:05
http://tecalibri.altervista.org/L/I/LEASTHM_strade0.gif

Le Strade Blu - William Least Heat Moon



Un uomo dal sangue Sioux, in un periodo particolarmente nero della sua vita decide di 'scappare' da essa. Il libro racconta del suo viaggio per le strade blu d'america (nelle vecchie cartine le strade blu sono quelle secondarie) con il suo vecchio furgoncino.

Un libro di pensieri, riflessioni ed incontri. Un fantastico libro di viaggio, per conoscere l'America 'secondaria'.

Personalmente lo trovo molto piu' profondo e significativo del libro che verrebbe la tentazione di mettergli a confronto "La strada" di Kerouac.

Buona lettura.

avrobay
11-02-07, 04:11
IMHO Estesie sta crescendo, crescendo sempre di più:una sezione di grande qualità. Grazie Avro e grazie ragazzi per le vostre stupende segnalazioni.

Mel :)

Dopo un periodo di pausa si riparte finalmente con gli aggiornamenti.
Piano piano...eh! Ecco stasera aggiunto Capote:

http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture.html ;)

Alkampfer
11-02-07, 04:37
Meigel, ci troviamo perfettamente d'accordo: "Fiori per Algernon" è il più bel racconto di fantascienza che io abbia mai letto :)
Struggente e poetico.

Un capolavoro assoluto.

grazie ragazzi per la segnalazione, l'ho preso da poco e lo trovo stupendo...

Peterpan
11-02-07, 21:11
http://tecalibri.altervista.org/L/I/LEASTHM_strade0.gif

Le Strade Blu - William Least Heat Moon



Un uomo dal sangue Sioux, in un periodo particolarmente nero della sua vita decide di 'scappare' da essa. Il libro racconta del suo viaggio per le strade blu d'america (nelle vecchie cartine le strade blu sono quelle secondarie) con il suo vecchio furgoncino.

Un libro di pensieri, riflessioni ed incontri. Un fantastico libro di viaggio, per conoscere l'America 'secondaria'.

Personalmente lo trovo molto piu' profondo e significativo del libro che verrebbe la tentazione di mettergli a confronto "La strada" di Kerouac.

Buona lettura.

E' sparita la copertina !?!?!

meigel
11-02-07, 21:26
E' sparita la copertina !?!?!

Io non l'ho vista già dal tuo primo post (e continuo a non vederla...)

(Infatti ero andato a cercarmela dopo a tua segnalazione http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&cc=DSO43JDAKGPNRIR :))

Problemi con Imageshack? :?

picodm
16-02-07, 19:48
Zorro un eremita sul marciapiede di Margaret Mazzantini

È un libricino piccolo piccolo da leggere in un oretta, é "semplicemente" un monologo di un barbone in giro per Roma...la sua vita rivista in una serie di flashback con il racconto delle sue emozioni e i suoi sfoghi.
Una piccola riflessione sulla nostra quotidianitá...
A me non é dispiaciuto.
Lo consiglio a chi si sposta in cittá in autobus.... :)

frankmcpink
21-02-07, 01:36
http://www.marcotravaglio.it/libri/sdf.JPG

Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni
di Marco Travaglio


La professione del giornalista è tra le più nobili che esistano. Informare, fare inchieste, guardare i fatti, spulciarli, per cercare di portare alla luce la verità.
Questa professione oggi è continuamente stuprata da giornalisti che prima di fare qualsiasi mossa, prendono appunti dal potere. Il solo fatto che sia necessaria la "controinformazione" è emblematico.

Marco Travaglio nel suo nuovo libro analizza il fenomeno, in Italia particolarmente accentuato, della "Scomparsa dei fatti".
Assolutamente imperdibile. Un manuale che andrebbe fatto studiare in tutti i corsi di Scienze della comunicazione.

La frase da ricordare: "Se in America il giornalismo è il cane da guardia del potere, nella televisione italiana è il cane da compagnia. O da riporto"


Segue una parte dell'introduzione:

«I fatti separati dalle opinioni.» Era il motto del mitico Panorama di Lamberto Sechi, inventore di grandi giornali e grandi giornalisti.
Poi, col tempo, quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico: «Niente fatti, solo opinioni». I primi non devono disturbare le seconde. Senza fatti, si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Con i fatti, no.
C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi.
C’è chi nasconde i fatti perché trovare le notizie costa fatica e si rischia persino di sudare.
C’è chi nasconde i fatti perché non vuole rogne e tira a campare galleggiando, barcamenandosi, slalomando.
C’è chi nasconde i fatti perché ha paura delle querele, delle cause civili, delle richieste di risarcimento miliardarie, che mettono a rischio lo stipendio e attirano i fulmini dell’editore stufo di pagare gli avvocati per qualche rompicoglioni in redazione.
C’è chi nasconde i fatti perché si sente embedded, fa il tifo per un partito o una coalizione, non vuole disturbare il manovratore.
C’è chi nasconde i fatti perché se no lo attaccano e lui vuole vivere in pace.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti non lo invitano più in certi salotti, dove s’incontrano sempre leader di destra e leader di sinistra, controllori e controllati, guardie e ladri, puttane e cardinali, prìncipi e rivoluzionari, fascisti ed ex lottatori continui, dove tutti sono amici di tutti ed è meglio non scontentare nessuno.
C’è chi nasconde i fatti perché confonde l’equidistanza con l’equivicinanza.
C’è chi nasconde i fatti perché contraddicono la linea del giornale.
C’è chi nasconde i fatti perché l’editore preferisce così.
C’è chi nasconde i fatti perché aspetta la promozione.
C’è chi nasconde i fatti perché fra poco ci sono le elezioni.
C’è chi nasconde i fatti perché quelli che li raccontano se la passano male.
C’è chi nasconde i fatti perché certe cose non si possono dire.
C’è chi nasconde i fatti perché «hai visto che fine han fatto Biagi e Santoro».
C’è chi nasconde i fatti perché è politicamente scorretto affondare le mani nella melma, si rischia di spettinarsi e di guastarsi l’abbronzatura, molto meglio attenersi al politically correct.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti diventa inaffidabile e incontrollabile e non lo invitano più in televisione.
C’è chi nasconde i fatti perché fa più fine così: si passa per anticonformisti, si viene citati, si crea il «dibbattito».
C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso, perché ha paura di dover cambiare opinione.
C’è chi nasconde i fatti per solidarietà con Giuliano Ferrara, che è molto intelligente e magari poi si sente solo.
C’è chi nasconde i fatti perché i servizi segreti lo pagano apposta.
C’è chi nasconde i fatti anche se non lo pagano, ma magari un giorno pagheranno anche lui.
C’è chi nasconde i fatti perché il coraggio uno non se lo può dare.
C’è chi nasconde i fatti perché nessuno gliel’ha ancora chiesto, ma magari, prima o poi, qualcuno glielo chiede.
C’è chi nasconde i fatti perché così poi qualcuno lo ringrazia.
C’è chi nasconde i fatti perché spesso sono tristi, spiacevoli, urticanti, e non bisogna spaventare troppo la gente che vuole ridere e divertirsi.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti poi tolgono la pubblicità al giornale.
C’è chi nasconde i fatti perché se no poi non lo candida più nessuno.
C’è chi nasconde i fatti perché così, poi, magari, ci scappa una consulenza col governo o con la Rai o con la Regione o con il Comune o con la Provincia o con la Camera di commercio o con l’Unione industriali o col sindacato o con la banca dietro l’angolo.
C’è chi nasconde i fatti perché deve tutto a quella persona e non vuole deluderla.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti è più difficile voltare gabbana quando gira il vento.
C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti poi la gente capisce tutto.
C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, «c’è gente che pagherebbe per vendersi».


Solo Applausi.

frankmcpink
28-02-07, 11:16
http://rifiuti.alessandroiacuelli.net/copertina_small.jpg

Ad un anno di distanza dal "Come muore la mia terra (http://alex321.splinder.com/post/7253443)" esce il primo libro di Alessandro Iacuelli.

L'inquinamento costante e sistematico dell'ambiente e dei suoi abitanti sta cambiando la morfologia del paesaggio, rendendolo ormai molto simile ad una grande discarica. Ciò che è visibile ad occhio nudo, tuttavia, non basta per comprendere un fenomeno molto più complesso, il cosiddetto "business dei rifiuti".

Nel desolante paesaggio generale emerge Napoli, che agonizza soffocata dalle esalazioni dei rifiuti urbani, e la Campania, che muore avvelenata da materiali tossici, dalla politica compiacente e dalla criminalità che la assedia.
"Le vie infinite dei rifiuti" è un'inchiesta giornalistica che ricostruisce il viaggio e lo smaltimento dei materiali tossici verso la Campania e le motivazioni concrete dell'ormai cronica "emergenza rifiuti" della regione.






Scheda sintetica del libro:

Titolo: Le vie infinite dei rifiuti. Il sistema campano
Autore: Alessandro Iacuelli
Prezzo: versione cartacea a partire da euro 12,46; e-book euro 1,33

Dati: 15.24cm x 22.86cm, 236 pagine

Anno: 2007

Editore: Altrenotizie.org / Lulu

ISBN: 978-1-84753-184-1

Sinossi e breve recensione del libro


"Le vie infinite dei rifiuti" è un'inchiesta giornalistica di Alessandro Iacuelli in cui si ricostruisce il viaggio e lo smaltimento dei materiali tossici verso la Campania e le motivazioni concrete dell'ormai cronica "emergenza rifiuti" della regione. Il suo libro denuncia e racconta come oggi Napoli sia diventata un desolante paesaggio che agonizza soffocato dalle esalazioni dei rifiuti urbani, e perché la Campania sta morendo avvelenata da materiali tossici, dalla politica compiacente e dalla criminalità che la assedia. Ciclicamente l'emergenza rifiuti in Campania torna a far parlare di sé non appena un qualcosa, anche un episodio molto piccolo e apparentemente insignificante, interviene ad interrompere l'ormai oliato sistema delle connivenze mafiose su cui gira da sempre una macchina illegale che lo Stato non riesce (o non vuole riuscire) a sovvertire in alcun modo. Eppure, questa morsa di "monnezza" che opprime la Campania potrebbe essere spazzata via. Basterebbe solo volerlo.


Perché, allora, non si vuole? Cosa c'è dietro un'inquietante immobilità della classe politica che nonostante impegni gran parte del proprio tempo a raccogliere dati ed elementi sul problema, poi resta colpevolmente silente quando si tratta di passare all'azione? E, soprattutto: chi guadagna montagne di denaro sulla pelle delle persone? Con una coraggiosa inchiesta giornalistica, Alessandro Iacuelli ha scavato nelle radici di questa imbarazzante pagina della storia del nostro Paese ricostruendo nei dettagli il percorso che le ecomafie hanno fatto in quindici anni per conquistare il potere sul territorio e garantirsi introiti stratosferici attraverso traffici illegali che avvengono sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno muova un dito per fermarli. Soprattutto quelli che avrebbero il dovere di farlo. Perchè la soluzione - anzi, le soluzioni - ci sono eccome.

E Iacuelli non le tace, così come non manca di ricordare nomi, circostanze, luoghi e omertà che inchiodano i responsabili di questo scempio davanti all'opinione pubblica senza possibilità di sconti. Un'inchiesta, dunque, che consente a chiunque di vedere lucidamente i contorni del problema ed arrivare a capire qual è oggi il vero 'oro di Napoli'. E poter guardare negli occhi gli autori di questa vergogna senza alcun timore.


L'autore:
Alessandro Iacuelli è giornalista free lance. Attualmente fa parte della redazione della testata on-line Altrenotizie (http://www.altrenotizie.org) per la quale ha curato tra l'altro, inchieste sull'emergenza gas dell'inverno 2005/2006, sul nucleare in Italia e sui rifiuti tossici e le ecomafie in Italia meridionale. Di origine napoletana e laureato in Fisica, da anni si sta occupando a tempo pieno della particolare 'emergenza' che vive la Campania da quasi 15 anni, tornando a seguire la 'sua' terra, il commissariamento straordinario dei rifiuti, le attività ecomafiose legate alla presenza camorristica e l'aspetto sanitario che sta provocando un aumento dei casi di cancro nella regione.

Per ulteriori informazioni e contatti http://rifiuti.alessandroiacuelli.net

meigel
26-03-07, 02:10
L'accompagnatrice di Nina Berberova

Un breve romanzo amaro


http://img143.imageshack.us/img143/5237/copj13aspdl8.jpg (http://imageshack.us)


"L'accompagnatrice" è la storia dell'incontro di due donne nella Pietroburgo del 1919.
Marija è una cantante, bella e brava, all'apice del successo; la Fortuna sembra guardare con benevolenza alla sua esistenza, fatta di benessere, protezione e privilegi.
Sonecka ne diventa la pianista accompagnatrice; la sua vita, dominata dalla precarietà, dalla fame e dalla malattia (come la maggior parte degli abitanti della Pietroburgo all'indomani della Rivoluzione) viene travolta da questo incontro. Marija diventa per Sonecka non solo lo specchio della sua personale disperata condizione, ma anche il simbolo di una ingiustizia "cosmica".
Ma la pianista prova non solo invidia ed astio nei confronti della fortunata cantante; contemporaneamente ne è attratta.

"Non avevo mai incontrato nella vita una donna simile - sentivo emanare da lei un soffio di equilibrio, misterioso, ammirevole e trionfante.
Ma quando pensavo ai giacinti, alla cameriera, al tepore e alla pulizia, provavo un moto di rivolta e mi chiedevo: è possibile che tutto ciò esista realmente e non ci sia modo di averne ragione? C'è pur stato qualcosa che ha avuto ragione della mamma e di me, di migliaia d'altri che hanno le dita gelate, i denti che si sbriciolano e i capelli che cadono - per la fame, il freddo, la paura, la sporcizia; è mai possibile, compagni della Ceka, che non ci sia modo di aver ragione di quell'appartamento, di quella donna, di quel gatto azzurro e che non ci sia nessuno capace di alloggiare in quel salotto una pidocchiosa famiglia di operai che adoperi il piano come un cesso e obblighi lei, tutte le mattine, a pulirlo con le sue mani rosee, in nome del "servizio civico"? E' mai possibile che tutto ciò rimanga così? E che noi, straccioni, diseredati, affamati, rassegnati, lo tolleriamo? Il formaggio olandese, e nella stufa il ceppo con la corteccia scura e nel piattino il latte per il micio?"


La descrizione del contorto equilibrio psicologico che si instaura tra le due donne è il pregio maggiore di questo breve romanzo.

"...e improvvisamente mi misi a pensare a lei, a Marija Nikolaevna Travina, che mi aveva baciata sulle guance, che mi aveva guardata con attenzione e tenerezza. Mi appariva come una perfezione assurda, inconcepibile, e piangevo, singhiozzavo, correvo, correvo lungo la strada, senza saper più perchè corressi, né dove andassi, né perchè sentissi tanto il bisogno di essere a casa, in camera, dalla mamma, senza sapere più chi fossi e dove, - a che scopo? E che cosa è la vita? e Dio? Dov'è Dio? Perchè non ci ha fatti tutti come lei?"

Quando infine il rapporto si interromperà e le due donne si allontaneranno, Sonecka capirà di aver attraversato l'esistenza di Marija come un'ombra invisibile ed ininfluente, e di essere stata come un topolino che ruota attorno ad una montagna; nulla di ciò che lei avrebbe potuto fare, o non fare, avrebbe mai potuto smuovere di un solo millimetro l'esistenza dell'altra. E, a maggior ragione, nulla di ciò che avrebbe potuto fare, dire o pensare, avrebbe mai fornito un senso ad una tale dimostrazione di ingiustizia.

Ismene
26-03-07, 08:16
L'accompagnatrice di Nina Berberova

Un breve romanzo amaro


Mi hai convinta. Credo proprio che lo leggerò. :)

avrobay
09-04-07, 18:05
Alessandro Baricco "I barbari. Saggio sulla mutazione"
Splittato: http://www.tuttologia.com/macp2p/showthread.php?t=18246

fiore
20-04-07, 22:27
Ecco,io non sono proprio x niente brava a scrivere,se si tratta di creare un riassunto o una breve descrizione ancora meno,se poi di mezzo c'è la filosofia,che dire...si comincia ma non si sà quando si finisce....
posso solo dire che è un libro che merita di essere letto,anche dalle persone che di filosofia non ne vogliono sentir proprio parlare,gli argomenti sono semplici non sono mattoni....ma fanno riflettere :) ...non posso raccontarvi la storia,e nemmeno tutte le mie paranoie mentre lo leggevo.... se volete fateci un pensierino...di più non sò aggiungere,a parte che sono + di 500 pagine...

http://img457.imageshack.us/img457/4937/imagespc1.jpg (http://imageshack.us)


Il mondo di Sofia
di
Jostein Gaarder

Ismene
06-05-07, 17:14
Oggi vorrei segnalarvi un libro che sto rileggendo in questi giorni con rinnovato piacere. :)

"La zia Julia e lo scribacchino" di Mario Vargas Llosa.

Trovo la parte iniziale davvero esilarante, nella descrizione delle prime trasmissioni di racconti radiofonici in Perù, in particolare di come Radio Central acquistasse i racconti a peso e per telegramma, un sistema che determinava una certa quantità di problemi...
"... talvolta, nel tragitto dall'Avana a Lima, nelle pance delle navi o degli aerei, o nelle dogane, le risme dattiloscritte subivano travagli e si smarrivano capitoli interi, l'umidità li rendeva illeggibili, si mescolavano i fogli, li divoravano i topi del magazzino di Radio Central. Poiché lo si notava solo all'ultimo minuto, quando [venivano distribuiti] i copioni, si verificavano situazioni angosciose. Le si risolveva saltando il capitolo smarrito e infischiandosene allegramente, o, in casi gravi, facendo ammalare per un giorno [i protagonisti], affinché nelle ventiquattr'ore successive si potesse rattoppare, risuscitare, eliminare senza traumi eccessivi, i grammi o chili scomparsi..."

Il libro si svolge su due piani paralleli: nei capitoli dispari il romanzo è autobiografico e raccontato in prima persona. Il giovane protagonista altri non è che il giovane autore, ai tempi in cui era ancora un aspirante scrittore. Nei capitoli pari, invece, narrati non più in prima, ma in terza persona, si passa al genere narrativo vero e proprio, ed ognuno di essi vuole corrispondere ad una puntata degli sceneggiati radiofonici. Sono episodi in uno stile volutamente d'appendice, dallo stile tendenzialmente ampolloso e dalle trame stravaganti.

Non vi racconto la trama per non rovinarvi la lettura. Una lettura molto piacevole, che mantiene costantemente sullo sfondo un'ironia intelligente su tutte le cose.

http://img396.imageshack.us/img396/2083/copj13aspcy9.jpg http://img396.imageshack.us/img396/7657/letturahd2.gif

Pusino
10-05-07, 21:40
Io vorrei segnalarvi un libro del geniale Michal Ende (lo scrittore della storia infinita).

Una raccolta di racconti che passano dalla genialita alla follia. Sempre che ci sia una differenza tra le due cose. Situazioni surreali che ti trascinano nei sogni distorti dello scrittore. Non so descrivervi meglio il libro, spero solo di avervi invogliato a leggerlo perchè ne vale la pena.

Concludo citando il sottotitolo del libro stesso:

Soltanto chi lascia il labirinto
può essere felice,
ma soltanto chi è felice
può uscirne :???:

Ismene
10-05-07, 21:45
Sì, ma.. ehm... IL TITOLO???

TheCube
10-05-07, 21:46
Il titolo? Un link?

Pusino
10-05-07, 23:24
Oops...scusate mi ero dimenticato questo piccolo dettaglio. :oops:

Il titolo è "Lo spechio nello specchio."

e su questo link troverete una recenzione veramente carina:

http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_specchio_nello_specchio
:)

Miss Piggott
08-06-07, 12:53
Ho fatto una rapida ricerca sul forum e mi sembra che nessuno abbia mai parlato di Kureishi e di questo libro, per cui lo faccio io...


Il buddha delle periferie - Hanif Kureishi - Bompiani tascabili

Bompiani ripresenta, in una nuova traduzione di Ivan Cotroneo, un romanzo che forse qualcuno di noi si era perso, e che è senza dubbio degno di far parte della nostra libreria.
Il Buddha delle periferie è la storia della formazione di Karim, giovane figlio di madre inglese e padre indiano, un musulmano senza dubbio atipico, dal momento che all’inizio del libro apprendiamo della sua conversione al buddhismo!
Karim vive sulla propria pelle i mutamenti che la società inglese e quella occidentale attraversano in più o meno un decennio, dalla metà degli anni ‘70, alla metà degli anni ’80, all’incirca.
Karim è sveglio, ironico, sensibile, molto confuso su chi sia e cosa voglia dalla sua vita; e il modo in cui osserva il mondo è fresco e disincantato al tempo stesso, eppure mai banale.
Dalla periferia degradata di Londra si fa lentamente strada verso il centro della città, e poi verso l'altra sponda dell'oceano, alla ricerca della sua identità, del suo posto nel mondo.
Lo circondano una serie di personaggi che difficilmente si possono dire secondari, ciascuno con una personalità così ben definita che gli permetterebbe di essere a sua volta protagonista di un altro romanzo: come Haroon, il padre di Karim, figlio di una ricca famiglia di Bombay che dopo anni di umile lavoro per le ferrovie inglesi si re-inventa un presente di guru; o il suo amico di gioventù Anwar e la moglie Jeeta, principessa, con il loro negozio di alimentari Magazzini Paradiso e la ribelle figlia Jamila; o ancora gli zii materni di Karim, Ted e Jean, piccolo-borghesi e arrampicatori sociali la cui vita sarà cambiata dalla svolta ‘spirituale’ del cognato...
Nel corso del romanzo partecipiamo alle storie di immigrati la cui vita si è fermata agli anni difficili dell’immigrazione, incontriamo adulti sessantottini e giovani hippies; riconosciamo i primi albori del movimento punk nonchè del rampantismo yuppie degli anni '80, per rimanere, infine, con l'immagine mentale di un mosaico estremamente composito eppure mai dissonante.
Tutto questo condito da una scrittura vivace, a tratti esilarante, che adotta un registro volutamente ‘disinvolto’, se così si può dire...
Le situazioni comiche (ma davvero comiche!) si susseguono una dopo l'altra, soprattutto nella prima parte del romanzo, consegnandoci, nella seconda parte, un Karim più maturo, la cui vita e le cui riflessioni si vanno facendo più serie senza perdere, mai, l’originale freschezza.
Un romanzo che ci consegna lo spirito di un decennio che molti hanno visto solo al cinema, o hanno ascoltato nei racconti di zii o fratelli maggiori.
Un tuffo nel passato recente.
Consigliato specialmente a chi riesce a provare un po’ di nostalgia per le cose che non ha vissuto.

Buona lettura a tutti!

postato originariamente sul forum di BC-Italy

il vento
08-06-07, 23:10
Mi piacerebbe tanto parlarvi di un libro che ho amato e che amo molto.. l'ho letto per la prima volta quando ero al secondo anno delle superiori; da allora ad oggi non saprei dire quante altre volte la mia mente ed il mio cuore si sono nuovamente immersi in quelle parole..

“L'amico ritrovato” di Fred Uhlman

E' la storia di una intensa, profonda amicizia nata tra due ragazzi sedicenni che frequentavano lo stesso liceo nella città di Stoccarda.
Erano gli anni in cui la Germania stava andando inesorabilmente incontro a quello che poi sarebbe diventato uno tra i periodi più bui e folli nella storia dell'umanità: il nazismo.

L'importanza di non dimenticare; il valore ed il calore di un'amicizia sincera; la forza degli ideali e la loro assoluta indipendenza da ogni sorta di fede politica o ceto sociale sono i valori di cui è permeato questo piccolo gioiello della letteratura contemporanea.

Un libro da leggere in un sol fiato :-)

http://img509.imageshack.us/img509/8154/amicoritrovatowf3.jpg

meigel
08-06-07, 23:20
non saprei dire quante altre volte la mia mente ed il mio cuore si sono nuovamente immersi in quelle parole..

Grazie, vento, per questa segnalazione.... amo moltissimo questo piccolo libro e mi ritrovo perfettamente nelle tue parole. :)
Caso più unico che raro, dopo aver letto il libro ho amato moltissimo anche il relativo film (http://www.imdb.com/title/tt0098197/)

flashcream
08-06-07, 23:46
non trovate che miss piggott e il vento, nonostante abbiamo pochissimi post, siano più "presenti" di tanti altri? certo, lo ammetto, non è una gran scoperta affermare che la qualità di un post vinca sulla quantità.... però è utile sottolinearlo in questa occasione. ci sono utenti con 1.000 post che non hanno mai attirato la mia attenzione, ne dato nulla...

ok... vado a dormire... notteeee :D

il vento
08-06-07, 23:51
Sono tanto contenta che sia piaciuto anche a te meigel!!

Per me è una gioia enorme condividere con qualcuno l'amore per un libro
che ho tanto apprezzato..

Grazie anche per la segnalazione del film! Non avevo idea che esistesse!!

Adesso devo assolutamente trovarlo!!

Truzzo
09-06-07, 01:34
“L'amico ritrovato” di Fred Uhlman
Un libro che ho amato e che avevo dimenticato. Grazie vento! :)

Ismene
09-06-07, 08:40
non trovate che miss piggott e il vento, nonostante abbiamo pochissimi post, siano più "presenti" di tanti altri? certo, lo ammetto, non è una gran scoperta affermare che la qualità di un post vinca sulla quantità.... però è utile sottolinearlo in questa occasione.

Trovo, trovo.... :)

Miss Piggott
10-06-07, 16:07
non trovate che miss piggott e il vento, nonostante abbiamo pochissimi post, siano più "presenti" di tanti altri? certo, lo ammetto, non è una gran scoperta affermare che la qualità di un post vinca sulla quantità.... però è utile sottolinearlo in questa occasione. ci sono utenti con 1.000 post che non hanno mai attirato la mia attenzione, ne dato nulla...


flashcream, per quanto mi riguarda è una questione di "fasi".. io in questo periodo non scrivo quasi più sul primo forum a cui mi sono iscritta (nel 2002); però continuo a visitarlo varie volte al giorno, andare tutti i mesi ai raduni, considerare molti degli iscritti miei amici (amici veri intendo).
E' solo una fase, passerà.
E poi i nuovi utenti sono sempre un po' più "carichi", no? Soprattutto se incontrano persone gentili e intelligenti come voi! 8)

Miss Piggott
15-06-07, 16:33
Eccomi qui con un'altra recensione.
Si tratta della mia scrittrice preferita, che leggo rigorosamente in originale (sono un po' maniaca, se ve lo stavate chiedendo.. :oops: )

Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
Ponte alle grazie (dovrebbe esserci anche un'edizione economica della TEA se non sbaglio...)

Margaret Atwood, per chi non la conoscesse, è una delle più importanti scrittrici e poetesse di lingua inglese viventi. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui il meraviglioso L’assassino cieco che le è valso un meritatissmo Booker Prize.
Il racconto dell’ancella è il suo libro più famoso e controverso.

Per iniziare, Il racconto dell’ancella è un libro agghiacciante, nel senso che fa proprio venire i brividi, dal momento che quello che descrive possiede una verosimiglianza sorprendente, e certamente trova ispirazione in certe pulsioni puritane che animano la società nordamericana (non a caso il romanzo – di un’autrice non americana, ma canadese - ha suscitato fortissime polemiche negli Stati Uniti e non vorrei sbagliarmi ma è stato messo all’indice come libro bandito o comunque challenged)

Allora, il romanzo potrebbe essere superficialmente definito “di fantascienza”, dal momento che è ambientato in un mondo post-atomico, e precisamente nella Repubblica di Galaad, territorio comprendente una vasta parte della costa occidentale degli Stati Uniti.
La Repubblica è uno stato cristiano teocratico basato sul controllo – e di conseguenza lo sfruttamento – del corpo femminile. In un territorio sconvolto dalle radiazioni le ancelle sono le uniche donne che non hanno perso la fertilità, e hanno il compito di garantire una discendenza alla élite dominante. Nel caso non riescano nel loro compito, nel caso cioè in cui non riescano a portare a termine la gravidanza, vengono mandate ai lavori forzati nelle colonie infestate dalle radiazioni, il che equivale ad una morte certa.

Perché nella Repubblica di Galaad l’infertilità è – come dicono le Scritture -una colpa delle donne. L’infertilità maschile semplicemente non esiste.
Le ancelle ricevono un nome diverso in ogni casa in cui vengono mandate, così che Difred è l’ancella che appartiene a Fred, ma diventerà Diwarren o di chiunque altro verrà dopo di lui. Perché qualcun altro verrà sicuramente, dopo di lui. Di questo si assicurano i Custodi e le spie (gli Occhi) e a monte le Zie, donne di una certa età che non potendo servire la Repubblica come ancelle, addestrano le stesse all’obbedienza alle leggi dello stato e ai suoi padroni.

"Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell’anarchia c’era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo. (...) Siete una generazione di transizione, diceva Zia Lydia. Per voi è più difficile. Per quelle che verranno dopo, sarà più facile, perché accetteranno il loro dovere con cuore volenteroso.
Non diceva: perché non avranno ricordi.
Diceva: perché non vorranno cose che non possono avere"

Le ancelle vestono sempre e solo di rosso, e con un copricapo che ne occulti i capelli, di modo che tutti sappiano sempre chi sono e qual è il loro compito.

"Loro non devono vedere altro che le alette bianche, un tratto del viso, il mento e parte della bocca. Gli occhi no. "

Le ancelle non possono parlare con gli uomini, se non con il loro padrone; hanno il permesso di uscire, ma devono scambiare il numero minimo di parole con i negozianti e le forze dell’ordine che presidiano le città. Le ancelle non devono nemmeno parlare tra di loro, se non il minimo indispensabile.
Le Marta, ovvero le governanti, le disprezzano.
Le Mogli le tollerano a malapena, costrette come sono a sopportarle nel loro letto e a partecipare all’umiliante rituale di fecondazione stabilito dalle leggi della Repubblica.
Non tutti gli uomini hanno il permesso di avere una donna, e così in molti le desiderano e, talvolta, le violano.

Questo è il mondo in cui vive Difred, strappata alla sua vita di moglie, madre e lavoratrice e costretta a diventare un’ancella.
Agli albori della Repubblica infatti, quando nessuno credeva che le cose sarebbero sul serio cambiate, alle donne viene revocato prima il permesso di lavorare, in seguito quello di essere titolari di conti in banca, poi quello di possedere qualunque cosa, infine di lasciare il paese. Ed è proprio durante un tentativo di fuga oltreconfine che Difred, di cui non scopriremo mai il vero nome, perde la sua famiglia per divenire una serva della Repubblica.
Giunta nella sua nuova casa e divenuta Difred, la donna scopre molto lentamente l’esistenza di un movimento di Resistenza all’oppressione della Repubblica. E scopre anche che le leggi che il popolo deve rispettare, pena la condanna alla pubblica lapidazione (e la macabra esposizione pubblica dei cadaveri), non valgono invece per i Comandanti, per coloro cioè che dovrebbero essere i custodi della morale dello stato.
Della fine di Difred il lettore non saprà nulla di certo, essendo il finale aperto a due interpretazioni entrambe verosimili. Verrà la protagonista salvata dalla sua capacità di sperare e di amare, oppure l’umanità che in lei la Repubblica non è riuscita a sopprimere rappresenterà la sua rovina?

Qualche altro lettore della Atwood qui tra noi? 8)

avrobay
16-06-07, 10:51
Come sapete si è accumulato un certo ritardo nell'aggiornamento delle pagine del sito. Ma stiamo recuperando...
Questa è la pagina 2 (incompleta):
http://artlab.tuttologia.com/estesie/letture-2.html

;)

Ismene
16-06-07, 16:57
Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
Ponte alle grazie

Da come la racconti, mi sembra davvero una storia più che agghiacciante, angosciante...
Ma sai qual è la cosa più strana? Che, man mano che leggevo la tua recensione, sempre più mi dava la sensazione che stessi parlando di un libro scritto da un uomo!!
Strano, eh? O forse no??
:???:

Miss Piggott
17-06-07, 11:12
Beh, in effetti è anche piuttosto angosciante, hai ragione Ismene...
Solo che l'angoscia non inizia subito, o almeno per me all'inizio c'è stato un po' di distacco.
Mi sono detta, ecco il mondo a immagine e somiglianza dei new-born christians... E quello che leggevo mi raggelava.
Non leggo fantascienza, quindi non sapevo nemmeno se il libro avrebbe finito per catturarmi. Poi entri nella storia della protagonista e cominci a vivere passo passo con lei tutte le sue angosce, le sue paure...

Per quanto riguarda la tua seconda osservazione... non saprei.
Forse però in questo libro si nota molto di meno il "tocco" femminile di M. Atwood. Immagino che sia per via del tema scelto, così politico, che la Atwood abbia fatto una scelta di neutralità espressiva più marcata rispetto ai suoi altri libri.
D'altro canto è anche vero che i romanzi della Atwood non sono libri scritti da una donna e pensati esclusivamente per le donne, come capita in molti casi. I suoi personaggi - uomini e donne - sono magnificamente delineati, le dinamiche dei rapporti interpersonali (uomo-donna e, ancora più interessanti in moltissimi casi, donna-donna) rese con una lucidità sorprendente... Io ho un ricordo molto intenso di The Robber Bride - La donna che rubava i mariti che non è il suo libro migliore ma i cui personaggi mi hanno tenuta incollata ad ogni pagina...
Tra l'altro in Canada e USA i suoi testi si studiano a scuola e all'università, ha vinto un meritatissimo Booker Prize con The Blind Assassin - L'assasino cieco e ogni anno viene data in lista per il Nobel...
Spero che qualcuno la legga, in Italia il mercato editoriale è tragicamente dominato da molti autori uomini, alcuni bravi molti altri mediocri, con uno spazietto ricavatosi da poche autrici - ahimè - mediocri, sia italiane che di importazione. I grandi nomi di autrici straniere qui sono tristemente sconosciuti, e mentre qui pubblichiamo la Santacroce e la sua omonima spagnola Extebarrìa o Sophie Kinsella, scrittrici come Penelope Lively, Margaret Atwood, Alice Munro, Anita Brookner sono praticamente sconosciute...
Va beh ora la pianto col pippone ché mi sono già fatta prendere la mano... :oops:
Sorry! :(

Truzzo
20-06-07, 17:21
Era da un pò che volevo postarvi questo titolo. Lo avevo letto un pò di mesi fa e non riuscivo più a trovarlo (cosa assai rara, vista la mia gelosia per i libri). Oggi mi è ricapitato per le mani.
Può sembrare un libro dedicato a chi si interessa esclusivamente di temi economici ma, credetemi, non è così:

Il mondo è piatto. Breve storia del ventunesimo secolo - di Thomas L. Friedman
Mondadori - 2006

http://www.libreriauniversitaria.it/data/images/BIT/328/9788804553281g.jpg

Thomas L. Friedman, giornalista e vincitore di due premi Pulitzer, ha pubblicato questo saggio lo scorso anno, conquistando con esso il primo premio del concorso letterario annualmente indetto dal Financial Times e da Goldman Sachs.
Dopo un lungo viaggio intrapreso in quelle aree del mondo a più elevato tasso di crescita (India e Cina, soprattutto), Friedman ha cercato di comprendere e illustrare le cause e gli effetti dei cambiamenti prodotti dal nuovo mondo globalizzato.
Nel suo procedere didascalico, l'autore ci mostra una serie di esempi - inquietanti e illuminanti, al tempo stesso, per la loro attualità ai nostri comportamenti quotidiani - con cui illustra quelli che lui chiama i "dieci processi chiave (o "flattener", livellatori) che stanno cambiando il mondo":

Flattener 1: la caduta del muro di Berlino e la fine dei blocchi politico-ideologici.

Flattener 2: il boom di Netscape in borsa che ha dato l'avvio all'innovazione tecnologica e ad investimenti in fibra ottica da un trilione di dollari nel mondo e che è la rete autostradale del futuro.

Flattener 3 e 4: l'affermazione del free software, di sistemi e programmi compatibili, intercomunicanti e interoperabili. Il successo di Linux e dell'Open source, come elemento propulsore della collaborazione globale.

Flattener 5-8: Outsourcing, Offshoring, Insourcing, Supply-Chain. Sono i processi che hanno reso possibile il più grande fenomeno di distribuzione geografica delle attività economiche e della diffusione di merci e servizi, che hanno cambiato dal di dentro aziende e attività economiche.

Flattener 9-10: Informing: Yahoo, Google e il mondo della ricerca stanno cambiando dal profondo il modo di pensare, produrre, comunicare.

Durante questo pecorso, Friedman tiene conto delle differenze culturali, religiose e linguistiche delle diverse aree del mondo, sorpendendosi egli stesso di come tali barriere siano state abbattute dall'internettizzazione della società globale, come riorganizzazione dei processi consentita dalla tecnologia.
Ma anche il mondo del lavoro, i giovani, la flessibilità, la sfida in tema di educazione e formazione di nuove figure professionali. Il terrorismo, le guerre, la paura, le minacce. E nonostante tutto l'autore sembra non aver paura del futuro ed assume una visione coraggiosa e positiva, direi quasi travolgente.
In un pianeta dove il cambiamento avviene ogni giorno, dove denaro e informazione viaggiano sullo stesso canale e la capitale del mondo è Bangalore più che Manhattan o Londra, la globalizzazione non sembra più un incubo se non si lasciano da parte temi importantissimi, quali educazione, formazione, ambiente, diritti umani,....

Eppoi, in fondo, avete mai riflettuto sul fatto che, quando scrivete all'assistenza Apple voi state inviando la vostra e-mail in India?
E' un libro, per certi versi, geniale! :)

il vento
12-09-07, 23:07
Ieri sera ho frugato tra i libri di mia madre; ne carcavo uno che potesse "dirmi" le parole che volevo "sentire". Ne trovo uno che avevo già visto altre volte, ma che non mi aveva mai attirato particolarmente.
Stavolta, però, nel leggerne il titolo e la breve descrizione della trama sul retro della copertina ho deciso di leggerlo.
Perché questa introduzione? Perché leggerlo è stato come un "incontro" tra me ed i miei pensieri. Nonostante abbia trovato la trama piuttosto surreale, è sicuramente un libro che ho molto apprezzato.

Il segreto di Luca - di Ignazio Silone

http://img373.imageshack.us/img373/6060/segretodilucagb2.th.jpg (http://img373.imageshack.us/my.php?image=segretodilucagb2.jpg)

E' la storia di Luca, un uomo condannato alla pena dell'ergastolo per un crimine in realtà mai commesso. Dopo aver scontato un periodo di detenzione di quarant'anni ottiene la grazia e può ritornare al suo paese dove,però, la gente del luogo non fa che mostrargli ostilità e pregiudizi di ogni sorta. Le uniche due persone che gli restano accanto sono il vecchio parroco del paese e Andrea, figlio di un suo amico di infanzia. Andrea, sebbene avesse conosciuto personalmente Luca solo dopo la scarcerazione di questi, aveva sempre creduto fermamente nella sua innocenza; sin da piccolo era stato infatti, suo malgrado, partecipe del dramma occorso all'amico di suo padre. Tuttavia troppe erano state, ed erano tutt'ora, le domande relative a quella vicenda giudiziaria cui non aveva ancora saputo darsi risposta, né Luca sembrava intenzionato a placare quel suo bisogno di "sapere", di "capire".
Andrea decide così di scoprire da solo cosa fosse realmente accaduto quella notte che aveva cambiato per sempre il destino di Luca.

Una storia intensa. Il lettore si trova immerso e coinvolto nei sentimenti e nelle emozioni più diversi.
Ipocrisia, dolore, indifferenza, amore; un amore assoluto che dona la vita ma che, allo stesso tempo, la distrugge.
Più ci si addentra nella vicenda, più si notano nuove sfumature dei diversi personaggi che portano a considerarli ora dei "carnefici", ora delle "vittime".
Una volta una persona che stimo molto mi ha detto: "la verità ha sempre due facce". Beh, ogni pagina di questo libro non fa che dargli ragione.
L'unico messaggio "costante" che arriva al lettore è che non ci sono distanze temporali o spaziali che tengano: l'amore, in ogni sua manifestazione, quando è vero, intenso, resta tale per tutta la vita.

Ismene
12-09-07, 23:18
Il segreto di Luca - di Ignazio Silone

http://img373.imageshack.us/img373/6060/segretodilucagb2.th.jpg (http://img373.imageshack.us/my.php?image=segretodilucagb2.jpg)


Ciao ventosetta. :)

Mi hai fatto venire una gran voglia di leggerlo, questo libro... :fioriperte:

il vento
12-09-07, 23:34
Ciao ventosetta. :)

Ciao Ismi :)


Mi hai fatto venire una gran voglia di leggerlo, questo libro... :fioriperte:

che bello! Se lo fai però fammi sapere cosa ne pensi :D
:gruppo:

Blaut
29-09-07, 01:59
a tutte le persone interessate alla pubblicità consiglio, per chi non lo avesse già letto, "lire 26.900" di frédéric beigbeder un piccolo gioiello di narrativa applicata ad una professione.
vediamo le vicisitudini di un professionista alle corde fra rimorso piacere e privilegi senza dimenticare il suo scopo fare persuasione.

avrobay
17-11-07, 15:28
IL LIBERISMO E' DI SINISTRA
Alberto Alesina - Francesco Giavazzi

http://www.hoepli.it/copertine/big/978/8842/9788842814580.jpg



Secondo me è un libro da leggere e da far leggere. Da regalare a parenti e amici, anche e soprattutto se veterocomunisti o elettori della destra corporativa. Non cambieranno idea ma avranno la possibilità di giudicare senza ricorrere a slogan e ad atteggiamenti ideologici. Il libro è breve e scritto con grande chiarezza. Costa solo 12 Euro e si legge, volendo, anche in una sola serata. Ottimo investimento :)

l.ila
18-01-08, 19:20
Viaggio al termine di una stanza
Tibor Fischer

Non troverete niente di scontato. Ironico, surreale, stupido e sottile allo stesso tempo. I personaggi sono così pittoreschi che è impossibile non affezionarsi a loro. La protagonista è una ragazza che vive il mondo attraverso internet perchè ha paura ad uscire di casa. Quando inizia a ricevere lettere dal suo ex fidanzato, morto 10 anni prima, ricorre all'aiuto di un addetto al recupero crediti, capitato per caso nella sua vita. Non vi sto a fare il resoconto di tutta la storia, vi racconto solo che per me leggerlo è stato come quando bevi un buon vino o mangi un buon piatto: scopri diversi sapori e alla fine ne trovi uno che non ti aspettavi e anche se può sembrare strano che ci sia, poi ti accorgi che non poteva essere nient'altro che così.

Per chi ama le sfumature dell'ironia.

Truzzo
24-06-08, 20:06
E' da un pò che non si scrive qui. E, allora, mi assumo l'onere di riportare su questo topic.
Ho appena finito di leggere:

Mario Vargas Llosa
Avventure della ragazza cattiva
Einaudi

http://www.lafeltrinelli.it/static/images-1/l/77/2318077.jpg

Ricardo conosce la "niña mala" da adolescente, a Lima, e per trent'anni la rincorre e la fugge in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. Lei si nasconde a se stessa sotto false identità, è sempre in fuga da qualcosa, alla ricerca di libertà, ma anche di rivalsa e affermazione sociale. Ricardo proviene dalla borghesia peruviana, quella di Miraflores, ma il suo sogno è di vivere una vita normale a Parigi. Lì si rincontrano: lei è di passaggio, destinata all'addestramento a Cuba per la guerriglia MIR. Sull'isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Sposa poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla, finchè non si convince che deve, invece, proteggersi lui da lei. Ma lei riappare ogni volta, con improvvisi e intensi colpi di scena, per poi riprendere nuovamente la via di fuga.
Odio et amo, quare id faciam, fortasse requiris. Questo libro potrebbe essere la traduzione commentata della più bella poesia di Catullo. Quare id faciam.... non c'è nemmeno da chiederselo. Perchè l'amore che pervade Ricardo è più forte delle umiliazioni, delle sofferenze, del tempo che scorre in un vivido affresco del Perù degli anni '40, della Parigi ancora bohemién degli anni '50, nella swinging London degli anni '60, sino alla più recente Madrid.
Un libro che ho letto tutto d'un fiato. :)

Ismene
24-06-08, 20:15
Mario Vargas Llosa
Avventure della ragazza cattiva
Einaudi

http://www.lafeltrinelli.it/static/images-1/l/77/2318077.jpg



Ciao Truxie. Ti ringrazio davvero tanto, per due motivi: per aver fatto risalire questo topic, a cui tengo tanto, e per averci segnalato il libro di uno dei miei scrittori preferiti!! Lo leggerò senz'altro!! :)

rosruby
05-01-09, 01:30
Oggi é il giorno del rispolvero delle sezioni dormienti, e svegliamo anche questa (non si vive di solo Mac...)

Allora La leggenda di Redenta Tiria Di Salvatore Niffoi, 2005 ed. Adelphi.

162 pagine di pura poesia della vita e della morte, e delle possibilità di riscatto dal male di vivere. Piccole magiche storie di rinascite, un inno alle opportunità nascoste dietro le pieghe di esistenze distrutte e infelici. Linguaggio asciutto ed efficace, con il ritmo tagliente del dialetto sardo (solo il ritmo, il testo é tutto in italiano).

L'ho finito la scorsa notte, e sono ancora commossa e colpita. Se a qualcuno capita di leggerlo mi piacerebbe conoscere le impressioni.

r.

meigel
05-01-09, 01:38
Oggi é il giorno del rispolvero delle sezioni dormienti, e svegliamo anche questa

Grazie :)

rosruby
05-01-09, 01:56
Grazie :)

Prego!

Fermatemi se esagero su film e libri, potrei prenderci gusto ...:oops

Peterpan
05-01-09, 02:21
Mi aggiungo ai ringraziamenti. Ho finito di leggere da poco "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.

Racconta di una portiera di Parigi, autodidatta e coltissima, che si nasconde nel suo ruolo da portiera, sforzandosi di rispettare tutti i clichees legati a quel ruolo, per non voler apparire più intelligente e più colta di quanto tutti i suoi inquilini (per la maggior parte ricchissimi e antipaticissimi) non pensino.

Interessante e divertente ispira qualche meditazione sulle ragioni che portano un personaggio così a nascondersi al mondo.

La trama include altri personaggi altrettanto interessanti e particolari, ma evito di svelare oltre. :smt039

rosruby
05-01-09, 04:21
Mi aggiungo ai ringraziamenti. Ho finito di leggere da poco "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.

:smt039

Letto anch'io un paio di settimane or sono. Ogni volta che vedo una portineria, magari a Milano, mi domando cosa ci sia dietro...e guardo le portiere con una curiosità rinnovata. E la ragazzina? Leggetelo, merita sul serio!

r.

Templaris
13-01-09, 21:41
"L'invasione degli Ultragay - Una sotria politicamente scorretta" Corrado Farina - zero91 edizioni

Questo libro parla di un mondo invaso dagli omosessuali in cui gli etero non sono più liberi di fare nulla: non possono frequentare locali pubblici, non possono guidare macchine oltre ad una certa cilindrata e devono trasferirsi in quartieri appositi riservati a loro.
E' praticamente un mondo in cui gli omossessuali hanno il 'potere', in quanto anche il capo della repubblica diventa omossessuale.

E' una critica, è un romanzo molto interessante e carino.. sinceramente mi ha preso molto e non vedevo l'ora di finirlo!
Lo consiglio a tutti.

Luthien
15-01-09, 15:26
Mi aggiungo ai ringraziamenti. Ho finito di leggere da poco "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.

Racconta di una portiera di Parigi, autodidatta e coltissima, che si nasconde nel suo ruolo da portiera, sforzandosi di rispettare tutti i clichees legati a quel ruolo, per non voler apparire più intelligente e più colta di quanto tutti i suoi inquilini (per la maggior parte ricchissimi e antipaticissimi) non pensino.

Interessante e divertente ispira qualche meditazione sulle ragioni che portano un personaggio così a nascondersi al mondo.

La trama include altri personaggi altrettanto interessanti e particolari, ma evito di svelare oltre. :smt039

... prima del "momento buio" del server di Mac Peer avevo citato L'eleganza del Riccio letta l'estate scorsa. Anche a me era piaciuto tantissimo e mi unisco al vostro suggerimento!
:smt039

rob
04-06-09, 13:38
Qualunque cosa succeda di Umberto Ambrosoli, Sironi Editore, 18 euro

È un libro scritto da Umberto Ambrosoli terzogenito di Giorgio Ambrosoli, un "santo laico".
"(...) Questa è la storia di Giorgio Ambrosoli, per cinque anni commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un killer tra l'11 e il 12 luglio 1979. (...) Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia straordinariamente attuale".

Uomini come Giorgio Ambrosoli mi fanno ancora sperare in un'Italia migliore.

meigel
04-06-09, 14:02
Uomini come Giorgio Ambrosoli mi fanno ancora sperare in un'Italia migliore.

Come non essere d'accordo. Grazie per la segnalazione :)

Ecco la celebre lettera che Ambrosoli scrisse a sua moglie

"È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese"
(http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=469)

rob
04-06-09, 14:54
Come non essere d'accordo. Grazie per la segnalazione :)

Ecco la celebre lettera che Ambrosoli scrisse a sua moglie

"È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese"
(http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=469)

Grazie per la citazione, meigel.
Un caro saluto.
rob

Luthien
04-06-09, 18:02
Uomini come Giorgio Ambrosoli mi fanno ancora sperare in un'Italia migliore.


Come non essere d'accordo. Grazie per la segnalazione :)


Quoto entrambi.
Sarà davvero interessante leggerlo con un occhio al libro di Stajano: Un eroe borghese; il film, ben fatto, non mi ha dato la stessa emozione.
Grazie Rob
:)

rob
30-07-09, 04:32
La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi di Mario Calabresi, Mondadori, collana Strade Blu, 16,50 euro.

Mario Calabresi, giornalista – figlio di Luigi Calabresi, commissario ucciso a Milano negli anni '70 durante il terrorismo –, racconta le storie – raccolte nel suo viaggio durato due anni in tutta l'America – di persone che sono riuscite a rialzarzi nonostante i durissimi eventi, sia economici sia personali, che hanno distrutto le loro vite.
Come hanno fatto a reagire e a trovare la forza, nonostante il dolore, senza aspettare la fortuna? Qual è il segreto di una nazione e della sua gente di reinventarsi da zero, di darsi una seconda, una terza chance?

Una lettura che consiglio per chi ha deciso di arrendersi e ha perso i sogni o la speranza e si lascia sprofondare nella depressione, subendo gli eventi.

"Non esiste la fortuna, esiste il momento il cui talento incontra l'occasione". (Seneca)

"La differenza tra un disastro e un'avventura è solo la tua attitudine".

"Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi".

Luthien
13-10-09, 22:42
Aggiungo una breve riflessione e segnalazione continuando questo topic interessante.

Da mesi ormai in rete si odorano discussioni sull’immaginario dei tempi moderni ed attuali impoverito di contenuti e valori. Le donne sono obbligate a una bella presenza stereotipata, il concetto di seduzione ha raggiunto limiti grotteschi e la cronaca quotidiana lo testimonia abbondantemente. Sul filo di questo pensiero che raccolgo nel mio navigare mi sono imbattuta nel libro 'Le donne non invecchiano mai' di Iaia Caputo. Prezioso regalo di un amico che senza parlarne e all'insaputa dei miei percorsi ha indovinato alcune mie (e non solo) meditazioni.
Che significa invecchiare nell'epoca del mito dell'eterna giovinezza? Occorre ridisegnare la propria identità di donne e il rapporto distorto tra i generi? Ma soprattutto come creare un nuovo immaginario di riferimento?
Sembrano esse stesse domande stereotipate inserite in un argomento vacuo, ma è proprio così?

Ismene
14-10-09, 08:50
Grazie Luthien. Davvero interessante. :)

maccheè
25-03-10, 10:34
Divagazioni sul tema :
Libri da NON acquistare, ovvero Come impiegare meglio i propri soldi

Ritorno a Ford County. Storie del Mississippi
by Grisham John

Poichè non si vive di solo Dostojevski o Bellow, di tanto in tanto (molto tanto) mi abbandono a letture più 'mondane'.
Questi racconti di Grisham sono stati un po' faticosi da mandar giù. E' evidente che la sua vena si è parecchio prosciugata e pare abbia utilizzato , adattandole come 'storie', vecchi idee per nuovi libri che non hanno e non vedranno mai la luce.
Insomma, sono finiti i tempi de Il socio, o de Il testimone...
A mio modestissimo parere, ovviamente.

Ismene
25-03-10, 15:24
Grazie, maccheè. Interessante la recensione in negativo. :)

Peterpan
25-03-10, 15:32
"Trattato di Funambolismo" di Philippe Petit:

Un libro capitato per caso nella mia libreria, un regalo.

L'autore è un funambolo, famoso per camminate sul filo nei luoghi più noti del pianeta (Cascate del Niagara, Le Torri Gemelle, Notre Dame...). E' un vero manuale per il funambolo, nel senso che parla solo e soltanto di questo, ma fra le righe si legge molto di più, serietà e leggerezza nell'affrontare la vita, come la camminata sulla corda. A me è piaciuto molto.

Peterpan
25-03-10, 15:44
"Che la festa cominci" - NIccolò Ammaniti

Lo ammetto, Ammaniti mi piace moltissimo, sarà perchè descrive realtà che dobbiamo aver frequentato parallelamente (siamo coetanei, figli di famiglie probablimente simili, ambienti frequentati simili, Roma Nord i quartieri borghesi di quell'area nella Roma degli anni '80, i miti e le leggende metropolitane come i riti satanici ai castelli, le creature di Villa Ada...), sarà perchè le vede con occhi simili ai miei.

Bene, Ammaniti prende queste realtà, anche quelle odierne, e le ingigantisce, le gonfia in un assurdo che per quanto tale, potrebbe essere paradossalmente reale, almeno in parte.

Il protagonista è un giovane scrittore di successo che viene invitato ad una festa folle, organizzata dal nuovo proprietario di Villa Ada a Roma, un imprenditore arraffatutto, degna copia ingigantita dei peggori elementi che si vedono in giro ultimamente. In questa festa, ospiti tutti i Vip del "bel mondo" ne succederanno di tutti i colori, in parallelo anche agli sgangherati tentativi di una sedicente micro-setta satanica col progetto di compiere "il" gesto che la eleverà a setta satanica "numero uno". Il finale ricorda l'Ammaniti amante di un modo di scrivere un po' "Pulp" dei suoi primi romanzi come "Branchie" e "Fango".

Non è il suo miglior libro, ma a parer mio merita la lettura. Se volete cominciare con Ammaniti, sicuramente "Io non ho paura" e "Ti prendo e ti porto via" sono i migliori.

Se avete lo stomaco forte, allora via con "Branchie", "Fango" e soprattutto "Come Dio comanda", un vero pugno nello stomaco, nella sua crudezza.

meigel
25-03-10, 16:11
Se volete cominciare con Ammaniti, sicuramente "Io non ho paura"

"Io non ho paura" è l'unico che ho letto e l'ho apprezzato molto; l'ho terminato al cinema, 10 minuti prima di iniziare a vedere il relativo film di Salvatores (molto bello anche quello); quindi sapevo già come andava a finire la faccenda.

Grazie per la segnalazione :)

maccheè
25-03-10, 16:35
Aggiungo una breve riflessione e segnalazione continuando questo topic interessante.

Da mesi ormai in rete si odorano discussioni sull’immaginario dei tempi moderni ed attuali impoverito di contenuti e valori. Le donne sono obbligate a una bella presenza stereotipata, il concetto di seduzione ha raggiunto limiti grotteschi e la cronaca quotidiana lo testimonia abbondantemente. Sul filo di questo pensiero che raccolgo nel mio navigare mi sono imbattuta nel libro 'Le donne non invecchiano mai' di Iaia Caputo. Prezioso regalo di un amico che senza parlarne e all'insaputa dei miei percorsi ha indovinato alcune mie (e non solo) meditazioni.
Che significa invecchiare nell'epoca del mito dell'eterna giovinezza? Occorre ridisegnare la propria identità di donne e il rapporto distorto tra i generi? Ma soprattutto come creare un nuovo immaginario di riferimento?
Sembrano esse stesse domande stereotipate inserite in un argomento vacuo, ma è proprio così?

Mi era sfuggito. Lo acquisterò quanto prima.

Hai posto delle domande che tutto possono essere meno che stereotipate.
La questione non è davvero da lasciar scivolare e poichè non credo che questa sia una sezione di 'discussioni' (se può esserlo avvertitemi :D ) Vi invito a leggere Donne che corrono coi lupi, scritta dalla psicologa junghiana Clarissa Pinkola Estés, Ed. Frassinelli.
E' un libro contorto, complesso che raccomando alle giovani donne e, soprattutto, alle madri, agli uomini che non hanno paura di ri-scoprire la loro parte femminile ed essere 'portatori di luce' per le donne che viaggiano loro accanto.
In breve, la Estés risponde alla domanda posta da Luthien 'come creare un nuovo immaginario di riferimento?': ricercando nel passato, scavando in esso, recuperando quegli aspetti (l'intuito, la sensibilità, l'introspezione, l'udito, la creatività) che la cultura occidentale tende ad azzerare, riuscendoci in larga parte.
Ci rimanda ai miti e alle fiabe, guide formidabili -non a caso le religioni si affidano alle 'parabole'-, per indicarci quanto sia complicato vivere in un mondo affollato da predatori (Barbablù docet) e da situazioni-limite per una donna che non ha imparato -perchè non le è stato insegnato- a riconoscerle tali, ad aguzzare la vista e a difendersi, e vive assoggettandosi -depressa, confusa, imbavagliata, affannata- arrancando in un mondo che non le concede spazi nè voci se non a condizione che, al momento opportuno, sappia stare 'a cuccia'.

'Così come tante donne prima e dopo di me, ho vissuto la mia vita come una creatura travestita. Come amiche e parenti prima di me, mi sono pavoneggiata barcollando sui tacchi a spillo e ho indossato l'abito buono e il cappello per andare in chiesa. Ma la mia favolosa coda spesso spuntava sotto l'orlo, e le orecchie si contraevano tanto da farmi ricadere il cappello sugli occhi, o da farlo volare nella stanza' (pag. XIV)

Peterpan
25-03-10, 18:32
"Io non ho paura" è l'unico che ho letto e l'ho apprezzato molto; l'ho terminato al cinema, 10 minuti prima di iniziare a vedere il relativo film di Salvatores (molto bello anche quello); quindi sapevo già come andava a finire la faccenda.

Grazie per la segnalazione :)

Già, ho avuto occasione di vederne dei pezzi, col solito timore di vedere infranto l'immaginario che mi ero costruito leggendo il libro, invece ho trovato che Salvatores ha reso molto bene le "atmosfere" del libro. Quegli infiniti campi di grano...ci ero stato da quelle parti (quando dalla Campania si scende verso la Puglia) ed era proprio cosi'...

Ismene
25-03-10, 22:24
"Trattato di Funambolismo" di Philippe Petit:

Un libro capitato per caso nella mia libreria, un regalo.

L'autore è un funambolo, famoso per camminate sul filo nei luoghi più noti del pianeta (Cascate del Niagara, Le Torri Gemelle, Notre Dame...). E' un vero manuale per il funambolo, nel senso che parla solo e soltanto di questo, ma fra le righe si legge molto di più, serietà e leggerezza nell'affrontare la vita, come la camminata sulla corda. A me è piaciuto molto.

L'ho regalato a mio suocero, per Natale. Mi piaceva l'idea di ciò che appunto è tra le righe, perché secondo me c'è una grande saggezza dentro :)

Ismene
25-03-10, 22:27
'Così come tante donne prima e dopo di me, ho vissuto la mia vita come una creatura travestita. Come amiche e parenti prima di me, mi sono pavoneggiata barcollando sui tacchi a spillo e ho indossato l'abito buono e il cappello per andare in chiesa. Ma la mia favolosa coda spesso spuntava sotto l'orlo, e le orecchie si contraevano tanto da farmi ricadere il cappello sugli occhi, o da farlo volare nella stanza' (pag. XIV)

Molto, MOLTO bello.

Truzzo
13-04-10, 10:16
"Che la festa cominci" - NIccolò Ammaniti

Letto. Confermo che non è il suo miglior libro, ma vola via, comunque, in un soffio.
Esilarante la ricostruzione di Villa Ada. Disarmanti e vere le considerazioni, a margine, sulla realtà della stessa.

Luthien
14-04-10, 21:34
... In breve, la Estés risponde alla domanda posta da Luthien 'come creare un nuovo immaginario di riferimento?': ricercando nel passato, scavando in esso, recuperando quegli aspetti (l'intuito, la sensibilità, l'introspezione, l'udito, la creatività) che la cultura occidentale tende ad azzerare, riuscendoci in larga parte...

... ho vissuto la mia vita come una creatura travestita... (pag. XIV)

Indubbiamente interessante, ti ringrazio della segnalazione, lo sto acquistando!
Stiamo sperimentando il cambiamento in numerosissimi campi ma ciò che sta mutando realmente è la percezione di sé e del contesto in cui viviamo. Quello che lo rende speciale è che trascende i modelli di riferimento e non ne vuole creare di nuovi ma individuare una via giusta per esprimere il proprio personale e unico potenziale. Che strada dura! Non credi? :)

maccheè
20-04-10, 21:26
più che dura, direi. come si fa a creare nuovi modelli quando tutto ti è contro, non tanto nella forma quanto nella sostanza? o forse non c'è nulla di realmente nuovo da inventarsi? perchè la chiave potrebbe essere nella riflessione su ciò che eravamo, ciò che abbiamo smarrito e dobbiamo invece riscoprire adeguandolo alle nuove esigenze.
detto stretto stretto : umanità, comprensione e responsabilità.