PDA

Visualizza Versione Completa : Fondamenti della progettazione grafica



Alex1971
15-11-06, 15:15
Ciao ragazzi è un pò di tempo che non vi frequento per via del lavoro e me ne dispiace e oltretutto quando lo faccio è sempre per porvi domande. (Menomale che esistete!!) 8)
Vengo al dunque. Utilizzo già da diverso tempo Photoshop, Indesign e Illustrator e mi piacerebbe imparare i fondamenti della progettazione grafica visto che ho delle difficoltà ad inziare dei progetti. Per capirci meglio volevo sapere quali regole o basi bisogna sapere per iniziare a progettare e impaginare per esempio un semplicissimo biglietto da visita oppure un depliant o un manifesto etc...
Ho provato a cercare in rete ma è molto difficile trovare qualcosa nello specifico, ho guardato alcuni libri tipo "il manuale del grafico" ma è abbastanza generico.
Chiedo quindi ai massimi esperti del settore se mi possono indicare alcuni testi ben specifici su questo argomento (meglio ancora se testati personalmente) oppure attraverso dei PDF indirizzarmi a dei siti in rete, oppure meglio ancora se qualcuno ha la possibilità di vendere delle dispense o appunto libri usati che trattano l'argomento citato.
Conto sul vs. aiuto.
Grazie

jarisse
15-11-06, 18:10
...mi consola sapere di non essere l'unica che si trova in deficit davanti al "foglio bianco"! ..
Eppure è così, nonostante 5 anni di Grafica - 2 di Illustrazione - 1 di computer Grafica eccetera... mi prefiguro mentalmente l'idea ma è vaga, quando poi mi inizio ad applicare, svanisce nel nulla :)

E allora si tratta di avere una buona serie di nozioni su riempimenti di spazio nella pagina, vuoti e pieni, pesi e contrappesi ;) colore e forme...
Purtroppo non sono qui per poterti rispondere essendo anch'io interessata ad una risposta da qualcuno più esperto se ci sarà... :?

bensì per condividere la domanda :)

un saluto

Alex1971
15-11-06, 18:28
Eppure è così, nonostante 5 anni di Grafica - 2 di Illustrazione - 1 di computer Grafica eccetera...

:-o :-o :-o
Come minimo dovresti mangiarti illustrator e programmi vari.



Purtroppo non sono qui per poterti rispondere essendo anch'io interessata ad una risposta da qualcuno più esperto se ci sarà... :?


Già,speriamo... :?

zenone1983
15-11-06, 18:59
esempio ho impaginato la mia tesi prendendo spunto da una rivista di videogiochi...la copertina quella canonica , secondo me molto triste,alla fine è diventato un volantino stile centro sociale :wink:Guardati attorno osserva tutto dalla rivista di moda ai fumetti al film all'arte moderna, contemporanea, antica,visita mostre,cinema..nessuno crea niente dal nulla ricorda io la penso cosi

jarisse
15-11-06, 19:24
Eppure è così, nonostante 5 anni di Grafica - 2 di Illustrazione - 1 di computer Grafica eccetera...

:-o :-o :-o
Come minimo dovresti mangiarti illustrator e programmi vari.


Ehmmm...non è detto che si debba essere per forza dei geni in una materia se il percorso di studi è stato appropriato...subentrano anche altri fattori esterni e personali... la creatività, il gusto, l'essere mooolto portati (mai come oggi) per l'era digitale....
Me la cavicchio, ma se mi parli di mangiarmi Illustrator, ti dico SI, me lo mangio a volte, ma dal nervoso per non riuscire a realizzare quello che ho in mente!!! :D
E ahimè, faccio un lavoro che c'entra pure poco con la grafica e il disegno, relegata per ora - sigh :cry: - al mio migliore degli hobbies...
La cosa peggiore è che non sono più proprio "in fasce" e ogni volta che - appunto - mi ritrovo in crisi davanti ad un documento nuovo BIANCO, scatta pure la crisi d'ansia: vorrei buttarmi ma qst momenti di incertezza mi bloccano fino a farmi credere che questa passione rimarrà sempre il mio hobby. Ragionamenti contorti :smt090

E tu che fai di bello? grafico? :?:

Alex1971
15-11-06, 19:30
E tu che fai di bello? grafico? :?:

Veramente lo vorrei diventare, per adesso mi stò applicando con i vari software e me la cavo molto bene. Faccio biglietti, depliant, manifesti e via dicendo,però forse sarò ripetitivo ma il problema fondamentale è che mi ritrovo nella tua stessa situazione davanti ad un nuovo documento bianco o come dir si voglia.

Spero appunto nei suggerimenti da quelli che lo fanno di mestiere!

Fede
15-11-06, 20:18
Ciao,
questo argomento mi mette un po in crisi perchè dopo tanti anni di comunicazione dovrei saper dare consigli e invece mi rendo conto, pensandoci, che non è facile.
Ho cominciato in un periodo in cui i computer (sia Mac che PC) non avevano alcun ruolo nella pubblicità, nemmeno marginale. :vecchietto:
Un tempo si faceva tutto "a mano", con sheller, rothring a china, riga e squadra. Erano gli anni '80. Gran bel periodo per chi lo ha potuto vivere professionalmente come me. L'avvento dei computer, di Macintosh specialmente, ci ha consentito un grosso passo avanti. Senza dubbio. Tuttavia credo, se posso darvi un consiglio, di non prendere il vostro mac come un mezzo per raggiungere il fine, ma come uno strumento che vi agevola in determinate finalizzazioni. Schizzate sempre qualcosa su carta prima di realizzarlo col mac. Ho diversi libri che parlano di tecnica, ma a sfogliarli oggi fanno sorridere. Ci sono regole "bibliche" come NON creare MAI graficamente delle croci, o il testo a "scalette" - p.e.
xyxyxyx
xyxyxyxyxyx
xyxyxyxyxyxyxyxy
Esistono regole cromatiche, di gestalt, o nella regolazione del taglio delle immagini, ma ancora una volta vale tutto e il contrario di tutto. Basta guardarsi in giro. Ma anche nel "trasgredire" alle regole ci sono delle "regole" (perdonate il giro di parole) molti non lo fanno perchè non lo sanno. Ho avuto la fortuna di star vicino a grandi maestri e l'esperienza (come in tutte le cose) è fondamentale.
In 20 anni di agenzia ne ho viste tante. Quello che risulta più difficile è senz'altro rendersi duttili. La vostra tecnica e il vostro sapere è al servizio di un fine di comunicazione, di un briefing, come si dice in gergo. Alrimenti siete degli artisti che compongono secondo un proprio gusto ed in modo autoriferito. Non pensate come VOI vedete le cose, ma come deve vederle l'utente finale.
Oggi ho una mia agenzia a Milano. Abbiamo clienti che operano prevalentemente nel largo consumo. Detersivi, Acque, dentifrici, ecc. e abbiamo prodotto dai materiali per il p.d.v. a spot TV. Questo è un mestiere di continua ricerca. Frustrante e gratificante allo stesso modo.
E' nel pensiero comune fra la gente del settore che uno spot Tv molto forte, "cannibalizzi" il prodotto. Ci avete fatto mai caso?
Spesso vediamo spot tv che ci fanno caga**, ma vendono ragazzi, vendono con increse a doppia cifra!!
Non scoraggiatevi. Continuate a cercare e a traslare ciò che intuite in qualcosa di mirato ad uno scopo ben preciso.
Un'ultima cosa. Le cose più semplici, sono sempre le più efficaci.
Cercherò, per quanto possibile di postare qualcosa di utile. Casomai chiedete. :wink:

Advertising
www.karisma-comm.it

Sales-promotion & Marketing
www.kineo.it

peeroberto
15-11-06, 22:54
Di recente ho avuto una discussione con un amico scacchista

Era convinto che dato un compito di "grafica" a delle grandi agenzie di pubblicità queste seguissero dei canoni delle regole precise per potere ottenere un risultato che fosse ottimale e con un risultato simile, era convinto che questi segreti fossero scritti e trasmissibili e in qualche modo copiabili da chiunque.

Negli scacchi ci sono 6 pezzi diversi ognuno che segue una sola regola di movimento e di mangiata dell'altro pezzo. Con l'en passant, l'arrocco, e la propozione del pedone, lo stallo, il tempo per mossa, le regole totali diventano SOLO 9. Nonostante ciò su sessantaquattro caselle, le possibili varianti di posizione e di partite diverse tutrte ugualmente vincenti sono un numero con oltre 64 zeri, inimmaginabile.

In un biglietta da visita, hai corpi, font e posizioni, testi e loghi, colore della carta. Solo con queste variabili superi di molto le possibilità che ci sono negli scacchi. Se pensi ad un catalogo, le possibilità corrette di svuiluppo sono infinite.

Ho lavorato da freelance con moltissimi grafici, ognuno in ogni tipo di lavoro aveva il suo personale approccio, i lavori erano stilisticamente tutti diversi, ognuno di loro faceva breccia sul cliente a cui piaceva il suo stile, o alla meglio al cliente che aveva clienti a cui piaceva il suo stile di comunicazione.

I miei conigli (non consigli) sono questi:

1) La cosa peggiore è creare in base a quello che si riesce a fare sul computer (quello che NON sai fare con phothoshop, illustrator, etc, NON lo fai e ti limita la creatività, spesso lo sapresti anche fare ma il tuo processo mentale cerca soluzioni veloci da realizzare). I migliori grafici con cui ho lavorato non sapevano usare il computer.

2) Quando fai un prodotto devi pensare innanzitutto a qualeTARGHET medio va distribuito.
Anziani, giovani, imprenditori, casalighe, sposati, single, etc, etc, e devi crere con il loro gusto medio, non con il tuo. (la maggior parte dei grafici lavora con il proprio gusto e a volte funziona, ma spesso è un flop).
Se devi ad esempio fare un biglietto da visita devi capire a chi va dato: Agli amici, a dei possibili clienti, a dei fornitori, a chiunque, ad un categoria di persone.. Ognuna di queste considerazioni ti porta su una strada diversa, ad esempio agli amici non metti il titolo (ing, geom, dott), solo nome e cognome e il numero del cellulare e di casa, ai clienti non metti la partita iva, ma il titolo e la professione, un logo e magari benchiaro fai capire cosa fai. Ai fornitori metti la partita iva e i dati per la fatturazione, a chiunque non metti il cellulare, e il telefono di casa, se il targhet sono le clienti di un parrucchiere, usi un carattere graziato, ma se sei un becchino usi dei caratteri seri. Insomma se studi il contesto il biglietto nasce da solo, se non studi il contesto fai solo un biglietto con il tuo gusto del momento che ha molte probabilità di non essere azzeccato.

3) Quando proponi un lavoro ne devi proporre solo uno al cliente, quello che ti sembra il migliore, se no non ci salti mai più fuori. Mai mettere il cliente in condizioni di essere indeciso.

4) Il cliente ha sempre ragione sulle modifiche, anche se di solito non ha mai ragione, questo perchè paga.

5) Il cliente a volte non paga.

6) Per quello che mi riguarda in caso di pubblicità la maggiore resa c'è stata quando si è dato ampio risalto alle foto e con il minimo possibile di informazioni (la gente non legge ma si emoziona, l'acquisto è un emozione a cui a volte occorre dare al lato del cervello che si occupa della razionalità un qualche alibi, una giustificazione più o meno logica per procedere alla spesa). Ogni informazione in più potrebbe essere un buon motivo per NON procedere all'acquisto, o al contatto con il venditore dell'azienda.

7) Solo la Barilla e poche altre aziende possono scrivere Barilla senza indicare cosa fa. Ma quando lo scrive dice Pasta Barilla e non Barilla Pasta.
Mentalmente il cliente cerca e il prodotto quindi dopo collega il prodotto ad un fornitore, per cui nella pubblicita di una aziende che non è una multinazionale (dove puoi evitare il prodotto) non si deve scrivere Fornitore in grande e prodotto in piccolo, ma il prodotto bello leggibile seguito dal fornitore.
Invece di solito si ha a che fare con imprenditori pieni di se e che vogliono il loro nome a caratteri cubitali e sotto in piccolo a malapena scrivono quello che offrono (e la maggior parte dei grafici gli danno anche ragione).

8 ) Copiare le idei degli altri, almeno si parte e poi si sviluppa possibilmente in meglio, in 20 anni ho conosciuto solo un grafico in grado di essere tutte le volte orginale e innovativo, anche lui però copiava o imitava se doveva fare dei lavori in poco tempo.

9) anche se fai un buon lavoro e il cliente e contento, il prossimo lavoro il cliente potrebbe non farlo fare a te (ma all'amico del cognato, al grafico incontrato al mare, al tipo che la moglie a saputo che, a quello che ha detto al tuo cliente che un lavoro cosi lui l'avrebbe fatto pagare meno, ecc). Gli unici che lavorano sempre con gli stessi sono quelli che diventano amici dei loro clienti (e qui o ci sei o non ci sei, è una qualità di nascita - non mia).

10) il gusto non ha regole è una questione di sensibilità, ce chi gli piace l'arte moderna, i classici, i paesaggi, l'astratto, il rosso il blu. Un brutto lavoro lo percepiscono quasi tutti, tranne chi lo ha fatto (ci arriva dopo). Un bel lavoro invece lo percepiscono tutti, tranne chi lo crea (di solito ha dei dubbi e delle insicurezze, ci arriva dopo).

A proposito, le grandi agenzie delegano lo studio del progetto a più grafici esterni o interni diversi (che pagano), poi scelgono un lavoro e mixano le idee nate da tutti (e fin qui lo visto fare e ho partecipato), poi fanno uno studio di "apprezzabilità" da parte dell'utenza, e alla fine presentano il risultato finale al cliente. Questo è quello che dicono ai loro clienti per giustificare i costi. Quello che fanno veramente, la maggior parte delle volte, non si sa.


EDIT by gabod3: eliminato il post doppio...

Alex1971
16-11-06, 01:01
Volevo ringraziare anticipatamente Fede e Peeroberto per il loro contributo e per la spiegazione esauriente.
Ho afferrato il contesto a cui fate riferimento, però immagino che grafici non si nasce ma lo si diventa.
Penso che comunque ci siano delle regole basilari a cui i grafici si attengono, perchè altrimenti non riesco a capire la ragione per cui i miei lavori (parere personale) sono sempre pessimi. :?
Anche se l'argomento è complesso e richiederebbe molto tempo volevo dei vostri consigli su alcuni testi/libri a cui fare riferimento.

Ancora grazie per il Vs. contributo. :wink:

Fede
16-11-06, 02:18
Come ti ho anticipato più sopra, farò una ricerca Alex e ti saprò dire.
Da quel poco che ricordo però in alcuni testi "antichi" si parte dalle Calende greche, ossia "dalla copia dal vero"; "lo schizzo", "la gabbia di impaginazione", "Il tipometro", cose che francamente ritengo siano andate a decadere dal momento in cui un mac certe cose le fa elettronicamente. Comunque, se la cosa non ti disturba, mandami un tuo lavoro, uno qualunque e parliamo di qualcosa di concreto, è la cosa più pragmatica da fare. :wink:

jarisse
16-11-06, 10:08
mumble... :???: Ma i grafici di notte non dormono mai??? :)

Buongiorno! E grazie anche da parte mia per i resoconti della vs esperienza sul campo. Probabilmente è davvero più utile questa che mille altre nozioni tecniche.

Fede
16-11-06, 16:11
Posto alcuni link di siti dove c'è di tutto un po.

http://www.fineart.sk/
http://elfwood.lysator.liu.se/farp/art.html
http://www.artlair.com/startart/index.html
http://zindy.zone.dk/html/drawings/tutorial_index.htm
http://www.grafica-design.com/

geppo57
29-11-06, 15:57
Se vi posso dare un consiglio io che lo faccio di lavoro (no che sia un genio intendiamoci) Le cose importanti sono:
1) capire sempre e dico sempre prima i gusti del cliente
2) Usare grafiche pulite e con pochi colori
3) Conoscere a fondo la carta e gli inchiostri in commercio per evitare stampe errato o colorimetrie diverse da quelle viste a video
4) evitare l' utilizzo del colore viola (porta sfiga) dicono
5)Capire in che periodo si e. Nel senso la grafica va a periodi come la moda prima di cominciare un lavoro guardatevi intorno.
6) Non strafare


Spero di esservi stato utile
Ciao
Enrico
www.akolam.it (http://www.akolam.it)